PORTIGLIOLA (RC) – In scena “Edipo Re”

Domani sera, a Portigliola, alle 21.00, al Teatro Greco Romano, in scena Edipo Re di Bernardo Migliaccio Spina.

Lo spettacolo – sold out , tanto che è stata organizzata una replica per domenica 9 agosto, sempre alle 21.00 – è il secondo appuntamento dell’edizione 2020 del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”, ed è stato rivisitato dalla Scuola Cinematografica della Calabria, ripercorrendo il dramma umano del Re in un campo rom, tra rimandi esoterici e contaminazioni artistiche diverse.

Una rilettura resa attuale non solo dalle passioni immortali che condizionano l’agire di Edipo, ma anche dai temi che la pandemia ha fatto emergere con prepotenza e inevitabilmente trattati in uno spettacolo costruito a proprio a distanza, durante la quarantena, che non sacrifica la rappresentazione corale pur rispettando le norme correnti.

Sul palco, Salvatore GalluzzoMariachiara SpatariAnnalisa GiannottaRinaldo MarzanoRoberta MinniciRachele Migliaccio Spina,Giuseppe SgambelloneFrancesco OrigliaGiulia PalmisanoMarilena FutiaEmiliana FlamingoFrancesco LabadessaFabrizio AgostinoPaolo Cuzzilla con la partecipazione straordinaria dell’attore Vincenzo Muià.

Sempre al fine di garantire il rispetto delle norme previste dalla legge, inoltre, gli spettatori dovranno obbligatoriamente compilare e consegnare al botteghino un’autocertificazione che permetterà la tracciabilità dei presenti, senza la quale sarà tassativamente vietato l’ingresso. (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Al via il Festival del Teatro Classico di “Locri Epizephiri”

Prende il via, il 19 luglio, a Portigliola, al Teatro Greco Romano, l’edizione 2020 del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”, la kermesse ideata dal Comune di Portigliola in collaborazione con il Parco Archeologico di Locri e l’Associazione di Promozione Sociale Cultura e Territorio.

 Il Festival, che gode ancora una volta della direzione artistica di Edoardo Siravo, mira a portare nella Locride, anche durante l’estate 2020, grandi nomi del panorama teatrale italiano, presentando un calendario come sempre variegato e affascinante.

Si parte il 19 luglio, con L’ultima notte di Elena con Elisabetta Pozzi che, diretta da Andrea Chiodi, torna sul palco del Teatro Greco Romano per dare corpo alla donna più carismatica della tragedia greca riletta da Ghiannis Ritsos sulle musiche di Daniele D’Angelo. Ritorneranno, poi, i bravi attori della compagnia locale Locriteatro, guidata da Bernardo Migliaccio Spina, che proteranno in scena un’originalissima riscrittura dell’Edipo Re diretta dal talentoso regista di Locri.

Molta Locride sarà presente anche in E (ri)Usciron a riveder le stelle, particolarissimo appuntamento durante il quale un gruppo di astrofisici ci mostrerà le meraviglie del cielo stellato mentre l’attore Antonio Tallura reciterà versi immortali che hanno celebrato il fascino della volta celeste.

Dopo il successo dello scorso anno, tornerà quindi l’appuntamento al tramonto con Aulularia di Cristiano Roccamo, adattamento della celebre commedia classica di Tito Maccio Plauto, che avrà per protagonista Massimo Venturiello.

Tornerà anche quest’anno, ovviamente, l’appuntamento con l’ormai classico Portiglialba, che andrà in scena come di consueto all’alba del 15 agosto con una formula che ogni anno si rinnova per presentarsi più ricca e interessante, e sempre in grado di riscuotere un successo che viene sempre più spesso imitato presso i più importanti teatri antichi del Meridione.

Non poteva mancare, poi, lo spettacolo con protagonista il direttore artistico Edoardo Siravo, che quest’anno vestirà i panni di uno strepitoso Prometeo diretto da Patrik Rossi Gastaldi, regista televisivo diventato famoso tra i giovani con il programma tv Amici di Maria De Filippi, nell’ambito del quale ha ricoperto anche il ruolo di insegnante di recitazione.

Come lo scorso anno, quindi, chiuderà la kermesse il Premio Tessalo, istituito per onorare non solo grandi interpreti della scena teatrale italiana, ma professionisti che sono stati veri e propri ambasciatori della cultura classica. Chiude la rassegna Storia di un regista.

A causa delle norme di prevenzione contro il Covid, i posti disponibili sono limitati, ed è consigliato l’acquisto in prevendita, nonostante venga data la possibilità di acquistare il biglietto in loco, prima dell’inizio degli spettacoli.

«Sempre al fine di garantire il rispetto delle norme previste dalla legge, inoltre – si legge in una nota – gli spettatori dovranno obbligatoriamente compilare e consegnare al botteghino un’autocertificazione che permetterà la tracciabilità dei presenti, senza la quale sarà vietato l’ingresso». (rrc)

PORTIGLIOLA – Mercoledì in scena “Elena” di Euripide

Mercoledì 21 agosto, a Portigliola, alle 21.30, al Teatro Greco Romano, in scena la Elena di Euripide.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”.

Lo spettacolo, una produzione della Compagnia Arciere, è una rilettura del regista calabrese Nat J. Filice, e racconta il dramma di Elena, la donna che causò la guerra di Troia, ribaltando in maniera originale le caratteristiche del personaggio omerico ed esplorando così in modo inaspettato il tema del doppio.

A riportare in vita i protagonisti di questa “tragedia degli equivoci”, che si muoveranno dinanzi al maestoso impianto scenico realizzato da Gino Veneruso, ci saranno il co-direttore artistico del Festival, Marco Silani, Benedetta Nicoletti, Mario Massaro, Andrea Puglisi, Alessandra Chiarello e Mirko Iaquinta, che sfoggeranno gli evocativi costumi di Essa Kuyateh.

In questa rilettura della tragedia euripidea, Elena si ritroverà in una sorta di confino in cui riecheggiano ricordi e malinconie del passato e riscatterà l’immagine di donna fedifraga instillata nell’immaginario collettivo dai poemi epici per restituirci finalmente quella di una moglie devota che fa di tutto per ricongiungersi all’uomo che ha voluto sposare. Ne verrà fuori l’immagine di un’Elena moderna, astuta, una donna forte che combatte per il suo grande amore nell’ambito di una messa in scena vivace, che sarà resa ancora più evocativa dalle elaborazioni video di Valerio Massimo.

Un’opera affascinante ed avvincente, che renderà la sua protagonista un’eroina contemporanea, in grado di spezzare la linearità del mito che oggi ancora chiamiamo tragedia. (rrc)