RICADI (VV) – Inaugurate le mostre Il Museo delle Caldaie” e MaINN

Si potranno visitare fino a gennaio “Il Museo delle Caldaie” e MaINN – Materiali innovativi per l’edilizia”, le mostre inaugurate nei giorni scorsi alla Green Station di Santa Domenica di Ricadi e promosse da Legambiente Calabria e con il supporto del circolo di Ricadi e degli altri circoli vibonesi.

L’esposizione, che rientra nell’ambito della campagna “Per un salto di classe”, promossa da Legambiente e Kyoto Club, puntano a sensibilizzare sull’obsolescenza degli impianti di riscaldamento a gas e a promuovere l’utilizzo di materiali innovativi e riciclati, sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni. Il messaggio principale è chiaro: la scelta di materiali naturali e sostenibili, in un’ottica di bioeconomia circolare, è cruciale per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica.

L’evento è stato anche un’occasione per sensibilizzare sui cambiamenti climatici e i loro effetti, attraverso la presentazione del progetto “Calabria al Centro del Mediterraneo”. Cofinanziato dalla Regione Calabria e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il progetto prevede una mostra itinerante sui cambiamenti climatici in Calabria e nel bacino del Mediterraneo, che toccherà le cinque province della regione.

L’evento ha registrato una grande partecipazione di cittadini, giovani, associazioni e autorità locali. Il presidente del circolo di Legambiente di Ricadi, Francesco Saragò, ha aperto i lavori soffermandosi sull’efficienza energetica degli edifici e sulla normativa per la gestione degli impianti termici. Ha inoltre annunciato le attività che coinvolgeranno scuole e ordini professionali nel mese di gennaio.

Tra i diversi interventi, quello dell’architetto Emanuele Miano, che ha approfondito gli aspetti tecnici delle mostre, e della presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta.

«Con iniziative come questa – ha dichiarato Parretta – vogliamo sottolineare la gravità della crisi climatica ma, allo stesso tempo, offrire risposte concrete. Siamo impreparati agli impatti crescenti del cambiamento climatico, ma per raggiungere la neutralità climatica e migliorare la qualità della vita dobbiamo ripensare il patrimonio edilizio e l’urbanistica in chiave sostenibile. L’efficienza energetica degli edifici, la riduzione dei consumi e l’adozione di fonti rinnovabili non solo aiutano l’ambiente, ma portano vantaggi economici significativi».

L’edilizia al centro della transizione energetica

Il settore edilizio riveste un ruolo cruciale nella transizione ecologica. In Italia, il consumo energetico del settore residenziale rappresenta circa il 29% del totale (dati 2022) ed è in gran parte legato a fonti fossili, come metano e gasolio. Questi contribuiscono significativamente alle emissioni di gas climalteranti e al caro energia, che grava soprattutto sulle famiglie più vulnerabili.

La Direttiva europea “Case Green”, in vigore dal maggio 2024, impone ai governi nazionali misure per migliorare l’efficienza energetica, con particolare attenzione agli edifici con le peggiori prestazioni. In Italia, a partire dal 1° gennaio 2025, non sarà più possibile beneficiare di agevolazioni per l’acquisto di caldaie a gas, mentre dal 2040 scatterà il divieto di commercializzazione di questi impianti. “Decarbonizzare l’edilizia è un obiettivo ambizioso ma realizzabile,” ha sottolineato Parretta. “Le tecnologie e le competenze esistono: dobbiamo lavorare affinché tutti possano vivere in edifici di classe A.” (rvv)

SANTA DOMENICA DI RICADI (VV) – S’inaugura le mostre della campagna di Legambiente e Kyoto Club

S’inaugurano domani, a Santa Domenica di Ricadi, alle 18, alla Green Station, due mostre innovative: il Museo delle Caldaie e MaINN – Materiali Innovativi e Sostenibili.

Le esposizioni, promosse da Legambiente Calabria con il supporto del Circolo territoriale Legambiente Ricadi, vogliono raccontare il grande cambiamento in corso nel modo di progettare e costruire, fornendo ai cittadini informazioni trasparenti per scegliere consapevolmente materiali che migliorino la qualità abitativa e la sostenibilità ambientale.

Nei giorni successivi all’inaugurazione, sono previste iniziative dedicate al coinvolgimento delle scuole, per sensibilizzare anche le nuove generazioni sui cambiamenti climatici e sul tema della sostenibilità edilizia.

Un’occasione unica per scoprire soluzioni all’avanguardia che promuovono un futuro più sostenibile, con particolare attenzione al settore edilizio, uno dei principali responsabili dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra in Italia.

Secondo il Rapporto annuale di ENEA sulle certificazioni energetiche, al 2023 ben il 62,7% degli edifici residenziali italiani ricade nelle ultime tre classi energetiche (dalla E alla G), evidenziando problemi di isolamento termico e dispersione energetica. Questa inefficienza incide non solo sull’ambiente, ma anche sui costi energetici delle famiglie.

La campagna #PerUnSaltoDiClasse di Legambiente e Kyoto Club punta a sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza di rendere gli edifici più efficienti e meno impattanti, grazie a soluzioni come:

  • L’uso di materiali innovativi e sostenibili, facilmente reperibili sul mercato, che garantiscano proprietà ignifughe, termoisolanti e fonoassorbenti;
  • L’elettrificazione dei consumi termici attraverso fonti rinnovabili;
  • L’autoproduzione e l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. (rvv)

VIBO – L’incontro “L’unione è energia”

Domani pomeriggio, alle 15, nella sede della Camera di Commercio di Vibo, si terrà l’incontro tematico “L’unione è energia”.

Si tratta del primo appuntamento del programma di incontri a sostegno della costituzione di comunità energetiche rinnovabili (CER) nei territori di riferimento promosso dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia nell’ambito delle politiche di promozione della transizione energetica, aderendo all’attività centralizzata proposta da Unioncamere, prosegue le azioni informative/formative per le imprese.

 La riunione è finalizzata ad approfondire il funzionamento e gli aspetti legislativi delle comunità energetiche rinnovabili, il loro ruolo sociale, i servizi erogati dall’Ente camerale per favorire la transizione energetica delle imprese e, dunque, le opportunità di risparmio e di sviluppo che possono realizzare, posizionandosi, così, in un contesto di crescita sostenibile.

Per l’Ente camerale interverranno all’incontro il presidente Pietro Falbo, che aprirà i lavori con i saluti istituzionali, e Maurizio Caruso Frezza, responsabile servizio competitività e sviluppo delle imprese e del territorio, per la presentazione dei servizi interni per la transizione energetica. A presentare la Fondazione Ensieme e la sua attività sarà il suo presidente Salvatore Prestia, mentre il direttore generale Antonio Procopio evidenzierà il sistema nazionale delle comunità energetiche rinnovabili e lo specifico aspetto che il sistema Ensieme parte dalla Calabria; Maria Paola Borelli, dell’ufficio legale, che affronterà la tematica del passaggio dal singolo alle associazioni energetiche e lo sviluppo normativo delle CER. A parlare del ruolo sociale delle CER sarà, poi, Rosario Bressi portavoce del Forum del Terzo Settore Catanzaro-Soverato, mentre con l’intervento di Luigi Rocca, Designer, si comprenderà che anche la comunicazione è rinnovabile. I lavori saranno moderati da Lorena Pallotta, giornalista.

«Negli ultimi anni la transizione energetica è divenuta un tema centrale nei dibattiti politici, economici e ambientali a livello globale – ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio Catanzaro Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo –. Questa trasformazione è guidata dall’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni di gas serra e garantire un approvvigionamento energetico sostenibile per le generazioni future».

«Ognuno deve fare la sua parte, anche le imprese, trovando vantaggi produttivi e di business – ha concluso –. La nostra azione è mirata a far sì che tutto questo avvenga nella migliore consapevolezza e nella massima utilità per imprese e territori». (rvv)

A Pizzo ha fatto tappa la campagna “Radici” di FI

La campagna di ascolto Radici di Forza Italia ha fatto tappa a Pizzo.

In questa tappa si sono confrontati sui maggiori temi d’attualità i principali dirigenti del partito a livello locale e regionale, dal capogruppo in consiglio regionale e coordinatore provinciale Michele Comito all’assessore Rosario Varì, passando per il parlamentare Giovanni Arruzzolo ed altri.

A fare gli onori di casa il sindaco della cittadina tirrenica, Sergio Pititto, il quale ha illustrato le peculiarità del territorio e le sue necessità, rimarcando il grande aiuto che il centrodestra sta dando anche alle realtà locali.
Tra i bisogni maggiormente evidenziati e legati al territorio costiero, ovviamente, vi è la depurazione, sulla quale sia l’assessore Varì che il coordinatore Comito hanno avuto modo di intervenire ricordando le molteplici iniziative condotte dalla squadra di governo regionale ed in primis dal presidente Roberto Occhiuto; e proprio tra le ultimissime iniziative è stato ricordato il bando per le agevolazioni destinate alle strutture turistico-ricettive.
Mare ma anche viabilità, necessità di attrarre nuovi finanziamenti, investimenti per far crescere l’economia locale sono stati gli argomenti affrontati a più riprese grazie agli interventi del pubblico presente, fatto di amministratori, simpatizzanti e semplici cittadini.
In conclusione non sono mancati i ringraziamenti a chi ha contribuito e sta contribuendo a far crescere il partito, e quindi al deputato Giuseppe Mangialavori – elogiato a più riprese per il suo lavoro che si traduce in importanti finanziamenti per tutti i Comuni della provincia – ed al deputato e coordinatore regionale Francesco Cannizzaro.
Una classe dirigente in salute che sta guidando il partito ad una sempre maggiore espansione, nell’ottica di una politica vicina alla gente ed ai territori, come confermato dalla recente convention di Lamezia Terme alla presenza del segretario nazionale Antonio Tajani in occasione della presentazione di centinaia di nuove adesioni. (rvv)

VIBO – Si presenta il libro “Racconti poetici di Natale”

Domani pomeriggio, a Vibo, alle 18.30, alla Chiesa del Rosario, sarà presentato il libro Racconti Poetici di Natale di Michele Petullà, edito da Libritalia.

L’incontro – che rientra nel programma degli eventi natalizi organizzati dal Comune, in collaborazione con altri enti (in questo caso con la storica Arciconfraternita Maria SS. del Rosario e la casa Editrice Libritalia) – vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama culturale e istituzionale. Aprirà la serata il Sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, che porterà i saluti istituzionali e sottolineerà l’importanza di eventi culturali di tale portata per la comunità cittadina. A seguire, i saluti di Stefano Soriano, assessore alla Cultura, di Franca Falduto, Responsabile USR Consulte studentesche, e Pino Mirabello, priore dell’arciconfraternita del SS. Rosario.

Interverranno poi mons. Filippo Ramondino, Rettore dell’Arciconfraternita, Direttore dell’Archivio storico diocesano e scrittore; Ines Calafati, filologa e docente di Italiano e Latino presso il Licevo “V. Capialbi”; Vincenzo Varone, affermato giornalista e scrittore; Giovanna Congestrì, Responsabile della Delegazione vibonese del FAI. Sarà presente, ovviamente, l’autore del libro, Michele Petullà, che ne illustrerà le caratteristiche, le simbologie e i significati che stanno alla base, e risponderà alle domande dei relatori e del pubblico. Gli interventi dei relatori mireranno a esplorare come i Racconti Poetici di Natale riescano a trasmettere un messaggio di speranza e di calore familiare, elementi sempre più necessari in un’epoca di crescente disconnessione sociale. (rvv)

VIBO – Si presentano i servizi educativi museali 2025

Domani mattina, a Vibo, nel salone principale del Castello di Vibo Valentia, sede del Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”, saranno presentati i servizi  educativi museali 2025.

Un ricco programma di giochi, laboratori sperimentali sulle produzioni agricole e artigianali del mondo antico, seminari di archeologia, workshop teatrali e spettacoli rivolti a tutti, scuole, associazioni, cittadini e turisti, reso possibile da un’apposita linea di finanziamento ministeriale.

Un servizio educativo moderno ed efficiente al servizio della crescita culturale della Città di Vibo Valentia e del suo territorio, all’insegna di un sempre maggiore impegno del Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Nazionali Calabria per il rilancio del Museo vibonese, che proprio di recente è stato inserito nel Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del Ministero della Cultura, destinatario di un finanziamento di 1.5 milioni di euro finalizzati al restauro e riallestimento del Museo.

Ad accompagnare grandi e piccini alla conoscenza del patrimonio archeologico vibonese sarà una guida d’eccezione, il conte Vito Capialbi, l’illustre studioso ottocentesco cui è intitolato il Museo, trasformato in mitico supereroe la cui immagine aleggia ancora oggi tra le fredde mura del castello, per riapparire solo ai visitatori più curiosi, capaci di interrogare gli oggetti antichi e di ascoltarne il racconto.

Parteciperanno alla conferenza stampa, oltre al direttore del Museo Maurizio Cannatà (che coordinerà i lavori), il Direttore Regionale Musei Fabrizio Sudano, la Dirigente dell’Ambito Territoriale di Vibo Valentia dell’Ufficio Scolastico Regionale Concetta Gullì, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Vibo Valentia Vania Continanza, l’Assessore alla Cultura Stefano Soriano, la Responsabile della Compagnia Teatrale BA17 Angelica Artemisia Pedatella, l’Archeologio Gianluca Sapio e il responsabile del Gruppo Archeologico “Altano” Salvatore Fida.

Prevista anche la partecipazione di numerose rappresentanze di studenti e docenti delle istituzioni scolastiche del territorio che prenderanno parte in via sperimentale ai primi laboratori, che saranno poi liberamente prenotabili dalle scuole e dal pubblico a partire dal mese di gennaio 2025. (rvv)

ROMBIOLO (VV) – Domani incontro con il regista, attore e scrittore Felice Maria Corticchia

Domani pomeriggio, a Rombiolo, alle 17.30, all’Auditorium Comunale, si terrà l’incontro culturale col regista, attore e scrittore Felice Maria Corticchia.

L’evento culturale, a cura di Antonella Daffinoti, è organizzato dall’Archeoclub d’Italia Aps “ARMOS” e patrocinato dal Comune di Rombiolo. 

I lavori, moderati da Orietta Barbuto, prenderanno il via con i saluti istituzionali del sindaco Caterina Contartese

A conversare con l’autore, attore e regista sarà il giornalista Ivan Fiorillo. L’iniziativa sarà accompagnata da alcuni intermezzi musicali.  

Nato a Palermo, romano d’adozione, considerato tra gli artisti più eleganti e colti dello scenario italiano, Felice Maria Corticchia è capace come pochi di mescolare leggerezza, ironia e impegno sociale. Tra gli impegni più significativi del 2025, la direzione artistica dell’undicesima edizione del Premio Massimo Jaboni – Una vita per il Cinema”(rvv)

VIBO – Il focus su “Il ruolo delle donne in politica e nella società”

Domani pomeriggio, a Vibo, alle 17.30, nella sede di Vibo Valentia dell’Ente Camerale al Valentianum, si terrà il convegno “La Costituzione e le Madri costituenti: protagoniste della democrazia paritaria”, promosso da Ande – Associazione Nazionale Donne Elettrici, sezione Vibo con la sua presidente Maria Pia Masè e compartecipato dalla Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia guidata dal presidente, Pietro Falbo.

Quello delle madri costituenti rappresenta, infatti, il primo passo tangibile compiuto dalle donne nell’attività politica del paese dopo l’esperienza della Resistenza, un impegno concreto che da allora si è sempre più strutturato e organizzato e che, ancora oggi, le vede in trincea per rivendicare una effettiva emancipazione ancorata ad una reale parità nelle opportunità, nella carriera professionale, nei trattamenti giuridici ed economici, nella configurazione di un welfare più rispondente e rispettoso delle specificità.

I lavori si apriranno con i saluti istituzionali del presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo, del presidente nazionale A.N.D.E., Marisa Fagà e di quello provinciale Maria Pia Masè, che, inoltre, introdurrà e modererà l’incontro.

Ad approfondire le tematiche, con i loro qualificati contributi, saranno poi la senatrice Anna Rossomando, vicepresidente del Senato della Repubblica; Antonella Mancuso, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio e Rosalinda Romano, consigliere e componente della Giunta camerale.

Il filo conduttore sarà incentrato dunque, sulla lotta a qualsiasi discriminazione e violenza, nell’affermazione di una parità di genere che non è solo un diritto umano fondamentale, ma condizione necessaria e imprescindibile per uno sviluppo reale, inclusivo, equo e sostenibile, di cui le donne, oggi come in passato, possono e devono essere, e di fatto lo sono, protagoniste attive nella loro massima espressione di dignità, libertà e capacità. (rvv)

A Filadelfia conclusa prima campagna di ricerca al sito di Castelmonardo

Si è conclusa, a ottobre, la prima campagna di ricerca presso il sito archeologico di Castelmonardo di Filadelfia, sotto la direzione scientifica del prof. Carlo Citter, dell’Università di Siena.

I lavori svolti dal team internazionale di archeologici guidati dell’archeologa e antropologa forense Assunta Campi hanno consentito un’importante raccolta di dati che costituiranno la base per le campagne future. 

Nei mesi di settembre ed ottobre è stato realizzato un rilievo fotogrammetrico assieme alla ricognizione e all’analisi muraria delle evidenze archeologiche edite ed inedite presenti nell’area archeologica. 

La campagna di ricognizione, che ha riguardato le tre alture che caratterizzano l’antico abitato di Castelmonardo ha portato all’individuazione di 19 UT (Unità topografiche) di grandi dimensioni e alla realizzazione di 412 complessive tra schede USM (Unità stratigrafica muraria), US (Unità stratigrafica) e schede USR (Unità stratigrafica di rivestimento). 

Oltre alla rocca, edificata sulla seconda altura, ed alle numerose chiese collocate in località “Le Chiese” (terza altura), lo studio del territorio ha fatto emergere la possibile presenza di cave e/o aree di asportazione ed alcuni complessi, probabilmente, con funzione abitativa. 

Numerosi sono i resti di grotte rupestri, cisterne e sostruzioni presenti, in particolar modo, sulla prima altura. 

Contestualmente hanno preso concretezza lo studio della bibliografia e delle fonti e lo studio del materiale ceramico proveniente da indagini precedenti; si tratta di ceramica da fuoco, mensa e dispensa inquadrabile in un arco cronologico compreso tra il XII al XVII secolo. 

Nei prossimi mesi si procederà con un lavoro di elaborazione dei dati e di programmazione delle future campagne di scavo archeologico. 

Di fondamentale importanza sono stati gli incontri con gli studenti delle scuole locali, la popolazione e la presentazione del progetto nel corso di vari convegni a carattere internazionale. 

Si tratta, senza alcun dubbio, di un sito di grandi dimensioni e di grande importanza storica che aspetta solamente di essere riportata alla luce. 

Soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Anna Bartucca.

«Il recupero di Castelmonardo – dicono gli amministratori – si inserisce nel programma di recupero culturale e storico delle nostre radici nella prospettiva di offrire alla collettività nuovi slanci di crescita e (anche), con il dichiarato obiettivo di lasciare in eredità alle nuove generazioni un patrimonio di cui essere fieri e sul quale investire nel futuro.

Un ringraziamento speciale, dunque, a  tutta l’equipe, magistralmente coordinata dal prof. Carlo Citter archeologici e seguita dall’archeologa e antropologa forense Assunta Campi, per il suo costante impegno e per il contributo scientifico e operativo che sta profondendo in questa avventura». (rvv)

MILETO (VV) – Sabato il convegno su “L’olivo della madonna”

Si intitola  L’olivo della Madonna: percorso di valorizzazione e speranza della varietà Leucocarpa il convegno in programma sabato 23 novembre, a Mileto, nella Sala Conferenze del Palazzo San Giuseppe e organizzato dalla sede di Vibo Valentia di Archeoclub d’Italia con il fattivo sostegno di Mons. Attilio Nostro, Vescovo di Mileto e Delegato Cec per il Servizio di Pastorale Giovanile.

All’iniziativa hanno dato il patrocinio l’Arsac – Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese; il Comune di Mileto; le diocesi di Cefalù e di Oppido Mamertina-Palmi, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia e la Regione Calabria.
«Il convegno nasce dalla necessità di fare il punto sulle iniziative interregionali per la valorizzazione e la tutela del cosiddetto Olivo della Madonna, ovvero di quella varietà che al momento dell’invaiatura trasforma le sue olive da verdi in bianche (Leucocarpa) per come tracciato dall’archeologa Anna Rotella, vicepresidente di Archeoclub sede di Vibo Valentia, ideatrice del progetto, e di approfondire gli aspetti storici, antropologici, scientifici e culturali che in futuro potranno guidare in maniera ancora più efficace le iniziative da intraprendere per sostenere la valorizzazione di questo sorprendente olivo favorendone la diffusione e quindi la conoscenza così da poterne scongiurandone l’estinzione», ha detto Rosario Santanastasio, presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia.
«E – ha aggiunto – preparare i post informativi che vedremo esposti alla Conferenza, sono stati proprio i detenuti degli Istituti Penitenziari. Noi crediamo nel reinserimento sociale attraverso la conoscenza!».
«L’Olivo Bianco della Madonna – ha spiegato Santanastasio – veniva utilizzato per la produzione dell’olio che serviva ad alimentare le lampade soprattutto nelle chiese. Con l’avvento dell’energia elettriva, questa pianta è stata coltivata sempre di meno e rischiava l’estinzione a danno della biodiversità. L’archeologa Anna Rotella, dopo anni di ricerca, con documentazione e attività sul campo, è riuscita a ritrovare la pianta. Grazie al supporto delle Diocesi siamo riusciti a metterla a dimora in tante parrocchie e conventi, favorendo la riproduzione. Ora il progetto è esteso agli Istituti Carcerari».
I lavori, moderati da Fortunata Flora Rizzo, vicepresidente nazionale Archeoclub d’Italia e Francesca Romano, aegretaria Archeoclub sede di Vibo Valentia, si svilupperanno in tre sessioni precedute dai saluti di Mons. Attilio Nostro e Rosario Santanastasio, presidente nazionale Archeoclub d’Italia oltre che di Salvatore Fortunato Giordano, sindaco di Mileto, di Maria Mallemace, Sabap per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia; di Enzo Perri, direttore Crea Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura ed Agrumicoltura e di Stefania Randazzo, presidente Archeoclub d’Italia di Cefalù.
Oltre alle relazioni nel corso dei lavori del convegno, verranno rese note le tante iniziative di condivisione e promozione del percorso intrapreso a sostegno della varietà di olivo dalle bianche drupe tra le quali segnaliamo la presentazione del promo del documentario White Olives of the Madonna di Claire Marie Vogel e di Elena Valeriote e la proiezione dello showreel a cura de LaC TV su La messa a dimora dei giovani Olivi della Madonna, donati dalla sede Archeoclub di Vibo Valentia e accolti presso sette degli Istituti penitenziari della Calabria Cosenza, Crotone, Laureana di Borrello, Locri, Palmi, Rossano e Vibo Valentia.
Le stesse case circondariali i cui ospiti hanno lavorato sulla storia della varietà dalle bianche drupe per produrre dei pannelli che saranno in mostra nella sessione poster del convegno.
«Entrando più nel particolare i lavori della prima sessione saranno introdotti da un breve intervento dell’archeologa Anna Rotella, ideatrice del progetto sull’olivo bianco – ha spiegato Anna Murmura, presidente Archeoclub d’Italia, sede di Vibo Valentia – a seguire la relazione di Mario Panarello, dell’Accademia Fra i legni della vergine: gli alberi nella simbologia mariana e ancora Paola Puma, del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, condurrà i presenti in un “Museo senza muri” per il patrimonio culturale vivente dell’olivo bianco in Calabria».
«Dopo la pausa caffè, offerta dalla diocesi di Mileto – ha proseguito – i lavori continueranno con una relazione a più mani ad opera di Enzo Perri, Samanta Zelasco, Luca Lombardo, Santina Rizzo, Gianluca Godino, ricercatori del Crea Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Rende che aggiorneranno i convegnisti sull’aspetto più strettamente tecnico scientifico della Caratterizzazione morfo-bio-agronomica e molecolare della CV Leucocarpa».
«Gli interventi della prima sessione – ha proseguito ancora – saranno completati dalla relazione di respiro più generale di Maurizio Angotti, responsabile del centro di sviluppo agricolo Arsac Vibo Valentia, dal titolo “Il ruolo ecologico della biodiversità in agricoltura”, tema tanto caro a tutti i partecipanti. Chiuderà i lavori della prima sessione S.E.R. Mons. Giuseppe Alberti, Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi nonché Delegato Cec per i Problemi Sociali, del Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato.
«Al termine della pausa buffet – ha detto ancora Murmura – a cura sempre dalla diocesi di Mileto, i lavori riprenderanno con un focus specifico su un aspetto tanto caro all’Archeoclub Vibo Valentia ovvero quello più strettamente legato al messaggio portato dalla messa a dimora dell’olivo presso gli Istituti carcerari ovvero …di riconciliazione e speranza un simbolo di rinascita che può illuminare il percorso di chiunque vi abbia partecipato… per usare le parole di una delle responsabili dell’area educativa del carcere di Palmi».
«A seguire – ha aggiunto – per sarà il turno di Gerardo Guerriero Liberato, Provveditore per l’Amministrazione Penitenziaria della Regione Calabria che affronterà il più che mai attuale tema Giustizia e lavoro; Marcello Sestito, del Dipartimento di Architettura dell’Università di Reggio Calabria proporrà una proposta di Un museo per gli olivi del Mediterraneo nel recupero dell’ex carcere circondariale di Cittanova».
«Punto nodale della sessione – ha evidenziato – saranno i sette lavori eseguiti dagli ospiti delle Case Circondariali che hanno aderito al progetto con dedizione Cosenza Leucocarpa, Foglie d’argento e frutti di perla; Crotone L’Olivo: un segno per far crescere PACE; Laureana di Borrello L’Olivo della Madonna e le drupe bianche: terreno fertile per il cambiamento e la rinascita; Locri Il chiarore della luce profusa dall’olio amico illumini e accenda i nostri occhi e i nostri cuori nella verità e nella giustizia; Palmi Leucolea nella dimora e nella speranza del recluso; Rossano L’olivo della Speranza e Vibo Valentia, L’albero della vita».
«Completeranno la sessione – ha concluso – i poster realizzati dal Coro Santa Maria Assunta di Gimigliano (CZ), che ha operato per la messa a dimora L’Olivo bianco di Papa Francesco al Santuario della Madonna di Porto; i lupetti del Gruppo scout RC3-Tabor Asci Esploratori e Guide d’Italia Costruiamo la Pace, Per diffondere l’amore per la natura Piantiamo un albero; la classe VB dell’Istituto Tecnico Agrario di Caulonia che negli anni scorsi si è impegnata su un progetto di conoscenza della Leucolea pianta dalle olive bianche; e la sezione crotonese di Italia Nostra che da anni sta operando per La messa a dimora dell’Olivo della Madonna tra sacro e sociale e la Parrocchia di Dinami (VV) che ha proceduto a Al convento di San Francesco di Soreto 150 esemplari di olivo bianco sono una realtà». (rvv)