PALMI (RC) – Il concerto del Quartetto Adorno

Domani pomeriggio, a Palmi, alle 18, alla Casa della Cultura “Leonida Repaci”, si terrà il concerto del Quartetto Adorno, composto da Edoardo Zosi e Liù Pellicciari, al violino, Benedetta Bucci, alla viola, Francesco Stefanelli, al violoncello.

Il concerto è organizzato da Ama Calabria con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale dello Spettacolo, dell’Assessorato Regionale alla Cultura e della città metropolitana di Reggio Calabria.

Il concerto si realizza nell’ambito del progetto Giovani Talenti Musicali Italiani nel mondo promosso dal Cidim – Comitato Nazionale Italiano Musica, dall’Accademia Musicale Chigiana di Siena e dalla Fondazione Internazionale Incontri con il Maestro di Imola.

Il Quartetto Adorno è costituito da raffinati musicisti ed eccellenti strumentisti, che in ogni esecuzione mettono in mostra una padronanza tecnica di grande impatto e una sensibilità difficilmente riscontrabile. Uniti da una comune passione per la musica, nelle loro performance si distinguono per il loro eclettismo, che si fonde alla perfezione con l’enorme talento che possiedono. La loro capacità di evidenziare i diversi stati d’animo, i colori e le emozioni, che suscitano con le esecuzioni dei brani del repertorio scelto, diventa il carattere distintivo di ogni interpretazione.

Nel concerto di Palmi, eseguiranno il programma “American Echoes” che comprende il Quartetto Op. 11 in Re maggiore di Samuel Barber, il Quartetto n. 3 op. 203 Casa al Dono in Fa maggiore di Mario Castelnuovo-Tedesco, Echoes per quartetto d’archi di Bernard Hermann e il Quartetto n. 12 op. 96 L’Americano in Fa maggiore di Antonio Dvorak.

«Siamo felici di presentare questo programma affascinante a cui abbiamo dato il titolo di “American Echoes”, dal chiaro filo conduttore. Nel quale troviamo il fascino hollywoodiano di Mario Castelnuovo-Tedesco e Bernard Herrmann, entrambi emigrati negli USA dove raggiunsero grande fama di compositori di colonne sonore. Ad inizio e fine del concerto eseguiremo i quartetti di Barber e Dvorak i cui meravigliosi temi dei loro celebri movimenti echeggiano nella mente di tutti gli appassionati di musica», ha spiegato il violinista Edoardo Zosi, creano un’enorme attesa per un concerto di grande interesse. (rrc)

Successo a Palmi per il convegno su “Come cambia la ‘ndrangheta”

Successo, a Palmi, per il convegno su Come cambia la ‘ndrangheta: Tradimenti, potere femminile e annedoti organizzato dal Rotary Distretto 2102.

L’evento ha registrato un pubblico numeroso e molto attento, oltre che la presenta dei  Past Governor Alfredo Focà e Francesco Petrolo, oltre a tanti dirigenti dell’associazione rotariana.

Un percorso iniziato nell’AR 2024/2025 per affrontare temi di una certa importanza e per integrare e far conoscere sempre più i vari soci. Il tema scelto ha dimostrato l’attenzione del Rotary su una condizione ambientale di estrema rilevanza e che ha portato la Calabria ad essere una regione al primo posto come negatività! L’argomento è stato affrontato con molta serenità e con approfondimenti che hanno dimostrato di come si possa combattere un sistema illegale se si conoscono, profondamente, le radici e le modalità di esplicazione interne ed esterne.

Dopo i saluti di Diego Ricciardi, presidente del RC di Palmi e impeccabile padrone di casa, di Giacomo Francesco Saccomanno, presidente del RC di Nicotera Medma, di Vincenzo Barca, presidente del RC di Gioia Tauro e di Giuseppe Gatto, presidente del RC di Polistena, che hanno delineato l’importanza di dialogare su un argomento così considerevole, anche per consentire a tutti di conoscere quale siano le dinamiche e quale, invece, le possibilità di contrasto, è intervenuto Arcangelo Badolati, autore del volume Figli Traditori, ed esperto della materia, avendo confezionato oltre 20 opere sul tema ed avendo sezionato il sistema ‘ndrangheta, affrontandolo sotto tutti gli aspetti.

Un intervento lungo, interessante, brillante, che ha appassionato la platea e che non ha lasciato un attimo di respiro. Una valutazione degli eventi, con nomi, circostanza e citazioni, del nuovo sistema ‘ndrangheta che sta vacillando ed aprendo importanti fratture al suo interno. Un mondo che prima era impenetrabile e che, invece, oggi si presenta più accessibile, con una reazione interna di soggetti che non condividono un percorso che porta alla fine o al carcere o alla morte. Dalle parole di Badolati è emersa una grande passione civile, un’ampia conoscenza delle dinamiche della criminalità organizzata e un rapporto diverso rispetto al passato, specialmente, con riferimento all’azione delle donne e dei figli dei boss.

Ha citato, tra i tanti esempi, i funerali dopo la strage di Duisburg ove le donne si sono vestite di bianco per cercare di richiamare l’attenzione verso un percorso diverso e non violento. Cosa che poi ha portato a qualche risultato non essendoci stati eventi conseguenziali di estrema rilevanza. Dopo qualche intervento dei presenti che hanno avanzato delle domande molto pertinenti, la risposta dell’autore-scrittore è stata molto articolata, precisa e puntuale, concludendo con degli aneddoti molto simpatici su condotte dei boss e sulle loro debolezze ed a volte anche il solo comportamento di apparire per dimostrare di essere.

Uno spaccato, però, che ha dimostrato che l’azione delle Forze dell’Ordine e la indispensabile cultura possono incidere pesantemente e che la strada intrapresa non possa che essere proseguita nell’interesse delle comunità e dei territori, ricordando, però, che spesso la ‘ndrangheta è molti anni avanti rispetto alle strategie dell’attuale sistema giudiziario.  (rrc)

PALMI (RC) – L’incontro “Come cambia la ‘ndrangheta”

Domani pomeriggio, a Palmi, alle 18.30, all’Hotel Stella Maris, si terrà l’incontro Come cambia la ‘ndrangheta: Tradimenti, potere femminile e aneddoti, organizzato dal Rotary Club di Palmi, Polistena, Gioia Tauro, Nicotera.

Si parte con i saluti di Diego Ricciardi, presidente Rotary Club di Palmi, Giuseppe Gatto, presidente RC Polistena, Giacomo Francesco Saccomanno, presidente RC Nicotera Medma e Vincenzo Barca, presidente RC Gioia Tauro.

Parla del tema lo scrittore, esperto ed autore Arcangelo Badolati(rrc)

A Palmi presentato il progetto vincitore del concorso di idee per valorizzare Monte Sant’Elia

È stato presentato, a Palmi, il progetto vincitore del concorso di idee: ‘Sant’Elia, valorizzazione delle aree del monte Sant’Elia e dei cammini.

«Un’altra bella fotografia del dialogo e della collaborazione che c’è tra la Città metropolitana e i Comuni che ne fanno parte», l’ha definito il sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, nel corso dell’incontro a cui hanno preso parte il sindaco di Palmi e consigliere metropolitano, Giuseppe Ranuccio, il sindaco di Bagnara, Adone Pistolesi, i progettisti vincitori e il dirigente metropolitano, Pietro Foti.

Il progetto si pone l’obiettivo di collegare il centro abitato di Palmi a quello di Bagnara Calabra, mediante il ripristino e la realizzazione di 22 km di percorsi sentieristici e ciclopedonali attrezzati, incrociando anche il territorio di Seminara. La volontà è quella di offrire maggiori servizi per gli amanti della natura e delle escursioni.

«Ancora una volta – ha aggiunto Falcomatà – Palmi dimostra di mettere in campo delle azioni che vanno a valorizzare il territorio, incidendo sulla sua crescita culturale e sul profilo del recupero ambientale. Si tratta di uno territorio oggettivamente unico dal punto di vista naturalistico che meritava di essere recuperato e riqualificato. Presentiamo il progetto vincitore, finanziato dalla Città metropolitana, a seguito di un concorso di idee che punta a valorizzare splendida area della Costa Viola, in questo caso attraverso due Comuni, Palmi e Bagnara».

«Un plauso al sindaco Ranuccio e all’Amministrazione comunale di Palmi, perché – ha concluso il primo cittadino metropolitano – dimostrano ancora una volta che quando si mettono in campo delle idee di questo livello, poi trovano naturalmente l’accoglimento e la partecipazione alla parte della Città metropolitana».

Per Ranuccio «è una giornata veramente importante per Palmi, per la Costa Viola e i Comuni coinvolti e in generale per l’area metropolitana. Presentiamo l’esito di un concorso di idee bandito dalla Città metropolitana, che ha investito decisamente su questo progetto».

«Si conclude il primo passo che, però – ha aggiunto – ci offre l’idea dell’immenso e straordinario potenziale, in termini di crescita economica, occupazionale, turistico e culturale che possono offrire il Monte Sant’Elia, i cammini e il Trecciolino. Ritengo sia qualcosa di straordinario per i nostri Comuni e vorrei ringraziare il sindaco Falcomatà che ha da subito ha sposato questa straordinaria iniziativa». (rrc)

PALMI (RC) – Si presenta il libro “Democristiani” di Mimmo Nunnari

Questo pomeriggio, a Palmi, alle 17, all’Auditorium Prof. Pietro Ciappina, sarà presentato il libro Democristiani di Mimmo Nunnari.

L’evento è organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore di Psicologia Applicata “G. Sergi” e con il Mondadori Point di Palmi.

Introduce e modera Carmelo Ciappina, presidente Movimento Politico Culturale “Faro”. Dialoga con l’autore Mario Tassone, segretario nazionale del CDU e già segretario regionale della DC.

Il libro è edito da Pellegrini Editore. (

Celebre (Fillea (Cgil): Attivarsi per realizzare al più presto Ospedali di Palmi, Vibo e Sibaritide

Il segretario generale generale di Fillea Cgil CalabriaSimone Celebre, «ha sostenuto che chi di dovere ha l’obbligo di non tergiversare più e di attivarsi affinché i tre ospedali della Sibaritide, di Palmi e di Vibo Valentia siano realizzati al più presto, possibilmente rispettando i cronoprogrammi a suo tempo stabiliti».

Per quanto riguarda l’Ospedale della Sibaritide, il sindacalista ha ricordato come «dopo la sospensione “necessaria” per l’approvazione della variante e a seguito dell’avvenuta approvazione e degli ultimi incontri tenutesi in Prefettura alla presenza del Prefetto e delle istituzioni Locali e Regionali come Fillea Cgil Calabria auspichiamo che i lavori, da poco ripartiti, possano procedere speditamente e senza intoppi.  La costruzione dell’Ospedale della Sibaritide rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione di un’infrastruttura sanitaria cruciale per il territorio che contribuirà, in maniera significativa, al miglioramento dei servizi sanitari dell’intera Regione».

«A oggi, dopo la ripartenza – ha aggiunto – siamo al 19% e la fine lavori è prevista per fine 2026. Un ospedale moderno e adeguato alle esigenze della popolazione locale come quello della Sibaritide è una priorità non solo per garantire cure migliori e più accessibili, ma anche per ridurre i tempi di attesa e offrire un servizio di qualità agli operatori e all’utenza, riducendo drasticamente l’emigrazione sanitaria. Sia chiaro però che la Fillea Calabria, da sempre attenta alla tutela dei lavoratori e alla promozione di un’occupazione stabile e di qualità, vigilerà affinché la ripresa dei lavori avvenga nel rispetto dei diritti e della sicurezza dei lavoratori impiegati nel cantiere dove attualmente a oggi sono impegnate 60 maestranze e 5 ditte nella costruzione».

«Saremo vigili nel monitorare costantemente il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro – ha detto ancora – per garantire condizioni lavorative dignitose e prevenire incidenti o irregolarità come già fatto con le numerose richieste di intervento in Prefettura. Saremo vigili, altresì, affinché l’Ospedale della Sibaritide possa essere completato nel rispetto delle tempistiche previste, rispondendo così alle urgenti esigenze sanitarie dell’intera comunità».

Per quanto riguarda lo stato dei lavori dell’Ospedale di Palmi, «come è noto a tutti – ha spiegato Celebre – è un tema che ha suscitato notevoli polemiche e frustrazione tra i cittadini e le autorità locali. Questo progetto, che avrebbe dovuto fornire una struttura sanitaria essenziale per il territorio, ha subito una serie di ritardi, problematiche burocratiche e difficoltà gestionali che hanno portato a una situazione, a dir poco, “vergognosa”».

«Un cantiere che è stato avviato molti anni fa, ma i lavori sono stati caratterizzati da interruzioni frequenti e tempi di realizzazione estremamente dilatati. Nonostante i numerosi annunci di ripresa e completamento dei lavori – ha rilevato – i cantieri sono stati spesso fermi, causando un enorme disagio per la popolazione. Questa infrastruttura ha affrontato anche difficoltà economiche, con problemi di finanziamento che hanno ulteriormente complicato l’avanzamento dei lavori, con revisioni del budget e nuove negoziazioni per garantire la continuità del progetto. Attualmente i cantieri sono solo parzialmente attivi, con avanzamenti limitati rispetto alle aspettative iniziali.  Non ci sono però certezze sulla data di completamento, il che alimenta ulteriori preoccupazioni fra i cittadini. Le istituzioni locali e regionali hanno promesso più volte di intensificare gli sforzi per completare i lavori, ma la mancanza di progressi concreti fino a oggi ha lasciato e ci lascia molti scettici. Per noi della Fillea questa vicenda rappresenta un caso emblematico di inefficienza amministrativa e di cattiva gestione dei progetti pubblici». 

La situazione dei lavori per la realizzazione dell’ospedale di Vibo, per il sindacalista, infine, è «la più preoccupante tra le tre.

«Il progetto per la costruzione dell’Ospedale di Vibo Valentia – ha spiegato – ha avuto un iter molto travagliato tra difficoltà e ritardi. Solo ultimamente i lavori sono ufficialmente ripresi e le autorità locali, assicurano, bontà loro, che questa volta proseguiranno fino al completamento, previsto per il 2026. Noi, come Fillea Cgil Calabria, nutriamo molti dubbi. Nonostante le lavorazioni relative alle solo opere preliminari siano a oggi vicine al loro completamento, si riscontrano serie problematiche e ritardi significativi nell’approvazione del progetto esecutivo complessivo dell’opera e ancora, nonostante le continue rassicurazione della Giunta Regionale, l’avvio delle opere principali non ha una data certa».

«Così come persistono forti dubbi sulla disponibilità effettiva dei fondi necessari – ha spiegato ancora – a coprire il costo complessivo del progetto che è lievitato a circa 190 milioni di euro. I dubbi che l’opera possa essere realizzata entro i tempi previsti sono molto forti, ma il nostro auspicio è che il cantiere, anche per quanto attiene le opere principali, possa prendere il via in tempi stretti e questa importante opera pubblica di centrale rilevanza per la Città di Vibo Valentia, è l’intero territorio provinciale, possa sviluppare ricadute occupazionali per le maestranze del territorio e consegnare nei tempi previsti il nuovo nosocomio per far fronte ai fabbisogni sanitari della cittadinanza. Sarebbe auspicabile, visti i ritardi e confusione sullo stato della progettazione esecutiva, che chi di dovere comunicasse la data certa dell’avvio del cantiere». (rcz)

LA VARIA PATRIMONIO UNESCO, RISCHIA
DI DIVENTARE UNA FESTA DA STRAPAESE

di SANTO STRATI – Alcuni calabresi sparsi in varie località del mondo mi hanno scritto chiedendo notizie della “festa di Palmi, quella della Madonna” che si tiene ad agosto… Non ricordavano che si chiamasse Varia e non sapevano dove cercare informazioni: quale più evidente segnale che la grande festa della Devozione, patrimonio immateriale dell’Umanità per l’Unesco, non trova la dovuta promozione, adeguata al valore simbolico che l’evento stesso rappresenta.

Al contrario della festa di Santa Rosa a Viterbo (altro patrimonio Unesco unitamente alla Discesa dei Candelieri di Sassari) che riesce ad avere un’eco mondiale. Ma il confronto non regge: la Varia è tutt’altra cosa, è una rappresentazione di sapore rinascimentale che utilizza persone vere (l’animella, il Padreterno, gli angeli, etc), ovvero figuranti reali che danno un particolare senso alla devozione popolare.

La Varia, originariamente era un evento a cadenza triennale o quadriennale, poi lo scorso anno il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio – sembrerebbe senTIza consultare nessuno – ha deciso che ci sarebbe stata anche quest’anno. Nulla di che, anzi un appuntamento aggiuntivo con la Fede e l’impegno appassionato dei mbuttaturi e di quanti, in un modo o nell’altro, collaborano alla realizzazione di questo meraviglioso evento che ha caratteristiche di unicità mondiali.

Solo che, pur avendo ricevuto sostanziosi contributi da Reggio e Città Metropolitana, la Città di Palmi sta facendo di tutto per trasformare un evento popolare di respiro mondiale in una modestissima festa strapaesana, di cui non importa nulla ad alcuno.

Tutto ciò è inaccettabile. Non ci interessa sapere l’ammontare dei debiti che la Fondazione ha accumulato (probabilmente più per eventi legati all’Estate Palmese, che alla Varia) perché, nel caso riguarda la magistratura, ma non si può vedere ridotta in una festa paesana una tradizione ricca di storia e di grande suggestione turistico-culturale.

Con il rischio di vedersi ritirare la qualifica Unesco (possibile, ove non vengano rispettati i requisiti prestabiliti nel 2013 dall’apposita Commissione) e togliere ai calabresi un vanto che riempie dì orgoglio non solo i palmesi bensì tutta la regione.

Ebbene, la sensazione che di Varia quest’anno si parlasse poco o niente, che avevo avvertito, è divenuta rapidamente realtà: qualche breve notizia nei quotidiani locali (nelle pagine provinciali, nemmeno regionali), vuoto assoluto nei media nazionali e persino sui social. Frutto evidente di una mancata programmazione e dell’assenza dei più elementari principi di marketing territoriale.

Intendiamoci, non è solo sulla Varia che la Calabria, intesa come Regione, toppa clamorosamente nella promozione e nella comunicazione. Abbiamo esempi in quantità industriale che non val la pena nemmeno di citare, tanto sono evidenti i modestissimi risultati ottenuti in termini di attrazione turistica e culturale. Il sospetto è che in Regione abbiamo a che fare con dilettanti allo sbaraglio che trovano, con grande abilità contabile, i fondi necessari per far realizzare eventi e manifestazioni, ma poi scivolano sulla necessaria azione promozionale da attuare sulle stesse.

In poche parole, non puoi organizzare un evento e poi trascurare di farlo sapere in giro. Il tam-tam va bene per la presentazione di un libro o un convegno di giuristi o professionisti e quello che sia, ma di fronte a eventi della portata della Varia è impensabile non studiare un piano di comunicazione efficace e foriero di grandi risultati.

Nel caso specifico, quest’anno, hanno giocato contro alcune scelte poco felici dell’Amministrazione, ma si può giustificare l’inezia con cui è stata affrontata un’edizione – fuori calendario della tradizione – calpestando un minimo di buon senso e riducendo il tutto a una festa di piazza, bellissima quanto volete, ma molto vicina a una giornata da strapaese di cui non rimarrà traccia.

Eppure la Varia ha una storia antica e sorprendentemente suggestiva, ricca di valori che partono

dalla fede e dalla devozione e finiscono all’idea di una comunità praticante, impegnata in mille modi diversi alla riuscita dell’evento.

Il marketing territoriale è una spina nel fianco della Regione e si continua a perdere occasioni e opportunità di valorizzazione di territori, luoghi, eventi e personaggi che hanno dato e danno lustro alla Calabria. Abbiamo decine e decine di testimonial del passato su cui costruire una narrazione di cultura unica e inimitabile, ma in Regione si dimenticano di ricorrenze, anniversari e occasioni, mentre sono attenti alle feste in costume medievale (ottima iniziativa, per carità) o alle rassegne e festival di tarantella e peperoncino, che sono pur sempre – diciamo – marcatori identitari di questa terra. Ma non è con la festa della ‘ndujia che si può creare attrazione culturale, sostenere e alimentare, per esempio, il turismo religioso (trascuratissimo in Calabria), attivare nuovi interessi su una vastissima platea di potenziali visitatori.

I numeri del mese di agosto del Museo dei Bronzi, peraltro, indicano chiaramente che c’è un forte afflusso di “forestieri” che amano scoprire la millenaria civiltà magnogreca e i due capolavori restituiti dal mare. Ulteriori segnali positivi sono venuti da altri siti archeologici di un certo interesse, ma la trascuranza che l’Ente Regione dedica all’enorme patrimonio archeologico della Calabria sfiora l’orrore. Non si può tollerare che, nonostante la ricchezza artistica, culturale – oltre a quella paesaggistica e ambientale –, i numeri del turismo calabrese siano modestissimi. La narrazione “turistico-culturale” della Calabria va completamente ripensata e non si può improvvisare (come è stato fatto fino ad oggi). Non ci sono giustificazioni – e il caso della Varia 2024 parla da solo – a coprire la mancanza di visione e presumibilmente l’enorme incompetenza di chi deve decidere sulle iniziative necessarie per promuovere eventi e manifestazioni.

È facile riempire le piazze con concerti gratuiti (pagati da noi contribuenti) con nomi di grido: ma cosa portano in termini di promozione turistica? Forse zero.

Palmi, con la sua tradizione e la sua macchina a spalla “animata”dovrebbe avere servizi televisivi in tutto il mondo, pagine di quotidiani nazionali e internazionali, potrebbe richiamare una grande affluenza di pubblico (che ci sarà comunque, ma ristretta agli ambiti della provincia), che a sua volta avrebbe fatto da testimonial di una Calabria non solo accogliente e straordinariamente bella, ma anche ricca di suggestioni uniche come la Varia. (s)

Al Palmi Jazz Festival omaggio a Lucio Dalla

Applausi ed emozioni per l’omaggio a Lucio Dalla che il trio composto da Peppe Servillo (voce), Natalio Mangalavite (voce, piano e tastiere) e Javier Edoardo Girotto (sax soprano e baritono) ha fatto al Palmi Jazz Festival, manifestazione organizzata dalla Fondazione Varia.

Il ricordo di Dalla ha legato lo stile unico del cantautore ai vari periodi poetici della sua carriera, incluso il rapporto di amore-odio con Roversi, alle improvvisazioni latin jazz di Mangalavite e Girotto, che traggono ispirazione dalla capacità “profetica” di Dalla di anticipare i tempi.

La scaletta ha spaziato tra jazz e cantautorato, riflettendo l’intera carriera di Servillo, noto come frontman degli Avion Travel, con cui ha trionfato tra i Big a Sanremo 2000 col raffinato brano “Sentimento”. Compositore per altri cantanti (ha scritto per Patty Pravo e Fiorella Mannoia) e voce jazz, Servillo ha collaborato con i più importanti artisti italiani, tra cui Danilo Rea. Forte è la sua collaborazione con Mangalavite, con cui ha inciso i dischi “Futbòl” e “L’amico di Cordoba” (in trio con Girotto). Il pianista e compositore argentino, dotato di grande creatività e capace di spaziare tra vari generi, ha lavorato per le musiche di programmi televisivi come “Fantastico” e “Domenica In”, collaborando con celebri artisti come Fabrizio Bosso, Horacio Hernandez, Ornella Vanoni, i Solis String Quartet, Fabio Concato, Tosca e Luca Barbarossa.

Il sassofonista argentino Girotto, nella sua lunga carriera, ha creato una rete impressionante di collaborazioni illustri, tra cui l’Orchestre Nationale de Jazz in Francia, e ha suonato con musicisti del calibro di Mercedes Sosa, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Ralph Towner e Paolo Silvestri. Stabilitosi in Italia dall’età di 25 anni, ha formato molteplici gruppi jazz, tra cui gli Aires Tango, che hanno segnato un connubio tra Tango e Jazz. È stato anche insegnante della Cattedra Jazz al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e ha fondato una sua casa discografica. (rrc)

Verso la Varia di Palmi

È stato pubblicato il programma dell’estate palmese e degli eventi che accompagneranno la città fino alla Varia di Palmi, in programma il prossimo 25 agosto.

Un programma che, come anche comunicato dall’Amministrazione Comunale di Palmi, prevede tante sorprese ancora da svelare. Il programma di quest’anno vedrà una forte riconoscibilità degli eventi della tradizione, con l’introduzione di giornate di racconto della Varia
attraverso i settori della Fondazione. Queste giornate, a fruizione gratuita, permetteranno al pubblico di scoprire la storia di questa manifestazione. Non mancheranno ovviamente gli eventi di intrattenimento, sia culturali che spettacolari: come l’anno scorso, il
programma non è ancora definitivo e prevede la definizione di almeno due concerti con artisti di fama nazionale e internazionale. Altri eventi minori verranno ufficializzati non appena altri sostenitori confermeranno il loro contributo. Quest’anno, il grande opening è stato
curato da Rds, con la partecipazione di artisti come i Negramaro, Noemi, Irama, tra gli altri, offrendo una visibilità alla città che non si era mai registrata prima».

«Per prima cosa vorrei dire che – ha sottolineato Daneiele Laface, presidente della Fondazione Varia – il programma è stato reso possibile grazie al sostegno del nostro main sponsor Project
Management, che anche quest’anno ha voluto supportarci con un contributo ancora più significativo, degli sponsor platinum e di tutti gli altri».

«Un ringraziamento particolare – ha aggiunto – va al Comune di Palmi e al sindaco Giuseppe Ranuccio, che come sempre ha fatto il possibile per sostenerci sia economicamente che logisticamente. Ovviamente, non dimentichiamo la Città Metropolitana di Reggio Calabria e il sindaco Giuseppe Falcomatà, per aver condiviso il progetto di Fondazione per la salvaguardia della Varia e per la valorizzazione del territorio attraverso la manifestazione».

«Come Fondazione  – ha proseguito Laface – rimaniamo fiduciosi circa un contributo anche da parte della Regione Calabria. Già lo scorso anno, il contributo regionale è stato ufficializzato solo pochissimi giorni prima della scasata, a festa praticamente finita, mettendoci in estrema difficoltà essendo il nostro un ente che deve muoversi ed organizzare con anticipo. Quest’anno, ovviamente, non potremo percorrere lo stesso percorso».

Nonostante il Comune, d’intesa con la Fondazione e con la Comunità Festiva – ha concluso – abbia inviato la richiesta di finanziamento nei
termini previsti dalla legge regionale alla fine del mese di marzo, abbiamo registrato il silenzio della Regione. L’auspicio è che questa manifestazione possa diventare anche un simbolo di condivisione e unità».