L’OPINIONE / Carlo Ranieri: «Autonomia differenziata, i diritti non possono essere negoziabili»

Autonomia differenziata i diritti non sono negoziabili, creano diseguaglianze e dumping sociale che affosseranno l’intera economia italiana, dove il Sud è il primo mercato del Nord. In Germania il costo della riunificazione (mettere quasi alla stesso livello i Lander) è stato stimato intorno ai 1.500 miliardi di euro. In Italia la devolution alla Calderoli viene fatta a costo zero.

Un appello ai deputati del centro-desta calabresi non votate il C. 1665 ddl Calderoli, come hanno fatto i 45 senatori meridionali di cui 4 calabresi, sarà un disastro per la salute e la coesione sociale della nostra regione fonte di ulteriore spopolamento, con diminuzione della rappresentanza. Non sarete più rieletti.

La Repubblica è Parlamentare ma per la maggioranza di Centro-destra è Presidenziale. Le Commissioni e il Parlamento sono di fatto esautorati dalle loro prerogative, conta solo la volontà del leader e dei Presidenti di Regione, magari dello stesso colore politico. Il Sud tenuto volutamente nel sottosviluppo non è una zavorra ma una risorsa.

Il contratto c.d. “intesa” prevede che, per recedere o modificare devono essere d’accordo entrambi le parti “Governo e Regioni” come nelle Regioni a Statuto Speciale, la leggi italiane vengono disapplicate (art. 7 c. 3). Questa disposizione limita l’indirizzo politico delle future maggioranze.

L’ufficio parlamentare di bilancio (organo terzo), scrive che la quantificazione del costo dei Lep deve essere fatto prima dell’Autonomia Differenziata: si quantificano le risorse, si sottraggono le spese per i Lep e il residuo si usa per le funzioni da devolvere alle regioni che vogliono acquisirle (aggiungo con una clausola di recessione come in Germania). Certamente non si possono togliere asili, infrastrutture… a chi c’è l’ha già ma si devono dare a chi non c’è l’ha. Enorme è il gap infrastrutturale tra il Mezzogiorno e il Centro – Nord dell’Italia.

Sui Lep il Parlamento deve dire la sua è una precisa prerogativa costituzionale, perché i diritti non sono uguali in tutto il territorio nazionale. Io sono calabrese, cittadino italiano come quello lombardo e voglio gli stessi diritti e quindi gli stessi Lep dei lombardi, le diseguaglianze non vanno bene è anche se costano devono cessare. I diritti costano e quindi bisogna individuare le risorse e attuare dei Lep equi e non essenziali.
Fare subito in vigore le intese (art. 4, c.2) su materie cosi definiti No Lep da una commissione di esperti (Cleps) che non ha spiegato il perché queste materie non sono Lep, non va bene, lo deve dire il Parlamento.

Questo regionalismo concorrenziale cosi come congegnato «accentuerà il dumping sociale» se non si mettono tutte le Regioni sullo stesso piano, gli imprenditori continueranno a localizzare le proprie attività in quelle più infrastrutturate, dove avranno maggiore redditività.

Se lo Stato si tiene il sud come una zavorra e lo Stato stesso affonda, nel Mezzogiorno vive un terzo della popolazione italiana ed è il principale mercato del Nord.

Si deve evitare il dumping sociale, la nostra Costituzione non è la carta dei diritti mercantili europei. L’Italia ha puntato sui diritti fondamentali, i diritti sociali che vengono prima del denaro e questa graduazione, questa gerarchia deve essere mantenuta. Non è più possibile tornare indietro dopo le intese la trasformazione dello Stato diventa irreversibile perché cosi voluta dal Pd nel 2001, una riforma fatta per scopi politici e questi sono gli effetti. Il centro-destra non deve proseguire negli errori, perché se ci sono degli errori si deve avere la capacità di rendersene conto e di emendare l’errore.

La concessioni di particolari forme di autonomia è una deroga al principio di uguaglianza e non solo occorre che sia palesato, ma comprovato che l’interesse territoriale giustifica la migliore gestione nel territorio e che la Regione sia meglio dello Stato, questo è il punto perché è meglio dello Stato? Va detto e comprovato, nel campo dei diritti non si possono attribuire patenti di primi della classe, servono le prove.

Questo testo normativo non può in alcun modo, trascurare o rappresentare una deroga ai principi contenuti nella Parte Prima della costituzione. Il 116 .3 è chiaro parla di ulteriori forme e concessioni di particolari autonomie, “concernenti le materie” e cioè non tutte le materie è possibile concederle e come un menù di 23 portate come risulta nelle intese già sottoscritte delle 3 Regioni del Nord-Est, si deve scegliere, non si prendono tutte?

E’ vero che il presidente del Consiglio ha la possibilità di selezionare mettendo o togliendo alcune materie o funzioni, ma non è bene che lo faccia il presidente, lo deve fare il Parlamento con legge, se è il presidente a negoziare, potrebbe essere oggetto di un favore politico verso una regione dello stesso colore.

I diritti degli italiani non sono negoziabili, le materie non si possono trasferire a scatola chiusa, serve la dimostrazione fondamentale da parte della regione dell’interesse ad avere una materia.

Il legislatore non può dire cedo queste materie o funzioni ad una Regione senza una spiegazione documentata, ci vuole un interesse particolare che giustifichi la deroga al principio di riparto della giurisdizione e dimostrare la ricaduta dei benefici sulle altre regioni.

Altro elemento essenziale è la forma, con questo Ddl il Parlamento deputato alla legislazione viene di fatto esautorato per ben cinque volte interviene il Governo, ma l’Italia è una Repubblica parlamentare, la sovranità è del popolo che la esercita attraverso il parlamento si deve seguire il dettato costituzionale (Sezione II – La formazione delle leggi).

La Germania ha fatto una piccola riforma nel 2006 intelligente è sostanziosa ma solo su sei materie marginali. Se lo Stato Tedesco ci dovesse ripensare, perché è cambiata la maggioranza e dice mi voglio riprendere quello che avevo concesso lo può fare, in Italia non lo può fare è un punto inemendabile perché è l’art. 116 a vietarlo, non a caso è stata presentata una proposta di revisione costituzionale prima firma Villone al Senato, che prevedeva la modifica del 116 ma è ferma. (rrc)

È online il nuovo portale sul Sistema Informativo sul Lavoro

È online il nuovo portale sul Sistema Informativo sul Lavoro, realizzato dal Dipartimento lavoro per diffondere l’informazione e la conoscenza dei programmi sulle politiche attive e sulle attività dei Centri per l’Impiego, al fine di incrementare e semplificare l’accesso ai servizi erogati e soddisfare concretamente le esigenze delle diverse tipologie di utenti.

Il portale, presentato al Tavolo regionale per i servizi e le politiche del Lavoro, «è uno strumento – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese – che avvicinerà concretamente di più i cittadini e le realtà che si occupano del mercato del lavoro».

Presenti alla presentazione i componenti del Tavolo di Inps, Inail, Sviluppo lavoro Italia, Camera di commercio, Ufficio scolastico regionale, Consulta dei Consigli provinciali dei consulenti del lavoro, Ufficio di Parità Regione Calabria, associazioni di categoria e sindacati.

«Grazie anche all’impegno dei dipendenti, e alle competenze delle nuove risorse assunte con il piano di potenziamento dei Centri per l’impiego – ha proseguito – che hanno saputo ascoltare le reali esigenze degli utenti e delle aziende, avremo in rete un unico portale completo con tutti i servizi. Abbiamo deciso di presentarlo proprio al Tavolo del lavoro, con i partner di associazioni di categoria e sindacati, perché insieme a loro avremo modo di scambiare proposte, richieste e migliorare qualitativamente il servizio. Il nuovo portale si aggiunge ad altri progetti in essere, quali la figura del job account e lo sportello virtuale che presto avvieremo nei Cpi».

Il nuovo portale restituirà un unico punto di accesso ai servizi che offre il Dipartimento e i Centri per l’impiego. All’interno ci sono varie sezioni, la centralità sarà rivolta ai cittadini che interagiscono con la piattaforma e anche alle imprese. Per ognuna dei due profili ci sono percorsi diversi per accedere ai servizi e avere tutte le informazioni.

“Il lavoro in un click” perché, effettivamente, la piattaforma permetterà di accedere a nuove applicazioni e servizi, dall’orientamento alle candidature sul mercato del lavoro, alle offerte di lavoro e tutte le nuove misure attive. Sarà uno strumento utile per i cittadini ma anche per le aziende, gli Enti pubblici, le agenzie per il lavoro ed Enti accrediti che permetterà loro di avere tutte le informazioni sul mercato del lavoro e interagire tra loro. (rcz)

La sindaca Succurro consegna al regista River la medaglia del Premio Internazionale Città di Gioacchino da Fiore

Rosaria Succurro, sindaca di San Giovanni in Fiore, ha consegnato al regista Jordan River la medaglia ufficiale del Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore.

La consegna è avvenuta dopo la proiezione, in anteprima a Cinecittà a Roma, del film Il Monaco che vinse l’Apocalisse, dedicato alla vita dello stesso abate calabrese, citato da Dante Alighieri nel Paradiso della Divina Commedia.

«Quest’opera di Jordan River, che omaggia la Calabria e la Sila, è un vero capolavoro: racconta ed esprime – ha precisato Succurro – la grandezza di Gioacchino da Fiore, la sua umanità, il suo travaglio interiore e intellettuale, la sua capacità di guardare avanti con spirito profetico».

«Complimenti a Jordan – ha aggiunto – perché, con un cast di grandissimi professionisti e con la collaborazione di studiosi di primissimo piano, ha realizzato un film, di cui si sentiva l’esigenza e che a me è piaciuto tanto, destinato a lasciare a lungo un segno profondo».

«Sono certa – ha aggiunto la sindaca Succurro – che il film proietterà nel mondo l’abate florense, San Giovanni in Fiore e il nostro territorio». (rcz)

L’OPINIONE / Filippo Mancuso: 25 aprile, l’impegno è concretizzare i diritti costituzionali dei cittadini

di FILIPPO MANCUSO –La “Festa della Liberazione” dal nazifascismo ricorda una pagina fondamentale della storia dell’Italia, quando si sprigionarono le energie positive che consentirono il riscatto e la rigenerazione nazionale.

E si ebbe l’affermazione, grazie al coraggio e al sacrificio di uomini e donne, della democrazia e dello Stato di diritto che oggi garantiscono a tutti libertà e pluralismo politico, sociale e culturale. Alle istanze etiche e ai valori compendiati nella Costituzione, mentre nello scenario mondiale si assiste a inquietanti pulsioni totalitarie che minacciano l’autodeterminazione dei popoli e il bene fondamentale della pace, possiamo e dobbiamo fare riferimento.

Il lascito prezioso del 25 aprile interpella ciascuno di noi, affinché si dia concretezza ed agibilità ai diritti costituzionali dei cittadini su tutto il territorio nazionale per incrementare la coesione sociale e la fiducia nelle Istituzioni. (fm)

[Filippo Mancuso è presidente del Consiglio regionale]

Saccomanno (Lega): Da Parlamento Ue via libera ad aggiornamento Linee guida per sviluppo Rete Ren-T

Il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno, ha evidenziato come «il Parlamento Europeo ha dato il suo pieno sostegno all’aggiornamento delle linee guida per lo sviluppo della Rete Transeuropea dei Trasporti (Ten-T), aprendo così la strada a importanti progetti di connettività che avranno un impatto significativo sull’intera Unione Europea».

«L’accordo, raggiunto con il consenso degli Stati membri lo scorso dicembre e adottato oggi (ieri ndr) a Strasburgo – ha aggiunto – con un ampio margine di voti favorevoli, segna un passo importante verso un sistema di trasporti più integrato e efficiente, collegando oltre 420 grandi città dell’Ue».

«Tra le novità più rilevanti – ha rilevato – l’inclusione di un riferimento cruciale allo Stretto di Messina rappresenta una svolta fondamentale per il Sud Italia e per l’intero continente europeo. La possibilità di realizzare un “collegamento fisso o un ponte” per unire Villa San Giovanni a Messina non solo apre la strada a nuove opportunità di sviluppo economico e sociale per la Calabria e la Sicilia, ma potrebbe anche accedere a finanziamenti europei che renderanno possibile la realizzazione di questo ambizioso progetto infrastrutturale».

«A nome della Lega Calabria – ha proseguito – desidero esprimere profonda gratitudine al Parlamento Europeo per il sostegno e l’approvazione di queste linee guida cruciali. Inoltre, desidero ringraziare il Ministro delle Infrastrutture e vice premier Matteo Salvini per il suo costante impegno verso lo sviluppo del nostro paese, e in particolare del Sud Italia».

«L’impegno congiunto delle istituzioni europee e del governo italiano – ha concluso – è un segnale tangibile del loro impegno per garantire un futuro di crescita e prosperità per tutte le regioni del nostro paese, e il progetto del Ponte sullo Stretto rappresenta una pietra miliare in questa direzione. Non possiamo che guardare con fiducia e ottimismo verso il futuro, consapevoli che insieme possiamo realizzare grandi cose per il bene comune». (rcz)

Il Sottosegretario Ferrante (Mit): Stazioni sono hub della socialità, valorizzarle per rilanciare territori

Il Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha evidenziato come «le stazioni ferroviarie che costellano l’Italia rappresentano, soprattutto per i piccoli Comuni, non solo un simbolo di mobilità ma anche di aggregazione delle comunità».

«Grazie al progetto messo in campo da Fs, le stazioni diventano sempre di più degli hub della socialità, spazi multiservizi fondamentali per lo sviluppo dei piccoli borghi», ha aggiunto nel corso della presentazione del progetto “Stazioni del territorio” di Fs, che si è svolta alla sala Auditorium di Villa Patrizi alla presenza del ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini.

«Dalla connettività digitale al ritiro della corrispondenza, dagli spazi di coworking all’assistenza sanitaria – ha proseguito – le oltre 1.200 stazioni nei piccoli Comuni – aggiunge – possono svolgere una funzione sociale importante anche per contrastare il rischio di spopolamento. Da luoghi di transito, le stazioni possono diventare centri attrattivi e vitali per i cittadini e anche per i viaggiatori. Il progetto di Fs, partito simbolicamente dal Comune di Popoli nel cratere sismico, favorirà il rilancio delle aree interne e la coesione sociale dei territori più periferici: temi, questi, sui quali il Governo sta lavorando con il massimo impegno».

«Valorizzare le stazioni, trasformandole in centri ricchi di funzioni, è quindi fondamentale – ha concluso Ferrante – per rilanciare i nostri territori». (rrm)

L’OPINIONE / Giovanni Macrì: Scioglimento Tropea danno enorme per l’immagine della Calabria

di GIOVANNI MACRÌ – Ero preparato ad un esito negativo, ma fino alla fine ho sperato anche in un senso di responsabilità e di oggettività di chi doveva valutare tutto. Dovremo aspettare le motivazioni, altrimenti è difficile fare ogni ragionamento. Dovrei e dovremo leggere bene cosa sta alla base di questo gravissimo provvedimento che è figlio di una legge medievale che attenta alla democrazia ed ai diritti fondamentali dell’individuo.

Una cosa è certa: tutto si è consumato ai danni della comunità ed ai miei danni. Rappresenta un’offesa al lavoro svolto in questi 6 anni di governo che ha portato risultati importanti ed innegabili a Tropea, alla Calabria ed all’Italia. Abbiamo fatto un lavoro incredibile e spiace dover prendere atto oggi che tutto sia stato tutto gettato alle ortiche.

Sono certo della bontà intrapresa dall’Amministrazione Comunale in questi anni, della correttezza di tutti gli atti posti in essere, sia nel senso della legittimità che della totale impermeabilità a qualsiasi forma di criminalità organizzata. Siamo stati presidio di legalità.

Se, ad esempio, quanti ne hanno competenza verificassero in queste ore sui social profili e situazioni diverse che si stanno evolvendo, si accorgerebbero che la maggior parte delle felicitazioni per lo scioglimento del consiglio comunale provengono da soggetti non dico criminali, ma moralmente discutibili, soggetti tenuti lontano dalla cosa pubblica in questi anni.

Avrei dovuto ricevere un premio invece di questa pugnalata. Perché è stata a tutti gli effetti una pugnalata nell’animo. Sono perfettamente consapevole e conscio del lavoro svolto. Ho detto più volte di essere stato un accentratore e per questo posso dire di essere a conoscenza di tutti gli atti possi in essere dall’Amministrazione Comunale del cui operato mi assumo la totale responsabilità. Sono convinto, conosco bene, l’azione posta in essere. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, sono tangibili e riconosciuti non solo a Tropea ma nell’intera regione e credo nel Paese.

La regione intera aveva rialzato la testa anche grazie all’azione di Tropea. Sulla regione lo stesso Governo nazionale aveva ed ha destinato risorse importanti, per aiutarla in questo sforzo e percorso di rilancio. Oggi spiace dover prendere atto del fatto che quanto sta accadendo al gioiello Tropea offusca e scaricherà immagine negativa e sarà di ostacolo rispetto a tutto quanto il Presidente Occhiuto aveva messo in campo ed in atto. Spiace che non ci si sia resi conto di questo, sottolineando e ribadendo sempre che nel momento in cui si dovesse accertare che l’operato dell’Amministrazione Comunale risulta connotato dal malaffare o addirittura da interferenze con la criminalità organizzata, bisogna intervenire. Vedremo però dalla relazione cosa è realmente accaduto. Da quello che oggi trapela, ma solo da alcuni mezzi di informazione, sembrerebbe che il tutto si risolva in rapporti di parentela o a qualcosa di oltre modo datato, sulla cui l’esistenza reale bisognerebbe fare delle verifiche.

Il problema come ho sempre denunciato è che siamo di fronte ad una legge che non è una legge, ma un refuso medievale, pur essendo stato scritto in era contemporanea; una norma che andrebbe rivista in modo radicale, perché basata sul pettegolezzo e sulle congetture, con teoremi che fanno diventare, la persona più ligia al dovere di questo mondo, un terrorista da combattere in tutti i modi.

Abbiamo avuto già un esperienza recente di commissariamento, esperienza devastante, la comunità aveva perso il proprio orgoglio, la propria eredità, una città lasciata a se stessa. Nel 2018 noi abbiamo ereditato problemi enormi. Un’eredità vergognosa che nella pubblicazione del primo numero del magazine di comunicazione istituzionale Progetto Tropea, nei mesi scorsi, abbiamo identificato con 2 foto emblematiche: quella del lungomare devastato da una mareggiata e il comune con i piccioni che svolazzavano liberi e tranquilli al suo interno.

Fermo restando che perseguiremo tutte le strade previste a tutela della comunità e del suo futuro, non capiamo – altra gravissima assurdità della legge sullo scioglimento dei comuni – il motivo in base al quale la parte interessata del provvedimento, ad esempio il sindaco del comune sciolto, non debba avere e poter leggere relazione e motivazioni del provvedimento, pur essendo ormai principio giurisprudenziale consolidato.

Spero vi sia quanto meno il buon senso di prevedere ed inviare commissari all’altezza del compito. Perché i commissari erediteranno una città ed una macchina comunale importante ed in perfetto stato di salute.

Tantissimi residenti, soggetti diversi che hanno acquistato casa a Tropea sostengono che questa destinazione non ha nulla da invidiare per quanto riguarda la vivibilità ai centri più importanti di nord Europa e Italia. Tropea è una città che funziona e nella quale l’apparato amministrativo è in perfetto stato di salute: sarà quindi agevole e semplice governare, bisogna stare attenti solo a non fare danni.

Ci vogliono, per questo, persone che hanno un minimo di responsabilità e di coscienza e che pensano a quello che è il valore che dovranno gestire. Capisco, quindi, benissimo la preoccupazione dei miei concittadini ai quali rivolgo l’invito che ho sempre fatto: quello di prendersi cura, soprattutto in questo momento difficile, della loro città. Purtroppo io sarò paralizzato, potrò fare poco o nulla per la cura della nostra destinazione. Spero che i cittadini nel loro piccolo si preoccupino del loro pezzo di posto, facciano quello che negli anni passati veniva delegato alle azioni del Sindaco e dei volontari.

Evidentemente qualche sbaglio l’ho commesso. Non ho mai mai mai mai favorito criminali di alcun genere, organizzati o no. Anzi siamo stati un baluardo di legalità ed ostacolato chiunque abbia tentato di fare i propri interessi ai danni della comunità. Quando parlo di errori mi riferisco all’eccessivo lavoro svolto, ho alzato troppo la testa e mi sono fatto notare troppo. E chi si fa notare troppo in questa regione, in questa terra non ha strada lunga avanti a sé. (gm)

[Giovanni Macrì è sindaco di Tropea]

L’europarlamentare Nesci: Semplificazioni su alcune disposizioni Pac un messaggio importante

L’europarlamentare Denis Nesci ha evidenziato come «l’approvazione del provvedimento che riguarda le semplificazioni su alcune disposizioni sulla Pac, è il risultato del lavoro del Ministro Lollobrigida in sede di Consiglio ‘Agrifish’, e rappresenta un messaggio importante per il comparto degli agricoltori, che attende risposte concrete dall’Europa».

«Si tratta di adeguamenti su dispositivi normativi proposti dalla Commissione – ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia – che riguardano gli agricoltori, che comportano la riduzione degli oneri amministrativi, la flessibilità per gli Stati Membri di adeguare l’attuazione dei piani strategici per quanto concerne i requisiti di condizionalità e i regimi volontari che incentivano le pratiche verdi, nonché la rassicurazione dei beneficiari per quanto riguarda la stabilità della politica durante il ciclo di vita dei piani strategici».

«Gli adeguamenti relativi alla condizionalità – ha spiegato – offriranno agli Stati membri maggiore flessibilità nella definizione delle norme sulle buone condizioni agronomiche e ambientali, che interessano la superficie agricola dell’azienda, (comprese le terre messe a riposo e quelle impiegate per attività che non comportano l’ottenimento di un pagamento diretto), semplificando così l’onere per gli agricoltori, prevedendo tra l’altro un maggior numero di opzioni per soddisfare i requisiti o consentendo esenzioni o deroghe specifiche e mirate, in particolare in caso di condizioni meteorologiche avverse».

«L’onere amministrativo – ha spiegato ancora – a carico dei piccoli agricoltori (fino a 10 ettari di superfici agricole, ossia il 65 % degli agricoltori) sarà alleggerito mediante l’esenzione dalle visite di controllo per verificare il rispetto dei requisiti di condizionalità. Nel contempo, il fatto che gli agricoltori più piccoli saranno esentati dalle sanzioni semplificherà anche il lavoro amministrativo degli Stati membri, in quanto le autorità nazionali non dovranno calcolare le sanzioni che potrebbero rientrare nella soglia de minimis applicabile».

«Importanti provvedimenti dunque – ha concluso – che vanno nella direzione di alleggerire le difficoltà che investono un settore strategico, qual’è quello degli agricoltori». (rrm)

L’OPINIONE / Giusy Iemma: Celebriamo il 25 aprile con la sua verità storica da ricordare e attualizzare

di GIUSY IEMMA – Le celebrazioni del 25 Aprile ritornano, ogni anno, per ricordarci il valore e l’importanza di un passato che non si deve dimenticare e che rappresenta un insostituibile bussola per la nostra attualità. Festeggiare la liberazione d’Italia dal Nazifascismo non è un esercizio puramente retorico, ma significa rinnovare la lezione che la storia ci ha lasciato sui valori di democrazia, pace e convivenza.

Valori, questi, da contrapporre fermamente ad ogni forma di guerra e di privazione dei diritti e delle libertà che, purtroppo, ancora oggi si perpetrano non troppo lontano da noi. In questa giornata la comunità si unisce, quindi, per tenere viva la memoria del sacrificio che tanti uomini e tante donne, protagonisti della resistenza partigiana, fecero settantanove anni fa, in nome di un comune sentire e dell’idea di un Paese libero dall’oppressione e dalla violenza.

Una verità storica che non si può mettere in discussione, né sacrificare sull’altare delle speculazioni politiche: istituzioni e società civile, insieme, non disperdano gli insegnamenti lasciatici in eredità, che rappresentano le radici della nostra Costituzione, per condividere ancora una volta un messaggio di speranza e di dialogo con e per le nuove generazioni. (gi)
[Giusy Iemma è vicesindaca di Catanzaro]

L’OPINIONE / Nunzio Belcaro: Catanzaro si riappropria del ruolo di Capoluogo anche con lo sport

di NUNZIO BELCARO – La 60esima edizione del Torneo delle Regioni per Futsal si terrà dal 25 aprile all’1 maggio e vedrà la Calabria, e in dunque Catanzaro, al centro di questo importante evento sportivo.  Anche attraverso la centralità di Catanzaro nel Torneo delle Regioni, la città si sta riappropriando del suo ruolo di capoluogo: ed è bello e importante che lo faccia anche attraverso lo sport, riaffermando l’idea di una comunità più dinamica, unita e sana.

Sull’evento che inizia oggi, l’Amministrazione Comunale ci ha creduto fin da subito, nell’ottica di promozione dello sport a tutti i livelli. Il torneo rappresenta non solo un’opportunità di grande visibilità per il nostro territorio, ma anche un momento di incontro e di scambio tra giovani atleti provenienti da diverse regioni italiane, che condividono la passione per il futsal.
La nostra città vive un periodo d’oro sul piano sportivo: stiamo raggiungendo fasi cruciali in molteplici competizioni e discipline, collezionando successi e medaglie, con l’apice previsto a luglio quando Simone Alessio ci rappresenterà alle Olimpiadi di Parigi. Il fermento attuale è palpabile e si riflette negli investimenti che stiamo dedicando al miglioramento delle infrastrutture: tra questi, l’avvio imminente dei lavori al PalaGallo con un intervento di 120mila euro per la copertura esterna e il cantiere in corso per gli impianti polivalenti, sempre nel quartiere Corvo.
Questi interventi sono espressione della nostra convinzione che lo sport sia un vero e proprio volano per lo sviluppo sociale e economico. Investire in strutture sportive non solo migliora la qualità della vita dei nostri cittadini ma alimenta anche quella passione, quell’entusiasmo e quella energia che solo lo sport sa trasmettere. È questa energia che ci spinge a dare il meglio di noi stessi, ogni giorno. (nb)
[Nunzio Belcaro è assessore allo Sport di Catanzaro]