Sicurezza sul lavoro, siglata intesa fra Confindustria Cosenza, Ance Cosenza e Asp

Un innovativo protocollo teso ad avviare forme di collaborazione finalizzate ad intensificare le iniziative e le attività per l’innalzamento degli standard relativi alla tutela della salute e sicurezza nel lavoro.

È stato sottoscritto, presso la sede degli Industriali Cosentini da Giovan Battista Perciaccante, presidente di Confindustria Cosenza, Giuseppe Galiano, presidente f.f. di Ance Cosenza e Maria Teresa Marrapodi, direttore ufficio Spisal (Prevenzione Igiene, Sicurezza, Ambienti di Lavoro) dell’Asp di Cosenza.

Obiettivo dell’intesa è attuare iniziative divulgative, informative e formative che possano portare alla concreta realizzazione dei cosiddetti Piani Mirati di Prevenzione. Si tratta di un percorso, il primo in Calabria, che si inserisce nell’ambito degli obiettivi del Piano Regionale di Prevenzione 2020/2025, definito a livello regionale d’intesa con il Dipartimento Salute competente.

«Attraverso il protocollo – sottolinea il presidente Perciaccante – si intendono sviluppare forme di interscambio attivo utili a conseguire un efficace sviluppo di attività ed iniziative nell’ambito dei reciproci scopi formativi ed informativi».

«L’obiettivo – prosegue il presidente facente funzioni di Ance Cosenza Galiano – è quello di rafforzare i processi di concertazione interistituzionale ricercando ed ottimizzando partnership con gli attori pubblici impegnati quotidianamente nel comparto della sicurezza sul lavoro».

Soddisfazione è stata espressa dal direttore dello Spisal dell’Asp di Cosenza, Maria Teresa Marrapodi che evidenzia come «con la sottoscrizione di questo protocollo, prima iniziativa del suo genere sul territorio, si svilupperanno attività divulgative e formative in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nei confronti delle aziende e dei lavoratori, anche attraverso un progressivo coinvolgimento del sistema della bilateralità e di altri soggetti istituzionali, rivolgendosi innanzitutto a quelle figure centrali nell’ambito dei processi relativi alla sicurezza sul lavoro, quali, ad esempio, quella del preposto».

Le parti si attiveranno, in maniera sinergica, per la concreta realizzazione di tutte quelle progettualità tese a favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze dei lavoratori e delle imprese nel sistema produttivo e della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Le prime iniziative congiunte saranno poste in essere già nelle prossime settimane. (rcs)

Galiano (Ance Cosenza): Urgente proroga del Superbonus per i lavori in corso

Il presidente f.f. di Ance Cosenza, Giuseppe Galliano, ha chiesto di individuare una rapida soluzione «per le decine di migliaia di cantieri che non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile, anche a causa del caos normativo e applicativo del Superbonus».

Pur condividendo la necessità di chiudere la stagione del 110% per aprire una riflessione seria sul futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia, in particolare per le famiglie meno abbienti, Giuseppe Galiano ha evidenziato che «una proroga limitata ai soli interventi in grado di dimostrare un concreto avanzamento del cantiere, potrebbe risolvere i problemi aperti con un costo, per le casse dello Stato, di gran lunga inferiore a quello del disagio sociale e economico che si determinerebbe lasciando invariata la scadenza a dicembre”. 

«Per recuperare i ritardi accumulati – si legge nel documento sottoscritto dalle Associazioni e dalle organizzazioni sindacali della filiera delle costruzioni – è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro causata dalla sicura interruzione di migliaia di cantieri che potrebbe derivare dall’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese e scongiuri la corsa forsennata già in atto per finire i lavori, con conseguente rischio sia per la sicurezza dei lavoratori coinvolti sia per la qualità degli interventi eseguiti». 

«La Legge di bilancio – ha concluso il presidente facente funzioni di Ance Cosenza – deve necessariamente offrire una soluzione concreta a questo problema che riguarda da vicino migliaia di lavoratori, famiglie e imprese che in perfetta buona fede e nel rispetto delle norme allora vigenti hanno avviato i lavori e che ora rischiano di trovarsi in gravissime difficoltà».  (rcs)

Perciaccante (Ance Calabria): Serve una strategia di ampio respiro per creare Smart city

«Serve una strategia di ampio respiro per creare smart city con elevati standard di qualità della vita, in grado di gestire in maniera ottimale le risorse idriche, recuperare spazi urbani con le aree verdi pronte ad assorbire anidride carbonica dall’atmosfera e ad aumentare la capacità di assorbimento da parte del terreno in caso di forti piogge». È quanto ha dichiarato il presidente di Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, nel corso dell’assemblea pubblica organizzata da Ance Cosenza.

L’assemblea, dal titolo È tempo di costruire. Città resilienti, infrastrutture, pace, ha visto la partecipazione del presidente di Ance, Gabriele Buia, che ha analizzato i dati economici elaborati dal Centro Studi Ance: dopo oltre un decennio di bassa crescita e dopo la crisi pandemica l’Italia era tornata a essere tra i principali Paesi Ue in termini di sviluppo. Un risultato al quale aveva contribuito in modo determinante il settore delle costruzioni che ha rappresentato oltre un terzo della crescita del Pil del +6,5% nel 2021.

«Costi alle stelle, produzioni rallentate e materiali irreperibili. La situazione è ormai fuori controllo per le opere edili in corso. Occorrono decisioni immediate dal Governo e dalla politica perché, senza risposte in tempi brevi, il blocco dei cantieri sarà inevitabile. Oggi, però – ha sottolineato Buia – chiediamo una soluzione che non ponga a rischio il proseguimento delle opere previste dal Pnrr. Dei 220 miliardi di risorse, 108 passano per il mondo delle costruzioni, dalla grande infrastruttura al piccolo intervento. Il nostro settore si sente responsabile di questo grande cambiamento, ma per riuscirci bisogna correre e far funzionare al meglio la macchina».

Tanti gli spunti offerti ai lavori dell’Assemblea da parte dei rappresentanti degli imprenditori e delle istituzioni, dal sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha parlato dell’edilizia come di un settore importantissimo per l’economia del territorio, al vicepresidente della Provincia Giancarlo Lamensa alla sua prima uscita pubblica, dal presidente degli industriali cosentini Fortunato Amarelli che ha trattato il tema della resilienza al direttore di territorio Calabria e Sicilia di Bper Banca Giuseppe La Boria che ha trattato il tema “Ristrutturare conviene” insieme al collega Giuseppe Brugellis

Perciaccante, nella sua relazione, ha posto al centro «la necessità di dare vita a sistemi integrati di opere pubbliche capaci di coniugare bisogni sociali e disponibilità infrastrutturale, fabbisogni pubblici e nuove opere al servizio dell’innovazione aziendale. Il nostro obiettivo è quello di realizzare una edilizia sostenibile, che non può limitarsi alle attività di costruzione o di riqualificazione di singoli edifici. Serve una strategia di ampio respiro per creare smart city con elevati standard di qualità della vita, in grado di gestire in maniera ottimale le risorse idriche, recuperare spazi urbani con le aree verdi pronte ad assorbire anidride carbonica dall’atmosfera e ad aumentare la capacità di assorbimento da parte del terreno in caso di forti piogge».

«Il PNRR – ha evidenziato Perciaccante – se realmente ed integralmente attuato, potrebbe consentire la realizzazione di infrastrutture in grado di modernizzare il territorio, di proteggerlo dai molteplici rischi e di valorizzarlo. E poi dobbiamo andare avanti con gli incentivi come il superbonus che costituisce una grande opportunità per il settore dell’edilizia, contribuendo al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di efficientamento energetico degli edifici esistenti e rappresentando, al contempo, uno strumento di rivalutazione del patrimonio immobiliare»

I dati forniti dall’Enea al 31 marzo 2022 sull’utilizzo del superbonus, testimoniano l’ottima performance della Calabria che si colloca al 10° posto per ammontare degli interventi ammessi al beneficio fiscale.  Sono partiti, infatti, 5250 interventi per un ammontare di circa 936 milioni di euro, di cui 658 riguardano lavori portati a termine. Rispetto al 28 febbraio scorso, si osserva un ulteriore e significativo aumento del 17,00% in termini di numero (762 nuovi cantieri) e del 17,27% in termini di importo (+131 milioni di euro). 

Sul tema della rigenerazione urbana e del PNRR si è soffermato il vicepresidente di Confindustria Natale Mazzuca. 

«Tra gli strumenti più rilevanti previsti dal PNRR – ha detto il vicepresidente – vanno segnalati i Piani Urbani Integrati delle Città Metropolitane, ai quali sono stati assegnati circa 2,5 miliardi di euro dal 2022 al 2026, al fine di dare impulso alla rigenerazione attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione eco-sostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche e, al contempo, sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico. A questi vanno aggiunti i Progetti di Rigenerazione Urbana, il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, i progetti dei piccoli Comuni e le misure di sostegno alla progettualità».

«Secondo le stime dell’Ance – ha proseguito – dei 222 miliardi di euro di risorse economiche previsti dal Piano, il 51,4%, pari a circa 108 miliardi, è destinato al settore delle costruzioni. Di questi 108 miliardi, il 41,2% (63,5 miliardi) è, a sua volta, messo a disposizione di nuovi interventi, tra i quali quelli di efficienza energetica, riqualificazione degli edifici, opere di infrastruttura stradale, rete dell’alta velocità, sicurezza sismica e edilizia scolastica. Questa base di investimenti, va assolutamente salvaguardata, se si vuole garantire al Paese prospettive concrete di crescita, pur tra notevoli difficoltà che vanno assolutamente superate».

Moderato dal direttore degli industriali e dei costruttori Rosario Branda, il panel di confronto è stato animato anche dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici Mauro Dolce che ha rimarcato la presenza di tante risorse finanziarie disponibili ma anche delle criticità legate all’orografia del territorio, allo spopolamento e ad un Pil procapite molto basso. Sono intervenuti inoltre il consigliere regionale Pasqualina Straface, il professore universitario Paolo Veltri, il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara e Rudy Girardi, vicepresidente Ance. (rcs)

 

L’assemblea di Ance Cosenza “È tempo di costruire”

Domani pomeriggio, alle 16.30, nella sede di Ance Cosenza, l’assemblea pubblica sul tema È tempo di costruire. Città resilienti, infrastrutture, pace.

Un titolo che evoca speranza, impegno, condivisione e che parte dall’affrontare le problematiche che affliggono il Paese, il territorio ed il nostro settore, per provare a guardare oltre ed a costruire, insieme.

Alla presenza di tanti ospiti, tra cui il presidente di Ance Gabriele Buia, l’occasione sarà favorevole per discutere delle questioni inerenti l’aumento generalizzato dei prezzi, la difficoltà di reperimento delle materie prime, fino ai rincari di gas, luce e carburanti, i nodi legati alle necessità di realizzare infrastrutture fondamentali, per poi offrire contributi utili a promuovere lo sviluppo, partendo dalle tante progettualità che le nostre imprese e l’Associazione sono in grado di offrire.

Ad ogni livello Ance Cosenza sta manifestando preoccupazione per il peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane, facendo notare come il settore edile sia sempre stato capace di apportare valore aggiunto al sistema economico nazionale e territoriale e di come il suo ruolo, anche alla luce delle opportunità offerte dal Pnrr e dai programmi di riqualificazione urbana, è destinato ad essere ancora più decisivo. (rcs)

Perciaccante (Ance Calabria): Rendere obbligatorio l’adeguamento prezzi per aumento costo materie prime per i lavori pubblici

Il presidente di Ance Calabria e Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante, ha ribadito la necessità di «un immediato e straordinario provvedimento di legge che renda obbligatorio per la Pubblica Amministrazione e per tutte le stazioni appaltanti l’adeguamento dei prezzi dei contratti di appalto in misura proporzionale all’incremento del costo delle materie prime. Stessa misura, a maggior ragione, per i lavori pronti per essere mandati in gara».

Perciaccante, infatti, è preoccupato per il futuro delle imprese sane, così come della possibilità stessa di veder realizzate le opere in corso di appalto o pronte per essere realizzate, come pure per quelle in esecuzione e sospese per varianti o aggiornamenti resisi necessari in corso d’opera.

«Occorre fare in fretta – ha aggiunto il presidente Perciaccante – per non correre il rischio di interrompere in maniera brusca la ripresa in atto che ci sta traghettando, almeno dal punto di vista economico, verso il superamento dello shock pandemico. Ma ancora di più per non vanificare quanto sotteso dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) con i suoi investimenti rilevanti e straordinari, per entità ed intensità, in infrastrutture strategiche per il Paese ed indispensabili per il Sud e la Calabria in particolare».

Per quanto attiene alle opere individuate dal Pnrr il presidente di Ance Calabria ed Ance Cosenza aggiunge l’allarme relativo ai ritardi nella predisposizione dei progetti esecutivi che in molti casi non sono ancora nemmeno allo stadio del cosiddetto livello “definitivo” con il rischio reale di dover restituire le relative risorse all’Europa. 

«Un rischio che non possiamo in alcun modo correre – ha aggiunto il presidente Giovan Battista Perciaccante – un lusso che non possiamo assolutamente permetterci, un vero e proprio delitto nei confronti dei cittadini e del futuro delle giovani generazioni».

«Conoscendo impegno e sensibilità sin qui dimostrata – ha concluso il presidente dei costruttori – chiediamo al Presidente della Giunta regionale onorevole Roberto Occhiuto di fare propria la proposta dandone immediato corso a livello regionale e ponendo con forza al Governo la necessità di rivedere e rimodulare in maniera adeguata i fondi assegnati per le opere in corso, per quelle appena appaltate e per quelle in fase di definizione progettuale». (rcs)

Ance Cosenza abilitata al rilascio dell’informativa antimafia

Il presidente di Ance CalabriaGiovambattista Perciaccante, ha reso noto che «gli uffici di Ance Cosenza sono stati abilitati alla interrogazione della Banca Dati Nazionale Antimafia».

«Si tratta  – ha spiegato – di uno strumento straordinario messo a disposizione delle imprese edili aderenti ad Ance Cosenza che, nel momento di dover scegliere una impresa cui affidare dei lavori in subappalto, potranno ottenere in tempo reale la certificazione antimafia dell’impresa stessa».

«La possibilità di poter contare su informazioni così importanti ai fini della trasparenza e della prevenzione di possibili infiltrazioni mafiose, in particolare nelle attività maggiormente esposte a questo tipo di rischio – ha aggiunto il presidente Perciaccante – rappresenta un aiuto concreto per le imprese nel non sempre facile momento della scelta e serve a restituire loro tranquillità e tutela».

Tutto ciò è stato reso possibile dalla stipula di un protocollo di intesa tra Ministero dell’Interno ed Ance nazionale attraverso il quale si sono assunti reciproci impegni al fine di rafforzare la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei contratti stipulati dalle imprese che aderiscono all’intesa con i rispettivi fornitori di beni e servizi ed esecutori di lavori operanti nei settori delle attività “sensibili” focalizzando l’attenzione anche sui rapporti tra privati.

«Dopo aver aderito tra i primi al citato Protocollo – ha continuato il leader dei costruttori cosentini Perciaccante – ed aver ottenuto le credenziali di accesso, con i colleghi del Consiglio Direttivo mercoledì prossimo indiremo l’Assemblea degli iscritti ad Ance Cosenza, la sezione Edilizia ed affini di Confindustria Cosenza, in maniera tale da poter raccogliere il maggior numero di adesioni possibili da parte delle imprese iscritte. A nessuno può sfuggire, infatti, che gli effetti di questa importante iniziativa saranno tanto maggiori quanto più risulterà numerosa l’adesione delle imprese».

Le imprese iscritte, infatti, aderendo al “Protocollo” si impegnano ad adottare regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri fornitori e subappaltatori esercenti attività maggiormente esposte al rischio di infiltrazioni mafiose, attraverso la preventiva verifica di iscrizione degli stessi nelle “white list” oppure tramite consultazione della Banca Dati Nazionale Antimafia per il tramite degli uffici di Ance Cosenza.

«A buona ragione – ha concluso il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante – si può affermare che, proseguendo nell’impegno teso a diffondere ed affermare la cultura della legalità, come Associazione stiamo ponendo un ulteriore importante mattoncino per concorrere a garantire trasparenza e correttezza in tutte le fasi delle procedure per assicurare libertà di impresa, corretta concorrenza, lotta efficace al lavoro nero e certezza di lavori eseguiti a regola d’arte ed in sicurezza».

Intesa provinciale tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil per contrastare l’epidemia

Il presidente di Confindustria CosenzaFortunato Amarelli, il presidente di Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante ed i segretari provinciali di CGIL Cosenza, Umberto CalabroneCGIL Pollino Sibaritide Tirreno, Giuseppe Guido, CISL CosenzaGiuseppe Lavia UIL CosenzaRoberto Castagna, hanno sottoscritto una intesa provinciale per contrastare l’epidemia e favorire la ripartenza.

«Nessuno può permettersi il lusso di nuove fermate a causa di un aumento dell’andamento dei contagi. Una paventata ondata pandemica in autunno, con le conseguenti misure di contenimento, finirebbe in maniera inevitabile con il soffocare sul nascere la ripresa in atto che vede l’Italia tra i Paesi con le migliori performance, al punto da poter prevedere stime di crescita al rialzo» hanno detto congiuntamente Amarelli, Perciaccante, Calabrone, Guido, Lavia e Castagna.

«Per un territorio come il nostro – hanno spiegato – strutturalmente in ritardo di sviluppo ed ulteriormente martoriato dagli effetti del Covid, tanto per quanto attiene agli aspetti sociali che economici, è indispensabile agganciare con efficacia la ripartenza dell’economia provando a mettere in atto iniziative virtuose capaci di innescare effetti moltiplicatori solidi e dal respiro lungo restituendo fiducia ai cittadini, alle imprese ed ai nostri giovani disorientati verso le prospettive di un futuro che appare incerto e di difficile lettura. Se questo deve costituire un impegno collettivo e condiviso per ognuno, diventa un dovere etico per quanti rivestono ruoli di rappresentanza ed ancora di più per chi è chiamato ad amministrare e governare la cosa pubblica».

«È in questo contesto – hanno continuato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil ed i presidenti di Confindustria Cosenza ed Ance Cosenza – che è maturata questa nostra iniziativa che, in via preliminare, intende rivolgere un appello alle lavoratrici, ai lavoratori, agli imprenditori ed ai cittadini perché si possa completare al più presto la campagna vaccinale che resta, al momento, l’arma più efficace per contrastare l’epidemia e consentire un graduale quanto rapido ritorno alla normalità. Nel ruolo di organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e degli interessi dei lavoratori, intendiamo alzare l’ideale asticella di quella doverosa assunzione di responsabilità che l’attuale e difficile situazione complessiva impone a tutti i livelli».

In Calabria è solo il 60% circa della popolazione ad avere completato il ciclo vaccinale. Ad oggi, purtroppo, il 18% degli over 50 è senza alcuna dose di vaccino, contro un dato medio nazionale che è pari al 13%.
«Una nuova forte accelerazione della ripresa dei contagi – hanno dichiarato Amarelli, Perciaccante, Calabrone, Guido, Lavia e Castagna – è da scongiurare con forza e determinazione perché rappresenterebbe il principale ostacolo al percorso di rilancio auspicato, sia in termini economici che relazionali e sociali».

«Occorre, dunque – hanno proseguito – compiere ogni sforzo per evitare il rischio di nuove restrizioni che possano fermare la ripresa e la crescita di un territorio che ha voglia e necessità di ripartire per recuperare un deficit di sviluppo acuitosi negli anni».

«Dalla nostra parte – hanno continuato – profonderemo ogni sforzo per contribuire a raggiungere questi obiettivi di sviluppo anche attraverso la formulazione di una serie di proposte e misure concrete da sottoporre alle principali amministrazioni pubbliche ed agli enti preposti del territorio della provincia di Cosenza».

«Per garantire omogeneità e più immediata fattibilità – hanno spiegato – le stesse saranno riconducibili alle 6 aree di intervento del Pnrr (Transizione verde, Trasformazione digitale, Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, Coesione sociale e territoriale, Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, Politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani) che, in uno con i fondi POR e le ulteriori risorse ordinarie, rappresentano una grande occasione per colmare i deficit territoriali».

«Il focus – hanno spiegato ancora – riguarderà gli ambiti della digitalizzazione, dell’innovazione, della competitività, della cultura e del turismo; quello afferente la rivoluzione verde e la transizione ecologica, la materia delle infrastrutture per una mobilità sostenibile; l’inclusione sociale; la sanità».

«La sfida riguarda tutti – hanno concluso – forze politiche, sociali e culturali. I deficit strutturali della provincia di Cosenza si curano con la creazione di occasioni di lavoro, con il sostegno al tessuto produttivo, con un recupero di visione ed efficacia delle politiche da mettere in atto e di efficienza della macchina amministrativa e burocratica. Ci aspettano mesi decisivi perché sono in gioco la salute e la qualità della vita di ciascuno come precondizione per un utilizzo pieno delle risorse che saranno rese disponibili dai citati piani europei determinanti a dare qualità, durata e spinta alla ripresa auspicata e mai come questa volta veramente a portata di mano». (rcs)

Ance Cosenza: Serve accelerare per completare la statale 106 jonica

«Serve imprimere una decisa accelerazione alla esecuzione dei lavori per il più celere completamento della Statale 106 jonica» ha dichiarato il presidente di Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante, in merito all’incontro che si terrà a Corigliano Rossano tra il sottosegretario Giancarlo Cancellieri e i sindaci interessati della Sibaritide per presentare il progetto della 106 jonica relativo al tratto Corigliano-Rossano/Sibari a 2 carreggiate e 4 corsie.

Per Perciaccante, l’incontro «dovrebbe costituire il momento del definitivo chiarimento rispetto ai dubbi avanzati dagli stessi in fase di prima progettazione e di superamento degli ostacoli che non hanno fin qui consentito il rapido avvio dei lavori».

«La conferma – ha aggiunto – che l’intervento prevede la realizzazione di una strada a doppia carreggiata e con doppia corsia per senso di marcia, serve a scongiurare i timori sin qui paventati circa la limitazione dei lavori ad un semplice ammodernamento dell’esistente con l’aggiunta di qualche variante ed a restituire fiducia al territorio tanto dal punto di vista economico che sociale».

«Infatti – ha continuato il presidente Perciaccante – la nuova arteria si presenta ad alta compatibilità ambientale, limitando al minimo i possibili impatti con un tracciato idoneo a valorizzare tanto il porto e le aree industriali e produttive, quanto i beni culturali e le città interessate che vedranno aumentare le rispettive accessibilità con rilevanti benefici sociali, commerciali e turistici».

«Senza tacere – ha concluso – l’importante contributo atteso in termini di riduzione degli incidenti stradali che molto spesso sono risultati mortali e costati numerosi e dolorosi lutti». (rcs)

Ance Calabria: Al via programma pluriennale per la rigenerazione urbana

Al via il programma pluriennale per la rigenerazione urbana, che prevede lo stanziamento di 8,5 miliardi di euro – dal 2021 al 2034 – destinati al sostegno degli investimenti dei comuni per ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale delle città.

«Sarà possibile eliminare – ha dichiarato Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Calabria e Ance Cosenza – il degrado e ridare bellezza e vivibilità alle nostre città grazie all’avvio del programma pluriennale per la rigenerazione urbana previsto dalla Legge di bilancio 2020. Questa è una importante sfida che le nostre amministrazioni locali devono porsi, attivando le politiche più opportune grazie all’utilizzo di questi fondi».

I comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana, e quelli con popolazione superiore a 15.000 abitanti, potranno richiedere i contributi al Ministero degli Interni, entro il prossimo 4 giugno, sapendo di poter contare su una dotazione finanziaria di 150 milioni di euro per il 2021.

Lo stanziamento, per quest’anno, è relativamente contenuto se raffrontato ai 250 milioni di euro previsti dal programma per il 2022, ai 550 milioni di euro per il 2023 ed il 2024 e, soprattutto, ai 700 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.

«È bene che ci si attivi sin da subito – ha proseguito il presidente Perciaccante – perché dalle decisioni assunte oggi dagli enti locali dipende la capacità di poter usufruire di queste opportunità, che non saranno le uniche, perché, come sistema associativo Ance, abbiamo chiesto con forza al Governo di inserire nel Recovery Plan un vero e proprio ‘Progetto per le città’, incentrato appunto sulla rigenerazione urbana, tema strategico per il futuro del Paese».

«Serve, infatti – ha sottolineato – una strategia ben articolata per ridurre progressivamente il consumo di suolo e per favorire la rigenerazione del patrimonio edilizio in generale, non solo di quello degradato o dismesso, per assicurare la compatibilità ambientale, l’efficientamento energetico, il miglioramento, l’adeguamento sismico e nel complessivo la vivibilità in rapporto alle nuove esigenze sociali determinatesi con la pandemia». (rcs)

Ance Cosenza lancia il servizio “Ristrutturare conviene: Scegli l’impresa giusta”

Si chiama Ristrutturare conviene: Scegli l’impresa giusta il servizio messo in campo da Ance Cosenza, per  far cogliere al meglio ed in maniera efficace al territorio l’opportunità storica di dare impulso ad un vero e proprio processo di rigenerazione urbana, grazie alle detrazioni fiscali introdotte dal Decreto Rilancio.

Riqualificare le proprie abitazioni dal punto di vista energetico, mettendo le stesse in sicurezza sismica, può essere possibile a costi pressoché nulli per i cittadini, se si rispettano puntualmente i requisiti previsti dalla normativa che istituisce il cosiddetto “Superbonus 110%” e, soprattutto, se ci si affida all’impresa giusta, in grado di assicurare affidabilità, professionalità, qualità e tempi certi. Una scelta da ponderare bene, quindi.

«Proprio con l’intento di essere di ausilio ai cittadini ed ai condomini in questa fase delicata – ha sottolineato il presidente di Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante – abbiamo effettuato una specifica qualificazione tra le nostre imprese associate e predisposto, in conseguenza, un elenco di imprese in possesso degli opportuni requisiti tecnico/professionali, di una solida struttura aziendale, di una congrua capacità economica ed in grado di offrire all’utenza le più ampie garanzie in merito al corretto andamento ed all’esecuzione a regola d’arte dei lavori».

Scegliere un’impresa qualificata da Ance Cosenza significa, anche, potersi avvalere di condizioni particolarmente vantaggiose sul piano finanziario. Si potrà, infatti optare, in alternativa alla fruizione diretta della detrazione fiscale, per lo sconto immediato in fattura o, in virtù delle convenzioni stipulate tra Ance Cosenza e primari istituti bancari a livello nazionale e locale, per la cessione del relativo credito d’imposta all’importo fatturato dall’azienda per i lavori.

«Siamo felici – ha proseguito il presidente Perciaccante – di lanciare questa iniziativa perché, da un lato serve a sostenere la ripartenza del settore edile che rappresenta una fetta consistente del PIL provinciale, dall’altro, aiuta i cittadini a cogliere questa imperdibile occasione per accrescere le prestazioni ed il valore dei loro immobili».

La Provincia di Cosenza presenta un patrimonio immobiliare vetusto, vulnerabile, energeticamente dispendioso se si pensa che dei 209 mila edifici residenziali, che tra l’altro sorgono in zone ad alta pericolosità sismica, ben il 75,4% è stato costruito prima del 1980, ossia prima dell’entrata in vigore delle normative antisismiche in base alle quali sono state realizzate le più recenti costruzioni. Di più, ben il 30% delle abitazioni è antecedente al 1945 ed il 65,2% è realizzato con una struttura portante in muratura.

«Siamo in presenza di un mercato ad altissime potenzialità – ha concluso Perciaccante – dal momento che, in base ai nostri dati, i lavori di messa in sicurezza simica delle abitazioni metterebbero in moto, nella nostra provincia, investimenti per 2,4 miliardi di euro, mentre quelli per il miglioramento dell’efficienza energetica mobiliterebbero 1 miliardo. In tutto 3,4 miliardi di euro, senza considerare l’indotto, che servirebbero, come detto, a dare una boccata d’ossigeno ad un comparto strategico, che, secondo le stime dell’Istat, occupa ben 10 mila persone». (rcs)