SCILLA (RC) – Allo Scilla Jazz si ripercorre la storia dei Bronzi con Daniele Castrizio

È stato un viaggio nella storia dei Bronzi di Riace – di cui il 16 agosto ricorrono i 50 anni dal ritrovamento – quello fatto dal prof. Daniele Castrizio, nel corso della prima serata dello Scilla Jazz Festival, organizzato dall’Amministrazione comunale.

Il professor Castrizio, docente di numismatica presso l’Università di Messina, da decenni si dedica allo studio dei Bronzi di Riace e su di essi ha elaborato una teoria in merito alla loro creazione e alla loro identità. Ha all’attivo la pubblicazione di numerose opere, sia nel campo della Numismatica che approfondimenti sui Bronzi.

L’ultimo volume che ha curato I Bronzi di Riace. Studi e ricerche, edito da Laruffa Editore, vede inoltre la partecipazione dei più importanti studiosi in materia a livello internazionale e proprio, ieri commenta ironicamente l’autore, è stato consegnato a Richard Gere dalla vicepresidente della Regione Calabria.

Il racconto di Castrizio ha seguito lo spirito del luogo e non poteva mancare la narrazione dei miti di Scilla, strettamente legati a quelli di Reggio e alla nascita della parola Italia che appartiene proprio a questi lidi. Poi, entrando nel vivo dell’argomento e approfittando della complicità del pubblico attento, Castrizio ha portato sul palco la grande storia dei Bronzi di Riace attraverso risvolti nuovi e studi ancora inediti su questi capolavori di arte severa che oggi concorrono a diventare Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Tra i più affascinanti recenti aggiornamenti gli studi effettuati su colori e materiali dei Bronzi di Riace che si soffermano sulla barba del Bronzo A, i cui riccioli lavorati singolarmente presentano quantità di stagno ogni volta differenti che consentirono all’artista di ottenere molteplici sfumature che andavano dal biondo al rosso.

Il docente ha poi passato in rassegna le più fantasiose teorie che negli ultimi tempi hanno avuto un immeritato risalto come quella che propone i Bronzi come guerrieri della Tracia imbraccianti la pelta (uno scudo troppo leggero per giustificare lo sforzo muscolare dei due eroi); e con sempre carismatica ironia ha avvicinato il pubblico anche ai particolari più tecnici come la realizzazione delle costole della statua B modellate su “salsicciotti di argilla” in un procedimento del tutto innovativo. (rrc)

Al via da stasera Scilla Jazz con grandi interpreti internazionali

Parte stasera la quinta edizione di Scilla Jazz al Castello dei Ruffo di Scilla. Si comincia con Paolo Angeli, considerato tra i più importanti innovatori sulla scena internazionale, grazie al suo strumento da solista: una chitarra orchestra dotata di 18 corde con cui porta al pubblico il suo approccio nuovo alla composizione che afferma una poetica sospesa tra il jazz contemporaneo, le influenze del flamenco più antico, le suggestioni arabe, i ritmi balcanici, la musica nord africana, il post rock, il pop di ricerca e le avanguardie storiche.

Il Direttore artistico Francesco Barillà ha spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione che ha visto la partecipazione del sindaco Pasqualino Ciccone e dell’assessore alla Cultura Maria Gattuso che si proseguirà poi in Piazza San Rocco domani (l’11 agosto) con 6 in jazz, un gruppo campano che con l’album Tributo a Lucio Battisti, ha voluto rendere un omaggio strumentale alla musica del grande cantautore. Un omaggio alla canzone d’autore con un lungo viaggio nel repertorio battistiano all’insegna dell’improvvisazione portato sul palco dai migliori musicisti campani uniti alla scuola salernitana di jazz.

Il 12 agosto sarà la volta della Rhegium Jazz Orchestra, una big band che costituisce una delle più interessanti novità del panorama musicale del territorio e proporrà un repertorio di elevata potenzialità espressiva, che abbraccia un periodo ampio della storia del jazz, che va da Count Basie a Jaco Pastorius, da Duke Ellington a Miles Davis.
Mentre la serata conclusiva del 13 agosto, ancora una volta nella magnifica cornice del Castello Ruffo, sarà concepita con un duplice appuntamento musicale: si aprirà con la Chansone Francais dei Paname e si concluderà con Gabriele Mitelli Solo che non sarà un concerto e neanche una performance ma l’occupazione di uno spazio fisico ed emotivo, il tentativo di ricreare la propria intimità e raccontare la propria storia tramite il suono, il rumore, cercando di ritrovare il proprio essere nel contatto diretto con le persone.

Maria Gattuso, Assessore alla cultura ha posto l’accento sull’attenzione dell’amministrazione comunale di Scilla alla stagione estiva, che ha proposto un cartellone ricco di eventi di cui lo Scilla Jazz Festival rappresenta il fiore all’occhiello, grazie alla musica di alto livello che propone. Una manifestazione che si inserisce in una proposta culturale vasta che comprenderà convegni importanti come quello incentrato sulla legalità che si svolgerà a settembre, presentazioni di libri, spettacoli musicali, mostre e tutto quello che può consentire ai cittadini e ai turisti di fruire non solo del mare, ma anche di serate particolarmente interessanti. (rs)

Il sindaco Ciccone, spiega che nel rispetto dell’ultimo decreto anche le manifestazioni all’aperto prevederanno l’accesso solo a coloro che saranno dotati di Green pass (o di tampone).
Del festival il sindaco spiega che oramai si tratta di un progetto storicizzato per la città di Scilla e che l’impegno dell’amministrazione comunale sarà diretto verso un’espansione del progetto al fine di portare al pubblico dello SJF i migliori jazzisti al mondo e fare della rassegna un punto di riferimento nazionale.