REGGIO – Successo per l’evento “Umberto Boccioni: Identità e territorio”

Grandissima partecipazione e successo, a Reggio, per l’evento Umberto Boccioni. Identità e territorio, organizzato dal Gruppo Xiphias, Associazione di Sviluppo Culturale, in partenariato con il “Telesia” Museum Galleria d’Arte contemporanea di San Roberto, finalizzato alla presentazione di un progetto rivolto ai bambini e ai ragazzi delle scuole reggine.

Un parterre di ospiti qualificati ha fatto da cornice agli esperti invitati nel salotto che ha messo al centro del dibattito culturale, non solo Umberto Boccioni ricordato nel 140º anniversario dalla sua morte, bensì la città di Reggio Calabria e le sue potenzialità, i giovani e il futuro che li attende.

«Il nostro progetto ha l’obiettivo di far conoscere ai giovani l’arte di Umberto Boccioni e al contempo, attraverso un’azione creativa, volgere lo sguardo verso la città e immaginarla, più bella, più accogliente…rigenerata – ha dichiarato con grande soddisfazione l’architetto Antonella Postorino, Presidente del Gruppo Xiphias –. Quindi non solo Futurismo ma Futuro Prossimo, affinché i bambini di oggi diventino protagonisti e artefici del cambiamento immaginato, di una rivoluzione culturale, che partendo dal basso, giorno dopo giorno, può cambiare le sorti di una città bisognosa di riaccendere i motori e “risalire” in vetta a tutte le classifiche».

Il salotto liberty dell’associazione Xiphias ha ospitato un dibattito in due round, il primo destinato agli storici e studiosi, il secondo agli artisti.

I lavori sono stati introdotti dall’arch. Antonella Postorino, affiancata dall’avv. Antonio Zuccarello, vicepresidente del Gruppo, e dalla dott.ssa Maria Cotroneo, direttrice del Telesia. Dopo i saluti Istituzionali portati dall’architetto Ignazio Ferro in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, ha aperto la sezione degli storici il prof. Pasquale Amato, che ha illustrato le tappe della vita di Umberto Boccioni, evidenziando il suo fitto legame con il sud e il contesto culturale avanguardista che ne emergeva.

Il dott. Franco Arillotta ha descritto la città al tempo in cui nacque Boccioni, illustrando la cartolina di una Reggio “Bella e Gentile” di fine Ottocento, che si evolveva nei suoi tratti identitari, l’eleganza delle architetture e la qualità dei servizi e delle infrastrutture nascenti.

Il prof. Marco Nastasi ha messo a fuoco la realtà dei giovani, sommersi da un mondo che naviga a una velocità diversa da quella futurista, con visioni che spesso distolgono lo sguardo dallo stato identitario, Nastasi ha parlato di rottura con il passato, decostruzione e innovazione, istigando i giovani a riappropriarsi del ruolo di “carnefici” e ricostruttori della loro identità.

Il dott. Salvatore Timpano ha tenuto una lectio magistralis destinata agli studenti del liceo classico, ripercorrendo le tappe artistiche di Boccioni, mettendo a fuoco il tema costante della città.

IL secondo round del dibattito ha accolto nel salotto quattro artisti, il prof. Francesco Scialò, docente dell’Accademia di belle Arti di Reggio Calabria, l’artista e performer Pierina Laganà, l’architetto Mariella Siclari e, collegato in remoto, lo scultore napoletano Marco Barone.

Pierina Laganà ha esternato alcuni passaggi inerenti al Futurismo, non dimenticando che l’arte si impossessa degli uomini manifestandosi con leggerezza, la stessa ha illustrato una sua opera pittorica realizzata per l’evento. (rrc)

REGGIO – L’evento “Umberto Boccioni. Identità e territorio”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18.30, al Saloncino Liberty del Gruppo Xiphias Associazione di Sviluppo Culturale, è on programma l’evento Umberto Boccioni. Identità e territorio, in occasione dei 140 anni dalla nascita dell’artista reggino.

L’iniziativa, patrocinata dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Reggio Calabria, è promossa in partenariato con il “Telesia Museum” di San Roberto, la cui Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea vanta un ricco patrimonio di opere pittoriche, grafiche, scultoree di artisti di grande rilievo nazionale ed internazionale.

Nel corso dell’evento, l’architetto Antonella Postorino, presidente del Gruppo Xiphias, illustrerà un progetto dedicato agli studenti delle scuole reggine, con il quale oltre ad approfondire la conoscenza di uno dei maggiori esponenti della corrente Futurista italiana, pone l’accento sulla necessità di sensibilizzare le nuove generazioni verso la salvaguardia e la cura degli ambienti e dei paesaggi urbani.

Il progetto, attraverso un concorso di idee, offrirà a bambini e ragazzi l’opportunità di proporre liberamente le loro idee di Street Art, ispirate alle opere dell’artista reggino, contestualizzandole nel comparto urbano suggerito dal bando.

L’iniziativa nasce dalla mission che caratterizza l’attività del Gruppo Xiphias, che da sempre pone la conoscenza del territorio al centro del dibattito culturale.

L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali dell’architetto Ilario Tassone, Presidente dell’OAPPC di RC, seguiranno gli interventi del Presidente Antonella Postorino, affiancata dal direttivo del Gruppo Xiphias, composto dal vicepresidente avv. Antonio Zuccarello e dai soci avv. Ernesto Siclari e dott. Roberto Musco, e della dottoressa Maria Cotroneo, Direttrice del Telesia Museum con il Direttore Artistico prof. Mario D’Ascola.

Al “salotto” parteciperanno storici, studiosi, artisti e appassionati, invitati a esprimersi e confrontarsi sull’opportunità di rendere la figura di Boccioni, un punto di forza identitario per azioni di riqualificazione e rigenerazione degli spazi pubblici della città di Reggio Calabria. Interverranno il prof. Pasquale Amato, Storico e Docente Universitario, il dott. Franco Arillotta, Storico e Presidente Associazione «Amici del Museo», il prof. Marco Nastasi, Docente di informatica, referente progetti di videoarte, il dott. Salvatore Timpano, Direttore del Dipartimento Arte e Patrimonio materiale e immateriale AlParC e Coordinatore del Parco Artistico-Culturale «Umberto Boccioni». La sfera artistica sarà rappresentata dallo scultore e illustratore napoletano Marco Barone, dal prof. Filippo Malice, Scultore e Docente di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di RC, dalla dott.ssa Pierina Laganà, Performer artist, dal prof. Francesco Scialò, Scultore e Docente di Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di RC e dall’architetto Mariella Siclari da tempo impegnata nello studio e nella ricerca di forme di contaminazione tra architettura e arte.

L’incontro si concluderà con un AperìArte, momento conviviale dedicato all’arte e alla condivisione delle idee che la rendono partecipe dei processi di sviluppo e di crescita della società. (rrc)

 

REGGIO – 140 di Umberto Boccioni, l’artista Lbs espone “Il paradiso di Didone”

In occasione dei 140 anni della nascita di Umberto Boccioni, l’artista LBS, alias di Bruno Salvatore Latella, su un muro di Piazza Canonico espone la sua opera Il paradiso di Didone.

La scelta del luogo non è casuale: il muro, infatti, si trova in un luogo simbolo di una rinascita, di un abbandono, di nuova una ripresa grazie ad un gruppo spontaneo di volontari. Il messaggio, this is not paradise (questo non è il paradiso) è un’analogia storico-letteraria tra il suicidio di Didone e l’autoannientamento progressivo del contesto culturale e sociale, di per se già povero o in alcuni casi inesistente; evidente il richiamo alla narrazione della Didone abbandonata, che lascia la propria Cartagine a un destino tragico, suicidandosi per amore dopo la partenza di Enea, una similitudine allegorica con l’individualismo e il narcisismo radicati nel cittadino di questa terra, che si è fatto sorprendentemente comunità in una piazza che è un intreccio di tempi e di luoghi, di persone e di simboli, dove una dinamica virtuosa supporta la  collettività sociale e culturale. (rrc)

REGGIO – 140 anni di Umberto Boccioni, si presenta il libro “Boccioni. Opere inedite”

Domani mattina, a Reggio, alle 11, all’Accademia di Belle Arti, è in programma la presentazione del libro Boccioni. Opere inedite – Unpublished works a cura di Alberto Damburoso.

L’evento è stato organizzato nell’ambito degli eventi organizzati in occasione dei 140 anni della nascita di Umberto Boccioni, autore della scultura simbolo del futurismo Forme uniche della continuità nello spazio e di capolavori come La città che sale.

Delle opere inedite, dunque, ne parlerà il prof. Dambruoso, professore di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, al quale si deve lo studio di questi ritrovamenti. Allievo del grande storico dell’arte Maurizio Calvesi, Dambruoso ha curato il catalogo generale dell’opera di Umberto Boccioni edito da Allemandi, è stato ideatore de “I Martedi’ Critici”, evento che ha coinvolto i maggiori artisti, galleristi e critici del panorama artistico internazionale, e, a Cosenza, ha curato il progetto di residenza artistica “Bocs art”, divenuto in breve tempo più grande d’Europa per numero di artisti coinvolti.

All’incontro in Accademia nel quale illustrerà il peculiare percorso artistico di questo maestro del Novecento fino a quella che definisce la sua “sintesi sensoriale”, parteciperanno Piero Sacchetti, Irene Calabrò, Giuseppina De Marco, Marisa Cagliostro e Patrizia Giancotti.

Un bel modo per rendere omaggio a Umberto Boccioni, l’uomo che voleva “fissare le forme umane in movimento”, che con le sue folgoranti rappresentazioni dinamiche ha influenzato la pittura e la scultura del XX secolo, e del quale avremo persino l’opportunità di conoscere sue “nuove” creazioni, nella città che centoquarant’anni fa lo vide nascere. (rrc)

REGGIO – La città omaggia Umberto Boccioni a 140 anni dalla nascita

Sono tantissimi gli eventi con cui la città di Reggio vuole rendere omaggio a Umberto Boccioni, uno dei padri fondatori Futurismo, di cui ricorrono quest’anno i 140 anni dalla nascita.

Una ricorrenza importante, che l’amministrazione comunale ha voluto celebrare un cartellone di eventi che è stato presentato nel salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio, dall’assessora comunale alla Cultura, Irene Calabrò, affiancata per l’occasione dai rappresentanti delle realtà associative del mondo culturale che sostengono la manifestazione.

«L’amministrazione ha lavorato tanto per questo importante appuntamento – ha spiegato l’assessora Calabrò – iniziando un preciso percorso di rilancio e valorizzazione di questa fondamentale figura del mondo dell’arte sin dal 2020 quando in pieno Covid siamo riusciti a mantenere viva l’esposizione di cinque disegni del Boccioni in mostra nella Pinacoteca Civica nell’ambito dell’evento “Un percorso di Umberto Boccioni”. Un cammino teso non solo ad esaltare Boccioni quale esponente di primissimo piano nell’ambito del Futurismo, ma anche per creare un collegamento identitario con la nostra città che gli ha dato i natali».
L’omaggio a Boccioni è forte anche del supporto, concreto e fattivo, di istituzioni, associazioni, operatori culturali e imprenditoriali della città che sono pienamente coinvolti, insieme al mondo della scuola, nella due giorni celebrativa. Significativo anche il contributo dell’artista Cosimo Allera che ha realizzato una imponente scultura (esposta sul corso Garibaldi, di fronte alla Pinacoteca Civica) dedicata ad una delle opere più note di Umberto Boccioni.
La partecipazione dell’Archivio di Stato, inoltre, «suggella il carattere fortemente istituzionale che abbiamo voluto dare a questa iniziativa», ha evidenziato Calabrò, «e proprio nei locali dell’Archivio verrà esposto dal 19 ottobre il registro con l’atto di nascita ufficiale di Umberto Boccioni. E ancora, l’Accademia di Belle arti che ospiterà la presentazione del libro di Dambruoso, ovvero uno dei massimi esperti di Boccioni».
«E tra i tanti appuntamenti ricordo anche quello del 19 pomeriggio in Pinacoteca – ha concluso – con la presentazione di una nuova installazione che andrà ad arricchire il percorso dedicato a Boccioni. Verranno infatti resi pubblici quattro frammenti di una lettera  indirizzata a Vittoria Colonna, manoscritti dallo stesso Boccioni e ritrovati dopo la morte nelle tasche dei suoi indumenti». (rrc)

Il successo della mostra “Percorso Umberto Boccioni” al Museo dei Bronzi a Reggio

Dato il successo riscontrato, si sta rivelando una felice intuizione la mostra Il percorso di Umberto Boccioni al Museo Archeologico di Reggio Calabria, curata da Marisa Cagliostro e Antonella Cuciniello. È un piccolo ma suggestivo viaggio intorno al grande pittore futurista nato proprio a Reggio Calabria, che si realizza attraverso cinque opere grafiche e una scultura in bronzo. Le grafiche appartengono alla Collezione Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, e sono in atto in deposito presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza: è un modo inedito di presentare il Boccioni grafico del primo decennio del Novecento. Ancor più interessanti sono la scultura Sviluppo di una bottiglia nello spazio, che proviene sempre dalla collezione Bilotti, e lo Studio preparatorio al dipinto La città che sale, realizzato tra il 1910 e il 1911, conservato al Moma, il Museum of Modern Art di New York, considerata la prima opera futurista di Boccioni.

Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912, bronzo)
Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912, bronzo, collezione Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona)

L’iniziativa è stata caldeggiata dal direttore del Museo Archeologico di Reggio Carmelo Malacrino: «Con quest’esposizione dedicata a Umberto Boccioni, l’artista cui la città di Reggio Calabria diede i natali il 19 ottobre 1882, il Museo avvia, così, un nuovo percorso di valorizzazione rivolto all’arte contemporanea e ai suoi legami con le più profonde radici culturali del territorio calabrese. Con questo progetto, il MArRC entra a far parte della rete dei luoghi dell’arte contemporanea in Italia sulla piattaforma del MiBACT dedicata, appunto, al progetto “Luoghi del Contemporaneo”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana. Prezioso cammeo di questa mostra è lo Sviluppo di una bottiglia nello spazio, copia in bronzo di un modello in gesso realizzato dall’artista nel 1912, anch’essa appartenente alla collezione Bilotti. Si tratta di un vorticoso esempio di natura morta, tema assai raro nella poetica futurista di Boccioni e per questo significativa nel percorso espositivo».

La mostra sarà aperta fino al 7 marzo: è una grande opportunità non solo per i reggini, ma per tutti i calabresi. L’ultima mostra dedicata a Boccioni risale a 15 anni fa. La curatrice del progetto Marisa Cagliostro all’inaugurazione ha spiegato il significato e il valore di questo mostra-evento: «Dopo oltre quindici anni dall’ultima occasione espositiva, si presenta un nuovo omaggio a Umberto Boccioni, nella città che, per una fortunata contingenza dovuta agli spostamenti per lavoro del padre, gli diede i natali da genitori romagnoli. L’occasione si offre a giovani studenti e studiosi e ai visitatori tutti del nostro grande Museo, perché possano godere di piccoli brani della sua opera originale, per meglio comprenderne l’importanza nella storiografia artistica contemporanea e il suo personale contributo al sorgere e formarsi del Movimento Futurista, a fianco dei suoi maggiori esponenti, firmatari del primo Manifesto di Marinetti nel 1909, con Balla, Severini, Russolo e altri contemporanei e proseliti. Ci auguriamo che questa nostra proposta espositiva sia utile non solo per riportare alla memoria una delle personalità di maggiore rilievo mondiale dell’arte contemporanea, che ha portato il nome di Reggio Calabria nei maggiori musei del mondo, ma anche per sanare la “dimenticanza” di commemorare, nel 2016, il Centenario della morte di Boccioni. Vorremmo che questa mostra segnasse l’inizio di un rinnovato interesse per la storia della città di Reggio in quegli anni e per il ruolo nazionale del gruppo dei futuristi reggini». (rrc)

Nella foto: Il direttore Carmelo Malacrino, Antonella Cucciniello, Maria Cagliostro e l’assessore comunale al Patrimonio Irene Calabrò