Commissione Territorio di Villa S.G. convocherà i tecnici della Stretto di Messina

Il Comune di Villa San Giovanni, guidato dalla sindaca Giusy Caminiti, ha reso noto che, nei prossimi giorni, il presidente della commissione territorio, Pietro Idone, convocherà la società Stretto di Messina per un incontro da organizzare con la commissione territorio e gli uffici preposti sulle opere preliminari.

«Si è accolta – viene spiegato nella nota del Comune – la richiesta avanzata dai consiglieri comunali di Forza Italia De Marco e Lucisano sulla base di una decisione politica già assunta: l‘amministrazione comunale ha posto le opere preliminari al progetto ponte come prescrizione allo stesso, chiedendo al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che la risoluzione delle interferenze sulla rete idrica, rete fognaria, pubblica illuminazione, viabilità e monitoraggio ambientale siano la condizione ad ogni inizio lavori».

«Già, infatti, ad ottobre scorso – viene ricordato – si è inviata una richiesta di lavori per la risoluzione delle interferenze di centinaia di milioni di euro.
Nello specifico per l’approvvigionamento della sorgente Aspromonte, il dissalatore a servizio della Città, l’efficientamento e l’ammodernamento delle reti del territorio comunale di Villa San Giovanni si è presentato un progetto il cui importo complessivo è pari a 39.200.000 euro».

1L’intervento richiesto per la creazione, l’efficientamento, l’ammodernamento del sistema depurativo e della rete fognaria è pari a 38 milioni di euro – continua la nota –. L’importo complessivo dell’intervento relativo all’ammodernamento ed al rifacimento della pubblica illuminazione è pari ad 1.500.000 euro. Per il monitoraggio ambientale (già dalla fase preliminare all’apertura del cantiere) è richiesto un intervento di ben 500.000 euro. Non solo, ma l’amministrazione comunale ha anche richiesto interventi di pianificazione gestione e sicurezza pari a 5.700.000 euro».

«Un capitolo a parte – si legge – quello relativo alla realizzazione di strade alternative e ad un sistema di trasporto pubblico locale, il cui importo complessivo ammonta a 40 milioni di euro. Nello specifico, si sono richieste progettazioni per la strada di collegamento tra la chiesa di Pezzo e la chiesa di Cannitello alternativa al lungomare di città; il prolungamento della strada Giovanni Trecroci verso la frazione di Porticello; la sistemazione e il completamento di via Giovanni Messina da Cannitello a Ferrito; la realizzazione di una strada di collegamento tra i comuni di Campo Calabro e Villa San San Giovanni con via Giudice Scopelliti; una strada panoramica al di sopra della via Nazionale che valorizzi la parte alta della città e funga dal bypass rispetto alle arterie compromesse dalla presenza del cantiere ponte».

«Nella stesura delle attività preliminari, dunque, l’Amministrazione comunale – conclude la nota – ha previsto interventi preliminari per un importo complessivo di 134.400.000 euro. Interventi tutti inviati al Mit nelle scadenze richieste per la conclusione della conferenza istruttoria, il cui dettaglio si affronterà con i tecnici della Stretto di Messina, al fine di verificare lo studio e l’approfondimento da parte degli stessi in questa fase istruttoria che, a leggere i comunicati stampa ad oggi redatti, dovrebbe portare nei prossimi mesi alla presentazione del progetto aggiornato del ponte al Cipess». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Il 30 marzo in scena “Aramen & Stannum”

Domenica 30 marzo, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, alle 18.15, andrà in scena Aramen & Stannum” O del dì-saggio degli Dei  (Produzione Teatro Primo), di Domenico Loddo per la regia di Christian Maria Parisi e con protagonisti Silvana Luppino e Domenico Canale.

In questo spettacolo i Bronzi di Riace come metafora di un viaggio epico, simbolo di emigrazione, identità e trasformazione culturale. Il titolo stesso, che richiama il rame (Aramen) e lo stagno (Stannum) – i due metalli che compongono il bronzo – ci parla di un legame tra materia e memoria, tra mito e storia. Le domande che si pone la drammaturgia di Domenico Loddo riflettono un’interrogazione profonda sulla natura dell’essere umano: chi erano quei due uomini prima di essere statue? Guerrieri? Divinità? Esuli di un’epoca dimenticata?
La loro scoperta accidentale, immersa nel mistero, diventa il punto di partenza per un racconto che esplora il confine tra leggenda e realtà, tra il passato e il presente.

Nelle note di regia, Christian Maria Parisi scrive: «Gli attori danno forma e vita alla scrittura composta in quadri scenici versatili. I cambi scena veloci e i cambi d’abito fronte pubblico sono parte della costruzione drammaturgica e fanno da camera di decompressione per gli attori stessi ed il pubblico. Si passa dal buio tagliente di una nottata di pioggia in cui avviene un ritrovamento di corpi in mare (sono le meravigliose statue bronzee o altri poveri cadaveri?) alla comicità di un coloratissimo e assurdo quiz sui Bronzi di Riace».

«Nel terzo quadro un grottesco confronto tra due politici in giacche luccicanti – ha proseguito – personaggi che rappresentano un condensato ibrido del lessico, dei tic linguistici e dell’assenza di etica utilizzato negli ultimi anni dalla politica, fa da vera e propria chiave di volta drammaturgica. La penultima scena vede due divinità, un Apollo cantautore ed una scatenata Melpomene, discutono dei miseri mortali e si interrogano sull’identità dei Bronzi mentre la parte finale si concentra proprio sul concetto di identità e si tirano le fila di tutto questo intenso percorso. I migranti annegati, a differenza dei Bronzi restituiti dal fondo del mare e festeggiati, muoiono senza avere un nome, un’identità, e spesso senza nemmeno poter avere nemmeno dignità e sepoltura». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI – Al via i lavori del Poliambulatorio

Il Poliambulatorio di Villa San Giovanni diventerò una Casa della Comunità, grazie ai lavori finanziati dal Pnrr e che «consentirà al territorio villese di fruire di servizi di assistenza territoriale h24».

È quanto ha reso noto l’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, aggiungendo come «in questo momento di rivoluzione edilizia indubbiamente si andrà incontro ai disagi legati alla fase di realizzazione dell’opera, come la necessità di ricollocare i servizi del Poliambulatorio: quest’Amministrazione lavora da settimane per far sì che rimangano tutti i servizi a Villa San Giovanni, nell’attesa di vedere completata la Casa della Comunità che sarà un punto di riferimento per un bacino di utenza di circa 40/50mila abitanti, consentendo di realizzare a pieno un modello di medicina di prossimità».

«Per tale ragione – si legge – numerose sono state le interlocuzioni, dapprima informali tra il sindaco, la commissaria straordinaria Dott.ssa Lucia Di Furia e il coordinatore distrettuale dott. Ernesto Giordano; successivamente anche ufficiali in occasione di un incontro convocato oggi dalla garante regionale della Salute al quale ha presenziato l’Assessora alla Sanità Maria Grazia Melito; i sopralluoghi per ispezionare i locali più idonei ad ospitare in questa fase di ritrutturazione del poliambulatorio tutti i servizi già presenti e implementarlo con ulteriori branche specialistiche prima ancora che sia pronta la Casa della Comunità».

In questo contesto, l’Amministrazione non rinuncia a nessun servizio presente sul territorio, bensì ne acquisirà di ulteriori. Il Consultorio familiare è stato solo temporaneamente spostato a Gallico per motivi logistici.

«Nessun presidio sanitario–  spiega Maria Grazia Melito – ha maggiore valenza sociale dei consultori, baluardo per le famiglie, gli adolescenti, le neomamme, i neonati nella fase di avvio all’allattamento. Un bene così prezioso va tutelato e valorizzato e questo è stato il lavoro svolto da quest’Amministrazione, che dall’inizio del mandato elettorale ha realizzato iniziative in collaborazione con il presidio di via Belluccio, promuovendo l’informazione e la sensibilizzazione sulla salute della donna e avviando campagne di screening sul papilloma-virus, implementando quelle già in atto nel consultorio».

«Pertanto, duole constatare come ancora una volta la salute dei cittadini venga utilizzata come strumento per ingenerare allarmismo, diffondendo notizie che non hanno valenza ufficiale. Mentre si grida alla chiusura del consultorio, l’Amministrazione lavora da settimane per trovare soluzioni, spazi, locali per ridistribuire sul territorio cittadino tutti i servizi già presenti nonché per ottenerne nuovi. L’ultimo sopralluogo di quest’Amministrazione si è svolto oggi con il coordinatore distrettuale e il direttore del coordinamento dei Consultori dott. Antonio Alvaro, con i quali abbiamo ispezionato svariati locali comunali per individuare i più idonei alla collocazione del consultorio per il periodo in cui via Belluccio ospiterà le branche specialistiche del ristrutturando Poliambulatorio. A fine trasloco (circa una settimana lavorativa), infatti, il coordinatore distrettuale ci ha garantito che i servizi consultoriali, temporaneamente trasferiti su Gallico per motivi logistici, saranno immediatamente ricollocati a Villa».

Nel corso dell’incontro convocato dalla Garante regionale della Salute, prof.ssa Annamaria Stanganelli, indirizzato ai sindaci dei comuni della città metropolitana presso il Consiglio Regionale della Calabria alla presenza della dott.ssa Lucia Di Furia, inoltre, l’assessora Melito ha rappresentato la necessità di mantenere sul territorio di Villa il consultorio familiare e la disponibilità di Villa per avviare le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) che spettano al territorio per garantire, insieme alla guardia medica già in essere, un’assistenza territoriale h24.

«In merito ai Servizi Veterinari – continua l’assessore – abbiamo rappresentato alla dottoressa Di Furia anche oggi all’incontro promosso dalla Prof.ssa Stanganelli, la necessità di mantenere ogni singolo servizio sul territorio. In particolare i servizi veterinari offrono risposta a un bacino di utenza che abbraccia numerosi comuni da Villa San Giovanni a Sinopoli, l’utenza è spesso di età avanzata, si tratta di allevatori che quotidianamente con sacrificio lottano per tenere in piedi la filiera agroalimentare in una società sempre più modernizzata e meno attenta ai bisogni delle realtà produttive locali, allevatori che hanno attraversato un percorso di crescita professionale grazie all’affiancamento con medici veterinari competenti e formati in materia di malattie infettive e sanità animale nonché in ispezione degli alimenti di origine animale, garantendo la sicurezza degli alimenti di cui ci nutriamo quotidianamente. L’ultima pandemia di covid ci ha insegnato il ruolo della prevenzione, l’importanza delle buone prassi igieniche, riconoscendo nella salute animale un ruolo chiave nel mantenimento della salute pubblica, pertanto ci auguriamo che le interlocuzioni con la Direzione generale dell’ASP RC consentano il ricollocamento degli uffici nella nostra città. È stato chiesto, inoltre, alla dott.ssa Di Furia di attivare le dimissioni protette per i soggetti fragili».

«Lavorare costantemente – ha concluso – per il benessere e la salute dei cittadini è nostra prerogativa e metteremo in campo ogni azione lecita per garantirne la fruizione in modo equo ed efficiente». (rrc)

La Minoranza di Villa S.G.: Il sindaco non si occupa di pianificare l’edilizia antisismica

«L’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni, dopo aver speso oltre 70 mila euro dei contribuenti (34 mila a carico del comune) per un ricorso ideologico contro il ponte sullo Stretto finito nel nulla, adesso annuncia un accordo con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per indagare gli effetti sismici sul ponte, l’opera più studiata al mondo, invece di occuparsi delle vere esigenze dei nostri cittadini». È quanto hanno detto i consiglieri comunali del gruppo di Forza Italia di Villa San Giovanni Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco, chiedendo se «possiamo considerare sicure in caso di sisma, anche di bassa intensità, le infrastrutture comunali, pubbliche e private che ricadono nel territorio di Villa San Giovanni? È la domanda che si pongono. È una domanda retorica, perché la risposta è nota: no».

«Il paradosso – hanno spiegato – è che a mettere in guardia il Comune sono proprio le carte del progetto definitivo del Ponte. Nel Piano Strutturale Comunale del Comune di Villa S Giovanni, nell’elaborato 3.3 ‘Carta delle microzone sismiche’, c’è un riferimento agli approfondimenti sismici svolti dalla Stretto di Messina per il progetto Ponte, che la sindaca sostiene non ci siano stati per cui spenderà altri soldi per pagare l’INGV. Questi studi approfonditi testimoniano che molte aree comunali risultano “inadeguate” alla edificazione secondo le normali tecniche costruttive, che ovviamente non riguardano il ponte ma le nostre case».

«Anziché sprecare ingenti risorse in ricorsi e fantomatici studi sul ponte – hanno proseguito – i consiglieri comunali di minoranza chiedono a che punto sia l’integrazione del Piano Strutturale secondo quanto previsto nelle Linee Guida al fine di ottenere un approfondimento di terzo livello. Se questa integrazione abbia ricevuto la validazione da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune, dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria e dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale».

«Si tratta di un documento di pianificazione – ha concluso – fondamentale per la sicurezza dei cittadini ma anche necessario per programmare le concessioni edilizie, delocalizzare le strutture non idonee, intervenire sulle aree potenzialmente instabili (frane, distacchi, ecc…), effettuare verifiche e interventi di miglioramento. In sostanza, la sindaca di Villa per distrarre l’attenzione dalle sue inadempienze si scatena contro il Ponte, l’unica opera che ha le carte in regola e che, grazie agli studi redatti e impostati seguendo raccomandazioni e Norme molto più restringenti rispetto alla progettazione di normali opere, fornisce informazioni utili ad una corretta pianificazione del nostro territorio». (rrc)

Erosione costiera, la sindaca di Villa Caminiti e il consigliere Bevacqua: Niente più pericolo per abitazioni

La sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, e il consigliere delegato di Cannitello con delega specifica all’erosione costiera Rocco Bevacqua, hanno evidenziato come «non ci sia più un pericolo imminente per le abitazioni» a Cannitello per l’erosione costiera.

«È interessante piuttosto dire – hanno aggiunto – da dove siamo partiti nel 2022 e dove siamo arrivati nel 2024: le case di Cannitello adiacenti la foce del torrente Zagarella nel 2022 erano completamente in acqua, protette da massi il cui effetto è stato dannoso, tanto che l’allora commissario prefettizio aveva disposto con ordinanza l’inagibilità parziale delle abitazioni interessate dal fenomeno erosivo».

«Con un intervento finanziato dalla Regione Calabria di circa 400.000 euro (ottenuto ma non progettato dalla precedente amministrazione!) nel 2023 e nel 2024 si sono realizzati interventi di sistemazione idraulica della foce del torrente Zagarella che, di fatto, ha provocato un ripascimento naturale indotto lungo la costa di Cannitello».

«Un intervento – hanno proseguito – che ha dato i risultati preventivati: le correnti dello Stretto e le mareggiate di questi due inverni, infatti, hanno eroso il materiale con cui era avvenuta la sistemazione idraulica della foce del torrente, redistribuendolo di fronte alle abitazioni che godono di oltre 15 m di arenile. È stato bloccato dal Pau della regione Calabria, invece, il progetto per 1,8 milioni di euro a protezione delle abitazioni poste nel tratto di spiaggia compreso tra la foce del torrente Piria e quella dello stesso Zagarella».

«La richiesta fatta dal Comune di Villa San Giovanni – viene ricordato – di uno studio idraulico-marino che permetta di valutare gli effetti di bere ve e medio periodo di ogni intervento è stata accolta e finanziata dalla regione Calabria nel dicembre 2024. Si sta aspettando la convenzione da parte dei competenti uffici regionali al fine della firma del sindaco e, conseguentemente, la possibilità di procedere allo studio».

«L’interlocuzione con la Prefettura, la Città Metropolitana, la Regione Calabria, in tutti questi mesi, è stata costante e sempre favorita dal prefetto di Reggio Calabria dottoressa Clara Vaccaro. In un ultimo incontro del gennaio 2025, infatti, la problematica è stata nuovamente al centro della discussione con la riproposizione della richiesta da parte dell’amministrazione comunale dell’ottenimento di un altro finanziamento regionale che permetta di realizzare, sulla falsariga di quello già realizzato, la sistemazione idraulica della foce del torrente Piria e conseguentemente la messa in sicurezza delle case poste tra il Piria e lo Zagarella».

«All’incontro in Prefettura sono seguiti due incontri in Regione Calabria con i funzionari preposti – hanno detto ancora – al fine di mettere a punto la richiesta che verrà corredata da un progetto cui i tecnici stanno già lavorando. Per ciò che concerne, invece, il finanziamento di 1,8mln di euro, la regione ha confermato ad ogni tavolo che la stessa somma è stata riprogrammata e il progetto terrà conto delle risultanze del preliminare studio idraulico-marino prima di essere ulteriormente sviluppato».

«Non c’è mai stata, da parte di quest’amministrazione comunale, alcuna reticenza nell’affrontare la problematica dell’erosione costiera – viene sottolineato da Caminiti e Bevacqua – in questi mesi, infatti, abbiamo ricevuto i proprietari delle abitazioni a rischio con i rispettivi tecnici ed anche i legali, rappresentando tutto quanto fin qui esposto. L’intervento richiesto dal comitato (come da qualunque cittadino) al prefetto di Reggio Calabria è sempre particolarmente gradito all’amministrazione, che ringrazia la dottoressa Vaccaro per la capacità di seguire ogni questione, facilitando e garantendo le giuste sinergie istituzionali, nel rispetto dei diritti di ciascuno, delle competenze degli enti coinvolti e dell’efficacia dell’azione amministrativa».

«Ci rende orgogliosi – hanno evidenziato – che i cittadini ed i proprietari delle case ancora esposte abbiano chiesto a quest’amministrazione di riproporre il progetto realizzato alla foce del torrente Zagarella anche alla foce del torrente Piria: ci stavamo già lavorando! Del resto è davvero sotto gli occhi di tutti come in brevissimo tempo la natura (aiutata dalla sistemazione idraulica della foce dello Zagarella) abbia ripreso a fare la sua parte e l’abitato di Cannitello abbia ricominciato a vivere serenamente il suo centenario rapporto con il mare».

«Quello Stretto, da sempre fonte di vita e meraviglia – hanno concluso – si era trasformato in fonte di paura e di ansia a causa di interventi umani (non da ultimo i massi posti a ridosso delle abitazioni al fine di proteggerle) che hanno solo accelerato esponenzialmente il fenomeno erosivo di una delle più belle spiagge della costa Viola». (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – “La mostra Chi ha ucciso Laura Palmer?”

Sabato 8 febbraio, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, fa tappa l’inquietante e grottesco mondo di Twin Peaks, con la mostra  “Chi ha ucciso Laura Palmer?” dell’illustratrice Amalia Caratozzolo.

L’esposizione – che s’inaugura alle 19 – con le sue undici incisioni dai tratti forti e decisi rappresenta mirabilmente lo stile beffardo e angosciante del compianto David Lynch. Le innovative opere, realizzate con l’antica tecnica della xilografia, con le loro linee semplici e forme essenziali danno vita a un lavoro innovativo e intenso, riuscendo a catturare senza sforzo l’attenzione dell’osservatore.

Christian Maria Parisi che, insieme a Silvana Luppino ha la direzione artistica del Teatro Primo, ha dichiarato: «David Lynch ha rivoluzionato la prospettiva dell’inspiegabile e del Mistero. Trame, personaggi, immagini e incastri musicali surreali e indimenticabili. Il regista statunitense è stato un vero visionario dell’enigma».

AmaliaC, questo il nome d’arte dell’illustratrice, svela così l’anima dei personaggi, che sembrano essere sul punto di dire qualcosa, di iniziare a raccontare la loro storia.

Un omaggio al grande regista statunitense e alla serie cult che ha tenuto inchiodati alla TV milioni di telespettatori, tutti in attesa di dare un volto a chi ha spezzato la vita della bella liceale dagli imperscrutabili segreti, mentre l’omicidio sconvolge una tranquilla cittadina dove sembra che gli abitanti conducano una vita felice e perfetta come in una pubblicità anni 50’. La morte di Laura, lo ricordiamo bene, apre però il vaso di Pandora e porta alla luce le numerose perversioni dei cittadini di quel luogo equivoco e malsano.

E i volti dei personaggi lynchiani di AmaliaC ci riportano proprio là, in quell’angolo di mondo senza tempo, intriso di un’atmosfera conturbante e mistica, fortemente ironica, a tratti melodrammatica, dove “I segreti di Twin Peaks” altro non sono che i misteri che si celano in ognuno di noi.

Codacons RC ricorre al Tar per tutelare i consumatori

Il Codacons Reggio Calabria, guidato dalla presidente Antonia Condemi, è ricorso al Tar di Reggio Calabria per impugnare una delibera del Comune di Villa San Giovanni per il recupero di circa 2 mln di euro che, quand’anche fossero dovute dai cittadini, sono somme ormai prescritte.

«Uno dei mali peggiori che sta colpendo la Pubblica Amministrazione – ha spiegato la presidente Condemi – è dovuto alla personalizzazione dei ruoli a scapito di una applicazione quanto più aderente alla realtà normativa, la sola capace di dare sostanza  agli sforzi e all’impegno impegno profusi in questi ultimi decenni da Governi, Parlamento e persino  dell’Unione Europea, tutti diretti a scongiurare inutili contenziosi che non fanno altro che proiettare l’idea  di un apparato pubblico nemico dei cittadini, dei consumatori e degli utenti». 

«Per questo motivo – ha spiegato – ci si ritrova a criticare il “governo ladro” che guardare al “funzionario di prossimità” che  spesso appare il vero responsabile delle storture praticate dagli Enti, complice la politica locale, con effetti che si riverberano su una condizione disastrosa dei servizi, sulla mancanza di risposte e su una trasparenza  che ormai solo le norme di legge, inutilmente, stanno lì a presidiare e senza più quell’organismo di garanzia  che dovrebbe garantire l’uniformità dell’applicazione dell’ordinamento Statuale» 

«Ciò accade con costanza – ha aggiunto – ed in particolare, con il Comune di Villa San Giovanni per la maggior parte dei  tributi non dovuti e delle fatture emesse e ormai prescritte, nel silenzio persino dell’Organo di Liquidazione  nominato a tutela dell’Ente dal Ministero dell’Interno». 

«Nemmeno si coglie la disponibilità delle Associazioni dei Consumatori che, pur di evitare contenziosi – ha proseguito – provano a chiedere formalmente dettagli e delucidazioni che incredibilmente rimangono lettera morta, sia  se il destinatario è il singolo Ente, sia se il destinatario è l’Ufficio Territoriale del Governo. Sicché, come accaduto oggi, il Codacons è stato costretto a sollevare la questione presso la Sezione  distaccata del Tar di Reggio Calabria, pur sapendo che spesso le sentenze di primo grado rispondono più  ad esigenze politiche che a ragioni di giustizia, per ottenere risposte ed arrivare alla cancellazione di  provvedimenti che di fatto altri giudici hanno già sancito in modo inequivocabile. Tutti possono commettere errori ma difendere o, peggio, “fare melina” per cercare di farla franca, non  porterà a risultati apprezzabili sul fronte dei servizi pubblici che gli Enti sono obbligati ad erogare e poi  spacciare i provvedimenti come se fossero iniziative dirette alla Comunità». 

«Tuttavia, come accaduto per il ricorso al Tar – ha continuato – nonostante richiedere il pagamento di fatture addirittura dal  2017 al 2020 – e non solo – sia già stato dichiarato illegittimo dalla giustizia, pur di non ammettere l’errore si è preferito non rispondere al Codacons, con la complicità di certa stampa, provando in qualche caso – debitamente segnalato alla Prefettura – a farlo direttamente con i cittadini». 

«E, così – ha aggiunto – le norme sul “giusto procedimento amministrativo” sul “Codice del Consumo” e le norme che  sottendono ai rapporti con le P.A. devono trovare ristoro prima di arrivare nelle aule di Giustizia, con duplice  danno nei rapporti con gli amministrati e all’immagine dell’Amministrazione». 

«Quanto sta accadendo nella città di Villa San Giovanni – ha continuato – ed è la rappresentazione plastica di un “teatro buffo”, dove i cittadini chiedono e non ottengono risposte, dove le Associazioni dei Consumatori, per conto dei  cittadini, invocano informazioni e vengono ignorate ma anche danneggiate». 

«Il clima che si è determinato – ha concluso – è quello del libero arbitrio, non tanto perché vengono violate le norme ma  perché ci si è chiusi al dialogo ed al confronto, con una reticenza istituzionale che impone una riflessione  molto seria da parte di Governo e Parlamento». 

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Lo spettacolo “La verità di Medea”

Sabato 25 e domenica 26 gennaio, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, alle 21 e alle 18.15, in scena La verità di Medea, di e con Anna Maria De Luca (Produzione Teatro del Carro), per la regia di Luca Maria Michienzi.

Una riscrittura originale del mito di Medea, la maga principessa della Colchide, ispirata ai testi di Euripide con incursioni di autori vari come Alvaro, Filia, Christa Wolf e Pino Michienzi.
Nello spettacolo, che vede sul palco anche il musicista Remo De Vico, si tratteggia questo personaggio, “la straniera”, che rivendica il ruolo determinante di artefice delle fortune di Giasone.

Puntualizzando come ogni atto subito o praticato è il frutto di una qualche menzogna o inganno, Medea si discolpa dei crimini che le vengono ascritti da una cultura che si proclama progressista ma che resta ancorata alle logiche di un sistema storico- sociale maschilista in cui gli uomini detengono il potere predominando nei ruoli della politica, come autorità morale e religiosa e naturalmente riservandosi ogni privilegio sociale.

Quello della compagnia Teatro del Carro è un atto d’accusa contro la società che relega la donna ai margini, soggiogata dal patriarcato.

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Sabato e domenica lo spettacolo “Come essere tristi e vivere felici”

Sabato 11 e domenica 12 gennaio, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, rispettivamente alle 21 e alle 18.15, in scena lo spettacolo “Come essere tristi e vivere felici” di e con Marco Ceccotti (Produzione Marco Ceccotti in collaborazione con Progetto Goldstein E.T.S).

Come Essere Tristi e Vivere Felici” è uno spettacolo ossimoro, pieno di coerenti contraddizioni. Ceccotti, in questo Solo in compagnia di pupazzi, da quel timido esibizionista che è, dà sfoggio di tutti i suoi fallimenti successi, con monologhi e sketch racconta tutto ciò di bello che ha fatto in malo modo in un errare corretto nel suo più trascurabile essenziale. Un punto di incontro tra stand-up, puppet, sketch, cabaret e poesia, l’alto e il basso, il medio e il medio.

Storie inusuali di tutti i giorni, fatti veri accaduti a persone inventate e viceversa. Storie di amori timidi e di amori estremisti, fobie raccontate senza paura, cartoni animati per bambini vietati ai minori di 18 anni, una soap opera con pupazzi, corsi motivazionali per puffi, pubblicità palesi, comicità occulta, tragedie da ridere e scene di vita vissuta male.  (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI – L’incontro su Umberto Zanotti Bianco

Sabato 11 gennaio, a Villa San Giovanni, alle 17, nella Sala Consiliare Caracciolo, si terrà l’incontro su Umberto Zanotti Bianco.

Relaziona, partendo dal libro “Addizioni agli studi su Umberto Zanotti Bainco – Dal fondo archivistico e Bibliotecario “Umberto Zanotti Bianco” della Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” di Reggio Calabria, a cura di Angela Martino, Maria Pia Mazzitelli e Francesca Paolino, il prof. Pasquale Amato.
«Sarò felice di relazionare sul grande reggino adottivo nel Comune che fu il primo a ospitare in una baracca di fortuna il giovane Zanotti assieme ai suoi amici del club di Fogazzaro da gennaio a giugno del 1909», ha detto Amato.

«Lo stesso Comune dove, nel 1911, iniziò a funzionare l’Asilo Infantile dell’Animi con due novità che fecero scalpore: le prime maestre laiche e le prime formate col Metodo Montessori», ha continuato Amato, aggiungendo come «Villa è stato inoltre il Comune metropolitano che ha dato il giusto risalto – grazie al sindaco di allora, Cosimo Antonio Calabrò – al grande meridionalista reggino adottivo, intitolandogli una delle sue strade più importanti».

«Sono, altresí – ha concluso – felice di parlarne assieme alla Presidente reggina di “Italia Nostra” (di cui Zanotti fu tra i fondatori nel 1956 e primo Presidente Nazionale sino al suo decesso nel 1963) Rossella Agostino, e alle tre amiche curatrici del volume Angela Martino, Maria Pia Mazzitelli e Francesca Paolino». (rrc)