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Sbarra (Cisl Calabria): Sviluppo, la ripartenza richiede coesione e concertazione

Il Comitato Esecutivo della Cisl Calabria si è riunito per parlare dei temi della ripartenza: per Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl, la ripartenza «richiede coesione e concertazione».

Per Sbarra, infatti, è fondamentale «confermare e consolidare le protezioni sociali e avviare nel contempo un grande patto concertato per la crescita e lo sviluppo. Le direttrici sono quelle che ci hanno portato in piazza a Roma il 29 luglio: sblocco delle infrastrutture materiali, digitali e sociali, una nuova politica industriale con incentivi su ricerca e innovazione anche per le PMI, un grande investimento su competenze e politiche attive, Scuola e Pubblica amministrazione, rinnovo dei contratti. E poi lotta all’evasione fiscale, fisco alleggerito sui redditi da pensione e lavoro, rilancio dei diritti di cittadinanza e sostegno alla non autosufficienza», e determinante sarà la capacità di «dare una svolta a una strategia di sviluppo nazionale incentrata sulla ripartenza del Mezzogiorno».

«L’apertura del ministro del Sud, Giuseppe Provenzano a uno sgravio del 30% dei contributi previdenziali per le realtà produttive che investono e assumono al Sud – ha aggiunto – è un segnale significativo, ma non sufficiente per garantire una svolta storica». 

Chi realizza investimenti al Sud, per il segretario aggiunto Sbarra, «deve vedere garantito il taglio totale della fiscalità sull’impresa, una forte e strutturale decontribuzione incrementale sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato, misure agevolate di accesso al credito, procedure burocratiche semplificate, garanzie sul terreno della sicurezza e della legalità. La Cisl è pronta a misurarsi sul versante della costruzione di relazioni sindacali e contrattuali responsabili e partecipative per attrarre investimenti e realizzare creazione di nuova occupazione soprattutto per i giovani».

«Ogni crisi, anche la più tragica – ha concluso Sbarra – porta con sé l’occasione di riparare i punti deboli e le iniquità di un sistema di crescita. Questa crisi, per quanto spaventosa, non fa eccezione.  Per cogliere questa occasione dobbiamo però lavorare insieme in una dimensione di responsabile concertazione».

Aprendo i lavori del Comitato Esecutivo, il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, ha evidenziato il grande impegno della Segretaria nazionale che, con Annamaria Furlan e Luigi Sbarra, ha il grande merito di avere anticipato i temi della solidarietà all’interno dell’Unione Europea e la necessità di valorizzarne le risorse. «I fatti di oggi stanno dando ragione alla Cisl», ha sottolineato.

«Sono in arrivo grandi risorse dall’Unione Europea. Devono essere aggiuntive – ha dichiaratoRusso – a quelle già promesse dal Governo nel Patto per il Sud in base alla cosiddetta clausola del 34% (riferita agli investimenti per la percentuale di popolazione). Su questo la Calabria e il Mezzogiorno devono recuperare ciò che nel tempo è stato loro sottratto, con investimenti ben al di sotto del 34%.  I fondi del Recovery Fund – ha affermato Russo con forza – devono essere utilizzati anche per colmare questo divario».

«Ci preoccupano alcune politiche di questo governo – ha detto ancora Russo – come abbiamo già denunciato, tra le opere prioritarie infrastrutturali per la Calabria ce ne sono soltanto tre, di cui si parla peraltro da decenni, e non sono considerati tali il completamento dell’A2 né i lavori per la S.S. 106. Se è necessario bisogna spacchettare i macrolotti programmati, ad esempio per collegare le grandi città della Calabria (Catanzaro, Crotone, Corigliano Rossano). Anche per l’alta velocità ferroviaria, c’è la volontà del Governo di portarlo anche in Calabria, ma non si vuole tenere conto della proposta, già avanzata nel 2016 dal Consiglio regionale della Calabria nel Piano trasporti, dell’Alta Velocità Larg, di nuova generazione (300km/h) per il trasporto dei passeggeri. E siamo in attesa dell’elettrificazione della linea jonica, dell’area di logistica integrata per il Porto Gioia Tauro e della valorizzazione degli altri porti calabresi».

Russo ha poi toccato diversi altri temi strategici per la Calabria come quelli del dissesto idrogeologico, della tutela dell’ambiente, della depurazione, con la proposta di un CIS “ma pulito”: questioni che devono entrare nei programmi concreti del Governo utilizzando i fondi provenienti dell’Europa.

«È poi fondamentale – ha evidenziato il segretario generale Russo – l’utilizzo dei fondi del Mes per il riordino del sistema sanitario territoriale e ospedaliero, per abbattere le liste di attesa per esami e visite specialistiche, per ridurre drasticamente la migrazione sanitaria che causa disagio ai pazienti e porta risorse fuori regione. L’emergenza Covid-19 ci ha insegnato anche che la sanità privata deve integrare e non sostituire quella pubblica o farle concorrenza. Chiediamo il rispetto dei diritti dei lavoratori della sanità privata, ai quali devono essere applicati gli stessi contratti del pubblico. E ribadiamo l’impegno per la stabilizzazione dei lavoratori precari, per i quali ci stiamo battendo».

«In questa fase difficile – ha concluso Tonino Russo – la Cisl in Calabria ha fatto e sta facendo uno sforzo enorme per stare al servizio delle persone più deboli, in una situazione in cui si registra, ad esempio, un bassissimo livello delle pensioni, provenienti soprattutto dal settore privato. Faremo un buon lavoro – ha concluso Russo – se riusciremo a far capire queste cose a chi, nel Governo nazionale e in quello regionale, deve ascoltare i territori e chi opera in mezzo alla gente». (rrm)