Il progetto “Si può fare” arriva in Calabria

Arriva in Calabria Si può fare, l’iniziativa che, grazie al sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, promuove la realizzazione di progetti sociali e culturali ideati da giovani under 30.

Lanciato in tutta Italia, il bando è destinato a gruppi informali di ragazzi e ragazze che vogliono trasformare le loro idee in azioni concrete a favore della comunità, e in Calabria si pone come una vera occasione di cambiamento.

Si può fare è promosso da 37 organizzazioni sul territorio nazionale che collaborano per garantire la buona riuscita del progetto, tra queste l’associazione Goodwill che rappresenta la Calabria. Dal suo avvio nel 2021, “Si Può Fare” ha visto la partecipazione di oltre 8.000 giovani in tutta Italia, con più di 250 microprogetti realizzati, a testimonianza dell’impatto positivo che questo programma ha avuto sulle comunità locali.

Il bando mira a sostenere giovani che, pur non partecipando attivamente a associazioni, hanno un forte desiderio di agire per il bene del loro territorio. Le idee possono spaziare da eventi culturali come festival di arte, a progetti di rigenerazione urbana, fino a piccole ma significative azioni come il rifacimento di una panchina o l’organizzazione di una tavolata di quartiere. Il progetto ha un obiettivo semplice ma ambizioso: stimolare la creatività e l’impegno dei giovani, dando loro la possibilità di concretizzare la loro visione. Sono disponibili fondi da 1.000 a 10.000 euro per finanziare le idee più interessanti, che saranno realizzate a partire da febbraio 2025.
In Calabria, i gruppi informali di giovani hanno tempo fino al 7 gennaio 2025 per inviare le loro proposte. In ogni fase, Goodwill APS offrirà un valido supporto per realizzare i microprogetti. Ogni iniziativa è un’opportunità per coinvolgere la comunità, promuovere la partecipazione e dare nuova vita a spazi, idee e relazioni.

Le proposte possono essere inviate compilando il form della propria regione tramite la piattaforma www.sipuofare.net. Per maggiori informazioni, basta inviare una mail a info@goodwillteam.it(rrm)

Intervento di cardiochirurgia per il presidente della Regione Occhiuto

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto,  si è sottoposto a un intervento di cardiochirurgia. L’operazione, avvenuta al Campus dellAzienda ospedaliero universitaria Renato Dulbecco” di Catanzaro, è durata circa 3 ore, ed è perfettamente riuscita. Il governatore è stato trasferito presso il reparto di terapia intensiva del Campus dell’Azienda ospedaliero universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro. La prognosi è riservata.

Ad operarlo lequipe del professor Pasquale Mastroroberto, primario del reparto di cardiochirurgia; presente nel team anche il dottor Daniele Maselli, esperto in chirurgia endoscopica.L’intervento si è reso necessario a seguito di alcuni accertamenti clinici, al governatore era stata diagnosticata una severa insufficienza mitralica legata ad un prolasso della stessa valvola cardiaca.

È lo stato lo stesso Governatore ad annunciare l’operazione con un video su Facebook, spiegando il motivo dell’intervento, e, quindi, «per qualche giorno starò offline, ma tornerò prestissimo».

La Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, augurando al governatore «un rapido recupero», ha espresso apprezzando «per la sua decisione di condividere questa notizia in modo trasparente, come sua consuetudine, con i cittadini, un approccio che rafforza ulteriormente il legame di rispetto e fiducia con la comunità calabrese e, altresì, per la scelta di eseguire l’intervento nella nostra regione, testimonianza concreta di un riconoscimento dell’impegno, del lavoro e della professionalità di cui può pregiarsi il nostro servizio sanitario regionale».

In un post, la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha scritto: «Forza Roberto! Ti aspettiamo in salute, con rinnovata tenacia ed energia».

I miei sinceri auguri di pronta guarigione al governatore Roberto Occhiuto per l’intervento chirurgico al quale si è sottoposto. Conosciamo la sua tempra, la sua energia e la sua instancabile dedizione al servizio delle istituzioni. Roberto tornerà ancora più in forma a lavorare per la crescita della Calabria e per le tante sfide che abbiamo di fronte. Lo aspettiamo al più presto», lo scrive in una nota il deputato di Forza Italia e Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante.

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha rivolto «gli auguri più affettuosi di rapida e completa guarigione, da parte mia e dell’intero Consiglio, al presidente della Regione Roberto Occhiuto che si è sottoposto ad un intervento cardiochirurgico»,

«Attendiamo il suo rientro in piena forma – ha concluso – per fronteggiare gli impegni politici ed istituzionali con l’energia ed il dinamismo che da sempre lo contraddistinguono».

Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ed il presidente del Consiglio Comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca, hanno espresso a Occhiuto «i nostri sentimenti di assoluta vicinanza, a nome personale e dell’intera compagine amministrativa di Palazzo dei Bruzi» e «formuliamo gli auguri più sentiti e partecipati di una pronta ed immediata guarigione, sicuri che tornerà prestissimo al lavoro».

il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, ha rivolto i suoi auguri di pronta guarigione a Occhiuto.

«L’augurio – ha affermato Falcomatà – è che il Governatore possa presto tornare ad abbracciare i suoi affetti più cari e rientrare nel pieno delle sue funzioni alla guida della nostra Regione. Giunga a lui e alla sua famiglia la vicinanza delle istituzioni e dell’intera comunità».

«A nome mio e di Italia Viva Calabria, esprimo i migliori auguri di pronta guarigione al presidente Occhiuto. La notizia del buon esito dell’intervento mi rassicura, e sono certa che affronterà il percorso di ripresa con la determinazione che lo contraddistingue. In questo momento il mio pensiero va a lui e alla sua famiglia», ha detto la commissaria regionale di Italia Viva per la Calabria, Filomena Greco.

Il sindaco del Comune di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, augura pronta guarigione al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

«Caro Roberto – il messaggio del primo cittadino -, è con grande sollievo e gioia che apprendo dell’esito positivo dell’intervento di cardiochirurgia a cui ti sei sottoposto. Desidero, a nome mio e dell’intera comunità di Santa Maria del Cedro, esprimerti i nostri più calorosi auguri di pronta e piena guarigione. Sappiamo quanto impegno e dedizione hai sempre dimostrato nel guidare la Calabria, anche nei momenti più difficili, e sono certo che affronterai anche questo momento con la stessa forza e determinazione che ti contraddistinguono. Un sentito ringraziamento va all’equipe medica guidata dal professor Pasquale Mastroroberto e al dottor Daniele Maselli per la loro professionalità e per l’attenzione con cui ti hanno seguito. La loro competenza è un orgoglio per tutta la nostra regione».

«Ti aspettiamo presto, più forte di prima, per continuare insieme il percorso di crescita e sviluppo della nostra amata Calabria».

Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, esprime vicinanza al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

«Desidero – ha dichiarato Agostinelli – manifestare i più sinceri e affettuosi auguri di pronta guarigione al governatore Occhiuto, che stamattina si è sottoposto ad un intervento cardiochirurgico presso l’azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro».

Nell’auspicare il ritorno alla quotidianità, il presidente Agostinelli ha, altresì, augurato al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che «possa tornare, al più presto, alla vita di tutti i giorni e, così, ai suoi impegni istituzionali».

Il Segretario Generale Gianfranco Trotta e la Segreteria Cgil Calabria augurano al presidente della Regione Roberto Occhiuto una rapida ripresa. Apprendiamo dal bollettino medico poc’anzi diradato che il delicato intervento al cuore a cui il governatore è stato sottoposto è fortunatamente riuscito. A lui l’augurio di tornare presto alla Cittadella dove, nella distinzione dei propri ruoli, abbiamo tanti temi e vertenze sui quali confrontarci.

«Il Partito democratico della Calabria augura una pronta ripresa al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto». Lo si legge in una nota del Pd calabrese, diramata a seguito dell’intervento chirurgico cui è stato sottoposto il Presidente della Regione Calabria. «Al presidente Occhiuto –concludono i dem calabresi– auguriamo di rimettersi presto».

’intelligenza artificiale tra opportunità e rischi per i più giovani al centro del talk promosso da Corecom Calabria

Si è discusso delle nuove frontiere del web e dell’intelligenza artificiale per coglierne le grandi opportunità e, al tempo stesso, tenere al riparo i più giovani dai possibili rischi, nel corso degli Stati Generali dell’Informazione e della Comunicazione, promosso dal Corecom Calabria e svoltosi al Consiglio regionale di Reggio.

L’iniziativa ha suggellato l’impegno del Corecom regionale non solo quale organo di garanzia e di controllo, ma anche come nuovo punto di riferimento sul fronte dell’educazione digitale riconosciuto anche a livello nazionale per le sue buone pratiche. 

Preziose le testimonianze del parterre di ospiti che ha preso parte all’evento: in particolare Monsignor Attilio Nostro, Vescovo di Mileto – Nicotera Tropea e Segretario della Conferenza Episcopale Calabra, con il suo impegno portato avanti nella comunicazione evangelica per avvicinare la chiesa alla comunità, ha sottolineato l’importanza di non perdere mai di vista il profilo umano dietro il mondo digitale: «Riprendendo le parole che Papa Francesco ha rivolto ai giornalisti, è necessario oggi restituire un linguaggio del cuore. Educare i ragazzi all’idea vera di bellezza e, soprattutto, imparare ad ascoltarli per dare loro la possibilità di esprimersi liberamente». 

Un messaggio rafforzato anche dalle parole di Gianvito Casadonte, fondatore e direttore artistico del Magna Graecia Film Festival, il cui lavoro ha contribuito a promuovere una narrazione ed un’immagine positiva della Calabria in tutto il mondo.

«Il nostro impegno nel prossimo futuro – ha detto Casadonte – sarà quello di educare e formare le nuove generazioni, dando loro gli strumenti per orientare la propria crescita e non smettere di sognare. È importante comunicare, ma anche fare: in questo senso il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sta facendo molto per la nostra terra» 

Alla conversazione, moderata dal presidente di Corecom Calabria, Fulvio Scarpino, hanno partecipato anche il Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, e il direttore di Rai Calabria, Massimo Fedele, che, insieme a mons. Nostro e Casadonte, hanno ricevuto un targa di encomio alla presenza del vicecoordinatore nazionale dei Presidenti Corecom, Marco Mazzoni, del vicepresidente e del segretario di Corecom Calabria, rispettivamente Mario Mazza e Pasquale Petrolo, oltre che dal direttore dello stesso organismo, Maurizio Priolo.

La funzionaria Agcom, Antonietta Porcaro, si è soffermata sugli aspetti giuridici più recenti legati alla protezione dei dati personali, mentre Rosella Marzullo e Carlo Morabito, prorettrice e docente dell’Università Mediterranea, sono intervenuti in occasione della presentazione degli strumenti innovativi di monitoraggio dell’emittenza televisiva promossi dagli Atenei di Reggio e Messina.

Federico Candela ha illustrato, in particolare, i dettagli di una sperimentale piattaforma di machine learning, mentre Lorenzo Carnevale ha spiegato le funzionalità di un originale sistema cloud. Al consigliere regionale Ernesto Alecci sono stati affidati i saluti istituzionali.  

Per il Corecom si è, dunque, conclusa la due giorni che ha avuto come prologo il ConciliaWeb Day che ha offerto uno spaccato tecnico sul sistema di risoluzione delle controversie online, ideata per semplificare la risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche.

Nell’occasione, è stato reso omaggio anche alla figura del compianto avvocato Rosario Carnevale, con la scopertura di una targa intitolata alla memoria di una personalità distintasi per il suo impegno nella comunicazione e a tutela della trasparenza. Un altro riconoscimento è stato consegnato a Rosario Infantino, Coordinatore dei Presidenti degli Ordini degli Avvocati della Calabria.   (rrc)

 

Chiusura sede Cpi Petilia, Cgil e Fp chiedono ritiro della delibera

Cgil Calabria e Fp Cgil Calabria hanno chiesto il ritiro della delibera della chiusura del Centro Impiego di Petilia Policastro e un incontro urgente al presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

«Ancora una volta –  hanno denunciato il segretario generale Cgil Calabria Gianfranco Trotta e la segretaria generale Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari – si produce un atto la cui finalità, invece che produrre il benessere dei dipendenti di questi uffici per il lavoro e migliorare i servizi ai cittadini, lede la tranquillità e la dignità dei lavoratori e riduce i servizi agli utenti.

«La sede locale di Petilia Policastro, da più di 20 anni – hanno ricordato i sindacalisti – è punto di riferimento di un bacino di utenza di circa 25mila persone, che oggi si vuole dirottare al Centro per l’Impiego di Crotone, sottovalutando il disagio che si arrecherà e il rischio al quale si sottoporrà l’utenza costretta a percorrere arterie di montagna poco sicure per circa 50 chilometri, tenuto conto che la nuova “Strada del Mare” ha ridotto solo di 10 minuti la distanza dal comune di Crotone e la SS-106 è da sempre considerata la “strada della morte».

Già in passato i sindacati avevano criticato aspramente l’ipotesi che sembrava avere avuto uno stop.

«Sarebbe interessante capire – ha aggiunto la Cgil – quale sia oggi il motivo dietro il rinnovato interesse della politica regionale a privare un’area montana di un presidio pubblico di elevata importanza sociale».

«Contestiamo duramente – hanno sottolineato – l’indirizzo politico, la scelta e la modalità di azione della Regione Calabria, che ha adottato una delibera con tali significative ricadute, decidendo di chiudere un ufficio pubblico, intempestivamente, già dal tre dicembre, in un contesto disagiato, con gravi problemi economici e morfologici, senza dare spiegazioni e comunicazioni preventive ai lavoratori, all’utenza e all’amministrazione comunale».

«Tale provvedimento, adottato dai vertici politici e da quelli amministrativi del Dipartimento – hanno proseguito – non considera certamente e sorvola sulle condizioni delle migliaia di persone che usufruiscono dei servizi erogati dalla sede locale dei Cpi di Petilia Policastro, ovvero di chi accede alle misure di sostegno al reddito, che sono persone a rischio povertà, o gravemente svantaggiate, o che vivono in famiglie con intensità di lavoro molto bassa».

«Come farà – hanno chiesto i sindacati – questo target di utenza a recarsi periodicamente e agevolmente al Centro per l’impiego al fine di ottemperare agli obblighi di legge dettati dalle diverse misure in essere?».

«Inoltre, quanto deliberato va in contrasto con il Piano di potenziamento dei Centri per l’impiego – hanno evidenziato – approvato lo scorso 30 settembre e volto a consentire una efficace erogazione dei servizi per l’impiego, come nel 2022 con gli obiettivi del Programma Gol che mira a livello ministeriale ad aumentare l’occupazione, a ridurre l’inattività lavorativa e fronteggiare il disagio sociale, intensificando la prossimità dei servizi ed incrementando la diffusione capillare dei CPI sul territorio».

«Da anni – rhanno rimarcato Trotta e Baldari – chiediamo ripetutamente la valorizzazione del personale e dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego, consapevoli dell’importanza sul nostro territorio, più che in altri, di presidi pubblici atti a fronteggiare il disagio sociale ed economico che caratterizza in particolar modo le aree dell’entroterra e periferiche, ove la progressiva riduzione dei servizi favorisce il tanto contestato e preoccupante spopolamento».

A preoccupare è anche l’allegato alla delibera che paventa l’apertura di altre tipologie di sportelli per target d’utenza, qualora se ne ravvisi la necessità a seguito di accordi con soggetti terzi. Per Cgil si tratta di un via libera alla privatizzazione dei servizi: «Se fosse questa la direzione, non intendiamo soprassedere e chiediamo un cambio di rotta che non sia mera propaganda, ma che esprima realmente la volontà di gratificare tutti i lavoratori, sempre più disorientati, e che rispetti le esigenze reali della collettività». (rcz)

Dalla Duse a Marta Abba a Cosenza con uno scavo tra teatro e personaggi con celebrazioni dusiane

di MARILENA CAVALLO – Eleonora Duse, Sarah Bernhardt, Marta Abba, Mata Hari. Si scende negli inferi dell’angoscia e nel risalire a cercare le stelle.

Al centro Gabriele D’Annunzio. Il D’Annunzio che ripropone “Francesca da Rimini” investendo il personaggio di Eleonora Duse in una Francesca trepida amante di Paolo.
Dante qui abita Gabriele. Ma è l’amore che scava fossati e solleva luce.  “Francesca da Rimini”. Francesca è un ulteriore personaggio che metaforizza Eleonora Duse.
Il D’Annunzio del “Notturno” vibra. Ovvero quello dei cartiglio, degli appunti, del pensiero in solitudine. Struggenti sono i dialoghi tra Eleonora e Gabriele.
Un racconto dolcissimo nel quale si racconta la storia di un amore che ha segnato non solo la vita dello scrittore e dell’attrice ma della storia del teatro e della letteratura del primo Novecento. Una celebrazione del Comitato nazionale celebrazioni Eleonora Duse.
“Francesca da Rimini”.  Un dramma in cui la Duse ha la profondità armoniosa e inquieta del V Canto dell’Inferno di Dante.
Tra finzioni e maschere il gioco del dialogare diventa una potentissima esaltazione lirica.
Un particolare importante è senza dubbio l’aver messo davanti allo specchio due grandi storie d’amore: quella di Pirandello con l’attrice Marta Abba e quella di D’Annunzio con Eleonora Duse. La letteratura e l’amore tra la vita e il teatro. Una unicità straordinaria che rende sublime una passione non solo sul piano letterario, finzione, ma interiorizzandola nel profondo tra  letteratura vita, facendo della vita letteratura e dando alla letteratura non più la finzione ma il mistero.
Dante mistico è nel D’Annunzio paradisiaco. Raccontando la genesi del romanzo metaforizzando il tutto si può  affermare: La letteratura mi ha fatto amare l’amore. La donna che amo è letteratura vita carnalità.  Eleonora resterà sempre la Divina.
Metafore, sogni, allegorie? L’intreccio con donne come Sarah Bernhardt e Mata  Hari che abitano le pagine del libro è unico e sono un percorso tra amore e bellezza.
È un legame tutto da leggere proprio in occasione del centenario della edizione definitiva del “Notturno”, che vide la pubblicazione del testo definitivo nel 1921.
Donne in teatro. La Divina resta sempre Divina. Nella tradizione. Marta è nella modernità. Un incontro a Cosenza per andare oltre. Un grande evento. (mc)

A Reggio inaugurata la nuova Piazza De Nava

È stata inaugurata, a Reggio, la nuova Piazza De Nava. La data del 3 dicembre, tra l’altro, non è stata casuale: è la giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità e il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha voluto sottolineare, nel corso dell’evento, l’intenzione di aprire «questo spazio pubblico pienamente accessibile che dunque condensa bellezza, decoro e piena fruibilità».

«Uno spazio che finalmente restituisce al museo unarea di sua pertinenza in cui i visitatori possano adeguatamente attendere prima di entrare», ha detto Falcomatà, sottolineando come «questa piazza è coerente con gli altri recuperi che abbiamo fatto nel corso di questi anni. La rinnovata piazza De Nava, per altro, non dimentica la storia della nostra città, non snatura la tradizione, lo spirito di identità e di appartenenza. Anzi riqualifica lo storico monumento a Giuseppe De Nava realizzato da Francesco Jerace. Al contempo è, però, anche una piazza moderna».

Nel corso della manifestazione, inoltre, è stato siglato un accordo con il direttore del MArRC Sudano, in cui è disciplinata la gestione di questo spazio e anche la valorizzazione dei beni archeologici che sono conservati nei preziosi depositi, ricchi di reperti ancora ansiosi di parlare e di raccontare la nostra straordinaria storia», ha spiegato il primo cittadino.

Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato il sindaco Falcomatà, la direttrice del Segretariato Regionale della Calabria per il Ministero della Cultura, Maria Mallemace, e il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano, insieme alle massime autorità cittadine.

«Piazza De Nava oggi diventa parte quasi inclusiva del museo – ha dichiarato la direttrice Mallamace – e diventerà veramente un luogo in cui sarà ampliata l’offerta espositiva del museo stesso, di valorizzazione di tutte le iniziative che intenderà realizzare il direttore e chiaramente questo, per ciò che Piazza di Nava rappresenta per lo sviluppo della città e del turismo, è chiaramente un ottimo risultato».

Per il direttore Sudano «questa è una delle piazze dei reggini ma, forse, è quella più bella; perché c’è un museo davanti ed una struttura straordinaria come Palazzo Piacentini che ci invidia tutto il mondo per quello che c’è dentro; una piazza finalmente restituita alla collettività dopo un lavoro fatto veramente bene».

«Il progetto – ha concluso Sudano – nasce proprio per collegare la piazza al museo e per farne uno spazio dedicato così che i visitatori non abbiano più problemi a fare le file sui marciapiedi o ad essere abbandonati a loro stessi ma, soprattutto, di essere investiti dalle automobili in transito. Infatti con la pedonalizzazione di questa parte ora abbiamo finalmente un tappeto unico che unisce il museo alla piazza ed alla cittadinanza».

«Quando sono arrivata era già un cantiere, ora è bellissima – ha detto il prefetto Vaccaro –. Questo museo nazionale con la sua importanza non poteva avere che un luogo ed una piazza importanti per accogliere le persone. La piazza è un luogo importantissimo per una città perché è luogo di incontro: un luogo in cui ci si ferma, si ragiona, si chiacchiera, succedono eventi. Una piazza più grande vuol dire una piazza molto accogliente anche per tanti turisti che sicuramente si fermeranno qui al museo».

«È importante – ha evidenziato ancora il Prefetto Vaccaro – perché la città si riprende uno spazio curato e per una città è importantissima prendersi cura di se stessa e quindi l’hanno fatto le istituzioni tutte con questo lavoro e spetta anche i cittadini però a voler bene a questa piazza come a tutti gli altri luoghi di questa città. Voler bene significa viverla, appropriarsene in maniera corretta e gioiosa come questa sera. Quindi spero che questa piazza possa accogliere ancora altri eventi di questa Reggio che sta crescendo da un punto di vista di interesse da parte di chi non la conosceva fino ad ora».

«Piazza De Nava è un altro luogo del cuore che va ad aggiungersi agli spazi già restituiti alla città dall’Amministrazione guidata dal sindaco Falcomatà. E l’abbraccio che tanti reggini hanno voluto tributare al momento dell’inaugurazione, riempiendo di entusiasmo il nuovo bellissimo spazio inaugurato, ne è la dimostrazione», hanno detto i consiglieri delle Liste civiche del Comune di Reggio Calabria.

«Un progetto commissionato dal Segretariato Regionale per la Calabria del Ministero della Cultura, condiviso dal Comune, che oggi si rivela una scelta vincente alla luce anche dell’unanime apprezzamento dei reggini, e che si aggiunge come un ulteriore tassello del più ampio progetto di riqualificazione che sta interessando l’intera città e che in questo caso ha toccato il cuore del centro urbano», hanno proseguito i consiglieri, sottolineando l’importanza di quest’opera non solo dal punto di vista estetico, ma anche per la vivibilità della città.

«Un intervento che ha saputo restituire la storica piazza di Reggio ai suoi cittadini, attualizzandola nel disegno architettonico, modernizzandone gli spazi e le strutture, rendendola più funzionale ed integrata con il Museo, e al contempo eliminando tutte le barriere architettoniche che impedivano l’accesso alle persone con disabilità. E non è un caso che ciò sia avvenuto proprio mentre nel mondo intero si celebrava appunto la giornata dei diritti delle persone con disabilità. Inoltre, l’esclusione del passaggio delle auto ha permesso di rendere gli spazi completamente accessibili, più armonici ed accoglienti, in linea con ciò che è realizzato di fronte ai musei delle capitali europee e del Mediterraneo. Oggi Piazza De Nava, riqualificata, rappresenta una vetrina sul Museo Nazionale e sul monumento a Vitrioli, e si pone come una splendida cartolina per i tanti visitatori che arrivano nella nostra città che adesso avranno modo di apprezzare meglio la maestosità e la bellezza del Palazzo del Piacentini ma anche la bellissima scultura dedicata a Giuseppe De Nava, e l’adiacente fontana monumentale, che conservano gli elementi dominanti della memoria storica della piazza».

«Per questo, così come è accaduto per altri luoghi del cuore, dal Tempietto al Rione Marconi, passando dal centro alle periferie, il nostro augurio è che i cittadini di Reggio diventino custodi intransigenti di questo rinnovamento nella tradizione. Solo con la partecipazione attiva e il senso di responsabilità della comunità potremo preservare e valorizzare questi spazi per le generazioni future, contribuendo così a far crescere ancora di più la bellezza e l’identità della nostra città. Dobbiamo sentirci parte di un processo di cambiamento che non riguarda solo le strutture fisiche, ma che ha a che fare con le infrastrutture immateriali, altrettanto importanti, che riguardano la crescita culturale e sociale, il senso di appartenenza e l’identità più profonda della nostra comunità» hanno concluso i consiglieri. (rrc)

L’OPINIONE / Mariaelena Senese: Statale 106, un’opera che la Calabria non può più attendere

di MARIAELENA SENESE – La Strada statale 106 è un’opera strategica per la Calabria che non può attendere, è una priorità per lo sviluppo della regione. È necessario, quindi, inserire il completamento della Strada Statale 106 Jonica nell’accordo di programma, considerando la Statale 106 una priorità infrastrutturale non solo per la nostra regione ma per l intero Paese. È inaccettabile che questa arteria fondamentale, indispensabile per la sicurezza, la mobilità e lo sviluppo economico, continui a subire ritardi e manchi di una visione strategica che ne garantisca il completamento.

La sua modernizzazione e realizzazione integrale rappresentano non solo un’opera essenziale per la mobilità regionale, ma anche un’opportunità unica per attrarre investimenti, migliorare l’accessibilità e potenziare il turismo nella regione.

Tuttavia, senza la nomina di un nuovo Commissario Straordinario, l’intero processo rischia di rimanere bloccato. Questa figura è indispensabile per coordinare efficacemente i lavori e garantire un’interlocuzione territoriale chiara e operativa. Il nuovo Commissario deve essere un professionista altamente qualificato, con un mandato preciso e, soprattutto con risorse adeguate, per imprimere una svolta decisiva nell’attuazione dell’opera.

Proprio per questo sollecitiamo il Ministro Salvini e il Governo ad affidare nel minor tempo possibile i lavori della 106 ad una nuova figura commissariale, che possa concentrarsi totalmente ed esclusivamente sul completamento di una strada importantissima per la nostra regione, che, purtroppo, ha già seminato troppe vittime e subito troppi ritardi

Il completamento della Strada Statale 106 non è solo un’opera infrastrutturale, ma un simbolo di equità territoriale e rilancio per il Mezzogiorno. Ritardarne ulteriormente la realizzazione significherebbe condannare la Calabria a un isolamento insostenibile, che l’Italia non può più permettersi.

Continueremo a vigilare affinché il Governo agisca con determinazione, garantendo risposte concrete per il futuro del territorio e dei suoi. In un momento storico in cui si discute di grandi progetti, è fondamentale che le risorse vengano allocate equamente, tenendo conto delle reali priorità del territorio.

Abbandonare o ritardare ulteriormente il completamento della Strada statale 106 significherebbe condannare la Calabria a un isolamento infrastrutturale ed economico che il nostro Paese non può più permettersi. (ms)

[Mariaelena Senese è segretaria generale Uil Calabria]

Con la Fondazione Magna Grecia un forum su problemi e soluzioni contro il cybercrime

di SANTO STRATI – Il convegno sul cybercrime promosso e organizzato a Palermo dalla Fondazione Magna Grecia centra, ancora una volta, un tema di scottante attualità e che, ancora, non riesce a trovare soluzione presso Governo e Parlamento.

I reati informatici sono in costante ascesa e, al di là delle truffe e dei cosiddetti “furti” di identità, in realtà il fenomeno – fino a oggi troppo sottovalutato – sottintende i rischi per i giovanissimi e la creazione di nuove, vere e proprie, dipendenze. Un termine che si è sentito più volte è “nomofobia”, ovvero la paura di essere disconnessi dal telefonino che comincia a serpeggiare tra i giovanissimi.

Come si cura questa nuova patologia-dipendenza? Il “pericolo” non si elimina togliendo il telefonino al minorenne, bensì facendo una costante opera di “educazione digitale” nei confronti dei ragazzi che devono imparare a utilizzare al meglio il proprio cellulare senza diventarne succubi e “dipendenti”.

La Fondazione Magna Grecia, guidata dal presidente Nino Foti, aveva già dedicato un altro convegno lo scorso anno sui crimini informatici, presentando un accurato studio del prof. Marcello Ravveduto, docente all’Università di Salerno: in quest’occasione ha creato quattro panel di discussione e confronto che sono risultati una straordinaria miniera di informazioni non solo per gli addetti ai lavori (magistrati e forze dell’ordine) ma anche per studiosi, intellettuali e parlamentari.

A questi ultimi (presente con Saverio Romano, presidente della Commissione parlamentare per la Semplificazione, anche l’on. Martina Semenzato, presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sul Femminicidio e su ogni forma di violenza di genere) è demandato il compito di individuare soluzioni legislative che tengano conto non solo del cybercrime e delle sue varianti (revenge porn, per esempio, e accesso ai siti pornografici o di violenza per i minorenni) ma anche della grande sfida che ci attende con l’intelligenza artificiale.

Il materiale ricavato dagli interventi degli oltre venti relatori dovrà diventare – a nostro avviso – materia di studio per il Parlamento. La ministra delle Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella – ha spiegato nel suo intervento che la “debolezza” finanziaria dell’Esecutivo non permette investimenti importanti per la famiglia e per i giovani, né tanto meno per affrontare il problema dell’utilizzo del web da parte dei giovanissimi. Sono risorse che, però, andranno rapidamente trovare per non rischiare di restare indietro a fronte un problema che cresce ogni giorno di più.

L’utilizzo improprio del telefonino da parte anche di bambini sotto i 10 anni comporta seri rischi: non si tratta di attuare rigide politiche proibizionistiche, bensì di individuare il sistema per“governare” la rete e poter sfruttare al meglio le opportunità tecnologicamente avanzate che, comunque, non sono da sottovalutare nella valutazione del rischio informatico.

Con i sistemi predittivi dell’IA si può in qualche modo prevenire la violenza di genere (cogliendo per tempo i segnali di allarme), ma è necessario mettere su una task force in grado di operare H24 (e non solo in orario d’ufficio 9-17) per il contrasto ai crimini che si realizzano e viaggiano attraverso attraverso la rete.

Il telefono cellulare, sia ben chiaro, è una conquista di civiltà e progresso, ma il suo utilizzo da partedei minorenni va sicuramente regolato. E qui emerge il dato principale del convegno: occorre fare non solo formazione presso i giovani e le famiglie, ma anche e soprattutto “informazione” perché si conoscano opportunità e rischi. Una campagna di “educazione digitale” è quanto mai opportuna e urgente.

In questo modo si formano  e si informano – senza trascurare le famiglie – le nuove generazioni per evitare di far trovare loro brutte sorprese e incontri pericolosi con pedofili e maniaci o, per i più piccoli, di farsi turbare da scene hard troppo liberamente disponibili sulla rete che, spesso, sono shoccanti persino per gli adulti.

Il Presidente della Fondazione Magna Grecia, Nino Foti, a fine lavori sì è detto largamente soddisfatto dei risultati dell’incontro: «Abbiamo prodotto molto materiale utile per studiare e approfondire il fenomeno del cybercrime in tutti i suoi aspetti, ma soprattutto siamo riusciti con oltre venti, qualificati, interventi a far capire la dimensione reale del rischio informatico, soprattutto per i giovanissimi: una corretta informazione e attività formative diventano indispensabili per portare a casa risultati soddisfacenti. Dobbiamo organizzare incontri nelle scuole, promuovere iniziative che coinvolgano gli insegnanti e gli istituti. Parlare ai ragazzi e spiegare opportunità e rischi».

A chiudere il convegno Antonello Colosimo, presidente di Sezione Corte dei Conti e Presidente ODV Fondazione Magna Grecia, in quale con due parole ha saputo sintetizzare cosa è emerso dall’intensa giornata di studio: inadeguatezza ed evoluzione.

Nel primo caso Governo e Parlamento sono chiamati a fornire risposte precise e adeguate al fenomeno del cybercrime con tutti i suoi pericolosi risvolti; l’evoluzione riguarda il futuro che grazie ai nuovi strumenti tecnologici (inclusa l’Intelligenza artificiale) può consentire nuove metodologie e tecniche investigative sui crimini di nuova generazione.

La tecnologia non è nemica – questo è evidente – ma non si può combattere con la fionda contro i cybercriminali che dispongono di bazooka e hanno risorse eccezionali per far crescere i propri traffici a danno della comunità e, soprattutto, dei giovani, i più esposti ai pericoli della rete. (s)

Il sindaco Falcomatà accoglie l’assessore della Regione Lombardia Franco Lucente

È stata sottolineata «l’importanza dell’industria reggina in un comparto che si conferma essere particolarmente importante nelle sue articolazioni e complessità», nel corso dell’incontro avvenuto, a Palazzo San Giorgio, tra il sindaco di Reggio, Giuseppe falcomatà, e l’assessore ai Trasporti, alla Mobilità sostenibile e alla Banda ultra-larga della Regione Lombardia, Franco Lucente.

L’incontro è arrivato al termine della visita del delegato della giunta del presidente Attilio Fontana agli stabilimenti Hitachi Rail di Torre Lupo, dove si stanno assemblando 131 treni per il sistema trasportistico lombardo.

Nel corso del colloquio, infatti, è stato sottolineato «il gran lavoro portato avanti dal management, dai lavoratori e dalle lavoratrici di Hitachi Rail che, dallo stabilimento cittadino, costituiscono un’autentica eccellenza nazionale».

Il sindaco Falcomatà, in particolare, ha posto l’accento sulle criticità del sistema trasportistico e viario calabrese che «sconta pesanti gap rispetto alle infrastrutture lombarde e, più in generale, del nord del Paese».

La circostanza è servita anche a riaccendere i riflettori sulla recente inaugurazione del III lotto della Strada a scorrimento veloce Gallico-Gambarie, un unicum che consente di ridurre, fortemente, i tempi di percorrenza fra il versante costiero e quello aspromontano. L’opera ha suscitato la curiosità dell’assessore Lucente che si è detto «compiaciuto per la realizzazione di un’infrastruttura che può, concretamente, cambiare in meglio le sorti di un territorio».

L’occasione è servita a rafforzare sentimenti di reciproca stima e collaborazione fra il Comune di Reggio Calabria e la Regione Lombardia nella consapevolezza che «sui temi legati ai servizi, ai trasporti, alla mobilità ed alla qualità della vita delle comunità serva spirito istituzionale ed unità, oltre ogni schieramento ideologico o partitico». (rrc)

Il vice presidente Pietropaolo eletto all’interno del Forum italiano per la sicurezza urbana

Prestigioso incarico per Filippo Pietropaolo, vicepresidente della Regione, eletto nel comitato esecutivo del Fisu, il Forum italiano per la sicurezza urbana, che da oltre 25 anni riunisce le principali Città, Unioni di Comuni e Regioni italiane per promuovere nuove politiche di sicurezza urbana.

L’elezione è avvenuta lo scorso 29 novembre a Bologna, in occasione dell’Assemblea generale dell’associazione tenuta a Palazzo D’Accursi.

Alla presidenza è stato eletto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore e, accanto alla Regione Calabria, il Comitato esecutivo vedrà la partecipazione di altre realtà italiane, tra cui le città di Milano, Firenze, Modena, Torino, Brescia, Reggio Emilia, Loano e l’Unione Terre di Castelli.

L’assemblea, che ha rappresentato un momento importante per pianificare le attività future e condividere esperienze e strategie, ha visto la partecipazione, in rappresentanza della Regione Calabria della funzionaria del settore Legalità e Sicurezza, Antonella Sette, e dei rappresentanti delle principali realtà urbane italiane.

«Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento all’assemblea per avermi scelto come membro del Comitato Esecutivo – ha detto Pietropaolo – una nomina che rappresenta un riconoscimento al lavoro che la Calabria sta portando avanti sul fronte della sicurezza urbana integrata, un tema centrale per il benessere delle nostre comunità».

«Il mio impegno nel Comitato esecutivo – ha proseguito il vicepresidente – sarà orientato a rafforzare le collaborazioni tra i territori, promuovendo scambi di buone pratiche e soluzioni innovative per prevenire e gestire fenomeni di devianza e disordine urbano. Credo fortemente nella necessità di politiche di sicurezza che uniscano prevenzione, legalità e coesione sociale. In questo senso, la sinergia con le altre città e regioni rappresenta una risorsa preziosa».

«La Calabria, all’interno di un network nazionale – ha concluso – lavorerà con determinazione per contribuire alla diffusione di politiche di sicurezza capaci di migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini». (rrm)