Domenica 20 agosto si conclude la seconda edizione del Fotografia Calabria Festival, il primo festival diffuso di fotografia contemporanea in Calabria in corso a San Lucido e a Fiumefreddo Bruzio e organizzato dall’Associazione Pensiero Paesaggio.
Il Festival si è confermato in questa sua seconda edizione come un appuntamento di caratura nazionale e internazionale, un successo certificato dagli ottimi numeri di pubblico registrati – con più di duemila spettatori paganti – e dagli importanti riscontri ricevuti dalla stampa e dai media, con numerosi approfondimenti e focus dedicati ai progetti in mostra.
Domenica, dunque, il festival si chiuderà con La Notte di Fotografia Calabria Festival.
In via del tutto speciale, solo per questa data, l’accesso alle mostre avrà un costo simbolico di 1 euro ciascuna. I visitatori potranno comunque scegliere di acquistare il biglietto intero, che permetterà l’accesso a tutte e dieci le mostre del Festival, al costo di 10 €. Le mostre saranno visitabili dalle 21:30 alle 2:30 (ad eccezione della mostra “Gli aspetti familiari” ospitata nella sede del Municipio di San Lucido e visitabile fino a mezzanotte). Le biglietterie sono attive presso: Castello della Valle (Fiumefreddo Bruzio) e Piazza Fiume (San Lucido).
«La Notte di Fotografia Calabria Festival è un appuntamento speciale con cui vogliamo salutare tutti i nostri visitatori e le comunità che ci hanno ospitato quest’anno, che hanno supportato e arricchito il FCF2023 con il loro interesse e la loro passione per la fotografia», sottolineano dall’Associazione Pensiero Paesaggio.
Il cambiamento è il tema di questa nuova edizione di Fotografia Calabria Festival, affrontato dalle opere dei fotografi internazionali presenti al Festival, ognuno di loro con un approccio diverso al tema in oggetto. Nel centro storico di Fiumefreddo Bruzio spazio a cinque diversi lavori: “Cora’s Courage”, lavoro della fotografa argentina Gabo Caruso, che racconta il viaggio di transizione sociale della piccola Cora, primo caso di bambina transgender in Spagna; “Island Simmetries” della fotografa inglese Laura Pannack, che mostra i parallelismi tra giovani che vivono ai lati opposti del mondo; “Wooden Diamonds – Identity Resilience in the Italian olive tree epidemic”, lavoro del fotografo documentarista italiano Filippo Ferraro, che intende narrare la storia dell’epidemia degli ulivi in Salento; la collettiva di Climate Visuals, l’unico programma al mondo di fotografia sul cambiamento climatico basato su dati scientifici; “Anni Interessanti”, progetto espositivo dell’Archivio Luce – Cinecittà, presente, per la prima volta in assoluto nella sua storia, in Calabria.
A San Lucido sono invece allestite: “Gli aspetti familiari”, il progetto site-specific curato dal duo di artisti Vaste Programme, lavoro che ha coinvolto la comunità locale con l’obiettivo di affrontare il tema del cambiamento attraverso una più ampia riflessione sul concetto di identità, collettiva e individuale; “TikTok in Kham” di Xiangyu Long, fotografo tibetano, che indaga la metamorfosi delle identità di gruppo nell’ambito della globalizzazione e dell’omologazione; “Far South” di Michele Martinelli, progetto ambientato sugli altopiani della Sila, seguendo gli allevatori di podolica; “The petunia’s carnage”, progetto del fotografo austriaco Klaus Pichler, sulle conseguenze devastanti che gli interventi di ingegneria genetica possono avere sulla biodiversità; “The art of aging”, della fotografa canadese Arianne Clément, che approfondisce il concetto di cambiamento legato al tema del corpo. (rcs)