L’APPELLO / Giovanni Macrì: Difendiamoci con dignità e orgoglio

di GIOVANNI MACRÌ – Mai come in questo momento Tropea e tutto ciò che essa significa e rappresenta, ha bisogno di voi, del vostro sostegno e del vostro orgoglio.

Quello che abbiamo costruito e raccontato in questi anni non è stato affatto un miracolo, non ci è stato regalato o concesso da altri: abbiamo fatto tutto da soli, perché ci abbiamo creduto, ci siamo organizzati e non abbiamo perso un’occasione.

Siamo diventati capaci non solo di risanare degrado, abbandono, isolamento e debiti ma di produrre reddito e benessere direttamente dall’industria turistica. Abbiamo dimostrato cosa significa e perché serve governare la bellezza, per la qualità della vita di tutti, residenti e ospiti. Abbiamo promosso e posizionato Tropea come destinazione turistico-esperienziale, ricercata e visitata in tutti i mesi dell’anno, in tutti i continenti, rendendola attrattiva assieme a tutta la Costa degli Dei e come mai accaduto prima, a target ed investitori importanti.

E con Tropea, la stessa Calabria è entrata finalmente con un’altra faccia, nuova, bella, pulita, capace, produttiva, competitiva e leader nell’opinione pubblica mondiale.

Per questo motivo abbiamo letteralmente sbalordito l’Italia intera, per la nostra determinazione nonostante tutto e tutti, per le nostre capacità di guardare oltre i confini regionali e nazionali, per la nostra visione e prospettiva, ma soprattutto per la dignità che abbiamo tirato fuori, difeso, voluto e saputo mettere al centro di tutte le nostre iniziative, condividendola col destino e la voglia di riscatto finalmente riesplosa di tutti i calabresi.

Tutto ciò lo abbiamo fatto, a testa alta e senza alcun complesso di inferiorità, dal cuore del Sud e da quella che resta l’ultima regione del Paese.

Ecco perché oggi è esattamente a quell’orgoglio ed quella dignità di ciascuno di voi che faccio appello, perché ho bisogno anche io del vostro affetto, della vostra vicinanza e soprattutto della vostra onestà intellettuale.

Ne ho bisogno per trarne la forza e l’energia positiva indispensabile per superare anche questa che non deve essere vissuta come l’ennesima, assurda parentesi ed intollerabile sospensione della democrazia alla quale dover abituarci da calabresi e meridionali, ma che dobbiamo invece ingaggiare, vivere e vincere come una battaglia epocale per la libertà, per il diritto e per lo sviluppo della nostra terra. Perché indietro non si può tornare. Non vogliamo tornare.

E non può bastare in questo momento storico soltanto l’affetto, la stima e l’entusiasmo dei tantissimi che fino ad oggi mi son stati vicino.

Serve altro e serve di più.

Serve adesso anche e soprattutto la vicinanza di quanti pur avendomi sostenuto all’inizio hanno poi deciso di allontanarsi o di prendere le distanze, contestandomi atteggiamenti e metodi che forse solo oggi, alla luce degli appetiti e delle mani che stanno per riemergere su una Tropea senza governo e senza controllo, potrebbero e dovrebbero essere compresi meglio di prima.

A tutti loro dico aiutateci ed aiutatemi col vostro affetto a smontare gli effetti perversi di quanto è stato ordito contro gli straordinari risultati ottenuti da Tropea in questi cinque anni, un danno preparato per tempo ma che si consuma oggi anche grazie purtroppo al silenzio ed all’indifferenza di quanti, in buona o cattiva fede, in tante occasioni avrebbero potuto e dovuto difenderci.

Le cose importanti, la nostra terra, il futuro che siamo riusciti a prendere nelle nostre mani, devono essere difese senza se e senza ma, anche e soprattutto perché nessuno, non certo lo Stato pagherà i danni ed i fallimenti certi che deriveranno dall’assenza totale di controllo, governo, progetto e legalità che potrebbe derivare, così come tante volte è capitato, da una delle tante, troppe fallimentari gestioni commissariali che in oltre 30 anni di dannosi scioglimenti dei consigli comunali per presunte infiltrazioni mafiose hanno soltanto lasciato macerie.

Ed allora alla mia terra ed alla Tropea dico che vinceremo insieme, se insieme capiamo adesso che non ci sono distinzioni da fare e tempo da perdere.

Serve il vostro affetto, serve al vostro Sindaco, a Tropea ed alla Calabria che oggi è il vero bersaglio di questo che faremo diventare, statene certi, l’ultimo colpo di coda di una vergognosa legge medioevale, che non ha mai risolto nulla, che continua a danneggiare tutti e che per troppo tempo abbiamo tollerato tutti a testa bassa.

Ora basta!

Dopo l’errore storico e imperdonabile commesso a Tropea e contro la Calabria, cambierà l’Italia. (gm)

[Giovanni Macrì è ex sindaco di Tropea]

L’appello di Luca Garofalo: «Vi chiedo solo una carrozzina per vivere”

di PINO NANO – «Mi chiamo Luca Garofalo, ho 35 anni compiuti lo scorso 2 marzo. Sono nato con una malattia degenerativa, l’Atassia di Friedreich, che colpisce il sistema nervoso e altri organi, determinando perdita di equilibrio e un cattivo funzionamento dei muscoli del corpo, difficoltà nell’articolazione della parola, insufficienza cardiaca e diabete».

La lettera che mi manda da Cotronei Luca Garofalo sul mio cellulare privato fa accapponare la pelle.

«I primi sintomi sono comparsi presto, durante l’infanzia, ma, come tutti i bambini, ho imparato a giocare a pallone (seppure finissi sempre a fare il portiere), ad andare in bicicletta, a correre più o meno spensierato. Con gli anni, la deambulazione peggiorava e cominciava a limitare la mia autonomia».

Poi un giorno arriva nella sua vita la diagnosi ufficiale.

«La diagnosi, verso i 16 anni. Gli anni successivi mi sono serviti per assorbire la forza d’urto di parole che risuonavano nella mia testa come una condanna. Difficile accettare la carrozzina, oggi alleato indispensabile a tutte le attività quotidiane, strumento grazie al quale realizzo la vita. E dopo, grazie alla spinta di una mia cugina, l’apertura mentale a nuove possibilità: lo sport».

La sua vita cambia, e in meglio.

«In Brianza conosco degli atleti disabili con la mia stessa malattia che corrono in handbike, riparano da soli le loro bici, ne curano ogni dettaglio, sorridono, nonostante tutto. E mi trascinano in questo vortice di entusiasmo e positività.  In bici, ho superato tanti limiti, partecipando a campionati nazionali, a diverse maratone di Roma, mi sono affacciato al mondo paralimpico. Ho respirato l’energia di persone straordinarie, un concentrato di caparbietà e forza di volontà. E la bici e è diventata la compagna fedele di giornate,  che sarebbero state vuote e frustranti». 

Poi ancora, nel 2011, Luca decide di vivere un’esperienza politica e si candida nel mio paese natale, Cotronei. 

«Sentivo che la mia disabilità poteva diventare uno sprone per la comunità e che la mia energia poteva essere convogliata sulla sensibilizzazione a tematiche sbandierate e mai concretamente realizzate. I miei concittadini si sono fidati e mi hanno dimostrato grande fiducia confermando il mio mandato di Assessore allo Sport e allo Spettacolo per due mandati. Anni pieni di impegno e successi, pieni di gratificazione e di crescita personale. Poi il vento è cambiato e non ho più trovato lo spazio necessario all’espressione dei miei valori».

Ma Luca non si arrende.

«Anche se da semplice cittadino, ho continuato le mie battaglie in favore di categorie sempre ignorate, stimolando la riflessione e favorendo iniziative a sostegno delle persone con disabilità. Sempre nell’idea che tutti meritino di avere le stesse possibilità, che la malattia non debba diventare anche un muro alla socialità. E negli ultimi anni, per fortuna, ho potuto godere dell’ascolto prima e del sostegno concreto, poi, dell’assessore regionale alle politiche sociali Emma Staine, e dell’attuale Presidente della Regione Calabria, che con le loro umanità e sensibilità, hanno accolto la mia voce e si sono attivati per risolvere concretamente e prontamente i problemi di cui mi sono fatto portavoce».

Ma cosa hanno fatto ?

«Nello specifico hanno attivato una linea Cotronei/Crotone di autobus “Ferrovie della Calabria”, dotato di pedana per il sollevamento di carrozzina per disabili, consentendo a diverse famiglie, che per necessità mediche devono raggiungere l’ospedale o altre strutture site a Crotone».

Luca, ma allora perché questo nuovo appello? 

«Perché oggi mi ritrovo ancora a lottare contro l’apparato burocratico che guarda solo i conti. Il problema più grande è di avere una nuova carrozzina elettrica, che mi consente di muovermi in paese, di andare a lavoro. Ma per gli uffici amministrativi dell’Asp di Crotone la richiesta “non è appropriata e comunque non compatibile” in base ad una legge del 1999. Mentre un’altra azienda sanitaria quella di Latina, prescrive la carrozzina elettrica precisando che “il paziente presenta gravi limitazioni a causa della patologia e che solo l’ausilio tecnico garantisce l’autonomia e lo svolgimento delle attività di uso quotidiano anche all’esterno».

Nella sua lettera Luca lo spiega bene.

«La Richiesta, è stata bocciata dalla Commissione Asp, nonostante l’articolo 1 comma 6 del Nomenclatore tariffario preveda, “in casi particolari, per soggetti affetti da gravissime disabilità” la possibilità “di autorizzare la fornitura di dispositivi non inclusi negli elenchi” del suddetto nomenclatore e nonostante la certificazione del neurologo, che segue la mia malattia da quasi 15 anni, correttamente allegata alla richiesta. In conclusione, vorrei condividere una riflessione sulla legislazione italiana, secondo la quale una persona disabile che lavori, non ha diritto alla pensione e a nessuna forma di assistenza da parte dello stato».

«Io non prendo pensione di invalidità, perché lavoro part time, ma semplicemente accompagnamento e devo pagare tutto con 522€. A me non sembra degno di un paese civile e mi auguro che in tempi brevi si intervenga per modificare una legge tanto discriminatoria, che ci vorrebbe in casa, passivi e inattivi». (pn)

L’APPELLO / Vito Barresi: Governo istituisca Autorità portuale di Crotone

di VITO BARRESI – La vera scommessa per la ripresa dell’economia locale a Crotone sul breve e medio termine è la portualità marittima, perché non si può continuare a  credere che il mare sia soltanto buono solo per fare i bagni d’estate.

Le prospettive di crescita del commercio marittimo globale prevedono che aumenterà dell’1,8% a 12,2 miliardi di tonnellate nel 2023 per poi crescere del 3,1% al 2024. Il commercio marittimo globale rappresenta l’asse portante del trade internazionale per un valore di oltre 14 trilioni di dollari. I trasporti marittimi e la logistica valgono circa il 12% del Pil globale.

Coalizione Civica Crotone vuole convincere i cittadini che quello dell’economia del mare nello Jonio è un percorso progettuale da condividere con la gran parte della Calabria jonica, che va da Catanzaro Lido fino a Corigliano Calabro, mettendo al centro la grande  infrastruttura ora ampiamente inutilizzata che è lo storico Porto di Crotone. Per questo una volta eletti nel Comune e nella Provincia di Crotone ci impegneremo per realizzare la prima conferenza della Portualità Jonica con Comuni e  Province interessate, avviando un percorso di confronto con gli operatori e le associazioni di categoria sulle riforme da portare avanti in ambito logistico portuale jonico.

Coalizione Civica Crotone chiede al governo di far nascere un soggetto istituzionale innovativo e d’impresa per riformare la governance portuale e sviluppare la logistica della Calabria.

Per questo occorre ripensare la struttura della governance portuale regionale, fin troppo sbagliata per il ruolo monopolistico assunto dal Porto di Gioia Tauro e dal pieno privilegio garantito alla sola costa tirrenica. Coalizione Civica Crotone chiede al Governo e, quindi, al ministero delle Infrastrutture, e con esso anche alla Regione Calabria di rivedere e riformare le linee di indirizzo sulle grandi scelte che attengono alla portualità jonica calabrese, collegandosi con le dinamiche evolutive della logistica nazionale, con la trasformazione in atto nel Sud connessa a grandi investimenti infrastrutturali, conferendo autonomia a una nuova Autorità di Sistema Portuale regionale che inglobi il Porto di Crotone e quello di Corigliano Calabro.

Solo una innovativa Port Authority di Crotone-Corigliano Calabro,  in forma di Spa, potrà realmente inserire e rilanciare nella portualità nazionale la Calabria intera rompendo le rigidità e gli sbarramenti di un Porto esterno all’economia regionale come è quello internazionale di Gioia Tauro. (vb)

[Vito Barresi è candidato sindaco di Crotone]