S’inaugura a Reggio il grande murales dedicato ai Bronzi di Riace

Domani sera, alle 20.15, a Reggio Calabria, nell’area sud della zona Tempietto, sarà inaugurato il grande murales dedicato ai Bronzi di Riace.

Una «imponente opera – ha dichiarato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi  che vuole assurgere a lasciare tracce tangibili ed indelebili della loro immortalità e maestosità. Una serata-evento per far apprezzare ai reggini l’arte in tutte le sue forme».

inanziata dal Dipartimento Cultura della Regione Calabria, nell’ambito degli interventi previsti per il Cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi, l’opera verrà ufficialmente presentata alla Città di Reggio all’imbrunire della domenica. Realizzata da artisti italiani di fama internazionale nel settore della street art, l’opera occupa una parete lunga oltre 80 metri ed alta 3, andando a riqualificare ed avvalorare l’area più a sud della zona Tempietto, scelta d’intesa con l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria. Mirko Cavallotto (in arte “Loste”) e Giovanni Dallospazio hanno inteso dare, attraverso la loro opera, una visione dei Bronzi innovativa e contemporanea, raccontando l’antichità proiettandola nel futuro con il fine di consegnare un’opera che resti alla Comunità e che identifichi universalmente Reggio Calabria come città “casa” dei Bronzi di Riace. I due artisti, conosciuti per la loro attività tanto in Italia quanto in Europa e Sud America, hanno reso un omaggio all’eternità dei due guerrieri ed alla loro capacità di attraversare i secoli.

La cerimonia avrà inizio con la benedizione dei luoghi, impartita dall’Arcivescovo metropolita di Reggio-Bova, Fortunato Morrone. Solennità che proseguirà con momenti teatrali a cura della nota attrice Teresa Timpano e performance di musica lirica sinfonica a cura dell’Orchestra “Francesco Cilea” diretta dall’affermato Maestro Alessandro Tirotta, il tutto ispirato dall’imponenza dei due guerrieri dell’arte classica, riconosciuti ormai da tempo quale patrimonio culturale mondiale.

Per l’occasione, all’Orchestra fiore all’occhiello del panorama musicale calabrese, si uniranno importanti solisti internazionali quali la greca Aimilia Diakopoulou, giunta appositamente in riva allo Stretto, il noto tenore Massimiliano Pisapia, che ha cantato nei più prestigiosi teatri del mondo, e il mezzosoprano calabrese Gabriella Aleo, importante voce da valorizzare, il violinista Pasquale Faucitano, importante riferimento violinistico di tutto il Mezzogiorno nonché primo violino dell’orchestra del Teatro “Cilea”.

La serata sarà condotta dalla giornalista Eva Giumbo. (rrc)

I Bronzi di Riace protagonisti al Giffoni Film Festival

I Bronzi di Riace saranno protagonisti del Giffoni Film Festival, grazie al Cube Stage della Regione Calabria. Lo hanno reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, e Anton Giulio Grande, commissario della Fondazione Calabria Film Commission, ricordando che «veicolare l’immagine dei Bronzi di Riace e quindi della Calabria non si può e non si deve limitare all’occasione del cinquantesimo anniversario della scoperta».

«Lo avevamo detto e lo stiamo attuando – ha aggiunto –. È la nostra mission. L’azione di promozione culturale, sociale e territoriale dei nostri patrimoni, infatti, sta proseguendo incessantemente, con l’obiettivo di rendere i Bronzi polo attrattivo per tutto il mondo».

«Dopo la presenza al Festival del Cinema di Roma ed agli altri appuntamenti, i Bronzi di Riace continuano dunque il loro tour come meta-celebrity – hanno proseguito – e si pongono ambasciatori di un messaggio facilmente interpretabile da tutte le lingue del mondo, quello della cultura, a cui abbiamo unito quello interattivo, con cui vanno più d’accordo i giovani d’oggi. Da qui la scelta di utilizzare il Cube Stage, originale installazione multimediale realizzata in occasione di Bronzi50, luminosa struttura cubica formata da schermi semitrasparenti con supporto audio e video mapping 3D».

«Dal 20 al 29 luglio, vale a dire per l’intera durata del festival di Giffoni – hanno detto ancora – con l’emozionante e suggestivo virtual-documentary ‘Il viaggio verso Riace’, prodotto da Studio Cliché con le musiche di Eugenio Vatta e Andrea Filippucci, la Calabria ha spopolato, dando una nuova immagine di sé».

«Attraverso questi contenuti in chiave moderna il Cube Stage, promosso dalla Regione Calabria in collaborazione con la Fondazione Calabria Film Commission – hanno concluso Princi e Grande – la nuova narrazione contemporanea della Magna Grecia prosegue a ritmo serrato, mietendo successi. La promozione culturale è una delle attività cardine della Calabria Film Commission, che punta anche e soprattutto a valorizzare il territorio e le sue eccellenze. I Bronzi di Riace, la loro storia e la declinazione contemporanea data dal Cube Stage, rappresentano molto bene questa idea». (rcz)

A Reggio s’inaugura il murales sui Bronzi, Princi: Arte e cultura per valorizzare area marginale

Il 30 luglio, a Reggio, nella zona Tempietto, sarà inaugurato la grande opera di dipinto murale, finanziata dal Dipartimento Cultura della Regione Calabria nell’ambito delle celebrazioni promosse dall’Ente per il Cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace. Opera ispirata dall’imponenza dei Bronzi di Riace, che vuole assurgere a lasciare tracce tangibili ed indelebili della loro immortalità e maestosità. 

«D’intesa con tutta l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria – ha spiegato Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria con delega alla Cultura – abbiamo voluto lasciare un’imponente ed originale traccia artistica anche qui. Un’opera che resti alla Comunità e che identifichi universalmente Reggio Calabria come città custode dei Bronzi di Riace, riconosciuti ormai da tempo quale storico patrimonio mondiale di arte e cultura. E abbiamo inteso farlo con un linguaggio dei tempi moderni».

«L’opera di street art, realizzata da maestri di indiscussa fama internazionale – ha spiegato ancora – occupa una parete lunga 80 metri ed alta quasi 3, che costeggia l’area che dal Tempietto porta verso il ponte Calopinace e quindi quello che sarà il naturale  punto di collegamento con il Parco Lineare Sud».

«Un’area a cui si lega un doppio messaggio comunicativo – cha concluso Giusi Princi – perché all’intento di rendere questo luogo identificativo e quindi attrattivo per i turisti, ben si unisce la volontà di riqualificare e valorizzare un’area attraverso l’arte. È una duplice sfida che, insieme alle altre Istituzioni del territorio, sono certa riusciremo a vincere, su entrambi i campi». (rrc)

A Riace s’inaugurano i murales dedicati ai Bronzi di Riace

S’inaugura domani, a Riace, nell’area della stazione ferroviaria, la prima grande opera di dipinto murario realizzata nei luoghi antistanti le acque del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Un’opera che vuole assurgere a lasciare segni tangibili ed indelebili dell’immortalità e della maestosità dei due guerrieri.

Un evento promosso, organizzato e finanziato dalla Regione Calabria, d’intesa con il sindaco Antonio Trifoli e con l’Amministrazione comunale di Riace e dal titolo Qui ed ora murales: Nei secoli dei secoli, i Bronzi di Riace attraverso l’arte.

Interverranno autorità civili, militari e rappresentanti della politica locale. Nel corso della serata monsignor Francesco Oliva, vescovo della Diocesi Locri-Gerace, darà la benedizione alle opere.

L’evento inizierà alle ore 19:30, con una conferenza di presentazione delle opere, a margine della quale sono previsti momenti teatrali e performance di musica lirica sinfonica, ispirati dall’imponenza dei due guerrieri dell’arte classica, riconosciuti ormai da tempo quale patrimonio culturale mondiale.

«Le imponenti opere che si sviluppano sui muri della Stazione –  ha dichiarato Giusi Princi, vicepresidente della Regione con delega alla Cultura – offrono una visione dei Bronzi innovativa e contemporanea, raccontando l’antichità e proiettandola nel futuro, con il fine di consegnare a Riace per la prima volta, dopo 50 anni dalla loro scoperta, un’opera che resti alla Comunità e che sia universalmente assunta come luogo emblema del ritrovamento».

«L’originale rappresentazione artistica che presenteremo giorno 25 – ha aggiunto Giusi Princi – è stata affidata ad artisti di rilievo nell’ambito della street art internazionale (Andrea Buglisi, Camilla Falsini e Igor Scalisi Palminteri), vuole essere un omaggio all’eternità dei due guerrieri ed alla loro capacità di attraversare i secoli, simbolo tangibile della maestria e della bellezza senza tempo. Le opere rientrano nei finanziamenti del dipartimento Cultura della Regione Calabria, all’interno delle celebrazioni promosse dall’Ente per il Cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace».

«L’intento è quello di rendere questo luogo identificativo come mai avvenuto prima d’ora – ha concluso – ed al contempo attrattivo per i turisti, mossi magari dall’apprezzare un’opera a firma di artisti che hanno lasciato impronta del loro estro su muri di tutto il mondo, conseguendo prestigiosi riconoscimenti in numerosi concorsi di categoria». (rrc)

REGGIO – Al MarRC s’inaugura la mostra sui Bronzi di Riace

Si intitola I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia la mostra che sarà inaugurata giovedì 20 luglio, alle 18, nello spazio di Piazza Paolo Orsi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Il progetto di allestimento è stato curato dal direttore Malacrino e dall’arch. Claudia Ventura, con la collaborazione dell’arch. Giuseppina Cassalia per la selezione dei documenti video giunti dagli archivi della Rai. La realizzazione è stata affidata a Blu Ocean e verrà accompagnata da un ricco catalogo, di prossima pubblicazione.

L’esposizione, in programma fino al 26 novembre, concluderà il programma di eventi promosso dal Museo per l’anniversario della scoperta della due statue, offrirà ai visitatori un suggestivo viaggio nella storia dei Bronzi di Riace attraverso fotografie d’archivio, molte inedite o poco note, e video dell’epoca, appositamente concessi da Rai Teche.

«La storia dei Bronzi di Riace fa parte della vita di tutti noi – afferma il direttore Malacrino –. Tutti quelli che, come me, non sono più tanto giovani ricorderanno il clamore nato intorno alle prime esposizioni di questi capolavori, prima a Firenze e Roma, e poi a Reggio Calabria, nel Museo che col loro arrivo si è aperto ai flussi turistici internazionali. Attraverso le voci dei protagonisti dell’epoca si potranno seguire tutti i momenti salienti della “nuova vita” dei Bronzi di Riace, dalla scoperta ai restauri, fino alle esposizioni e agli studi scientifici condotti spesso con approcci assolutamente originali».

«Abbiamo svolto un lungo lavoro di ricerca nei nostri archivi – ha spiegato – per selezionare le fotografie più affascinanti, a cui si affiancheranno numerosi video di trasmissioni e telegiornali dell’epoca. In mostra sarà possibile vedere anche la macchina fotografica con la quale furono scattate le uniche immagini che ritraggono il Bronzo A durante il suo recupero dai fondali di Riace, nell’ormai lontano 22 agosto 1972. È stata donata al Museo dall’avv. Fulvio Rizzo, che ringrazio».

«Sarà una mostra fotografica e multimediale – dichiara il funzionario architetto Claudia Ventura –, che presenterà al vasto pubblico magnifiche immagini storiche dei Bronzi di Riace. Il core progettuale di questa esposizione, destinata per la sua natura a divenire itinerante, è ideato sulla base di specifiche soluzioni tecniche, volte anche a minimizzare i tempi di allestimento. Una mostra che speriamo possa fare il giro del mondo per far conoscere a tutti la favolosa storia di uno straordinario ritrovamento archeologico». (rrc)

A Barcellona una mostra sui Bronzi di Riace

I Bronzi di Riace protagonisti in una mostra a Barcellona. Il 29 giugno, al Museu d’Arqueologia de Catalunya (MAC) di Barcellona, diretto da Jusèp Boya Busquet, s’inaugura la mostra Els Bronzes de Riace. La mirada artística de Luigi Spina.

«È un grande piacere per il Mac – ha dichiarato il direttore Jusèp Boya Busquet – ospitare questa bellissima mostra sui Bronzi di Riace, basata sul lavoro artistico del celebre fotografo italiano Luigi Spina, in occasione del 50° Anniversario della loro scoperta. L’esposizione è nata dalla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e, soprattutto, con il suo direttore Carmelo Malacrino, con il quale condividiamo il progetto e la volontà di continuare a lavorare insieme ancora in futuro, ponendo le basi per una collaborazione stabile tra i due Musei, aperta all’intero Mediterraneo».

«La mostra affiancherà il percorso espositivo “Naufragi. Storia sommersa” – ha aggiunto – realizzato dal nostro Museo per raccontare la ricchezza e la diversità del patrimonio archeologico subacqueo della Catalogna e del resto del Mediterraneo. Con questa esperienza Reggio e Barcellona, ​​la Catalogna e la Calabria, accomunate da tanti legami storici e culturali, si rincontrano di nuovo, iniziando una bella storia di collaborazione e scambio artistico e culturale. Un’amicizia che viene dal passato e che vuole essere proiettata nel futuro».

La mostra, arricchita anche con istallazioni video, sarà aperta al pubblico per l’intera stagione estiva. Il progetto, per la parte italiana, è stato seguito dall’arch. Claudia Ventura, dall’arch. Giuseppina Cassalia e dalla dott.ssa Maria Domenica Lo Faro, tutte funzionari del Museo reggino.

«I Bronzi di Riace – ha spiegato Malacrino – sono tra le statue antiche più famose al mondo. Due Eroi venuti dal mare, due capolavori del Mediterraneo. Sono felice di questa esposizione al Museu d’Arqueologia de Catalunya, resa ancora più suggestiva dal collegamento con la mostra “Naufragi. Storia sommersa”, tutta dedicata a quell’archeologia subacquea di cui i Bronzi di Riace sono meravigliosi testimoni. Ringrazio il direttore Boya Busquets e tutto lo staff del Mac per questa straordinaria collaborazione, che porterà le immagini dei Bronzi di Riace nel cuore di Barcellona. Un’eccezionale opportunità di promozione culturale e turistica per tutta l’area dello Stretto». (rrm)

RENDE – La conferenza sul tema “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”

Domani sera, in forma online alle 19.30, si terrà la conferenza I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia, con il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino.

L’ecento rientra nell’ambito del Premio Colonie Magna Grecia, presieduto dall’arch. Maria Rita Acciardi. L’evento è ospitato dal Rotary Club di Rende, distretto 2102.

«I Bronzi di Riace continuano a essere i principali capolavori del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – ha detto Malacrino –, capaci di attrarre visitatori da ogni parte del mondo. Grazie alla loro magnifica perfezione, il MArRC promuove e valorizza la sua intera collezione archeologica, facendo scoprire lo straordinario patrimonio culturale della Calabria nell’antichità. Ringrazio il presidente del Rotary Club di Rende, prof. Mimmo Legato, e tutto il suo staff per l’invito a presentare il nostro Museo a quanti si collegheranno sulla piattaforma digitale dal vari Club d’Italia. Iniziative di questo tipo servono non solo per far conoscere questi “capolavori del Mediterraneo”, ma anche per consolidare negli stessi Calabresi la consapevolezza dell’importanza storica e culturale di questo territorio, da sempre crocevia di culture». (rrc)

Nasce una petizione per istituire il mese dei Bronzi di Riace

«Apprendiamo dalla stampa, con curiosità, piacere e vivo interesse, l’idea lanciata dai consiglieri regionali Gentile e Tavernise l’istituzione, per legge, del “Mese dei Bronzi di Riace”, ovvero la celebrazione stabile dei due Guerrieri custoditi nel Museo Archeologico di Reggio Calabria». E’ quanto affermano il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ed il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, nel commentare «una proposta certamente necessaria, considerata l’importanza mondiale rivestita dalle due opere d’arte riemerse dal mare della costa jonica reggina».

«L’iniziativa promossa dai due consiglieri cosentini – sostengono – tende a mantenere accesi i riflettori sui capolavori che, nell’ultimo anno, sono stati al centro di numerose iniziative di respiro nazionale ed internazionale, ben organizzate e gestite dalla Città Metropolitana, per il 50° anniversario del loro ritrovamento. Considerato, dunque, il rilievo di un disegno di legge ancora in fase di discussione, l’auspicio più sincero è che i proponenti possano interloquire con la Città Metropolitana ed i Comuni di Reggio Calabria e Riace per dare maggiore efficacia ad un progetto assolutamente positivo».

«Gli enti territoriali maggiormente interessati dalla proposta – continuano Versace e Quartuccio – non possono certo avere un ruolo subalterno rispetto ad una questione che interessa direttamente i loro territori, il loro impegno, la loro storia ed una cultura che affonda le radici nella Magna Grecia rappresentata, in tutto il suo splendore, proprio dai due Bronzi. Il fatto, dunque, che fino ad oggi non siano stati coinvolti né consultati rispetto all’iniziativa promossa dai consiglieri Gentile e Tavernise, se non è proprio uno sgarbo istituzionale rappresenta, comunque, una questione quantomeno singolare. Sarebbe opportuno, quindi, affinare il testo che verrà discusso nell’aula di “Palazzo Campanella” proponendo che le iniziative contemplate nel “Mese dei Bronzi di Riace” vengano organizzate in collaborazione con i territori, destinando, in particolare, le risorse direttamente alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ente di area vasta che gode di uno status specifico che ben si accorda alla programmazione di simili idee culturali».

«E’ ovvio – concludono il sindaco facente funzioni ed il consigliere – che i Bronzi di Riace rientrino di diritto nel patrimonio artistico mondiale e non solo reggino o calabrese, ma non si può non tener conto della straordinaria valenza identitaria che essi rappresentano per l’area metropolitana che, attraverso la governance di Palazzo Alvaro, ha già prodotto numerosi eventi nell’anno straordinario dedicato ai Bronzi di Riace. Infine, nel ringraziare quanti si stanno finalmente interessando alla grandiosità e alla bellezza delle statue bronzee, confidiamo in un proficuo dibattito consiliare che possa trovare convergenza ed unità in una Calabria che ha bisogno di fare rete». (rrc)

Il direttore del MArRC Malacrino ad Agrigento per parlare dei Bronzi di Riace

Il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, sarà ad Agrigento per parlare dei Bronzi di Riace. L’intervento del direttore rientra nell’ambito del corso di formazione La Valle dei Templi e altre storie, dedicato alle grandi scoperte dell’archeologia.

Protagonisti dell’incontro saranno proprio i due “Eroi venuti dal mare”, divenuti nell’immaginario comune simbolo della bellezza e dell’armonia classica, oggetto di ammirazione da parte del grande pubblico.

«Ogni scoperta archeologica – ha commentato l’archeologa Valentina Caminneci – segna una tappa del progresso della civiltà, rappresenta la conquista di ciò che era perduto, alimenta la crescita morale dell’umanità. Il numero considerevole di docenti iscritti al corso promosso dal Parco, ben 185, conferma l’attualità e l’interesse del percorso formativo».

«Parlare dei Bronzi di Riace – ha aggiunto Malacrino – è sempre una grande emozione. Non sono per la loro storia, ma anche per l’opportunità di illustrare come e quanto si cambiato il Museo in questi ultimi anni. Un Museo che sempre più dialoga in modo inclusivo con la comunità del territorio e una comunità che sente il Museo come un luogo aperto e dinamico, energico intorno ai suoi capolavori identitari, i Bronzi di Riace. Ringrazio il direttore e tutto lo staff del Parco Valle dei Templi di Agrigento per questo invito, con l’auspicio che possa essere l’inizio di una feconda collaborazione, al pari di quella già consolidata con altre istituzioni museali siciliane, come quelle di Siracusa, Taormina e Messina». 

Inoltre, a Firenze, visto il grande successo di pubblico, viene prorogata fino al 2 aprile la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, allestita alla Galleria dell’Accademia.

«È una straordinaria opportunità – ha detto ancora il direttore del Museo Archeologico, Carmelo Malacrino – per far conoscere queste statue meravigliose alle migliaia di visitatori che, da ogni parte del mondo, giungono ogni giorno a Firenze attratti dalla maestosità dei David di Michelangelo. Le splendide foto di Luigi Spina e il suggestivo allestimento evocano un affascinante dialogo fra capolavori. Ringrazio la direttrice Cecilie Hollberg e tutto il suo staff per questa collaborazione, che certamente si consoliderà nei prossimi anni con nuove iniziative». (rrm)

L’OPINIONE / Eduardo Lamberti Castronuovo: Presidente Mattarella, perché a Sanremo sì e per il 50° dei Bronzi no?

di EDUARDO LAMBERTI CASTRONUOVO – I Bronzi e Sanremo. La cosa diventa preoccupante. Non che non c’era da aspettarselo ma la misura è davvero colma.
Che Sanremo rappresenti un momento importante per la cultura popolare, Non c’è dubbio, ma che si stia esagerando, è sotto gli occhi di tutti!

Una pubblicità martellante quanto ossessiva ci ha accompagnati per mesi con un countdown da lancio nello spazio dei tanto amati missili, una miscellanea tra politica e spettacolo che non ha mai avuto eguali. Insomma, una decadente promozione che nulla a che vedere con un festival della canzonetta dove una serie improponibile di parole al vento, con musiche pressoché improvvisate e cantanti qualche volta vicini al ridicolo, hanno umiliato la vera identità della musica leggera italiana.

Certo si dirà che è stato un successo, che di meglio non c’è mai stato ma è tutto talmente scontato che non ci crederà nessuno! La vera sindrome dell’ applauso. Quella che registra ovazioni anche se chi sta cantando stecca e chi sta parlando dice ovvietà fanciullesche.
Due però sono gli elementi la cui gravità supera anche la più risoluta ostinazione di trovare il bello laddove non c’è proprio. Il primo è quello di voler a tutti i costi spettacolarizzare la politica con un batti e ribatti sull’intervento di Zelens’kyj (Presidente dell’Ucraina) al Festival: una inclusione letteralmente folle che voleva confondere il trovatore con la

Semiramide. La guerra, ahinoi, è cosa seria e sopratutto dolorosa: cosa avrebbe rappresentato la presenza di uno dei guerreggianti ad un fatto meramente ludico? Non è dato sapere! Ma lo stesso altalenare della partecipazione si o no, la dice lunga sulla validità della scelta primaria.

Il secondo elemento ci vede coinvolti più da vicino. La presenza del capo dello stato al festival! Ho grande rispetto per la figura del capo dello Stato Mattarella ma sinceramente la delusione è grande nell’aver saputo della sua presenza così rappresentativa da vederlo, questa volta , assolutamente fuori luogo.

Noi reggini, poi, nel non averlo avuto ospite gradito a Reggio in occasione del 50nario del Bronzi di Riace, siamo ancora più contrariati da questa presenza alla kermesse delle canzonette in contrapposizione ad una assenza ad una manifestazione culturale quale quella realizzata con tanti sforzi al Teatro Cilea di Reggio la sera del 17 dicembre Eppure il cast, di livello internazionale reale, avrebbe meritato – vista anche la Ricorrenza storica – la presenza del presidente.

La cosa è ancora più grave se realizziamo che nessun rappresentante dello Stato è venuto in città a salutare un evento così importante. Eccezion fatta per il Sottosegretario Maria Tripodi.

Siamo un popolo di serie B? Siamo italiani anche noi? Sanremo vale più dei Bronzi? Le domande sono tante. Chi risponderà mai?
Lo facciano le nostre coscienze. Valutino quanto peso abbia la nostra città nel panorama nazionale e tra coloro che contano tra le cariche dello Stato! La risposta non è difficile.
Ma l’indignazione non può che essere tanta. (edc)