La giornata contro la tratta degli esseri umani, le iniziative in Calabria

19 ottobre – Si è celebrta ieri la dodicesima edizione della Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani e anche la Regione Calabria ha dato la sua adesione. Lo fa con IN.C.I.P.I.T. – INiziativa Calabra per l’Identificazione, Protezione ed Inclusione sociale delle vittime di Tratta – il progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità e dalla Regione Calabria, frutto di un lavoro di rete a cui contribuiscono soggetti pubblici e privati che da anni operano in questo ambito.Il gesto simbolico promosso quest’anno dal Numero Verde Nazionale Antitratta con l’obiettivo di informare e sensibilizzare contro un fenomeno che per la Commissione Europea coinvolge quasi un milione di sospette vittime, è la liberazione in aria di un palloncino recante il messaggio #LIBERAILTUOSOGNO, metafora della liberazione simbolica del sogno di migliaia e migliaia di bambini, donne e uomini del pianeta che ogni giorno vengono portati con l’inganno dal loro Paese di origine in un altro allo scopo di essere sfruttati nell’ambito della prostituzione, dello sfruttamento lavorativo, delle economie illegali, dell’accattonaggio forzato. Per il progetto INCIPIT sono previsti eventi in tutto il territorio regionale a cura degli enti partner della Regione.
A Reggio Calabria l’Arcidiocesi Reggio Calabria-Bova Comunità di Accoglienza ONLUS e l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII hanno promosso un momento di sensibilizzazione con un’intervista a Radio Antenna Febea a due operatrici del progetto che hanno raccontato il senso della Giornata Europea e le azioni di Incipit
A Lamezia Terme, l’iniziativa è stata curata dall’Associazione Comunità Progetto Sud, Il Delta Cooperativa Sociale, Associazione Mago Merlino con la proiezione del documentario “Che la maledizione sia dannata” presso il Caffè letterario al chiosco San Domenico sul corso Numistrano. Il documentario – prodotto nell’ambito di un progetto promosso dalla Fondazione Basso – racconta i cambiamenti avvenuti dopo l’editto dell’Oba, autorità religiosa di Benin City in cui si è espresso contro i trafficanti di esseri umani il 9 marzo 2018. È seguito un dibattito con l’intervento in diretta, attraverso skype, della regista.
Per l’area di Sibari, è stato convocato un incontro con la rete territoriale dei soggetti che hanno aderito al progetto Incipit per discutere su “I fenomeni di emersione dello sfruttamento sessuale e lavorativo nella sibaritide alla luce del progetto Incipit”. L’incontro si è svolto presso la Casa Speranza con sede in piazza stazione di Rossano.
A Catanzaro, infine, la Fondazione Città Solidale promotrice ha promosso per domani mattina un incontro con gli studenti del Liceo Enrico Fermi di Catanzaro Lido con la partecipazione di alcune autorevoli personalità ed esperti del settore. (rcz)

GOEL premiato dal Corriere della Sera

27 settembre – Goel – Gruppo Cooperativo, ha ricevuto il Premio “Le economie della fiducia” di Buone Notizie del Corriere della Sera.
La Comunità di Goel, composta da cooperative, aziende, e singole persone, dal 2003 opera per il cambiamento ed il riscatto della Calabria attraverso l’etica, l’innovazione e una ferma opposizione alle mafie.
Sono tanti, infatti, i settori in cui opera Goel: dall’agricoltura biologica alla moda di fascia alta, dal turismo responsabile ai servizi sociali e, in questi, applica il proprio metodo, con l’obiettivo di dimostrare che l’etica non è solo una scelta morale, ma l’unica strada percorribile per uno sviluppo economico vero dei territori in cui viene praticata.
Il Premio è stato assegnato lunedì a Milano, presso l’Unicredit Pavillon, nel corso della festa organizzata per i primi 12 mesi dell’inserto, che sta riscuotendo grande successo a livello nazionale.
«Questo premio, attraverso Goel, – ha dichiarato Vincenzo Linarello, presidente di Goel – è dedicato a tutti i calabresi, singoli ed associati, che non si arrendono. Ai calabresi che lottano quotidianamente che, malgrado tutto, non rinunciano al sogno di una Calabria innovativa, etica e solidale, una Calabria che vuole lasciarsi alle spalle il vecchiume della ‘ndrangheta, delle massonerie deviate e della politica corrotta». (rrc)

Primo trapianto di viso in Italia: il crotonese Benedetto Longo, vice nel team

24 settembre – Il primo trapianto italiano di viso (riuscito) all’Ospedale Sant’Andrea di Roma porta anche la firma del medico crotonese Benedetto Longo, secondo team leader dell’unità diretta da dal prof. Fabio Santanelli di Pompeo, capo dell’unità chirurgia plastica e ricostruttiva che ha effettuato lo straordinario intervento. Una operazione difficilissima che ha richiesto venti ore di lavoro per ridare il volto a una donna gravemente sfigurata da una terribile malattia.

Il prof. Fabio Santanelli di Pompeo e il dott. Benedetto Longo

La storia di Benedetto Longo,che ha un curriculm straordinario, è quella, purtroppo, di una delle tantissime eccellenze che la Calabria non sa valorizzare e utilizzare e che l’Italia cerca di far scappare all’estero. 40 anni, di Crotone, il dottor Longo, anni di esperienza ad Harvard, è specializzato in chirurgia ricostruttiva della testa, del collo e della mammella e ha firmato uno studio sulla ricostruzione della lingua considerato tra i più innovativi del mondo. Eppure è un precario. Il suo suo capo, il prof. Santanelli di Pompeo, felicissimo per la riuscita dell’intervento, si è sfogato con Margherita de Bac sul Corriere della Sera di oggi: «Il mio vice, non ha il posto fisso. È precario. Ha un contrattino da ricercatore alla Sapienza che riesco a coprire con i fondi raccolti grazie alla mia credibilità scientifica. Guadagna quanto una colf, con tutto il rispetto per le colf».
Si diceva della Calabria che perde le sue risorse umane migliori (e non fa nulla per farle rientrare e utilizzarle per concorrere alla crescita e allo sviluppo), ma anche l’Italia è uno strano Paese: paga 170mila euro l’anno al portavoce del presidente del Consiglio ma non trova i soldi per dare un posto e uno stipendio adeguato a un ricercatore di eccellenza (che prima o poi qualche università cinese, indiana o americana si porterà via).

Il dott. Benedetto Longo in sala operatoria

Il dottor Longo «si gratifica con le soddisfazioni al tavolo operatorio» – dice il prof. Santanelli di Pompeo al Corriere della Sera. Ma non può bastare. Orgoglio e soddisfazione della sua terra il dott. Longo deve diventare ma il cruccio (guaribile) di una Regione incapace di individuare le eccellenze, dentro e fuori il territorio che hanno bisogno di strutture adeguate per la ricerca, di un lavoro stabile e ben retribuito (comunque adeguato alle competenze) e di opportunità di creare centri di eccellenza in Calabria e condividere conoscenze ed esperienza con tantissimi giovani ricercatori che sanno moltissimo di scienza ma non hanno lavoro nella propria terra. Il dott. Longo merita l’attenzione dei media che gli è dovuta, ma il suo status di precario deve indurre a una seria riflessione sia a livello nazionale (ministro della Sanità le compete qualcosa?), ma anche e soprattutto a livello locale.
È giusto e auspicabile che i nostri giovani calabresi facciano esperienza all’estero (per scelta e non per necessità) ma il loro ritorno a casa (da tanti vanamente desiderato) sia una priorità di chi ci governa oggi e di chi ci governerà nella prossima legislatura regionale. Investire sulle risorse, sui giovani, sulla ricerca è l’unica strada da percorrere.
Complimenti, intanto, dott. Longo, Crotone e la Calabria sono largamente fieri di lei. (s)

Nella foto di copertina l’équipe medica che ha condotto il primo trapianto facciale in Italia: Il secondo da sinistra è Benedetto Longo affiancato a destra da Michail Sorotos e a sinistra da Pietro Giovanoli. Il prof. Santanelli di Pompeo è il primo a destra.

MATTARELLA: LA GAZZETTA DEL SUD PONTE CULTURALE TRA CALABRIA E SICILIA

16 settembre – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio pubblico inviato ieri all’amministratore delegato della Gazzetta del Sud, Lino Morgante, ha sottolineato come sia stato costruito un ponte editoriale e culturale tra Calabria e Sicilia, con la nuova realtà d’informazione che vede associato il Giornale di Sicilia alla Gazzetta. Il messaggio è arrivato in concomitanza della rinnovata veste grafica della Gazzetta (dal 1952 punto di riferimento essenziale dell’informazione in Calabria) e poco prima della grande festa di beneficenza GDShow organizzato da GDS Media&Communication assieme al gruppo editoriale SES (Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud) al Teatro greco di Taormina dove sì è registrato l’en plein stagionale (4425 spettatori).
«L’intento del rilancio di due testate significative e cariche di storia come la Gazzetta del Sud e il Giornale di Sicilia  – scrive Mattarella nel suo messaggio – appare tanto più meritevole in un contesto, quello del Mezzogiorno, in cui la battaglia per l’affermazione dei valori costituzionali e della legalità è particolarmente meritoria».
«Si tratta di un impegno di valore culturale e sociale, la cui essenza trova riscontro nell’arricchimento del tessuto civile dei territori ai quali i due giornali si dirigono. Una stampa credibile, sgombra da condizionamenti di poteri pubblici e privati, società editrici capaci di sostenere lo sforzo dell’innovazione e dell’allargamento della fruizione dei contenuti giornalistici attraverso i nuovi mezzi, sono strumenti importanti a tutela della democrazia. Questa consapevolezza deve saper guidare l’azione delle istituzioni.
«L’incondizionata libertà di stampa costituisce elemento portante e fondamentale della democrazia e non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia e a ridurre il ruolo del giornalismo. La Gazzetta del Sud e il Giornale di Sicilia hanno da pochi mesi costruito un ponte, editoriale e culturale, tra Calabria e Sicilia investendo sulla forza del loro radicamento e su sinergie idonee ad affrontare le difficili sfide del nostro tempo.
«L’impegno sviluppato dai corpi redazionali, dai reparti tecnici e grafici, dai direttori, dall’editore, è promessa di rinnovato fervore e prova di fiducia nei confronti delle opinioni pubbliche dei lettori di queste regioni, è motivo di soddisfazione e speranza, in un mercato editoriale attraversato da non poche tensioni. Il rafforzamento di voci espressive delle realtà del Mezzogiorno rappresenta un servizio reso all’intero Paese: il pluralismo e la libertà delle opinioni – condivise o non condivise – sono condizioni imprescindibili per la democrazia. Sono certo che la vostra fatica quotidiana, come già nel passato, aiuterà a rappresentare realtà dei vostri territori, i loro problemi e le loro attese, contribuendo a renderle protagoniste. A questo lavoro e a questo sforzo sono lieto di augurare ogni successo».

Nella foto di copertina: Antonio Ardizzone, Lino Morgante, Pippo Baudo e Salvo La Rosa alla serata di beneficenza di Taormina 

La serata di beneficenza della GDS al Teatro greco di Taormina: 4425 spettatori, record dell’anno

OGGI ‘DISCOVER MUSEUM’, ALLA SCOPERTA DEI MUSEI CALABRESI

2 settembre – Oggi la Calabria invita a scoprire le sue bellezze e il suo patrimonio artistico e culturale: si chiama “Discovery Museum” l’iniziativa dell’Università della Calabria, a cadenza annuale, che fa da prologo alla “Notte dei ricercatori” del prossimo 28 settembre.
L’iniziativa prevede il coinvolgimento di tutti i Musei Calabresi, con l’obiettivo di invitare cittadini e turisti alla scoperta delle ricchezze archeologiche e artistiche del territorio calabrese.
Ecco i Musei che hanno aderito all’iniziativa:

Cosenza

  • Il Museo dei Brettii e degli Enotri, sarà ad ingresso gratuito fino alle 19.30, e prevede la proiezione di video sulle aree archeologiche del centro storico di Cosenza in relazione ai reperti esposti al Musei.
  • Il Bocs Museum, aperto fino alle 20.00, ha in programma una visita al Museo nel suo nuovo allestimento. L’Accoglienza sarà a cura dell’Associazione Città di Cosenza, che cura i servizi turistici per il Comune
  • Villa Rendano, il Museo di Cosentia Itinera, sarà aperto, in via straordinaria, fino alle 13.00.

Corigliano Rossano
Da visitare lo splendido Museo della Liquirizia Amarelli a Rossano

Acri
I Musei di Arte Contemporanea e di Arte e Civiltà Contadina e del Fungo aderiscono a “Discovery Museum”, proponendo un programma volto alla conoscenza delle loro meraviglie storiche, culturali ed artistiche.

Morano Calabro
Aderisce il Museo di Storia dell’Agricoltura e della Pastorizia, proponendo un percorso di conoscenza delle meraviglie storiche, culturali ed artistiche.

Rende
Il Polo Museale dell’Università della Calabria ( Musei di Paleontologia, Storia Naturale e Orto  Botanico, Zoologia e RiMuesum), e il Museo del Presente

Reggio Calabria
Aderiscono Il Museo Archeologico Nazionale MArRC e il Museo Diocesano

Amendolara
Il Museo “Vincenzo Laviola” aderisce al pre-evento de “La Notte dei ricercatori”

Roccelletta di Borgia
Il Parco Archeologico di Scolacium

Cassano allo Ionio
Il Museo e Parco Nazionale Archeologico della Sibaritide concludono la stagione di “Un’ Estate al Museo” con un evento organizzato in collaborazione con l’Unical

Caulonia
Il Museo di Caulonia

Crotone
Il Museo di Crotone e Le Castella partecipano all’iniziativa

Locri
Anche il Museo di Locri apre le porte a Discover Museum

LA CALABRIA BIZANTINA STASERA SU RAI STORIA

17 agosto – Da non perdere, stasera, alle 21.30, su Rai Storia, il documentario “Calabria Bizantina” di Alessandro Conforti e Stefano di Gioacchino.
Il documentario, con la regia di Matteo Bardelli e la consulenza scientifica di Francesco Cuteri, rientra nel palinsesto di “Italia: Viaggio nella bellezza”.
Nel piccolo schermo, gli spettatori potranno ammirare la Cattolica di Stilo, l’abbazia di Santa Maria del Patire a Rossano, e il battistero di Santa Severina, strutture che, sembrano arrivare direttamente dal mondo greco, ha reso la Calabria una terra unica, un pezzo d’Oriente in Italia.
La Calabria, infatti, a partire dalla conquista giustinianea dei V secolo, ha vissuto sotto il dominio bizantino, diventando, a tutti gli effetti, una regione greca sia dal punto di vista culturale che amministrativo.
Solo nel 1927, con il libro “Le Chiese Basiliane della Calabria” dell’archeologo Paolo Orsi, è emerso il tesoro fatto di arte, storia, religiosità, e di Chise che non hanno uguali nell’Italia medievale. (rrm)