Cgil, Cisl e Uil Calabria: Conoscere tempistiche per integrazione socio-sanitaria

I segretari generali di  Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, rispettivamente Claudia CarlinoCosimo PiscioneriFrancesco De Biase, hanno chiesto di conoscere «i tempi di conclusione del Tavolo Tecnico per l’Integrazione Socio Sanitaria al netto dell’esigenza di pervenire prima possibile a provvedimenti che rendano attuativa l’integrazione socio-sanitaria».

Una richiesta avanzata in merito al decreto del commissario ad acta Occhiuto n.74 del 3.3.2023, che ha finalmente istituito il Tavolo tecnico sul tema e che avrà il compito di approfondire e attuare le relative politiche regionali.

I sindacati dei pensionati si rivolgono alla coordinatrice del Tavolo, la vicepresidente Giusy Princi, perché si faccia presto. Dal canto loro, le sigle spiegano che vigileranno sull’andamento dei lavori riservandosi di esprimere il loro giudizio sui risultati e sulla loro pratica attuazione.

«Attiveremo le opportune relazioni sindacali – hanno detto i sindacati – affinché ci sia permesso di esercitare il diritto a dire la nostra su un provvedimento che consideriamo strategico per lo sviluppo di un modello di assistenza sanitaria e sociale che integra i due aspetti e realizza la presa in carico completa del paziente».

«Il tema dell’integrazione socio-sanitaria, prevista da decenni in tutte le pianificazioni di tipo sanitario e sociale e purtroppo mai praticata, è da anni al centro delle nostre rivendicazioni  – hanno aggiunto – perché la riteniamo indispensabile per consentire soprattutto alle persone anziane, di usufruire di alcuni loro diritti fondamentali».

Gli stessi anziani dai quali proviene una domanda che si caratterizza per la sua fragilità bisogna mettere a terra strategie utili ad integrare, a coordinare programmi, per favorire un percorso di inclusione sociale, per riscrivere strategie e destinare le necessarie risorse, a rispondere ai bisogni di una società che invecchia.

L’invecchiamento della popolazione fa prevedere l’aumento della domanda di assistenza a lungo termine al quale occorre dare una risposta.

«Nell’incontro del 13 febbraio scorso – hanno concluso – abbiamo rivendicato e sollecitato che fosse proprio l’assessore al Welfare ad assumere ogni opportuna iniziativa presso il Commissario ad acta e il Dipartimento Tutela della Salute affinché si procedesse speditamente in tal senso , alla luce anche delle più recenti pianificazioni nazionali che mettono al centro l’integrazione socio-sanitaria. È per noi fondamentale incrementare il servizio pubblico socio- sanitario per dare ai tanti anziani che spesso soli, devono  provvedere a questo bisogno». (rcz)

Il presidente Mancuso: Apprezzabile attenzione della Cisl a Mezzogiorno e Calabria

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, ha evidenziato come è apprezzabile « l’attenzione, continua e proficua, che il leader nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, riserva alla sua regione».

Il segretario nazionale, infatti, è intervenuto a Palmi nel corso del convegno dal titolo In Calabria va il tema della mobilità per competere.

«In questo momento storico – ha proseguito Mancuso – con un Governo solido e la Regione che dà prova d’intraprendenza innovativa, è necessario unire le energie politiche e sociali, anzitutto per rendere produttive le risorse pubbliche. Con la Cisl, in particolare, c’è una comune visione sugli obiettivi che il Sud e la Calabria debbono conseguire».

«Dal Ponte sullo Stretto, su cui il ministro Salvini sta insistendo – ha continuato – alla modernizzazione della SS 106 e all’Alta velocità ferroviaria, senza tralasciare il rigassificatore di Gioia Tauro e le questioni inserite nella ‘Vertenza Calabria’, definita dal presidente della Giunta on. Occhiuto con Cgil, Cisl e Uil e condivisa dal Consiglio regionale». 

«Trovo, inoltre, opportuna – ha concluso il presidente Mancuso – l’esortazione di Sbarra, rivolta alle Istituzioni di ogni livello e agli attori dello sviluppo, a far crescere il Sud e la Calabria, se si vuole rimette in cammino il Paese». (rrc)

L’OPINIONE / Luigi Sbarra: La necessità di una strategia di crescita che rilanci Mezzogiorno e Calabria

di LUIGI SBARRA – Il Paese non si rimetterà in piedi senza una strategia di crescita, sviluppo, lavoro e formazione che rilanci il Mezzogiorno e la Calabria. Investimenti pubblici e privati che faticano ad arrivare anche e proprio per le infrastrutture che ancora mancano nel territorio.

Va realizzata la più grande mobilitazione meridionalista di sempre, utilizzando bene e fino all’ultimo centesimo le risorse del Pnrr e le altre dotazioni nazionali ed europee: oltre 200 miliardi in 5 anni destinati al Mezzogiorno che vanno trasformati in investimenti attraverso la qualità della spesa e la partecipazione attiva delle parti sociali nella governance dei progetti. Pensare di escludere il sindacato, gli enti locali e gli altri soggetti, dai processi di decisione sarebbe un grave errore e porterebbe nel verso del fallimento.

In Calabria va completata e ammodernata tutta la Statale e la ferrovia Ionica e portata fino a Reggio l’alta velocità e capacità ferroviaria, vanno riallineati agli standard europei i livelli di autostrade, i collegamenti e le connessioni alle aree interne, come pure la banda larga, gli acquedotti, il risanamento idrogeologico. Va colta appieno la grande opportunità del Porto di Gioia Tauro e il potenziale produttivo che offre l’area industriale retrostante, il progetto della Zes, la prospettiva di realizzazione del rigassificatore.

Occorre assumere personale negli enti locali, stabilizzare il precariato storico nella pubblica amministrazione, nelle scuole, negli ospedali, garantire un potenziamento delle politiche socio-sanitarie di prossimità per sostenere il pieno diritto alla salute, la terza età e la non autosufficienza. La sanità in Calabria serve curarla veramente per poter curare le persone. In un contesto integrato di politica di sviluppo e in modo coerente con una strategia di rilancio di reti fisiche e servizi sociali, noi sosteniamo anche la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Una grande opera che può dare un impulso forte e positivo allo sviluppo occupazionale ed economico non solo calabrese e siciliano, ma nazionale ed europeo. (lb)

Occhiuto incontra i sindacati: focus su sviluppo, sanità e riforme

Sviluppo economico, ambiente, e riforme, nel corso dell’incontro tra il presidente Roberto Occhiuto e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.

«La Vertenza Calabria è ancora estremamente attuale – ha evidenziato Occhiuto – e anche con il nuovo governo nazionale vogliamo avere un’interlocuzione chiara e costruttiva in merito a ciò che la nostra Regione si aspetta da Roma».

«Giudico positiva la riunione ordierna – ha proseguito – durante la quale abbiamo illustrato a Sposato, a Russo e a Biondo le priorità dei prossimi mesi, con i sindacati regionali che hanno avuto modo di avanzare preziosi consigli e proposte intelligenti».

«Nella seconda parte dell’incontro – al quale ha partecipato anche Giuseppe Profiti – abbiamo trattato soprattutto il tema della sanità», ha illustrato il presidente della Regione.

«Dopo la conclusione dell’iter legislativo e dopo il via libera alle linee guida, infatti, Azienda Zero – il grande ente unico regionale che coordinerà il lavoro e le azioni delle Asp e delle Ao, e dunque l’intera sanità calabrese – è pronta a partire», ha annunciato il Governatore.

«Avere la possibilità di accentrare tante competenze e di mettere ordine nella governance delle Aziende sanitarie e ospedaliere sarà importantissimo – ha evidenziato – per riuscire a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati».

«Anche in questo caso il dialogo e il confronto con i sindacati saranno fondamentali per il successo di questa nuova avventura», ha concluso. (rcz)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Sottoscrivere Protocollo su Legalità e Sicurezze

I segretari generali di CgilCisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno chiesto la sottoscrizione «di un Protocollo sulla legalità e sicurezza con le Prefetture, Istituzioni e parti sociali, nella convinzione che questi rappresentano un argine importante al rischio di prestarsi al gioco perverso della ‘ndrangheta».

Inoltre, rivolgendosi al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e ai sindaci calabresi, «pretendiamo di avviare e rendere concretamente operativa la cabina di regia che è stata deputata alla verifica delle corrette prassi in merito alla gestione del Pnrr».

Richieste che arrivano a seguito dell’inaugurazione l’inaugurazione del Centro operativo della Direzione investigativa antimafia in un bene confiscato a Catanzaro, che per i sindacalisti «è una notizia importante che ha una doppia valenza».

«Perché eleva ad un rango superiore – hanno spiegato i sindacalisti – una Sezione da sempre in primo piano nella lotta alla ‘ndrangheta e, quindi, presuppone un potenziamento in uomini e mezzi e, poi, perché restituisce alla comunità e, soprattutto, destina al contrasto della criminalità organizzata più potente ed aggressiva su scala mondiale un bene che rappresentava, sul territorio catanzarese, lo strapotere economico delle cosche».

«La presenza di un Ministro della Repubblica, ancora – hanno proseguito – ha reso più rilevante questo evento e, allo stesso tempo, ha posto un tratto di evidenziatore sull’opera pregevole messa in atto dalla Procura di Catanzaro e dal Procuratore Nicola Gratteri al quale va tutto il nostro sostegno, che sono pochi mesi addietro aveva inaugurato la sua nuova sede, e della sua guida nell’azione di repressione del fenomeno mafioso».

«Le parole del Ministro Piantedosi – hanno detto ancora – che senza giri di parole si è esposto sulle intenzioni del Governo di potenziare – in termini di uomini e mezzi – il Centro operativo della Dia di Catanzaro si muovono proprio nel solco di quanto indicato proprio dal Procuratore Gratteri, non più tardi di quindici giorni addietro durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto catanzarese. L’elevazione di rango della Sezione della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro si registra in un momento importante per il territorio calabrese, la cui pubblica amministrazione è impegnata nella corretta progettazione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza».

«Quella che stiamo vivendo – hanno evidenziato – è una fase storica per la Calabria è, quindi, è determinante sostenere il percorso di legalità avviato grazie all’impegno di magistrati e forze dell’ordine chiamati spesso a fare i conti con carenze insopportabili. Adesso, però, è il momento che ognuno di noi faccia la sua parte per quanto di propria competenza». (rcz)

Russo (Cisl): Buon lavoro al nuovo commissario Arpacal Errigo

Il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, ha rivolto gli auguri di buon lavoro al generale Emilio Errigo, nuovo commissario di Arpacal.

«Chiamato ad operare in un settore fondamentale e strategico per la nostra regione – ha aggiunto – saprà certamente mettere al servizio della sua terra d’origine, per la salvaguardia del territorio e la tutela del presidio umano, la propria vasta competenza ed esperienza. La Cisl è, come sempre, disponibile al confronto e alla collaborazione, a condividere l’impegno per lo sviluppo della Calabria, per il futuro dei giovani che rappresentano una risorsa da non disperdere, le cui professionalità attendono di essere valorizzate anche nel campo ambientale». (rcz)

Cgil, Cisl e Uil: Vogliamo far diventare quella della Calabria una vertenza nazionale

«Vogliamo far diventare questa vertenza nazionale ecco perché nei prossimi giorni questo Tavolo verrà riaggiornato a Roma con i segretari nazionali». È quanto ha dichiarato il segretario generale di Cgil Calabria, Angelo Sposato, nel corso dell’incontro dei sindacati con i parlamentari calabresi.

Un incontro a cui, tuttavia, hanno risposto solo il senatore del Pd, Nicola Irto e la sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro. Degli altri parlamentari nemmeno l’ombra. Un’assenza che è stata stigmatizzata da Sposato: «Mi sarei aspettato una maggiore sensibilità».

Il segretario ha poi espresso parere negativo sulla manovra finanziaria, a partire dal cuneo fiscale, fino alla questione reddito di cittadinanza «che rischia nel Sud di avere un effetto dirompente» e,ricordando i cinque punti della Vertenza (Statale 106, Zes di Gioia Tauro, Alta Velocità, Sanità e Lavoro), ha auspicato, rivolgendosi al Sottosegretario, che il governo Meloni sia nelle condizioni di supportarli.

Santo Biondo, segretario generale di Uil Calabria, ha ricordato che «abbiamo ribadito le nostre ragioni sulla Vertenza Calabria anche al Presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto. L’obiettivo condiviso è quello di fare della Vertenza Calabria una Vertenza nazionale».

Sulla Statale 106 il Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha ribadito ai parlamentari che hanno partecipato all’incontro di Lamezia Terme, la posizione del sindacato.
«Occorre, da parte del Governo, un Piano operativo di intervento su tutta la Strada statale 106. I primi tre miliardi stanziati nella bozza della Legge di bilancio possono essere considerati un primo punto di partenza, ma non bastano per ottenere quello che vogliamo: l’intera realizzazione di questa importante opera infrastrutturale sino a Reggio Calabria. In questa fase, ancora, è determinante approfondire il testo della norma sugli aspetti procedurali e attuativi del finanziamento».
«A questa azione, poi, il Governo deve agire su Anas – ha spiegato Biondo – per sostenere tutte quelle attività che sono necessarie per il completamento della Strada statale 106. E’ necessario, infine, chiedere al Governo di stilare un crono programma dettagliato degli interventi, con tempi di esecuzione e tratti stradali interessati dallo stanziamento governativo. Occorre, infine, la predisposizione da parte dell’esecutivo Meloni di una legge speciale che disponga, negli anni, un finanziamento fisso per la Statale 106, fino al totale completamento dell’opera».
Anche l’Alta velocità preoccupa Biondo: «lo abbiamo ribadito al Senatore Nicola Irto e al Sottosegretario Wanda Ferro, che hanno risposto prontamente al nostro invito, durante l’incontro che abbiamo avuto a Lamezia Terme».
«Le notizie che ci giungono da Roma non ci confortano – ha proseguito – il rischio concreto è quello di perdere il finanziamento previsto attraverso il Fondo complementare che, davanti ai ritardi che si stanno accumulando sulla progettazione e la cantierizzazione dell’opera, questo importante stanziamento possa essere destinato alla copertura di emergenze contingenti. Riteniamo sia fondamentale esercitare una forte pressione parlamentare, anche attraverso la predisposizione di una interrogazione, direttamente sul ministero delle Infrastrutture sulla realizzazione di quella che è un’opera strategica per aprire la Calabria ai corridoi europei di spostamento delle merci e delle persone».
Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, ha ribadito l’urgenza di «intervenire unitamente a sostegno del superamento delle tante vertenze e problematiche della nostra regione, dal superamento del precariato, per ridare dignità al lavoro, alla devastata sanità, alle infrastrutture, al dissesto idrogeologico. Servono riforme e risorse indispensabili per la crescita e lo sviluppo della Calabria, occorre una strategia nazionale più efficace per la valorizzazione delle aree interne, partendo dal ripristino dei finanziamenti storici per la forestazione». (rcz)

Cgil, Cisl e Uil incontrano Princi e Gallo per il superamento del precariato storico calabrese

Superare il precariato storico calabrese. È stato questo l’obiettivo dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi tra la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, e le delegazioni sindacali di CGIL e Nidil-Cgil, CISL e Felsa-Cisl, UIL e Uiltemp-Uil,  rappresentate al tavolo da Gigi Veraldi, Ivan Ferraro, Enzo Musolino e Luca Muzzopappa.

Sono circa un migliaio di lavoratori che ancora operano a sussidio in molti enti  calabresi, facenti parte delle leggi regionali 15, 31 e 40, con una grande presenza soprattutto  nelle zone montane, dalla Sila al Parco del Pollino, ed in minor numero in altri enti pubblici e  privati. 

L’incontro richiesto dalle Organizzazioni sindacali voleva affrontare le difficoltà se non  l’impossibilità per molti enti ospitanti di poter procedere alle contrattualizzazioni atteso che  la normativa vigente pongono limiti giuridici e finanziari all’assunzione del personale. 

Il problema economico era stato affrontato dalle OO.SS. già nel primo incontro con il presidente Roberto Occhiuto e l’assessore Princi nel dicembre del 2021 portando alla definizione di  una legge approvata dal Consiglio Regionale che finalmente storicizza le risorse, consentendo  agli enti di poter fare affidamento sul un contributo finanziario di circa 11.157 euro per ogni  lavoratore fino al pensionamento. 

Acquisito questo risultato, gli stessi sindacati avevano incontrato gli amministratori dei  vari enti per capire quali spazi effettivi ci fossero nelle dotazioni organiche, ben sapendo che i  numeri sono un obbiettivo ostacolo. 

I tre sindacati, da tempo, avevano immaginato la possibilità che un ente sub-regionale  quale Calabria Verde, a parità di mansioni ma con maggiori capacità assunzionali, potesse  dunque assorbire questi lavoratori, con l’ulteriore vantaggio di mantenere, attraverso il  meccanismo della previdenza di settore, quasi inalterati i livelli retributivi odierni. 

Da qui l’importanza dell’incontro con i due Assessorati interessati del Lavoro e  dell’Agricoltura, ed aver avuto sia dalla  vicepresidente Princi che dall’Assessore Gallo una valutazione positiva della proposta e l’indirizzo politico ai rispettivi dipartimenti di  approfondire a stretto giro la fattibilità tecnica. 

Azienda Calabria Verde ha già previsto, per i prossimi anni, un rafforzamento del  proprio organico e, accanto a quello già previsto, si potrebbe prevedere una modalità stralcio  per l’assorbimento dei lavoratori precari già formati che su base volontaria aderirebbero e  con risorse storicizzate che non peserebbero sulle economie di bilancio presenti e future  dell’Azienda e non sarebbe ostativo del futuro reclutamento preventivato dal fabbisogno  aziendale per fare fronte e migliorare le proprie attività. 

Nel frattempo, con la contrattualizzazione dei detti precari si avvierebbe un percorso che da subito consentirebbe di assolvere gli importanti compiti di Calabria Verde in termini di  salvaguardia, cura del territorio e contro il dissesto idrogeologico. 

Il superamento del precariato, nelle intenzioni dei due Assessori e delle  rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, qualificherebbe l’azione concertativa nel ridare  dignità a circa 1000 calabresi che da tempo chiedono stabilità e serenità lavorativa, economica  e sociale. (rcz)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Governo intervenga concretamente per infrastrutture

I segretari nazionali e regionali di CgilCislUil CalabriaA Maurizio LandiniLuigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno ribadito come «ritengono decisivo per il futuro del Sud che il Governo intervenga concretamente per la riqualificazione e la realizzazione di quelle opere infrastrutturali prioritarie che sono determinanti per la ripartenza economica e la sostenibilità sociale del territorio meridionale».

L’ammodernamento delle infrastrutture, infatti, per i sindacati sono un punto fondamentale per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese, per questo hanno chiesto al Governo «di dare continuità alle decisioni assunte dal precedente Esecutivo e prevedere nella legge di bilancio l’intervento previsto per l’opera pubblica denominata Strada statale 106 che, attraverso quanto previsto dal Documento di economia e finanza, è stata definita un’opera strategica con investimenti congrui e finalizzati al completamento dei tratti cantierizzati, alla esecuzione dei restanti e al finanziamento degli studi progettuali dei tratti necessari alla realizzazione di questa infrastruttura su tutto il territorio regionale interessato fino a Reggio Calabria».

«Cgil, Cisl e Uil – hanno concluso – ricordano al Governo che l’ammodernamento e la completa realizzazione della Strada statale 106, un’arteria letale che è stata ribattezzata come famigerata “strada della morte”, rappresenta il punto fondamentale della “Vertenza Calabria” aperta tra Cgil Cisl Uil Calabria e Governo regionale calabrese, sostenuta dalle scriventi, che prevede, tra le altre questioni, la richiesta di adeguamento strutturale e ammodernamento di questa opera strategica». (rcz)

Cisl RC favorevole al Ponte: un’opera che completa il disegno di infrastrutture necessarie per il Sud

Chiare indicazioni per lo sviluppo e la necessità di fronteggiare una crisi economica senza precedenti sono emerse dal Consiglio generale UST Metropolitano della Cisl, presieduto dal Segretario reggente (nonché Segretario generale della Cisl calabrese) Tonino Russo. Per quanto riguarda il Ponte sullo Stretto, Russo ha ribadito la posizione favorevole del sindacato. Servono azioni concrete:  è una struttura che completa il disegno di infrastrutturazione di un Mezzogiorno e di una Calabria, che costituiscono risorse per l’intero Paese.

Ma non solo le infrastrutture necessarie: l’incontro ha messo in evidenza molti problemi che richiedono interventi immediati «Questo Consiglio generale – ha evidenziato Russo nella relazione introduttiva – cade in un momento importante per la vita del Paese. L’esito delle elezioni consegna all’Italia una maggioranza di centrodestra numericamente forte. Giorgia Meloni – che con ogni probabilità, nei prossimi giorni, subito dopo l’insediamento delle Camere, riceverà dal Presidente della Repubblica l’incarico di formare il nuovo Governo – è chiamata ad un compito certamente non facile. Qui uso le parole del nostro Segretario generale Gigi Sbarra: valuteremo l’albero dai frutti. Senza pregiudizio, guardando ai fatti».

Il Segretario reggente ha poi richiamato gli elementi di grave turbamento della vita sociale legati alla pandemia. Riguardo alla guerra in atto in Ucraina, ha sottolineato, la CISL è stata «sin dalla prima ora, senza indugi, con le vittime e mai con i carnefici. Ma sappiamo che ci deve essere uno sforzo di tutti per cercare la pace, per evitare ulteriori inasprimenti e allargamenti del conflitto».

Nella fase post-pandemica di ripresa dell’economia, ha proseguito, si registra una «estrema difficoltà. Nei prossimi mesi nuovi aumenti che rischiano di mettere in ginocchio interi comparti produttivi. Costi dell’energia e del metano, mai così alti e in continua crescita. Gas aumentato del 700%, energia del 200%. Costi alle stelle dei beni di prima necessità. Famiglie che, considerando il reddito medio calabrese e della provincia reggina, sono alle prese con grandissimi difficoltà. Circa 300.000 famiglie calabresi a rischio di povertà energetica. Migliaia di posti di lavoro a rischio, in una regione e in una provincia che hanno fame di lavoro. I dati sui tassi di occupazione, i più bassi del paese, i dati sui giovani neet sono lì, inconfutabili. E chiamano tutti all’assunzione di una responsabilità, di un impegno straordinario. C’è un delta di sviluppo che va colmato.

Purtroppo – ha ricordato il segretario Tonino Russo – le ragioni che ci hanno portato in piazza il 22 giugno del 2019, nella grande manifestazione nazionale sul Mezzogiorno svoltasi proprio qui a Reggio Calabria, sono ancora forti e presenti. Serve una svolta vera sulle politiche per il Mezzogiorno. C’è bisogno di dare “futuro al lavoro, di unire il paese ripartendo dal sud”. C’è bisogno di una nuova grande stagione di investimenti in infrastrutture materiali ed immateriali, reti stradali e ferroviarie, reti digitali, capitale umano, distretti produttivi, competitività delle imprese. C’è l’urgenza di applicare la clausola del 34% degli investimenti nazionali da destinare al Sud. C’è l’urgenza di spendere e spendere bene le risorse del PNRR.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed il Piano Complementare rappresentano una grande opportunità per ripartire. 222 miliardi, ai quali si integrano, in un’unica cornice, quote della programmazione nazionale di bilancio e dei fondi strutturali europei. Sei missioni che per la CISL devono avere un grande obiettivo: ogni euro sia speso per il lavoro.  Quelle del PNRR sono risorse in gran parte in prestito che pagheranno le nuove generazioni. Guardiamo a loro e spendiamole bene.

Per il successo del PNRR, saranno fondamentali le competenze. Sarà fondamentale dare valore alla P.A, con un grande piano di reclutamento ed innovazione. Sarà, quindi, essenziale aiutare i Comuni, che gestiranno circa 40 miliardi del PNRR. E in Calabria abbiamo il record dei comuni in dissesto e pre-dissesto. 193 comuni su 400.

Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire puntare alle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali, liberare i territori calabresi dall’isolamento, creare nuovo lavoro. Vuol dire intervenire su un sistema sanitario al collasso, come abbiamo amaramente constatato e stiamo ancora constatando durante la pandemia. Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire frenare lo spopolamento delle aree interne, tutelare l’ambiente e il territorio attraverso la prevenzione, per sfuggire alla trappola dell’emergenza continua.

Spendere bene le risorse le Pnrr vuol dire che chi governa deve saper ascoltare i cittadini, deve condividere priorità e scelte con le organizzazioni dei lavoratori e le altre forze sociali. Vuol dire mettere la pubblica amministrazione in grado di affrontare le sfide che attendono il Paese, colmando i vuoti negli organici, stabilizzando le migliaia di lavoratori precari qualificati che ringiovaniscono la macchina amministrativa dello Stato e degli enti locali, le permettono di funzionare, la implementano con competenze nuove. Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire monitorare la spesa, far sì che i cantieri si aprano e le opere da realizzare siano ultimate: insomma, iniziare i lavori una buona volta e concluderli.

Spendere bene le risorse del PNRR vuol dire rendere pienamente operativa la cabina di regia regionale, per costruire partecipazione e condivisione.

Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire tenere alta la guardia verso le infiltrazioni della criminalità negli appalti, con protocolli di legalità e contrattazione d’anticipo. Da questo punto di vista, unitariamente, stiamo lavorando con il procuratore Gratteri, col Presidente Occhiuto, con le associazioni datoriali calabresi, ad un protocollo su appalti e legalità da sottoscrivere con ANCI e Prefetture.

Alle forze politiche che guideranno il Paese, sottoponiamo i punti della “agenda CISL”: un fisco equo e giusto, una riforma della pensione con flessibilità in uscita e tutela lavori usuranti, il rafforzamento dei servizi pubblici, gli investimenti, la legalità, la sicurezza sui luoghi di lavoro. In questi mesi il tragico primato delle morti sul lavoro. Una ecatombe. Noi diciamo che il lavoro o è sicuro o non è lavoro. Servono più controlli e la sicurezza deve essere vista come un investimento e non come un costo. Dal 15 al 21 ottobre p.v. avremo la settimana di mobilitazione unitaria, indetta da CGIL CISL UIL, per chiedere interventi concreti, per dire basta alle morti sul lavoro».

«Nella visione che abbiamo della Calabria – ha detto Russo toccando altri punti nodali della crescita – c’è un punto di forza che è insieme la più grande opportunità che abbiamo: il porto di Gioia Tauro. Nel nostro Congresso Regionale auspicavamo “l’immediato decollo della ZES (la Zona economica speciale) nell’area portuale di Gioia Tauro, così come del Gateway ferroviario, la realizzazione del più complessivo sistema della logistica, che rimane fondamentale per il rilancio dell’Area portuale». Per andare oltre “il recinto delle attività di transhipment che restano strategiche e funzionali allo sviluppo dell’intera area portuale e dell’intero territorio regionale”. Rispetto a quegli auspici abbiamo fatto alcuni passi in avanti, sull’automotive per esempio. Ma bisogna andare oltre il semplice transhipment. Rigassificatore e piastra del freddo sono una grande opportunità per costruire un distretto agro-industriale, per fare quel passaggio che serve dall’agricoltura all’agro-industria. In un momento di costi energetici alle stelle, rigassificatore, piastra del freddo, una ZES che decolli, potrebbero essere fattori altamente attrattivi, in grado di portare investimenti produttivi privati. Sulla ZES, occorre svoltare».

«Abbiamo con questo spirito, dato un contributo, collaborato con le categorie impegnate nel rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego e nella Scuola, collaborato fattivamente con la FIM impegnata nel rinnovo della RSU-RLS alla Hitachi Rail Sts, dove abbiamo presentato una lista di 5 candidati ed eletto il nostro Antonio Hanaman con 49 preferenze».

Il segretario reggente dell’UST CISL di Reggio Calabria che poi ricordato che è stato sottoscritto ieri il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) “Volare” con la Regione e il Governo: 215 milioni di euro immediatamente cantierabili per il rilancio degli aeroporti calabresi, di cui 40 destinati a oneri di servizio per nuove tratte. Grazie alla CISL Confederale per il sostegno nel raggiungimento di questo obiettivo. Alla sottoscrizione in videoconferenza erano presenti la Ministra Mara Carfagna, il Presidente Roberto Occhiuto, il Presidente Sacal Marco Franchini. Per la CISL, oltre allo stesso Russo, il Segretario Confederale Ignazio Ganga e Giulia Tavernese della struttura tecnica confederale.

Sul piano organizzativo, il segretario reggente Tonino Russo ha annunciato, concludendo la sua relazione, che nelle prossime settimane spera di portare a termine il percorso che condurrà all’elezione del nuovo Segretario generale della CISL di Reggio Calabria. (ed)