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CROTONE – L’iniziativa del Circolo Ibis: quattro virtual tour nella Crotone vecchia

È una bella iniziativa, quella promossa dal Circolo Ibis per l’ambiente Odv Crotone, che propone quattro virtual tour alla scoperta della Crotone vecchia, con l’obiettivo di cogliere aspetti curiosi e in parte inediti della storia della città.

L’iniziativa, che rientra nell’ambito del progetto Biblioteca Casa di Quartiere “Bibliotec@…un libro ovunque, (Piano Cultura Futuro Urbano del Mibact), promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crotone, va a sostituire le visite guidate a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria.

Con il primo tour “Il Centro storico polo di servizi culturali della città” verranno visitate le proprietà comunali (e demaniali) del vecchio abitato che negli ultimi decenni sono stati utilizzati come sede per servizi culturali comunali quali biblioteca, museo, pinacoteca e archivio storico. Altri immobili invece sono stati adibiti a luoghi di incontro, polifunzionali per attività culturali ed uffici per la gestione del patrimonio culturale. Il monastero di Santa Chiara, la chiesa di Santa Margherita, il bastione Toledo, il convento di S.Giovanni di Dio, il bastione S.Caterina del castello si apriranno ai visitatori per raccontarci le loro origini e ciò che attualmente accolgono.
Il secondo tour “Figure e segni a protezione delle case e dell’abitato” ci porta a riconoscere le forme che gli antichi scalpellini e i mastri muratori incisero e modellarono nella tenera arenaria dei portali, delle finestre e dei balconi, e negli angoli di palazzi, case e campanili, per dialogare con il mondo del soprannaturale e per chiedere protezione pel la casa e per tutto l’antico abitato.
“Il fitto tessuto abitativo ed ecclesiastico durante il viceregno spagnolo: dalle case palaziate alle chiese” diventa invece una full immersion nella “Cotrone” del XVI secolo, in un vortice artistico-architettonico di volute, cavalieri per le campane, “cortigli” esterni alle case, “vignani” da cui affacciarsi o chiacchierare.
Infine, con l’ultimo tour “La città fortezza di Gian Giacomo d’Acaya” si rende omaggio all’immane opera ideata dal nobile cavaliere e ingegnere pugliese, anch’essa realizzata agli inizi del 1500. Cinque bastioni a pianta pentagonale e due rivellini, collegate da cortine per una estensione di 2.700 metri di lunghezza hanno protetto la popolazione dagli attacchi di terra e di mare per oltre due secoli.
I video saranno disponibili sul portale ufficiale del progetto: bibliotecaarmandolucifero.it. (rkr)