Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, al Museo Archeologico Nazionale, incontro con lo scrittore Marco Felder, alias Guglielmo Pispisa, autore del libro Tutta quella brava gente.
L’evento è stato organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Si parte con i saluti di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria.
Dialogano con l’autore Paola Radici Colace, docente ordinario di Filologia Classica presso l’Università degli Studi di Messina, presidente onorario e direttore del Comitato scientifico del CIS, l’architetto Ottavio Amaro, direttore generale dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e componente del Comitato scientifico del CIS e il giornalista e musicologo Francesco Villari, componente del Comitato scientifico del CIS.
Il libro, edito da Rizzoli, racconta la storia di Tanino Barcellona, estroverso e impulsivo poliziotto siciliano che lavora da molti anni a Roma e vorrebbe rientrare “a casa”, ma che invece viene trasferito per punizione a Bolzano.
Qui, insieme al “ruvido” collega Karl Rottensteiner, con cui forma la “strana coppia investigativa”, affronta un caso di criminalità – un catena di omicidi che funesta la gelida e tranquilla solo in apparenza città del Nord, con un assassino seriale soffoca le sue vittime senza lasciare traccia – che s’intreccia con la storia contemporanea del territorio, l’irredentismo sud-tirolese, e la cultura locale.
Dal confronto dei caratteri dei due personaggi principali, con i rispettivi diversi bagagli di tradizioni e di contraddizioni, emerge uno spaccato sociale e storico poco noto ma assai suggestivo del nostro multiforme Paese, tra le cupe visioni del noir e una spiazzante e irresistibile ironia. Una scena del romanzo si svolge nel bar del Museo di Bolzano. (rrc)