Da Reggio a Sanremo: Il Festival raccontato da Graziano Tomarchio e Dominga Pizzi

Anche quest’anno, Graziano TomarchioDominga Pizzi hanno raccontato, da vicino, il Festival di Sanremo.

Tante ore di duro lavoro in sinergia con la loro troupe di operatori e tecnici motivati da spirito di sacrificio e ambizione per assicurare ai telespettatori calabresi una copertura giornaliera di esclusive e dirette. Curiosità, commenti alle canzoni, interviste, anteprime, notizie, scoop e indiscrezioni. Insomma tutto ciò che è ruotato intorno al festival della canzone italiana giunto alla 73esima edizione.

«Anche quest’anno la rassegna musicale più attesa dell’anno ha collezionato successi e consensi di pubblico, bella ed emozionante e noi siamo stati presenti come facciamo ormai puntualmente da tantissimi anni, grazie anche al supporto dei nostri partner e sponsor. L’amore e la passione per il proprio lavoro vince sempre», hanno dichiarato con soddisfazione Graziano Tomarchio e Dominga Pizzi .

«È questa la formula vincente – hanno concluso – che alla lunga permette di raggiungere grandi traguardi». (rrm)

L’OPINIONE / Eduardo Lamberti Castronuovo: Presidente Mattarella, perché a Sanremo sì e per il 50° dei Bronzi no?

di EDUARDO LAMBERTI CASTRONUOVO – I Bronzi e Sanremo. La cosa diventa preoccupante. Non che non c’era da aspettarselo ma la misura è davvero colma.
Che Sanremo rappresenti un momento importante per la cultura popolare, Non c’è dubbio, ma che si stia esagerando, è sotto gli occhi di tutti!

Una pubblicità martellante quanto ossessiva ci ha accompagnati per mesi con un countdown da lancio nello spazio dei tanto amati missili, una miscellanea tra politica e spettacolo che non ha mai avuto eguali. Insomma, una decadente promozione che nulla a che vedere con un festival della canzonetta dove una serie improponibile di parole al vento, con musiche pressoché improvvisate e cantanti qualche volta vicini al ridicolo, hanno umiliato la vera identità della musica leggera italiana.

Certo si dirà che è stato un successo, che di meglio non c’è mai stato ma è tutto talmente scontato che non ci crederà nessuno! La vera sindrome dell’ applauso. Quella che registra ovazioni anche se chi sta cantando stecca e chi sta parlando dice ovvietà fanciullesche.
Due però sono gli elementi la cui gravità supera anche la più risoluta ostinazione di trovare il bello laddove non c’è proprio. Il primo è quello di voler a tutti i costi spettacolarizzare la politica con un batti e ribatti sull’intervento di Zelens’kyj (Presidente dell’Ucraina) al Festival: una inclusione letteralmente folle che voleva confondere il trovatore con la

Semiramide. La guerra, ahinoi, è cosa seria e sopratutto dolorosa: cosa avrebbe rappresentato la presenza di uno dei guerreggianti ad un fatto meramente ludico? Non è dato sapere! Ma lo stesso altalenare della partecipazione si o no, la dice lunga sulla validità della scelta primaria.

Il secondo elemento ci vede coinvolti più da vicino. La presenza del capo dello stato al festival! Ho grande rispetto per la figura del capo dello Stato Mattarella ma sinceramente la delusione è grande nell’aver saputo della sua presenza così rappresentativa da vederlo, questa volta , assolutamente fuori luogo.

Noi reggini, poi, nel non averlo avuto ospite gradito a Reggio in occasione del 50nario del Bronzi di Riace, siamo ancora più contrariati da questa presenza alla kermesse delle canzonette in contrapposizione ad una assenza ad una manifestazione culturale quale quella realizzata con tanti sforzi al Teatro Cilea di Reggio la sera del 17 dicembre Eppure il cast, di livello internazionale reale, avrebbe meritato – vista anche la Ricorrenza storica – la presenza del presidente.

La cosa è ancora più grave se realizziamo che nessun rappresentante dello Stato è venuto in città a salutare un evento così importante. Eccezion fatta per il Sottosegretario Maria Tripodi.

Siamo un popolo di serie B? Siamo italiani anche noi? Sanremo vale più dei Bronzi? Le domande sono tante. Chi risponderà mai?
Lo facciano le nostre coscienze. Valutino quanto peso abbia la nostra città nel panorama nazionale e tra coloro che contano tra le cariche dello Stato! La risposta non è difficile.
Ma l’indignazione non può che essere tanta. (edc)

La Regione a Sanremo per promuovere la pesca e l’agricoltura

Dal 9 febbraio ci sarà anche la Regione Calabria, col Dipartimento Agricoltura guidato dall’assessore regionale Gianluca Gallo, al Festival di Sanremo. La Regione, infatti, sarà tra i protagonisti di Casa Sanremo – Baca Ifis e, per l’occasione, promuoverà le eccellenze calabresi  del settore agroalimentari, con particolare riferimento al settore pesca, tramite una vetrina d’eccezione che permetterà di entrare in contatto con realtà altrettanto prestigiose e creare nuove opportunità e collaborazioni.

Un momento di grande visibilità sarà garantito da Casa Sanremo TV, la digital TV ufficiale dell’area hospitality del Festival della Canzone Italiana: giovedì 9 febbraio dalle 15:30, in occasione dello show “L’Italia in vetrina”, il dirigente regionale del settore Caccia e Pesca, Bruno Zito, e Katya Gentile, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio, saranno ospiti della trasmissione condotta da Veronica Maya per discutere del tema agricoltura e pesca in Calabria.

Durante la puntata il pubblico potrà seguire lo show cooking dello chef Ercole Villirino, che preparerà “i maccarun”, mentre Pietro Tangari, ambasciatore delle eccellenze calabresi, presenterà “il cappello della strega”, un omaggio gastronomico simbolico ispirato alla vicenda umana e giudiziaria di Cecilia Faragò, ultima donna della storia ad essere stata processata per il reato di stregoneria, oggi uno dei marcatori identitari distintivi della Calabria.

La sera dello stesso giorno è infine prevista una cena riservata agli addetti ai lavori e ai media che vedrà protagonisti in tavola i prodotti del pescato e le eccellenze gastronomiche del territorio: un percorso gastronomico unico e imperdibile alla ricerca dei sapori del mare di Calabria. Casa Sanremo è l’area hospitality ufficiale del Festival della Canzone italiana che inaugura la sua sedicesima edizione domenica 5 febbraio alle 17 al Palafiori, alla presenza del Patron, Vincenzo Russolillo. Al suo interno sarà dato ampio spazio alla Regione Calabria.

In questo luogo esclusivo riservato a partner, istituzioni, addetti ai lavori e stampa, la Regione in qualità di sponsor istituzionale comparirà con il logo istituzionale nei photocall, nei backdrop e nei monitor, inoltre uno spot dedicato passerà in rotazione su Casa Sanremo Tv, la digital tv fruibile da tutte le piattaforme web e dalla app ufficiale.

La partecipazione a Casa Sanremo non è una novità per la Calabria: da 13 anni infatti grazie a Giuseppe Greco si garantisce un’ottima vetrina in questo spazio così esclusivo e prestigioso nella settimana del Festival della Canzone Italiana. (rrm)

L’OPINIONE / Sergio Dragone: Checco Zalone e i calabresi

di SERGIO DRAGONE – L’autoironia non è “una dote di cui sono colmi” i calabresi, direbbe De Andrè. Appartengo a quella schiera di persone che non hanno paura di ridere dei propri difetti e di quelli della propria terra, senza per questo fare venire meno la propria orgogliosa appartenenza. Uno dei miei maestri in giornalismo, l’indimenticabile Saro Ocera, diceva che dopotutto la Calabria era solo “la parte a nord dell’Egitto”. Un campione di autoironia.

Figurarsi se mi ha scalfito più di tanto la performance, per la verità un po’ deludente, di Checco Zalone sul palco di Sanremo che ha ambientato in Calabria la surreale favola di Cenerentola/Trans Oreste. L’intenzione di lanciare un messaggio contro l’omofobia è stata lodevole. Non è la prima volta che l’artista pugliese affronta temi scottanti, come quello dell’immigrazione nel suo bel film Tolo Tolo. Anche in quell’occasione, lanciò una “battuta terribile” (sono parole sue) sulla Calabria. Nella scena in cui la nave con i profughi a bordo avvista il porto di Vibo Marina, il protagonista della delicata ed esilarante storia si rivolge ai migranti: «Torniamo in Africa, è meglio, ci vogliono far sbarcare a Marina di Vibo Valentia, su dai, un minimo di dignità».

Zalone è molto bravo, nulla da dire, e ad un artista tutto si può permettere. Ci sarebbe da interrogarsi perché ha immaginato la Calabria come terra “ideale” dell’intolleranza omofoba e dell’ipocrisia sugli orientamenti sessuali.

E’ forse per lui ed i suoi autori l’emblema dell’arretratezza culturale che fomenta l’odio contro gay e lesbiche?  Questo aspetto dovrebbe chiarirlo Checco ed è dirimente in questa polemica che si è scatenata sui social. Io credo che la favola di Cenerentola/Trans Oreste poteva essere ambientata tranquillamente in ogni regione italiana dove la cronaca ogni giorno segnala fenomeni terribili di intolleranza e violenza omofoba.

Una cosa sola non riesco a perdonare al formidabile attore pugliese (che anche in futuro andrò a vedere al cinema): avere sfregiato la canzone-capolavoro di Mimì sia pure per una causa nobile. A parte la solita gaffe di Amadeus che avrebbe ben potuto ricordare la straordinaria Mia Martini, mi ha colpito negativamente quel testo goffo e sguaiato che a mio parere risulta offensivo anche verso i transessuali.

Il capolavoro di Mimì si reggeva su una prova di alta poesia di Bruno Lauzi e come tale è diventato immortale. A me è parso sinceramente un sacrilegio e non c’entra niente l’autoironia.

Lo stesso tema venne affrontato con ben altra eleganza e genialità da due grandi artisti. Nel 1984 Pierangelo Bertoli scrisse l’intensa e triste Maddalena, in cui denunciava l’intimo dramma psicologico di un trans. Molti anni più tardi, Fabrizio De Andrè, il più grande di tutti, compose Princesa, ispirato al libro autobiografico di Fernanda Farias De Albuquerque, detta “Princesa”, scritto in carcere a Rebibbia. Inutile sottolineare la differenza con il grottesco testo di Cenerentola/Oreste trans.

In ogni caso, lo spettacolo deve andare avanti. E dobbiamo andare avanti anche noi calabresi, con le armi dell’autoironia e la voglia di cambiare. (sdr)

Magorno (IV): Il Peperoncino calabrese al Festival di Sanremo

Il Peperoncino calabrese sarà al Festival della Canzone Italiana. Lo ha reso noto il senatore di Italia VivaErnesto Magorno, spiegando che la presenza del simbolo della nostra regione al Festival di Sanremo è stata possibile grazie l’Accademia del peperoncino, che ha selezionato 8 ristoranti, prevede la distribuzione di una confezione dei peperoncini sott’olio varietà “Diavolillo Diamante”.

L’omaggio sarà destinato a tutti quelli che consumeranno il piatto piccante appositamente creato dagli chef del locale. «Si tratta – ha concluso Magorno – di una straordinaria opportunità per continuare a far conoscere questa eccellenza della Calabria che, sicuramente, avrà successo». (rp)

20 aziende calabresi partecipano al Festival di Sanremo

C’è anche la Calabria al Festival di Sanremo, grazie alla presenza delle 20 aziende calabresi che sono state selezionate dalla Apci Calabria, rappresentata per la kermesse sanremese da Franco Papa e Monika Sannicola, e dall’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria.

Dall’area grecanica reggina sono arrivati preziosi salumi, riconosciuti anche da Slowfood per la loro importanza storica e le loro caratteristiche organolettiche, mentre risalendo dalla parte ionica calabrese è possibile incrociare a Sanremo la spettacolare mortadella di suino Nero di Calabria della zona aspro montana, oltre ad altre delizie della norcineria locale.

Non mancano, poi, i tipici Bocconotti di Mormanno, realizzati con la ricetta tradizionale, le confetture e le marmellate del Pollino, oltre ai liquori e agli amari da infusi di erbe e radici della Sila, che si rifanno alla millenaria tradizione di Re Italo.

E ancora, la vera liquirizia naturale calabrese, unita alla lavorazione dei cedri e di altre delizie, come i fichi, peculiarità del tirreno cosentino, insieme ai taralli artigianali tipici di Acri, che sono sempre più apprezzati in tutta Italia.

Non mancano neanche i pregiati vini che la nostra terra dona fin dai tempi della Magna Graecia.

Ma, grazie anche a questo evento, è possibile scoprire che la Calabria è anche innovazione nell’ambito dell’agroalimentare, tanto da incuriosire molto gli artisti e gli organizzatori di Sanremo: a sorprendere sono i prodotti realizzati a Bisignano (CS) dall’ingegnere alimentare Mario Pietramala, che hanno caratteristiche salutistiche uniche e innovative, come i gelati senza latte, i buonissimi dolci senza glutine e tante altre golosità anche per vegani, che non è detto che non siano anche loro golosi.

Nel gruppo di aziende presenti a Sanremo, grazie all’intuizione di Riccardo Magarò e Vincenzo Serra, che hanno promosso la rete Tipicaly e Qualitaly, trovano spazio anche le produzioni biologiche di meravigliosi frutti di bosco provenienti dalle incontaminate montagne calabresi e, in omaggio per le star presenti a Sanremo, anche i foulard realizzati dalla stilista calabrese, conosciuta in tutto il mondo, Luigia Granata.

E mentre c’è una Calabria che sui media nazionali offre una pessima immagine di se, c’è una parte sana dell’imprenditoria, soprattutto giovanile, che si rialza, guarda avanti, resiste, lotta e fa rete nonostante si continui a pensare che i calabresi abbiano dei limiti caratteriali nello stare insieme. (rrm)

Graziano Tomarchio tra le radio e tv più importanti d’Italia al Festival di Sanremo

È con Radio News che il calabrese Graziano Tomarchio parteciperà, insieme ad altre nove radio e tv più importanti d’Italia, al 71esimo Festival di Sanremo, in programma dal 2 al 6 marzo.

Una grande soddisfazione per Graziano Tomarchio e il suo staff, pronti per questa nuova avventura in una città di Sanremo blindata e con un protocollo rigidissimo a causa della pandemia in corso. 

Per la prima volta nella sua storia, quest’anno la kermesse si svolgerà a porte chiuse, senza pubblico e sarà super sorvegliata per garantire la sicurezza sanitaria di tutti gli artisti e addetti ai lavori.

In questo ambito, Graziano Tomarchio, insieme a Dominga Pizzi, Ronny Genovese e Rosy, coadiuvati da un’attrezzata regia mobile, con la collaborazione tecnica di Tony Vero, seguiranno da vicino l’importante kermesse canora per raccontarne le curiosità e i retroscena con collegamenti giornalieri radiofonici e televisivi diffusi anche a copertura nazionale. 

«Racconteremo un Festival diverso senza la solita festa che gli gira intorno – ha dichiarato Graziano Tomarchio – per le limitazioni anti-Covid non ci saranno i soliti eventi che facevano da cornice per le vie della città, come quelli in piazza Colombo, e non ci saranno i palchi esterni al teatro Ariston. Fan e curiosi non potranno accalcarsi per vedere da vicino o per toccare i propri beniamini».

«Il Festival – ha aggiunto – è uno degli appuntamenti più attesi nel nostro Paese e noi, come facciamo ormai puntualmente da tantissimi anni, anche per questa particolare edizione A Sanremo ci Saremo, grazie anche al supporto dei nostri partner e sponsor che ci affiancheranno come sempre in modo significativo». 

«Tante le emozioni che condivideremo con voi – ha concluso –. Appuntamento quindi dal 2 al 6 marzo su Radio News direttamente dalla città dei fiori, con i nostri approfondimenti, notizie, curiosità, interviste e tante sorprese che attireranno la vostra attenzione». (rrm)

 

MIRTO CROSIA (CS) – La parrucchiera Natascia Callegaro a Sanremo pettina vari cantanti

È di Mirto Crosia Natascia Callegaro, la parrucchiera e stilista che, nel corso della 70esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, ha curato lo styiling di vari cantanti.

Fra le vip acconciate dalla  parrucchiera e stilista calabrese ci sono Rita Pavone,  Elettra Lamborghini, Giordana e Renee Sylvie Lubamba Nella Città dei fiori la signora Callegaro non è salita da sola, ma è stata sistematicamente affiancata dalla giovane figlia Federica Prantera, alla quale è stato affidato un ulteriore delicato compito: la cura del make-up di vari artisti partecipanti al Festival.

Inoltre, nel corso della manifestazione, Natascia Callegaro è stata indicata da Radio lattemiele come la migliore esperta di hairstylist.

Rientrando dalla Ligura, la stilista e parrucchiera crosiota ha evidenziato di essere stata orgogliosa di aver rappresentato la Calabria, ovviamente nell’ambito del suo campo lavorativo. Giudizi positivi sull’operato delle due esperte calabresi, Natascia Callegaro e Federica Prantera sono stati espressi dai vari artisti di cui esse si sono presi cura. (rcs)

A Sanremo il galà della stampa con le creazioni-premio di Michele Affidato

È uno degli appuntamenti più attesi della settimana sanremese: Il “Gala della Stampa”, ha visto anche quest’anno assegnati il Premio Numeri Uno – Città di Sanremo ed il riconoscimento “Premi Dietro le Quinte”. A realizzare le opere, ormai da diversi anni, è il maestro orafo crotonese Michele Affidato, presente alla cerimonia che ha visto una grande partecipazione di protagonisti del mondo dello spettacolo, della musica, di stampa e televisione.

Il Gran Galà della Stampa, che da anni viene organizzato dal Patron Ilio Masprone è giunto ormai alla nona edizione. A ricevere quest’anno il prestigioso “Premio Numeri Uno – Città di Sanremo” è stata una grande artista che ha fatto la storia del Festival di Sanremo, vincendo ben tre edizioni della kermesse: Iva Zanicchi. La Palma d’Argento realizzata da Michele Affidato nelle scorse edizioni è andata ad altri personaggi come Pippo Baudo, Al Bano, Tony Renis, Rita Pavone e, nel 2018 a Toto Cutugno.

Michele Affidato e Iva Zanicchi
Michele Affidato con Iva Zanicchi

Durante la serata è stato assegnato anche il “Premio Dietro le Quinte”, che consiste in una scultura stilizzata, formata dalla sigla “DQ”, viene assegnato a chi ha contribuito a rendere più prestigioso il Festival di Sanremo e la musica italiana nel mondo. Tra i premiati Tullia Brunetto (addetto stampa di molti artisti), Saturnino Celani (storico bassista di Jovanotti), Michele Torpedine (manager de Il Volo), Alfonso Signorini (Direttore di Chi) e Gianni Belfiore (80 testi per Iglesias). La Giuria che ha determinato i premiati era composta da Marinella Venegoni (La Stampa); Dario Salvatori (Rai Uno); Marco Molendini (Il Messaggero); Andrea Spinelli (QN) e Mario Luzzatto Fegiz (Corriere della Sera); Presidente del Gala, Mario Maffucci.
Un ulteriore riconoscimento realizzato da Michele Affidato è stato il Premio Mr. Blogger, nato per rendere omaggio a personaggi che contribuiscono a divulgare e a promuovere la musica attraverso il mondo del web, assegnato a Giuseppe Candela.
La consegna dei premi è avvenuta in una serata molto piacevole, condotta dal giornalista Marino Bartoletti e dall’attrice Antonella Salvucci.
Tra i tanti artisti presenti alla serata, il Volo e Valeria Marini.
«Questo evento – ha detto Affidato – da anni assegna un riconoscimento a tutti coloro che hanno fatto conoscere la musica italiana nel mondo, ognuno nel proprio ruolo. Ho avuto la fortuna di conoscere e vivere diversi di questi personaggi, sia dal punto di vista artistico che personale, scoprendo aneddoti dai quali sono nati grandi capolavori. Sapere che tante mie opere sono custodite dai grandi della musica riempie il nostro gruppo di orgoglio e soddisfazione».
Prossimi premi – firmati sempre da Affidato – sono i riconoscimenti per il Premio della Critica Mia Martini, ed i Soundies Awards. (rs)

 

I premi del Festival di Sanremo firmati da Michele Affidato

Nella splendida cornice dello show-room del Maestro Orafo Michele Affidato, sono stati presentati i Premi che il Maestro Affidato ha realizzato per la 69esima edizione del Festival della Canzone Italiana.

Tra le più importanti, spicca il Premio della Critica Mia Martini, una scultura composta da un leone che si appoggia su una chiave di violino, con alla base una composizione di fiori.

Il Premio Mia Martini, infatti, è un riconoscimento attribuito dalla stampa specializzata alla canzone e all’interprete che riscuoterà un giudizio positivo di qualità da parte di giornalisti e critici musicali. L’opera, infatti, rappresenta tre elementi portanti del Festival: il leone ed i fiori come simbolo della citta ligure, mentre la chiave di violino rappresenta la musica.

Per Casa Sanremo sono stati realizzati  i premi Soundies Awards destinati ai migliori videoclip dei Big, il Premio Giuria degli Adolescenti, che s’inserisce tra le novità di quest’anno, che verrà assegnato da una giuria composta da 100 ragazzi, impegnati a esprimere il proprio parere sulle canzoni in gara al Festival decretandone il loro vincitore. Ancora, i premi Musica contro le Mafie che verranno consegnati da Rocco Mangiardi, testimone di giustizia di Lamezia Terme.

A Casa Sanremo – al cui taglio del nastro sarà presente il Maestro Affidato – ci sarà, inoltre, uno spazio dedicato al sociale, con il convegno organizzato dall’Unicef, di cui Affidato è ambasciatore.

Grande attesa anche per il Gran Galà della Stampa, ideato da Ilio Masprone, che si terrà nel Casinò di Sanremo. Un evento che vede la partecipazione di personaggi che hanno fatto la storia della musica italiana e degli addetti ai lavori che, nel corso degli anni, hanno dato il proprio contributo per far apprezzare la musica italiana in tutto il mondo.

Durante la serata saranno assegnati il Premio Numeri Uno  – Città di Sanremoed i Premi Dietro le Quinte.

Il Premio Numeri Uno – Città di Sanremo raffigura una Palma affiancata dal numero “1”, nel quale sono stati incastonati un fiore in argento ed un topazio azzurro che simboleggiano i fiori ed il mare della città di Sanremo, quest’anno sarà assegnato ad un’artista che ha fatto la storia del Festival, vincendo ben tre edizioni: Iva Zanicchi.

La giuria, presieduta dalla giornalista Marinella Venegoni, ha deciso di assegnare il Premio Dietro le Quinte a Tullia Brunetto, addetto stampa di molti artisti, a Saturnino Celani, storico bassista di Jovanotti, a Michele Torpedine, manager de Il Volo, ad Alfonso Signorini, Direttore di Chi, e a Gianni Belfiore, che ha scritto 80 testi por Iglesias.

Durante la serata sarà consegnato il Premio Mr. Blogger a Giuseppe Candela. Altri importanti premi, che da diversi anni Michele Affidato realizza, sono quelli dell’Afi, “Associazione Fonografici Italiani” presieduta da Sergio Cerruti, che festeggia i 70 anni di attività. In passato, sono stati tanti gli artisti premiati dall’Afi al Festival di Sanremo, e, quest’anno, verrà assegnato un premio speciale alla Carriera a Peppino di Capri.

Alla conferenza stampa, durante la quale sono state illustrate le opere dal maestro Affidato, erano presenti l’assessore alle Attività Produttive Sabrina Gentile, in rappresentanza del Comune di Crotone, il Presidente della Camera di Commercio, Alfio Pugliese, Giovanni Ferrarelli e Antonio Casillo della Confcommercio, e Gennaro De Rosa di Musica contro le Mafie. 

Il festival, infine, prenderà il via domenica 3 febbraio. (zc)