Grave lutto per la vicepresidente Princi: morto prematuramente il fratello

Grave lutto per la VicePresidente della Giunta regionale calabrese Giusi Princi: è scomparso prematuramente sabato sera il fratello.

«Tutta la Giunta della Regione Calabria si stringe attorno a Giusi Princi, per l’improvvisa scomparsa del fratello. Sincero cordoglio alla nostra vice presidente e a tutta la sua famiglia, colpita da questo grave lutto», ha scritto su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Numerose le attestazioni di cordoglio da tutto il mondo politico calabrese e non solo. Il Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha espresso «il più profondo cordoglio alla vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi per la prematura scomparsa dell’amato fratello, anche a nome del Consiglio regionale, sincere condoglianze alle famiglie Princi-Cannizzaro, in questo momento di dolore per il lutto improvviso».

Una nota congiunta dei sindaci ff di Reggio Carmelo Versace (Città Metropolitana) e Paolo Brunetti (Comune) esprime «i più sinceri sentimenti di cordoglio per la prematura scomparsa dell’amato fratello Antonello» (rcz)

Alla VicePresidente Princi sentite condoglianze da parte di Calabria.Live

MANCAVA SOLO IL “DOLCE” ALL’ESECUTIVO
LA GIUNTA OCCHIUTO PRONTA PER IL PNRR

di SANTO STRATI – Difficile non giocare col nome del settimo assessore nominato da Roberto Occhiuto per completare il suo esecutivo: Mauro Dolce rappresenta davvero l’elemento chiave della Giunta calabrese che dovrà affrontare (e vincere) la sfida del Pnrr.

L’ultima chance, l’ultimo treno (non solo in senso figurato) per la Calabria: servono idee, progetti, programmi che possano attingere alla vagonata di quattrini in arrivo dall’Europa. Non saper cogliere questa opportunità, più che unica, per dare finalmente la vera occasione di riscatto, in termini di crescita e sviluppo, ai calabresi sarebbe un peccato mortale, una follia imperdonabile. E il nuovo assessore alle Infrastrutture è un apprezzato professore di Tecnica delle Costruzioni all’Università di Napoli e attualmente direttore generale del Dipartimento della Protezione Civile: un tecnico di chiara fama, quello che serve, con un curriculum eccezionale, la persona giusta per gestire il Pnrr.

Da questo punto di vista, il presidente Roberto Occhiuto mostra di avere ben chiara la visione strategica del futuro “suo” e della sua terra. Si è preso una brutta gatta da pelare, rinunciando a un comoda posizione di capogruppo azzurro alla Camera, consapevole dei rischi e, soprattutto, della portata della sfida che gli anni Venti del Terzo Millennio lanciano, sotto l’incubo di una pandemia non ancora domata. È la sfida di una Calabria capace di portare certamente a termine con risultati lusinghieri e positivi.

Nonostante le tante Cassandre che spargono velenose profezie su un Mezzogiorno condannato all’arretratezza e quanti (anche nei media) remano contro insinuando che la spesa per strade, infrastrutture e servizi per il Sud e, soprattutto, per la Calabria sia inutile, soldi buttati a beneficio di pochi. Da ultimo si segnala l’inqualificabile campagna stampa del quotidiano di Carlo de Benedetti (Domani) secondo cui, per esempio, l’alta velocità in Calabria servirebbe “solo” a portare 7000 passeggeri in più a giorno: «A preventivo – hanno scritto Marco Ponti e Francesco Ramella sul Domani – , il costo totale del progetto è stimato dal ministero tra i 22 e i 27 miliardi di euro, interamente a carico dello Stato (in media a consuntivo per le ferrovie nel mondo si registra uno scostamento in più dei costi del 45 per cento). Tutto per 200 viaggi in più… Questi dati non sembrano dunque giustificare in alcun modo questo tipo di investimento». L’assunto (chiaramente antimeridionalistico) non ha bisogno di commenti: se si usassero questi parametri al Nord, ci dovrebbe essere il deserto ferroviario…

Occorre allora, sia ben chiaro, contrastare i soloni del “Sud inutile” e impiegare ogni sforzo possibile per una narrazione nuova del Mezzogiorno, della Calabria, non più terra di assistenzialismo “parassitario” ma volano di sviluppo per tutto il Paese. E questo ė uno dei principali obiettivi del neo presidente Occhiuto che già prim’ancora d’insediarsi ha rivelato di avere una turbina nel cervello (e nel fisico) che gli permetterà di mostrare davvero quella “Calabria che non ti aspetti” – come recita il claim della sua indovinata campagna elettorale. C’ė davvero una Calabria sconosciuta ai più con un capitale umano straordinario, capace di strabiliare e con le competenze giuste per avviare e costruire una irripetibile fase di rilancio, in tutti i campi: scientifico, culturale, imprenditoriale.

Una Calabria destinata a diventare la California d’Europa (con milioni di pensionati benestanti che la potranno scegliere come buen retiro per la vecchiaia), ma soprattutto una terra a vocazione turistico-agricola come poche altre in Italia e nel Continente europeo: la valorizzazione dell’agroalimentare con un salto qualitativo e quantitativo nell’export, la nascita di nuove strutture ricettive in grado di accogliere luna domanda di turismo esperienziale, culturale e religioso che è davvero unica, ma anche l’utilizzazione delle tantissime, qualificate, risorse umane fino a oggi costrette a guardare versi altri lidi per mancanza di opportunità a casa propria.

Ma prim’ancora servirà dare ai calabresi quel diritto alla salute fino a oggi negato e il diritto alla mobilità (anche sostenibile) che sembra utopia: servono strade, ferrovie, viadotti, ponti (a cominciare da quello sullo Stretto, non più da identificare come di Messina, bensì – ricorrendo e sfruttando per fini di marketing territoriale di entrambe le sponde il mito omerico – di Scilla e Cariddi.

Si tratta di avere una visione di futuro, che utilizzi il capitale umano che tre eccellenti Atenei nella regione hanno mostrato di saper formare e sfornare in quantità industriale. Serve una visione strategica che guardi prima ai calabresi, al loro benessere e ai sogni della sua generazione di giovani deprivati di aspettative e speranze, e non solo agli interessi geopolitici di una terra “che non t’aspetti”.

La giunta adesso completa ha le carte in regola per affiancare il sogno di Roberto Occhiuto, presidente non della Calabria ma dei calabresi (ovunque essi siano – e sono oltre sei milioni quelli che vivono fuori del territorio regionale) per vincere i pregiudizi e la cattiva reputazione: il malaffare c’è dovunque e la Calabria che ha “allevato” la malapianta della ‘ndrangheta è in verità terra di civiltà millenaria: quando a Roma si pascolavano le pecore in Calabria (culla della Magna Grecia) si discettava di filosofia, si scrivevano le leggi, primeggiavano arti e teatro.

Non dimentichiamolo e facciamolo capire, una volta per tutte, a quanti dissacrano le nostre insite e fiere qualità delle origini per malcelata invidia e gelosia: il presidente Occhiuto ha bene in mente tutto ciò e si sta giocando, con ferma convinzione, il suo futuro che è poi quello dei nostri giovani.

Serviva proprio alla Calabria questo caterpillar della politica per cambiare rotta e percorso: i calabresi se ne stanno convincendo, giorno dopo giorno. Forza presidente! (s)

 

AL VIA LA GIUNTA OCCHIUTO: ADDIO SPIRLÌ
IL PRIMO CONSIGLIO IL 15, CON 3 INCOGNITE

di SANTO STRATI –A una prima valutazione delle scelte del Presidente Roberto Occhiuto per la sua Giunta, il giudizio non può che essere positivo, fermo restando che bisognerà vedere all’opera le singole deleghe e capire se il “modello del fare” che il neogovernatore ha mostrato di voler adottare sarà seguito in toto. Già, perché risulta evidente che abbiamo (finalmente, dopo quasi un anno di precarietà governativa) un presidente “politico” che realizza le cose nel momento stesso in cui le pensa: non è piaggeria, ma evidenza che proviene dalle prime mosse che hanno caratterizzato la dodicesima legislatura, quella di Roberto Occhiuto. Il tempo di dire che voleva farsi assegnare il commissariamento della sanità della regione per restituirla ai calabresi ed ecco, d’incanto, che Draghi gliel’ha concesso subito, d’intesa con il Consiglio dei ministri. Ha detto che non voleva perdete tempo per la Giunta, ed ecco, nei tempi previsti, il nuovo governo. Sicuramente, Occhiuto, mostra di conoscere a menadito come funziona la politica (nazionale) e come va gestita quella regionale. Manca solo una pedina: l’assessore all’ambiente, ma Occhiuto lo presenterà a breve.

Le sue scelte per la Giunta si caratterizzano soprattutto per due elementi. Il primo riguarda il mancato rispetto dell’accordo pre-elettorale con Salvini circa la riconferma di Spirlì. Avevamo facilmente pronosticato, diversi mesi fa, che i patti in politica spesso durano lo spazio di una notte e che l’imbarazzante riconferma del facente funzioni avrebbe creato un grande disagio a un governo che ha bisogno di competenze e di capacità che si mettano a disposizione dei calabresi e della Regione. Così, Nino Spirlì esce di scena (con molta malcelata contentezza dei suoi stessi sodali di partito) e al suo posto va una donna, che dovrà difendersi da un pregiudizio parentale: è cugina del deputato Francesco Cannizzaro, quindi il pensiero corrente sarà quello che l’onorevole ha piazzato non solo una sua pedina, ma persino una parente. Niente di più sbagliato. Giuseppina Princi, meglio conosciuta da tutti come Giusy, è una donna con gli attributi, che in dieci anni ha trasformato il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio in un modello imitato, con grande soddisfazione, da molti istituti. Basta solo l’indirizzo biomedico inventato dalla Princi per preparare gli studenti orientati verso medicina a sostenere i test di ammissione all’università. Guardate che è un’idea geniale, tanto che l’hanno subito presa a modello persino a Milano. Certo gestire una Regione non è come gestire un istituto scolastico, ma la Princi ha temperamento, capacità e talento e saprà dimostrarlo. Dimentichiamoci, quindi, della parentela e valutiamo serenamente quanto la vicepresidente sarà in grado di fare per i calabresi.

Il secondo elemento caratterizzante della Giunta Occhiuto è una delega nuova, quanto coraggiosa: “Azioni di sviluppo per la Città Metropolitana di Reggio Calabria”, affidata anche questa alla nuova vicepresidente Princi. Ebbene, si consideri che Reggio era l’unica Città Metropolitana a non avere ancora ricevuto dalla Regione le necessarie deleghe. Non c’era riuscito Falcomatà durante il governo di Mario Oliverio (pur militando nello stesso partito), ci ha pensato Occhiuto. Mostrando, oltretutto, di avere ben chiara una visione di futuro che non può dimenticare o lasciare indietro alcuna città calabrese e men che meno la MetroCity alla quale fanno riferimento il Porto di Gioia Tauro e il progetto (che Occhiuto sostiene con convinzione) del Ponte sullo Stretto.

È un segnale evidente che l’azione del nuovo governo sarà orientata a sovvertire le sonnecchiose pratiche che creavano figli e figliastri nella stessa regione: bisogna remare tutti insieme per governare non solo il territorio ma anche le prospettive di sviluppo, le istanze di crescita irrinunciabili che il PNRR potrebbe permettere di accogliere e realizzare. Certo, servono competenze e talenti (lo scouting del Presidente Occhiuto probabilmente ci sorprenderà ancora) non soltanto per ridare la sanità ai calabresi, il giusto diritto di curarsi a casa propria, il giusto diritto di avere cure adeguate, attrezzature moderne, ospedali e case della salute in linea con le altre realtà del Paese. Il personale medico è di eccellente livello, qualcuno tornerà in Calabria dal Nord e dal Centro, per dare il suo utile e fondamentale aiuto per garantire la salute dei calabresi. Servono, appunto, capacità e talento, personalità in grado di affrontare e demolire il debito monstre che si è via via consolidato, ma anche professionisti della sanità, in grado di interpretare le esigenze terapeutiche insieme con quelle amministrative e ridare fiducia a una popolazione avvilita e delusa. Già fermare i “viaggi della speranza” (anche per una semplice appendicite) significa risparmiare più di 300 milioni di trasferimenti alle altre regioni per pagare le prestazioni, ma anche far risparmiare una somma probabilmente pari al doppio ai malati e ai familiari al loro seguito: viaggi, soggiorni, etc. E in questa nuova progettualità che riguarda la sanità serviranno risorse umane in tutti i campi professionali e, soprattutto, servirà un’opposizione che faccia adeguatamente la sua parte. Nessuna necessità di cercare inciuci o accordi trasversali, ma un serio contributo per un fine comune.

Tornando a parlare della Giunta, Occhiuto ha voluto riconfermare nel loro precedente ruolo sia Gianluca Gallo (Agricoltura) che Fausto Orsomarso (Turismo). Gallo, oltre ad essere il più votato in Regione, ha lavorato in modo “pesante” a favore degli agricoltori e del comparto agro-alimentare, scontentando forse gli olivicultori, ma facendo arrivare subito gli aiuti necessari a superare la crisi dovuta alla pandemia. Gallo dovrà rinforzare il suo staff e proseguire nell’impegno già dimostrato perché tutto il comparto può usufruire in modo adeguato delle risorse del PNRR e giocare un ruolo principe nel processo di sviluppo. Analoga scelta per Fausto Orsomarso, già assessore al Turismo, sovraccaricato di troppe deleghe nella passata Giunta. Sul Turismo – ci permettiamo di suggerire – occorre investire più sul capitale umano che su azioni spot e comparsate in manifestazioni che non creano attrazione turistica. Evitiamo nuove “muccinate” e progetti fatti solo di belle parole. Per intenderci, La terra dei padri  è un progetto di turismo del ritorno che dovrebbe – e non lo ha fatto – sfruttare la grande risorsa dei calabresi nel mondo: la Consulta c’è, attende di essere riconfermata – e può fornire tutto l’aiuto necessario senza bisogno di nominare “ambasciatori” che girino per le comunità, spendendo soldi che possono essere utilizzate in modo diverso. La risorsa dei calabresi all’estero è, però,ben presente nei programmi di Occhiuto, sia per quel che riguarda il turismo delle radici, sia per l’utilizzo dei testimonial (illustri) che la Calabria si ritrova in ogni angolo del pianeta: tutti innamorati della propria terra, pronti a fare quel che serve per combattere preconcetti e ricreare quella buona reputazione di cui non si può più fare a meno.

Da segnalare nella “ripescata” (non è stata eletta) Tilde Minasi una delega importante, quella delle Politiche sociali: è un’avvocato esperto di diritto amministrativo e vanta un’ampia competenza a difesa delle disabilità e delle pari opportunità. Precise anche le sue prese di posizione per l’aeroporto di Reggio Calabria: sicuramente avrà modo di far pesare in Giunta l’assurda situazione dello scalo reggino, destinato a un vergognoso abbandono. Filippo Pietropaolo è un altro ex consigliere non rieletto: a lui va l’organizzazione della burocrazia regionale e dovrà inoltre occuparsi delle risorse umane. È un commercialista con esperienza gestionale: potrebbe anche fare miracoli nelle tante incongruenze della Regione nei bandi e nelle procedure. Infine la new entry, Rosario Varì, avvocato di Vibo, a cui Occhiuto ha assegnato le deleghe dello Sviluppo economico e agli Attrattori culturali: non avrà di che annoiarsi, c’è tantissimo da fare nell’ambito della promozione culturale, a partire da Vibo, capitale italiana del Libro, occasione che va immediatamente presa in carico dalla Regione e il 50° (nel 2022) del ritrovamento dei Bronzi, tanto per citare due grandi importanti scadenze culturali.

Il Presidente ha trattenuto per sé deleghe pesanti come Legalità e sicurezza, ma anche le Azioni di sviluppo del Porto di Gioia e la Valutazione degli investimenti pubblici. Presentando il suo governo, Occhiuto ha parlato di «un mix di politici e di figure esterne che penso possa fare un buon lavoro per cambiare la nostra Regione». Occhiuto ha parlato anche delle formazioni politiche della coalizione che «non avranno purtroppo rappresentanza in giunta, e me ne dispiace, perché tutti hanno contribuito al massimo delle proprie forze per conseguire la grande vittoria del centrodestra alle scorse elezioni. Penso a Coraggio Italia, a Forza azzurri e all’Udc. Questi partiti chiaramente avranno la priorità nell’indicare le figure che riterranno le migliori per i ruoli chiave nell’Assemblea legislativa. Ad eccezione della presidenza del Consiglio regionale, che per decisione della coalizione di centrodestra, sarà guidata da un rappresentante della Lega».

A questo proposito, è pressoché scontata l’elezione a Presidente del Consiglio regionale di Filippo Mancuso (Lega, di Catanzaro) nel ruolo cui aspirava Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia). Il Consiglio farà la prima riunione lunedì 15 novembre con le incognite che riguardano tre consiglieri la cui elezione pare in bilico per la manifesta ineleggibilità. Sembrerebbe non siano state rispettate le norme di aspettativa e relative dimissioni obbligatorie prima della consultazione elettorale. Si tratta di due esponenti di Forza Italia, Michele Comito e Valeria Fedeli, e della candidata a presidente Amalia Bruni. Per tutti e tre esisterebbero fondati motivi di ineleggibilità a norma della vigente legislazione per chi occupa incarichi pubblici e intende presentarsi alle elezioni. Mentre nel caso di Comito e Fedeli, qualora fosse accertata l’ineleggibilità, è automatico il subentro dei primi non eletti, per la Bruni si creerebbe una situazione assolutamente inedita. Il suo ingresso in Consiglio è nella qualità di “miglior perdente”: se dovesse venire accertata la sua ineleggibilità, chi prenderà il suo posto? La risposta, per nulla scontata – visto che non ci sono precedenti – appare una sola: il secondo miglior perdente. Ovvero toccherebbe a Luigi De Magistris? Non sarà una cosa breve dirimere la questione. Né facile, come la domanda che sorge spontanea: ma si può mai peccare di tanta ingenuità (con ignoranza della legge elettorale) cercando un’elezione (poi centrata) al Consiglio regionale? (s)

Il cordoglio della Giunta regionale per la scomparsa di Francesco Samengo

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, a nome di tutta la Giunta regionale ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia, «un calabrese straordinario, di cui andare orgogliosi, vittima, anche lui, del Coronavirus».

«Ci lascia l’angelo dei bambini – ha aggiunto – un uomo che, grazie alla sua passione sociale e politica, al suo impegno solidale e al suo incondizionato amore verso i più fragili e indifesi, entra di diritto nella storia più positiva della Calabria. Dalla sua prestigiosa postazione di presidente di Unicef Italia ha continuato a mantenere, fino al termine dei suoi giorni, un rapporto solido e speciale con la sua terra natale».

«Calabrese di Cassano – ha concluso – pur residente da anni a Roma, non aveva mai reciso il cordone ombelicale con la sua regione, alla quale riservava sentimenti di affetto e grande attenzione. Alla sua famiglia vanno le nostre più sincere condoglianze». (rrm)

“Notti sicure” per i giovani: il dopo-discoteca senza l’incubo della strada

Il progetto è ambizioso e dedicato alla famiglie e ai giovani calabresi: parte venerdì prossimo, 24 luglio, Notti sicure un servizio di trasporto pubblico che permetterà ai calabresi di raggiungere i luoghi di divertimento notturno delle coste: da Melito Porto Salvo a Soverato, da Isola Capo Rizzuto a Catanzaro, da Roseto Capo Spulico a Schiavonea sulla Costa Jonica e in orario parallelo anche con la direttrice marittima tirrenica, da Amantea a Praia a Mare, da Pizzo-Vibo a Nicotera, da Gioia Tauro a Reggio Calabria. Oltre 80 le località turistiche marine della Calabria coinvolte in questo progetto che mette in asse economia dell’intrattenimento e la sicurezza dei ragazzi e la tranquillità delle loro famiglie.

La presidente Santelli le ha definite “Le metropolitane del mare” la quale ha parlato di «un’azione di governo che coniuga l’esigenza di un sano divertimento, incrociando la felicità di ragazze e ragazzi, con la tranquillità delle loro famiglie. Un piccola cosa ma un atto d’amore della Regione per sedare i conflitti tra genitori e figli perché molti padri e madri non vogliono negare momenti di spensieratezza ai propri figli, ma quanto patema ad attendere all’alba il ritorno delle comitive che con le automobili di notte macinano chilometri per tornare a casa. Auguro un’estate easy e spensierata ai giovani della nostra regione. Il mio impegno è quello di garantire servizi e sicurezza fortificando quelle vite virtuose che con le loro belle menti devono costruire la nuova Calabria del sorriso e del cambiamento».

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti anche il vicepresidente della Giunta Nino Spirlì, l’assessore alle infrastrutture Domenica Catalfamo, l’assessore al turismo Fausto Orsomarso e il direttore regionale Calabria di Trenitalia Domenico Scida. Presenti anche numerosi sindaci e diversi titolari di locali notturni.

Per l’assessore alle infrastrutture Domenica Catalfamo «Notti sicure rappresenta un’altra bella iniziativa che stiamo mettendo in campo insieme a tutta la Giunta. In questo caso – ha affermato -, e lo dico anche da mamma, stiamo al fianco dei ragazzi, riducendo i rischi in cui possono incorrere sulle strade di notte e crediamo che anche questo possa rappresentare un cambio di passo nella nostra regione».

«Penso che la Calabria avesse proprio bisogno di una “mamma” come Jole Santelli – ha dichiarato il vicepresidente Nino Spirlì -. Tutti abbiamo visto come ha gestito l’emergenza Covid e anche i numeri le danno ragione. Ora però è il momento di non abbassare l’attenzione e credo che se tutti noi faremo ancora un altro sforzo passeremo una Santa estate di cui porteremo un buon ricordo».

Un appello accorato, in rappresentanza delle discoteche calabresi, è stato lanciato dall’assessore al turismo Orsomarso che ha sollecitato i sindaci ad emettere ordinanze per consentire l’apertura dei locali, sempre in sicurezza, almeno fino alle quattro del mattino. «È un modo – ha evidenziato – di dare fiducia a questo mondo dell’impresa del divertimento notturno, fermo restando che la Regione  porrà grande attenzione sull’effetivo rispetto delle regole».

Il direttore di Trenitalia ha affermato: «accettiamo con entusiasmo di essere un player del turismo in Calabria. La mia garanzia è che sarà un progetto di successo». Tutti i sindaci che sono intervenuti hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa che dimostra – hanno detto – la voglia del presidente e della Giunta di stare accanto ai territori e hanno sollecitato a proseguire sulla strada tracciata. (rg)

Il vicepresidente Spirlì agli universitari: «restate a casa e dopo restate in Calabria»

Il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria Nino Spirlì ha inviato un accorato messaggio agli studenti universitari furoi sede, tornati in Calabria a causa dell’emergenza coronavirus che ha di fatto chiuso le università.

«Nel momento più buio, della preoccupazione, dell’ansia e della paura, – ha scritto Spirlì agli studenti – molti di voi sono tornati in Calabria. Quando questa emergenza sarà passata non partite, restate. In Calabria si sta bene. Lo dico ai giovani universitari. Sono circa 30 mila i nostri studenti fuorisede che, ogni mese, portano fuori dalla nostra Regione circa 30 milioni di euro. Tutti soldi sudati in Calabria e spesi altrove per il mantenimento. Soldi che potrebbero rimanere qui, nella nostra Terra. Le nostre università non hanno niente da invidiare alle università delle altre regioni. Restate in Calabria, riflettete sulla possibilità di studiare qui».

Ma il vicepresidnete non si rivolge solo ai giovani: «Il mio invito è rivolto anche a tutti gli artigiani emigrati. Ora che siete tornati restate! Rimettete in piedi le vostre attività nella vostra terra. Se il terrore per il coronavirus vi ha spinto a fare ritorno a casa, ritenendo questa Terra un paradiso, (e i numeri ci danno ragione) vi prego di pensarci: restate qui e aiutate voi stessi, la vostra famiglia. Il tempo c’è. Riflettete sull’opportunità di rimanere. Se la Regione vi può dare una mano… Beh, lo faremo! Rifletteremo insieme. È un invito fatto col cuore. Restate, uniti ricostruiremo la Calabria». (rcz)

REGIONE / Prima Giunta a Germaneto, sospese le rate di rimborso delle imprese

Prima riunione di Giunta, al completo, oggi nella Cittadella regionale di Germaneto. Hanno partecipato la presidente Jole Santelli,  il vicepresidente Nino Spirlì e tutti gli assessori: Domenica Catalfamo, Sergio De Caprio, Gianluca Gallo, Fausto Orsomarso, Sandra Savaglio e Francesco Talarico.

La Giunta ha iniziato i lavori con le questioni legate all’emergenza coronavirus sulla quale la squadra di governo è impegnata in questi giorni; ha poi approvato, su proposta del Presidente, che la costituzione di parte civile della Regione in procedimenti legati a reati di mafia contro la pubblica amministrazione e di truffa contro la Comunità Europea, avverrà d’ufficio, quindi senza la necessità di passare ogni volta dall’approvazione della Giunta.

Su proposta dell’assessore al bilancio e al personale, Francesco Talarico, è stato approvato il Piano della performance: un documento programmatico che riguarda il personale della Giunta regionale, tramite cui vengono individuati gli indirizzi strategici e operativi e le risorse ad essi destinate. Il piano, che doveva essere adottato entro il 31 gennaio, sarà rivisto e adeguato entro la fine del prossimo mese di giugno, alla luce degli sviluppi dell’emergenza Covid-19.

La Giunta ha anche deliberato, su proposta dell’assessore al lavoro e alle attività produttive Fausto Orsomarso, l’accordo sulla cassa integrazione in deroga fra la parte sindacale e datoriale. La Calabria è tra le prime Regioni a chiudere un accordo cosi importante che riguarda il sostegno economico di tante famiglie e lavoratori, i quali in questa fase di emergenza coronavirus avranno a disposizione questo strumento di sostegno al reddito garantito da finanziamenti del Governo nazionale.

Inoltre, sempre su proposta dell’assessore al lavoro  e alle attività produttive, è stata approvata la sospensione del pagamento delle rate di rimborso degli strumenti di ingegneria finanziaria regionale e la sospensione dei termini di decadenza previsti dalle misure di aiuto in favore delle imprese fino al 30 settembre 2020. L’esecutivo calabrese ha dato indirizzo al Dipartimento sviluppo economico, attività produttive  per predisporre la sospensione sino al 30 settembre 2020 del pagamento delle rate di rimborso dei finanziamenti concessi dalla Regione Calabra anche tramite Fincalabra Spa – soggetto gestore in house – a valere sui Fondi di ingegneria Finanziaria preordinati all’erogazione di prestiti alle imprese: Fuif e Frif, Fondo regionale occupazione e inclusione (Foi), Fondo unico per l’occupazione e la crescita (Fuoc) e Fondo Garanzia Microcredito.

Per preservare l’efficacia delle misure pubbliche a sostegno del sistema imprenditoriale regionale, con la deliberazione – che è stata istruita dal dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico, attività produttive Felice Iracà ed ha ottenuto ha ottenuto il parere favorevole, per la rispettiva parte di competenza, dall’Autorità di gestione del POR Calabria 14/20 Tommaso Calabrò  –  si stabilisce che il piano di rimborso delle rate oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente agli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti.

La delibera di giunta prevede altresì che, al fine di sostenere le attività imprenditoriali calabresi danneggiate dall’epidemia di COVID-19 e di preservare l’efficacia delle misure pubbliche a sostegno del sistema imprenditoriale regionale, il  competente Dipartimento sviluppo economico, attività produttive, disponga la sospensione, a decorrere dal 31 gennaio 2020 e fino sino al 30 settembre 2020, dei termini previsti dagli Avvisi pubblici per la realizzazione degli investimenti, per il loro completamento e per la rendicontazione finale. Sono sospesi, altresì, i termini per la presentazione delle domande di agevolazione relative al Fondo per il sostegno all’Artigianato.

«È una prima e immediata misura in grado di aiutare gli imprenditori calabresi – ha dichiarato l’assessore Orsomarso – che stanno attraversando una fase complessa e difficile in relazione all’emergenza sanitaria Covid. Abbiamo voluto dare, in tempi rapidi, un segnale di sostegno e vicinanza al mondo produttivo che opera nella regione puntando, prioritariamente, a non vanificare le finalità degli interventi pubblici destinati alle imprese. Nella consapevolezza che molte realtà non sarebbero state in grado di adempiere alle obbligazioni assunte con la sottoscrizione degli atti di adesione ed obbligo l’Amministrazione regionale ha voluto recepire le istanze provenienti dal tessuto imprenditoriale, chiamato a fronteggiare uno scenario di crisi che sul piano economico avrà ripercussioni che si protrarranno ben oltre l’emergenza sanitaria. Intendiamo mettere in campo ogni iniziativa volta a dare respiro alle imprese, affinché possano riprogrammare il proprio futuro e ripartire con maggiore slancio. La Calabria si rialzerà e crescerà anche insieme a loro». (rp)