A Santo Versace il Premio “La moda veste la pace”

Prestigioso riconoscimento per Santo Versace, a cui è stato conferito il Premio La moda veste la pace, evento ospitato e patrocinato dall’Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della presidenza del Consiglio dei Ministri e la cui cerimonia di premiazione è prevista per il 24 novembre a Roma, nella Sala delle Adozioni Internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A renderlo noto, Triantafillos Loukarelis, direttore dell’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Marietou Dione, presidente di African Fashion Gate.

«Riconoscimenti come il Premio la Moda veste la Pace hanno il merito di accendere i riflettori sull’importanza dell’impegno di ciascuno di noi per la tutela e l’applicazione dei diritti umani, la salvaguardia dei principi di uguaglianza e di parità di trattamento» ha dichiarato Loukarelis all’Ansa.

«Abbiamo conferito il Premio la Moda Veste la Pace 2021 a Santo Versace – ha aggiunto il direttore del Centro Alti Studi dei Diritti Fondamentali dell’Uomo di Afg, Nicola Paparusso – perché ha sempre favorito l’inclusione sociale attraverso il sostegno e la promozione di nobilissimi progetti di solidarietà, al calciatore Ebrima Darboe perché con le sue doti sportive ed umane ha sovvertito il superstite stereotipo dei migranti, innestandosi nel tessuto del suo nuovo Paese migliorandolo con il suo esemplare comportamento in campo e nella vita. Preziose anche le motivazioni per Sabika Shah Povia, giornalista italo-pakistana promotrice di pace e del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo».

 

 

Il Maestro Gerardo Sacco firma il Premio “La moda veste la pace” assegnato ad Armani

Porta la firma del Maestro orafo crotonese Gerardo Sacco il Premio La moda veste la pace, ideato dall’Associazione African Fashion Gate «per trasmettere un messaggio contro ogni forma di discriminazione scaturita da differenze di etnia, religione, orientamento sessuale e disabilità».

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Il Premio, giunto alla sesta edizione – e la cui cerimonia di premiazione è stata rimandata a data da destinarsi, anche se i premi sono stati recapitati ai vincitori – raffigura una donna dai tratti somatici tipici dell’Africa, con un intreccio di colori dei popoli sul drappo che richiama l’integrazione, è ormai divenuta il simbolo dall’associazione sempre attiva nella sensibilizzazione sociale, è stato consegnato al “re” della moda italiana, Giorgio Armani, «per la sua attenzione alla salvaguardia ambientale e il suo forte richiamo a una moda più sostenibile», Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo D’Amario, Ceo di Vivienne Westwood e Jelena Ivanovic, scout di modelle e di uguaglianza.

Un motivo d’orgoglio per il Maestro Sacco che, attraverso il suo contributo artistico, esprime la propria riconoscenza a personaggi contraddistinti da profonda umanità e impegno sociale. (pa)