;
Gli ordini territoriali a confronto con la Regione per dare più valore a 19 professioni sanitarie

Gli ordini territoriali a confronto con la Regione per dare più valore a 19 professioni sanitarie

Un importante confronto e dialogo  si è svolto tra la Regione Calabria e la Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, e gli Ordini della Calabria per dare più valore a 19 professioni sanitarie.

Se ne è discusso nel corso del convegno La multidisciplinarità al servizio dei cittadini, svoltosi in Cittadella regionale, che ha registrato l’intervento del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, la cui presenza «vuole significare la vicinanza della Regione Calabria a questi Ordini professionali. È un vostro diritto sedervi ai tavoli con le istituzioni e richiedere maggiore considerazione».

«Rappresentiamo ben 19 professioni sanitarie per un totale di 220.000 iscritti a livello nazionale e circa 5.000 nella nostra Regione – hanno evidenziato i responsabili scientifici del convegno, Giovanni De Biasi, Massimo Morgante e Salvatore Liserre, rispettivamente presidenti dell’ordine TSRM e PSTRP di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Reggio Calabria e Cosenza – e abbiamo scelto appositamente di realizzare l’appuntamento in Regione per chiedere una maggiore interlocuzione con le istituzioni “la priorità è quella di avviare un tavolo di confronto – tra i decisori politici e le professioni sanitarie che giornalmente assistono i cittadini e ne recepiscono i bisogni, oltre a vivere l’organizzazione del sistema».

«Ringraziamo il presidente Mancuso – ha affermato Giovanni De Biasi – che ci ha sempre accolto e consigliato sulla strada da percorrere. Quella di oggi è stata un’occasione importante di confronto, per gettare le basi per un tavolo di lavoro con le istituzioni, inoltre abbiamo affrontato delle tematiche di rilievo come il PNRR e la nostra visione di ottimizzare la sua realizzazione e la sua contestualizzazione nel nostro territorio, alla luce del Decreto Ministeriale 71. Siamo molto soddisfatti per le numerose presenze e l’entusiasmo registrato».
«Vogliamo maggiore attenzione – ha sottolineato Salvatore Liserre –. Il convegno ha dato risposte concrete sia ai professionisti che alle istituzioni: è un segnale importante per la Calabria».
«Dopo 12 anni di commissariamento – ha dichiarato Massimo Morgante – abbiamo, finalmente, un interlocutore che ascolta. Le 19 professioni sanitarie che racchiudiamo meritano rispetto, perché la sanità non è fatta solo di medici ed infermieri». Il presidente Morgante ha inoltre riportato i messaggi di buon lavoro inviati dal sottosegretario del Ministero della Salute Andrea Costa e dalla sottosegretaria al Ministero per il Sud Dalila Nesci.
Significativa la presenza della presidente nazionale Teresa Calandra: «Noi rappresentiamo la multidisciplinarità e la multiprofessionalità. Bisogna investire sulla prevenzione e potenziare i relativi dipartimenti. La Regione Calabria ha dimostrato che c’è e ci ascolta: questi sono i presupposti per migliorare la sanità calabrese».
È intervenuta anche la dirigente del Dipartimento Salute e Servizi Sanitari, Iole Fantozzi, che, mostrando la sua disponibilità al dialogo e a recepire le istanze, ha apprezzato la presenza di molti giovani nella platea, commentandolo come un segnale di speranza per il futuro. (rcz)