REGGIO – L’incontro “Non omnis moriar”

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 18.00, presso lo Spazio Open, l’incontro Non omnis moriar” Riflessioni sulla morte e l’immortalità nella cultura, nella letteratura e nella filosofia d’Oriente e d’Occidente.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open.

Intervengono Antonino RomeoMaria Roselli, con la partecipazione degli Amici presenti invitati ad offrire ulteriori spunti di riflessione.

Punto di partenza il celebre verso del poeta latino Orazio che significa “non morirò del tutto o interamente “, con riferimento alla sua opera poetica che sarebbe sopravvissuta alla sua morte. Lo stesso Orazio, in un altro celebre verso, aveva del resto scritto “Exegi monumentum aere perennius (Ho eretto un monumento più duraturo del bronzo)” sempre con riferimento alla sua poesia che avrebbe sfidato il tempo e dato al poeta l’immortalità.

Un mito questo della “poesia eternatrice” che giunge fino al Foscolo dei Sepolcri. Il tema della morte e dell’immortalità, o meglio del desiderio dell’immortalità, ha attraversato la storia dell’umanità ed è stato interpretato in maniera diversa attraverso il tempo nelle religioni, nella filosofia, nell’arte, nella letteratura. Al fondo di questa riflessione la paura della morte e il desiderio tutto umano di sopravvivere in qualche modo alla morte fisica. Un bisogno che le religioni come i culti misterici – pensiamo all’Orfismo – si sono sempre sforzati di interpretare nel tentativo di offrire all’umanità risposte consolatorie. (rrc)

REGGIO – La mostra “Dalla Monarchia alla Repubblica”

Inaugurata, a Reggio, presso la Villetta De Nava, la mostra documentale Dalla Monarchia alla Repubblica a cura di Giuseppe Diaco.

La mostra è stata promossa dall’Associazione Culturale Anassilaos e dalla Biblioteca De Nava con il patrocinio della della Deputazione di Storia Patria per la Calabria in occasione del 73esimo anniversario della Festa della Repubblica.

Giuseppe Diaco offre in tale mostra una sequenza dei fatti capaci di far rivivere uno dei momenti più importanti della recente storia d’Italia, da cui si dipanano settantatre anni di eventi ricchi di positività, dalla Costituzione alla costruzione dello Stato nelle sue articolazioni istituzionali, e di pagine oscure e che rimangono tuttora oscure.

La Mostra non si sofferma su tali aspetti né ripercorre l’intera storia repubblicana ma ferma l’attenzione sul periodo che precede e segue immediatamente la nascita della nostra Repubblica.

 

 

REGGIO – Le “Osservazioni sulla morale cattolica” di Alessandro Manzoni

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 18.00, presso lo Spazio Open, l’incontro dedicato alle Osservazioni sulla morale cattolica di Alessandro Manzoni.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open e con il Patrocinio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria in occasione del bicentenario della pubblicazione.

La conversazione è a cura di Antonino Romeo.

L’opera, non certo tra le più celebri e apprezzate dell’autore dei Promessi Sposi, è la risposta che Alessandro Manzoni, sicuramente su incitamento di Luigi Tosi, Direttore spirituale dello stesso Manzoni, diede all’ultimo capitolo dell’opera di Simonde de Sismondi (1773-1842) Histoire des républiques italiennes du moyen âge, nella quale il cattolicesimo veniva annoverato tra le cause della decadenza morale italiana.

Manzoni, pur riconoscendo la qualità dell’opera storica dello studioso ginevrino, che analizzava non le singole personalità ma le istituzioni giuridiche, economiche, politiche dell’Italia, non poteva fare a meno di criticare l’idea che il Cattolicesimo fosse tra le cause della decadenza morale e politica del Paese.

Il saggio, che lo stesso Manzoni elaborò faticosamente e con ripensamenti, appartiene, peraltro, allo stesso periodo nel quale lo scrittore e poeta maturava alcune delle sue opere più significative, dal Fermo e Lucia del 1823 ai Promessi sposi del 1827; dagli Inni sacri alle due tragedie (Il conte di Carmagnola e Adelchi) e quindi contiene senza dubbio temi che saranno più felicemente sviluppati negli anni successivi.

Non a caso taluni hanno sostenuto che nella Morale Cattolica si trovi un precedente immediato degli Sposi Promessi e della figura del Cardinale Federico Borromeo. Da ricordare anche le critiche che Benedetto Croce rivolse all’opera e al pensiero manzoniano ad essa sotteso con particolare riguardo alla concezione moralistica della storia che permea anche l’opera poetica e narrativa dello scrittore. (rrc)

 

REGGIO – Incontro con Carlo Morabito

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 16.45, presso la Sala Giuffre della Villetta De Nava, l’incontro con Marcello Morabito, autore del libro Valeria e IoAutobiografia di un amore eterno.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” e con il patrocinio della Città di Reggio Calabria.

Intervengono Gianfranco Neri e la prof.ssa Francesca Neri. Introduce la prof.ssa Pina De Felice, responsabile Poesia Associazione Anassilaos.

Le letture sono a cura di Marilù Laface.

Il libro è edito da Bottega Editoriale. (rrc)

REGGIO – A settanta anni dal “Piano INA-Casa”

Oggi a Reggio, alle 17.30, presso lo Spazio Open, l’evento A settanta anni da Piano INA- Casa.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open.

La conversazione è a cura di Claudio Sergi, responsabile Design Associazione Anassilaos.

Con la L. 28 febbraio 1949 nr. 43 il Parlamento italiano approvò il progetto di legge Provvedimenti per incrementare l’occupazione operaia, agevolando la costruzione di case per lavoratori, con il quale si sarebbe dato avvio a un piano per la realizzazione di alloggi economici, noto come piano INA-Casa. (rrc)

REGGIO – Incontro con Pina De Felice

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 16.45, presso la Sala Giuffrè della Villa De Nava, l’incontro con Pina De Felice, autrice del libro ‘A LumeraPoesie in vernacolo.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” e la casa editrice Città del Sole Edizioni, e patrocinata dalla Città di Reggio Calabria.

Interviene Francesca Neri. Le letture sono a cura di Biagio D’AgostinoMarilù Laface. Sarà presente l’autore.

Il libro è edito da Città del Sole Edizioni.

«Vive nella silloge – scrive Annalise Immesi – ‘A Lumera un interessante spaccato di schietta vita paesana e i personaggi con le loro battute si disegnano da soli denunciando situazioni e condizioni che rasentano l’impossibile ma che sono autentiche, rivelando Pina custode preziosa degli antichi valori. In questo gocciolìo di amore, dolore, speranze anche di gioia, le immagini scorrono anche davanti agli occhi del lettore e mostrano meraviglie di un paese di cui l’autrice è rimasta ad accogliere l’essenza per consegnarla intatta e farla rivivere». (rrc)

REGGIO – La conversazione su Ferdinando II di Borbone

Oggi, a Reggio, alle 17.30, presso lo Spazio Open, la conversazione Ferdinando Ii di Borbone tra riformismo e isolamento internazionale e la fine di un regno.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open.

La conversazione è a cura di Fabio Arichetta, socio della Deputazione “Società Napoletana di Storia Patria”, componente Deputazione Storia Patria per la Calabria, specializzando in Scienze Storiche presso il DICAM dell’Università di Messina sul tema Ferdinando II di Borbone tra riformismo e isolamento internazionale la fine di un regno, nel 160° anniversario della morte del sovrano avvenuta il 22 maggio del 1859.

Introduce Luca Pellerone, presidente Anassilaos Giovani.

Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie, figlio di Francesco I, nacque a Palermo nel 1810 e morì a Caserta il 22 maggio del 1859, per i postumi dell’attentato posto in essere anni prima da Agesilao Milano durante una parata militare. Salito al trono nel 1830, fu molto geloso dell’indipendenza del suo regno finendo con determinare un isolamento internazionale che si rivelò fatale per la sopravvivenza dello stesso.

Da subito portò avanti una serie di riforme amministrative – richiamò tra l’altro in servizio anche diversi ufficiali murattiani – avviando una politica che all’inizio fece sperare nella trasformazione del regno da assoluto a costituzionale così da poter guidare il processo di unificazione dell’Italia, un compito che sarebbe stato assunto dal Piemonte e da un sovrano, Vittorio Emanuele II, non meno conservatore e reazionario ma sufficientemente astuto da assecondare il suo geniale primo Ministro, Cavour.

Ferdinando II invece fu legato al concetto di sovranità assoluta e fu sempre meticoloso nel controllare il governo. Nel corso del suo lungo regno, durato ventinove anni, fu promotore di importanti interventi come l’inaugurazione della ferrovia Napoli-Portici, che nel 1839 fu la prima in Italia. Favorì lo sviluppo di una grande flotta mercantile e di numerosi trattati di commercio con diversi paesi; in particolare stipulò un trattato internazionale contro la tratta degli esseri umani e favorì l’eversione della feudalità in Sicilia nel lontano 1841, un provvedimento rimasto applicato solo parzialmente.

Ebbe invece sempre grande diffidenza verso le riforme politiche e l’allargamento della partecipazione al governo secondo una monarchia costituzionale, tanto da reprimere duramente ogni tentativo liberale. La rivolta di Palermo del 12 gennaio 1848 lo indusse a concedere la costituzione, ma nello spazio di pochi mesi, dopo un sanguinoso scontro fra i liberali e le truppe a lui fedeli, si impose in modo assoluto restaurando le prerogative regie e, nel maggio 1849, riuscì a riconquistare anche la Sicilia, instaurando un vero e proprio regime di polizia.

Basti ricordare l’assedio di Messina del settembre 1848 che gli valse l’epiteto di “re bomba” e la dura repressione della Rivolta di Reggio Calabria del 1847 con la fucilazione nel distretto di Gerace di Michele Bello, Pier Domenico Mazzoni, Gaetano Ruffo, Domenico Salvadori e Rocco Verduci (i cosiddetti Martiri di Gerace) ne, a Reggio Calabria di Domenico Romeo, Domenico Morabito, Raffaele Giuffrè Billa, Giuseppe Favaro e Antonio Ferruzzano, i cui nomi sono incisi nel monumento all’Italia in Piazza Vittorio Emanuele II. (rrc)

REGGIO – La conferenza “La fondazione di Reggio Calabria, dal mito alla storia”

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 18.00, presso l’Aula Magna dell’Università Mediterranea, la conferenza La fondazione di Reggio Calabria, dal mito alla storia a cura del prof. Felice Costabile.

L’evento è stato organizzato dal Club di Territorio di Reggio Calabria del Touring Club Italiano unitamente al Dipartimento di Giurisprudenza Economia e Scienze Umane dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, ed in collaborazione con la Delegazione di Reggio Calabria del FAI, con l’Associazione Culturale Anassilaos, con l’Associazione Amici del Museo di Reggio Calabria e con il Circolo Culturale Rhegium Julii.

Inoltre, l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Consiglio regionale della Calabria e dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria. Tale iniziativa, infine, è la prima di una serie di altre prodromiche alla stipula del gemellaggio con la città di Chalkis. (rrc)

REGGIO – La conversazione “Mezzogiorno senza certezze”

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, presso lo Spazio Open, il prof. Fortunato Aloi converserà sul suo libro Mezzogiorno senza certezze. Aspetti attuali di un’antica irrisolta “questione”.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Anassilaos in collaborazione con lo Spazio Open.

Introduce Stefano Iorfida, presidente Associazione Culturale Anassilaos.

Il libro, infine, è edito da Pellegrini Editore. (rrc)

REGGIO – Allo Spazio Open l’incontro su Margaret Thatcher

Oggi a Reggio, alle 17.30, presso lo Spazio Open, l’incontro su Margaret Thatcher

L’evento, che rientra nel ciclo Donne nella storia, è stato organizzato in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2019 dall’Associazione Culturale Anassilaos e dallo Spazio Open.

Interviene Rosella Crinò, responsabile Sezione Donna “Emanuela Loi” dell’Associazione Anassilaos.

Deputato conservatore dal 1959 poi ministro dell’Educazione (1970-74) e infine leader del Partito Conservatore nel 1975, Margaret Thatcher divenne Primo Ministro a seguito della vittoria conseguita nelle elezioni del 1979. All’economia inglese impose una politica liberista, che non a caso prese il nome di thatcherismo, basata sul controllo della spesa pubblica e privatizzazioni su larga scala che, pur favorendo una generale ripresa dell’economia nazionale, causò un forte aumento della disoccupazione e quasi cancellò quel modello di stato sociale che fino ad allora aveva distinto la Gran Bretagna creando notevoli tensioni e disagi sociali. Chiamata anche Lady di Ferro (Iron Lady) sul piano internazionale, professò una grande fermezza di cui diede prova nel conflitto che contrappose il Regno Unito all’Argentina nella Guerra delle Falkland. Il successo conseguito le offrì un grande consenso in Patria ma il riemergere di nuove difficoltà economiche, unito a forti dissensi all’interno del suo partito, la portò alle dimissioni nel 1990. Negli ultimi anni della sua vita la Thatcher fu affetta dall’ Alzheimer ed è particolarmente toccante – secondo anche il racconto della figlia – che ella dimenticasse ormai episodi anche recenti di quella storia di cui era stata protagonista e partecipe. (rrc)