VIBO – Si presenta il libro “Inferi” di De Masi

Domani pomeriggio, a Vibo, alle 17.30, nella sala congressi “Antonino Murmura” della Camera di Commercio, sarà presentato il libro ““Inferi – La storia vera di un sopravvissuto alla ‘ndrangheta”, scritto dall’imprenditore sotto scorta Antonino De Masi e dal giornalista Pietro Comito.

Per l’occasione interverrà il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Camillo Falvo. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Rai Maria Teresa Santaguida.

Si tratta della storia di Antonino De Masi, le cui denunce hanno condotto all’arresto di potenti boss della ’ndrangheta: una vicenda umana fatta di coraggio, speranza e amore per la propria terra, arricchita dai contributi di Antonio Nicaso don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera. (rvv)

VIBO – Al Museo Lìmen inaugurata la mostra di Berlingeri

Fino al 14 aprile si può visitare, al Museo Lìmen di Vibo Valentia, la mostra “Cesare Berlingeri. Tra le Pieghe dell’arte”, inaugurata lo scorso 14 marzo.

Una mostra che L’Ente camerale ha organizzato in collaborazione con la Fondazione Cesare Berlingeri Ets per il rilancio del presidio museale, parte del sistema integrato degli attrattori camerali, nella logica di rafforzare il ruolo dell’arte contemporanea come motore di sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. 

Una scelta naturale per l’Ente camerale che ha inteso valorizzare l’opera “Dipinto argenteo piegato” di Cesare Berlingeri, del 2009, la prima opera acquisita al patrimonio dell’allora Camera di Commercio di Vibo Valentia, la più prestigiosa della collezione permanente del Museo Lìmen; l’opera di un maestro che è tra i protagonisti più significativi del panorama artistico attuale

Lungo le pareti della Sala Nera, in un’atmosfera di luci e penombre, sette opere significative esprimono il messaggio che Cesare Berlingeri ha affidato a ciascuna di esse nel voler stabilire con l’osservatore un contatto, non verbale, ma per questo non meno significativo e intenso. Ad offrire una visione completa della ricerca artistica e dell’evoluzione del suo processo creativo, in modo speculare, l’allestimento della mostra offre una serie di suoi pensieri, non solo da leggere, ma anche da ascoltare dalla sua viva e vibrante voce, inquadrando il QR code che li accompagna. 

Cesare Berlingeri, esprime una forza comunicativa che diventa talentuosa in un’arte che porta l’osservatore al gusto della meraviglia e della scoperta di una realtà sensoriale solo diversamente espressa, ma intimamente comune, partecipata, condivisa; arte custodita dal Museo che nella sua denominazione Lìmen, richiama la “soglia”,  il “confine”, in coerenza proprio con il senso attribuito dal maestro alle sue creazioni. 

«Non siamo noi a guardare i quadri ma questi a guardare noi e ci interrogano»,dice il maestro, aggiungendo come «il mio è un lavoro interiore, una preghiera tra me e lo spazio;  la piega è un confine tra un visibile e un invisibile, tra quello che noi vediamo e quello che noi immaginiamo. I quadri non hanno voce, ma se riescono a comunicare sono sublimi».

Ad omaggiare Berlingeri al Vernissage, Domenico Piraina, direttore della Direzione Cultura del Comune di Milano e Direttore di Palazzo Reale Milano che ha detto: «Tutti conoscono Berlingeri per essere artista che ha inventato la piega; invece il suo vertice lo tocca sul colore».

«Ha trasfigurato la pittura – concreta materia fatta di colori, tele, pennelli – in spiritualità, trasferendola dallo spazio al tempo, e giungendo ad una musica dipinta che emoziona e incanta e fa sognare. In altre parole, non ha rivolto la sua ricerca all’esistenza quanto invece all’essere». 

«Ci auguriamo che questo sia l’inizio di una proficua collaborazione con la Fondazione –ha detto soddisfatto il Presidente dell’Ente camerale, Pietro Falbo –. Ogni euro investito in cultura ne riporta 4 di ricaduta economica sul territorio. L’Ente camerale ha voluto fare della cultura asset istituzionale distinguendosi per questo nel Sistema camerale italiano. Il Museo Lìmen è unico esempio in Italia di galleria d’Arte contemporanea realizzato all’intern di una camera di Commercio e di proprietà dell’Ente camerale».

«Un successo di critica e di pubblico – dice il vice presidente Antonino Cugliari – che attesta la valenza di un evento pensato per potenziare le opportunità di crescita del territorio motivandoci così a nuove sfide, che siamo già pronti ad affrontare e che anzi stiamo già costruendo sul filone del design come evoluzione innovativa di un percorso già tracciato proficuamente negli anni passati». (rvv)

ZUNGRI – Si presenta il libro “Corpus speluncarum medioevi”

Domani pomeriggio, a Zungri, alle 17, nella Sala Consiliare del Comune, sarà presentato il libro “Corpus speluncarum medioevi. L’insediamento rupestre di Zungri” di Achille Solano e a cura di Margherita Corrado e Maria d’Andrea, archeologhe.

Dopo i saluti istituzionali di Serafino Fiamingo, sindaco di Zungri, di Francesco Galati, già sindaco di Zungri e Maria Caterina Pietrapaola, intervengono le curatrici d’Andrea e Corrado. Conclude Maurizio Paolett, docente di Archeologia dell’Unical.

Con il conferimento della Cittadinanza Onoraria, l’Amministrazione Comunale di Zungri ha voluto riconoscere alla figura di Achille Solano il «merito di essere stato il promotore, grazie al suo intenso lavoro, della riscoperta dell’insediamento Rupestre di Zungri che, pur essendo da sempre sotto gli occhi di tutti, e da tutti incautamente frequentato e consumato veniva percepito esclusivamente come un insieme di ambienti parzialmente scavati nella roccia, per attività collegate all’agricolturaed alla pastorizia, disconoscendone la valenza e l’importanza culturale, storica ed archeologica».

Fu già dai primi anni degli anni ‘80 che Achille Solano «insegnate, studioso, fondatore alla fine degli anni sessanta del secolo scorso del Museo Civico di Nicotera», diede l’avvio ad una campagna di ricerche su tutta l’area del Poro, un altopiano che «a partire dalla preistoria è stato un luogo, un incrocio strategico di destini e storie umane in cui, convergendo popolazioni portatrici di culture diverse, ha agevolato il contatto tra uomini, merci e idee. Qui sono circolati liberamente in un territorio da sempre vocato naturalmente per l’insediamento umano, grazie ad una natura ricca, generosa, particolarmente amica dell’uomo, e che lo ha favorito nelle sue attività di coltivazione, comunità dedite all’allevamento e alla pastorizia».

La campagna continuò fino al 1983 quando su molti giornali locali e nazionali apparve la notizia dell’incredibile scoperta di un Insediamento rupestre a Zungri.

Achille Solano fu, quindi, dal punto di vista scientifico e storico, lo scopritore dell’Insediamento Rupestre di Zungri, «quello che aveva intuito, con grande acume ed anticipo sui tempi, il suo ruolo nel contesto della frequentazione antica del territorio». Dal giorno della scoperta e per gli anni a seguire, Achille Solano non smise mai di interrogarsi sull’Insediamento Rupestre di Zungri e sul «suo ruolo nel contesto della frequentazione antica del territorio».

«Ancora in vita, Achille Solano, aveva in animo di pubblicare un lavoro al quale aveva già assegnato il titolo di Corpus speluncarum che raccoglieva le sue riflessioni sul popolamento in grotta dell’altipiano del Poro, partendo proprio dall’Insediamento di Zungri che era stato centrale nei suoi studi per tantissimo tempo, senza peraltro trascurare gli indizi presenti in altri borghi e agglomerati insediativi di dimensioni ridotte, localizzati sul promontorio, proprio nell’ottica di una lettura diacronica del paesaggio nelle sue componenti più diverse».

Lavoro che non fu mai pubblicato da Achille Solano ma di cui esistono «diverse stesure dello stesso manoscritto nello suo studio pieno di carte, appunti, documenti, immagini e corrispondenza varia», individuate dalla famiglia che ha affidato alle curatrici del volume, le archeologhe dott. Margherita Corrado e dott. Maria D’Andrea ”il compito difficile e complesso di dare ordine, classificare, rendere fruibile e leggibile il materiale e di pubblicarlo in modo tale da poter essere utilizzato sia da dai “dotti” che dalle “masse”, insomma da chi possa appassionarsi e voglia utilizzarlo».

E nell’introduzione del libro si legge ancora: «A noi che abbiamo avuto il privilegio di rendere il manoscritto per quanto possibile fruibile, non rimane che esprimere un pensiero grato al suo impegno e ringraziare la famiglia che ha voluto e permesso che gli appunti del loro congiunto divenissero patrimonio comune fondamentale per la ripresa di nuove indagini, condiviso da tutti». (rvv)

VIBO – La mostra “Cesare Berlingeri. Tra le pieghe dell’arte”

Il 14 marzo, al Museo Lìmen di Vibo, alle 17, sarà inaugurata la mostra “Cesare Berlingeri. Tra le pieghe dell’arte”, un viaggio tra estro e poesia di un autentico maestro della contemporaneità.

L’evento è organizzato dalla Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia insieme alla Fondazione Cesare Berlingeri Ets, e si colloca tra le azioni di valorizzazione del sistema degli attrattori dell’ente camerale, ed in particolare del Museo d’Arte Contemporanea Lìmen nella sede territoriale di Vibo Valentia, all’interno del Complesso Monumentale Valentianum. 

Cesare Berlingeri è uno tra i protagonisti più significativi del panorama artistico attuale, noto per l’originalità delle sue celebri opere “piegate” e autore dell’opera più prestigiosa del patrimonio artistico dell’Ente camerale.

Il concept espositivo, ideato per mettere in luce il valore artistico dell’opera “Dipinto argenteo piegato”, parte dalla collezione permanente del Museo, guida il visitatore in un viaggio attraverso una poetica fondata su un profondo dialogo tra spazio, memoria e materia.

L’allestimento, nella Black Gallery del Museo, comprende sette opere significative, partendo dal 2005 fino ad arrivare ai giorni nostri, ed una selezione di pensieri -che potranno essere ascoltati  dai visitatori direttamente dalla voce dell’artista mediante codice QR- offrendo, così, una visione completa sulla ricerca e sull’evoluzione del processo creativo, arricchendo l’esperienza espositiva con un approfondimento personale dell’artista sulle opere.

Al vernissage interverranno il presidente della Camera di Commercio, Pietro Falbo; il Vice Presidente dell’ente camerale e componente di Giunta, Antonino Cugliari; Domenico Piraina, Direttore della Direzione Cultura del Comune di Milano e Direttore di Palazzo Reale Milano; l’artista Cesare Berlingeri, presidente dell’omonima fondazione. Modera Raffaella Gigliotti, funzionario responsabile dell’ufficio valorizzazione attrattori camerali.

In distribuzione gratuita il catalogo della mostra, “Quaderno delle opere e dei pensieri”, realizzato appositamente dalla Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia insieme alla Fondazione Cesare Berlingeri ETS per questa speciale occasione. (rvv)

L’Azienda Mulinum avvia un percorso di formazione di pasticceria nel Carcere di Vibo

Grazie alla collaborazione con l’istituto penitenziario e la Caritas di Mileto, l’azienda agricola Mulinum ha avviato un percorso di formazione di pasticceria nella casa circondariale di Vibo Valentia, dove presto aprirà un piccolo biscottificio.

Il progetto, realizzato nell’ambito del progetto Seconda Chance ideato dalla giornalista Flavia Filippi che congiunge imprenditori e detenuti offrendo occasioni di inclusione lavorativa e sociale, la direzione dell’istituto penitenziario vibonese, rappresentata dalla direttrice Angela Marcello, dalla capo area educativa Barbara Laganà e dalla referente del progetto Caterina Maletta, permette a 20 detenuti di mettere in campo le proprie capacità e imparare a produrre biscotti di alta qualità.

«Si tratta della prima fase di un percorso che ci porterà alla realizzazione di un biscottificio all’interno del nostro istituto, con l’impiego dei detenuti più talentuosi. Stiamo registrando grande entusiasmo tra i partecipanti, è un passaggio importante nel percorso di riabilitazione che consentirà loro di essere selezionati per l’assunzione da parte di Mulinum», ha dichiarato Marcello.

È un vero e proprio lavoro di squadra: la Casa Circondariale di Vibo Valentia mette a disposizione gli spazi, Mulinum offre le competenze e la Caritas di Mileto, rappresentata dal presidente Don Antonio Pileggi e dal vicedirettore Raffaele Cuppari, con il suo contributo economico permette l’acquisto delle materie prime e, successivamente, delle attrezzature necessarie per il piccolo laboratorio all’interno del carcere. Anello di congiunzione è Valeria Votano, referente dell’associazione Seconda Chance per la regione Calabria.

I detenuti appartenenti al circuito Media Sicurezza dell’istituto vibonese, quotidianamente, guidati da un’esperta dell’azienda agricola catanzarese e dalle educatrici dell’istituto penitenziario, stanno migliorando le proprie potenzialità producendo biscotti Mulinum che vengono distribuiti alle famiglie bisognose attraverso la Caritas.

«Bontà e solidarietà contraddistinguono questo progetto che ci consente di costruire futuro laddove spesso si immagina che niente sia più possibile, ridonando centralità e opportunità lavorative a persone con svantaggio sociale. Dopo questo primo mese di formazione, non vediamo l’ora di consolidare il progetto del biscottificio in carcere, che ci permetterà di sfornare piccoli capolavori di gusto e inclusione», ha commentato Stefano Caccavari, fondatore dell’azienda agricola che recupera grani antichi per produrre farine integrali e prodotti da forno genuini, rinnovando i ringraziamenti alla direzione della Casa Circondariale, con l’auspicio che sia soltanto il primo passo per portare quest’esempio di lavoro e riscatto anche in altre carceri italiane. (rvv)

VIBO – Il 14 marzo la mostra “Cesare Berlingeri”

Il 14 marzo, al Museo Lìmen di Vibo Valentia, alle 17, nella Sala Congressi “Antonino Murmura”, sarà inaugurata la mostra Cesare Berlingeri. Tra le pieghe dell’arte.

L’evento, organizzato dalla Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia insieme alla Fondazione Cesare Berlingeri Ets, si colloca nell’ambito delle azioni di valorizzazione del sistema degli attrattori dell’ente camerale, ed in particolare del Museo d’Arte Contemporanea Lìmen nella sede territoriale di Vibo Valentia, al Valentianum.

Per il Presidente dell’Ente Pietro Falbo «la mostra di Cesare Berlingeri – autore dell’opera più prestigiosa del patrimonio artistico dell’Ente camerale, tra i protagonisti più significativi del panorama artistico attuale, noto per l’originalità delle sue celebri opere “piegate”– rappresenta per l’Ente camerale una opportunità straordinaria, per valorizzare la propria collezione permanente e consolidare il ruolo del Museo, custode del proprio patrimonio artistico contemporaneo e leva per lo sviluppo culturale, sociale ed economico dei propri territori».

Intervengono il Presidente della Camera di Commercio, Pietro Falbo; il Vice Presidente dell’ente camerale e componente di Giunta, Antonino Cugliari; Domenico Piraina, direttore della Direzione Cultura del Comune di Milano e Direttore di Palazzo Reale Milano; l’artista Cesare Berlingeri, presidente dell’omonima fondazione. Modera Raffaella Gigliotti, funzionario responsabile dell’ufficio valorizzazione attrattori camerali. (rvv)

 

VIBO – Il convegno “Credito e finanza per l’impresa”

Giovedì 27 febbraio, a Vibo, alle 16, nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Vibo, si terrà il convegno Credito e finanzia per l’impresa, organizzato da Cna Vibo e Camera di Commercio Catanzaro – Crotone- Vibo Valentia.

L’evento è volto a illustrare gli strumenti a disposizione per agevolare gli investimenti del tessuto imprenditoriale calabrese. Dopo i saluti di Pietro Falbo, presidente Camera di Commercio Catanzaro Crotone Vibo Valentia, Antonino Cugliari, presidente territoriale CNA, Giulio Valente, segretario CNA Calabria, interverranno Fabio Petri, presidente ArtigianCredito, Marcello Malamisura, capo
filiale  Banca d’Italia Catanzaro, Armando Maglio, esperto presso il servizio di educazione finanziaria della Banca d’Italia. (rvv)

A Vibo le Giornate Leoluchiane”

È in corso, a Vibo Valentia, la terza edizione delle “GiornateLeoluchiane”, ideate, volute e organizzate dal parroco, don Rosano, con l’ausilio dei collaboratori del Gruppo Cultura del Duomo in occasione delle celebrazioni di San Leoluca, patrono di Vibo.

Si tratta di una serie di eventi che rientrano nel più ampio progetto Fede e Cultura che la parrocchia sta portando avanti. Relativamente al programma delle Giornate Leoluchiane è stato approntato, a cura del Duomo, un manifesto generale, cui farà seguito, per ogni evento, uno specifico manifesto con l’indicazione dettagliata anche delle personalità che interverranno di volta in volta. Tutti gli eventi godono del patrocinio gratuito del Comune di Vibo Valentia.

Le Giornate Leoluchiane hanno preso il via domenica 23 febbraio con l’inaugurazione di una mostra d’arte presso il Museo d’arte sacra del Duomo. Un’ esposizione che raccoglie circa quaranta opere, capaci di catturare il respiro dell’anima umana, tutte ispirate al tema della Speranza, che rimarranno visibili fino alla conclusione della festività. L’arte, capace di raccontare le profondità dell’animo umano, diventa veicolo di riflessione e rinascita. In un mondo lacerato da conflitti, incertezze e crisi di vario genere, l’arte si fa porto sicuto, bussola emotiva, un faro che illumina la via; così come la bellezza rappresenta un punto fermo, un luogo in cui l’anima può sostare e ritrovare se stessa.

Papa Francesco, nella Laudato Si’, infatti, ci ricorda che la bellezza del creato e dell’arte sono un dono da proteggere, una responsabilità che interpella la coscienza di ciascuno. L’invito, in questo spazio espositivo, è quello di abbandonarsi allo stupore, di lasciarsi trasportare dalle immagini, come pellegrini in cerca di risposte. Il Giubileo della Speranza, con il suo richiamo alla fiducia e alla rinascita, trova qui un’eco potente, ricordandoci che la bellezza può essere un ponte tra cielo e terra, tra uomo e creato.

La parola poetica si è fatto canto e preghiera, strumento di dialogo e resistenza con il reading Versi di Pace: l’immaginazione poetica al servizio della Pace, svoltosi martedì al Museo d’arte sacra del Duomo. Poeti, autori e lettori daranno voce a testi che celebrano la pace come valore universale, ma anche come impegno quotidiano. In un’epoca in cui le divisioni sembrano aumentare, l’arte della parola diventa un atto rivoluzionario, un gesto di riconciliazione. La poesia insegna a fermarsi, a riflettere, a dare un nome alle emozioni. Ed è proprio in questo spazio, sospeso tra il dire e l’ascoltare, che può germogliare la speranza di un mondo più giusto. Il reading ha dato voce ai poeti, custodi di un linguaggio capace di ricucire strappi e ridisegnare orizzonti. In un tempo in cui le ferite della guerra e delle divisioni sono ancora aperte, la poesia si offre come una medicina invisibile, un soffio leggero capace di ricreare legami e accendere speranze.

Come ricordato dalla Laudato Si’, la pace è anche il frutto di un’armonia più ampia, che abbraccia l’uomo e il creato, che non separa ma unisce, che non distrugge ma genera vita. E in questa armonia, la parola poetica diventa il seme di un nuovo mondo possibile. All’incontro, presentato e coordinato dal giornalista e poeta vibonese Michele Petullà, hanno preso parte un gruppo di studenti del Liceo Musicale “V. Capialbi”, guidarti dalla prof.ssa Giuliana Pelaggi, che cureranno anche l’animazione musicale.

Il disagio giovanile sarà, invece, il tema su cui si incentrerà l’incontro-dibattito Disagio giovanile, Territorio e Speranza, in programma domani mattina nella sala convegni del Valentianum.

Una tavola rotonda che metterà a confronto esperti, educatori e giovani, per indagare le cause del malessere giovanile e individuare strumenti di contrasto efficaci. L’assenza di prospettive, la difficoltà di inserirsi nel mondo del lavoro, la solitudine amplificata dall’era digitale: i giovani di oggi si trovano a navigare in un contesto complesso, ma il territorio può e deve offrire strumenti per restituire loro speranza e opportunità.

Il futuro si misura nella capacità di ascoltare i giovani, di comprenderne le inquietudini, di offrire loro radici e ali. Quali sono le sfide che le nuove generazioni affrontano in un territorio complesso e spesso dimenticato? Quali strumenti può offrire la comunità per contrastare il senso di smarrimento e solitudine? La speranza, in questo contesto, non è una parola vuota ma un impegno concreto: costruire insieme un tessuto sociale che non lasci indietro nessuno. All’incontro – patrocinato anche dall’Università della Calabria, Dipartimento di Cultura, Educazione e Società – prenderanno S.E. Mons. Attilio Nostro, vescovo della Diocesi di Mileo-Nicotera-Tropea; don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud; il prof. Giancarlo Costabile, Docente di Pedagogia dell’Antimafia presso Unical; Nancy Cassalia, Coordinatrice territoriale di “Crisi come Opportunità”. 

Giovedì 27, invece, alle 10, sempre al Valentianum, si terrà un incontro dedicato a un tema quanto mai attuale: Donne, diritti e dignità: ruolo sociale e contrasto alla violenza. Un confronto necessario su una questione che, purtroppo, continua a segnare drammaticamente il nostro tempo. Dalla parità salariale alla lotta contro la violenza di genere, il dibattito offrirà spunti di riflessione per comprendere a che punto siamo e quali passi ancora devono essere compiuti per una società più equa e rispettosa. In un’epoca in cui le donne continuano a lottare per il riconoscimento pieno della loro dignità, questo incontro si propone di essere un faro acceso sulla realtà, sulle battaglie vinte e su quelle ancora da combattere. Il rispetto, la parità, la libertà non possono essere slogan, ma pilastri su cui costruire una società più giusta. Un incontro che si trasforma in un appello: proteggere, educare, cambiare.

L’incontro sarà presentato e coordinato dalla prof.ssa Marcella Mellea – Presidente della Commissione Cultura e Politiche Sociali del Comune di Vibo Valentia – e vedrà la partecipazione del sindaco, dott. Enzo Romeo; dell’avv. Stefania Figliuzzi, Presidente del centro antiviolenza regionale “Attivamente Coinvolte APS”; del dott. Nicola Raffaele, segretario Confartigianato. All’incontro prenderanno parte classi di studenti del Lice Statale “V. Capialbi”, guidati dalla prof.ssa Ines Calafati, che proporranno una serie di performance teatrali collegate al tema oggetto dell’incontro. L’incontro, inoltre, sarà allietato dalla musica e dai canti della prof.ssa e musicista Lucia Quattrocchi; avrà, inoltre, come cornice di colori e immagini, un’ esposizione di opere di artisti vibonesi.      

La chiusura delle Giornate Leoluchiane sarà affidata ai più giovani, protagonisti dell’incontro Giubileo, Speranza e Cura per il Creato, che si terrà venerdì 28 febbraio alle 10, sempre nella sala convegni del Valentianum. Gli alunni dell’Istituto Comprensivo I Circolo, guidati dalla Dirigente scolastica Mimma Cacciatore, porteranno il loro contributo attraverso un concerto e, successivamente, realizzeranno un gesto dal forte valore simbolico: la piantumazione di piante e fiori in Piazza San Leoluca.

Un vero e proprio gesto di rinascita, oltre che di riflessione; un atto che richiama l’invito di Papa Francesco, ribadito nel Giubileo della Speranza del 2025, a prendersi cura della Casa Comune. Piantare un una pianta, un fiore, un albero, significa guardare al futuro con fiducia, riconoscendo che il bene seminato oggi sarà il frutto di domani. Un atto simbolico, ma anche profondamente reale: affondare le radici della speranza nella terra, consegnare al futuro il compito di crescere, germogliare, dare frutti. (rvv)

Successo a Soriano Calabro per il Giubileo degli Artisti

È stato un momento di grande valore culturale e spirituale, volto a celebrare l’arte come linguaggio di speranza e come strumento di dialogo tra fede, cultura e società, il Giubileo degli Artisti svoltosi a Soriano Calabro.

La Giornata Giubilare è stata organizzata su iniziativa della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea dedicata agli artisti e al mondo dello spettacolo in collaborazione con il Comune di Soriano Calabro, il Polo Museale di San Domenico, la Parrocchia di San Martino e i Padri Domenicani.

L’importante evento si è aperto con l’inaugurazione della mostra d’arte presso il Polo Museale di Soriano, che ha visto oltre cento opere di pittura e scultura, realizzate da artisti provenienti da tutta la provincia e dedicate al tema della speranza che rimarranno in esposizione per un mese.

La mostra è stata inaugurata dal Vescovo mons. Attilio Nostro, dalla direttrice del museo Mariangela Preta, dal sindaco di Soriano Antonino De Nardo e da padre Rosario Licciardello op ed ha visto una importante e numerosa partecipazione. Subito dopo, presso la Parrocchia di San Martino, i ragazzi delle scuole di Soriano hanno assistito alla proiezione del cortometraggio “Aldilà del mare”, alla presenza del cast del film e dell’attore vibonese Costantino Comito, approfondendo temi di grande rilevanza sociale come la speranza nei viaggi difficili e il drammatico fenomeno del traffico di organi, contemporaneamente alla sezione visiva, uno spazio speciale è stato dedicato alla poesia e alla letteratura, con la partecipazione di scrittori e poeti, che si sono alternati in un reading poetico presso la sala consiliare dello stesso comune e guidati dallo scrittore vibonese Michele Petullà

La giornata di domenica 16 febbraio ha avuto inizio con un momento di accoglienza e preghiera presso la Parrocchia di San Martino, arricchito dall’accompagnamento del coro dominicus diretto dal maestro Gianfranco Cambareri, a cui ha avuto seguito un incontro con gli artisti sul tema “L’arte come linguaggio di speranza”, con la partecipazione di Stefania Mancuso, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, e della direttrice de Polo Museale Mariangela Preta

In conclusione, tutti i partecipanti hanno preso parte ad un cammino meditativo con la lettura di passi tratti dalle lettere di Papa Francesco agli artisti fino a raggiungere il Santuario di San Domenico dove è stata celebrata la Santa Messa da mons. Nostro.

«Questo giubileo – ha detto mons. Nostro – ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul ruolo dell’arte e dello spettacolo come strumenti di crescita spirituale e dialogo culturale» per «riscoprire il valore profondo dell’arte come veicolo di speranza e di bellezza condivisa». (rvv)

PIZZO – La mostra “Cuori d’inchiostro”

Fino al 23 febbraio è possibile visitare, al Castello Aragonese, la mostra Cuori d’inchiostro”, organizzata dall’amministrazione comunale di Pizzo, grazie al consigliere comunale delegato alla cultura, Giocchino Puglisi, e curata dall’archeologa vibonese Mariangela Preta.

L’esposizione vuole far scoprire ai visitatori un copioso carteggio tra alcune coppie nate all’interno di nobili famiglie monteleonesi oltre che offrire suggestioni e conoscenza della storia dello scambio epistolare tra la fine del 1800 e gli anni ‘20 del Novecento attraverso oggetti d’arredo, strumenti e carte filigranate. Due i momenti offerti dall’amministrazione comunale  su cui il pubblico potrà soffermarsi: i corrispondenti, ovvero le figure protagoniste del carteggio, costituito da un una raccolta di oltre 200 lettere di proprietà di Anita Preta Palermo dei Principi di Santa Margherita, concessa in mostra, in quanto documento storico. Un focus su carta, inchiostro e tutto il necessario prima dell’avvento della posta elettronica.

«Queste lettere offrono l’opportunità di fare un viaggio affascinante tra storia, arte e quotidianità – ha spiegato Mariangela Preta –. La mostra intende presentare uno spaccato della vita politica e sociale che si svolgeva sul finire dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. La ricchezza degli argomenti trattati nella corrispondenza è tale da stimolare un approccio storico-critico capace di illustrare le più varie dinamiche e problematiche di un’epoca giustamente considerata un passaggio cruciale nella formazione della società moderna». (rvv)