COSTANO ALLA REGIONE 220 MILIONI (SOLO NEL 2019) E TANTI NON HANNO LA POSSIBILITÀ ECONOMICA DI CURARSI;

TRISTE PRIMATO DEI VIAGGI DELLA SALUTE
60% DEI CALABRESI MALATI SI CURA FUORI

In Calabria, purtroppo, non c’è solo una fuga di giovani cervelli, ma anche di malati oncologici: il 60% sceglie, infatti, di curarsi in un’altra Regione, generando un debito pari a ben 220 milioni di euro a carico del sistema sanitario regionale. È quanto è emerso dalla ricerca condotta da Demoskopika nel report Indice di Performance Sanitaria relativo al 2019, che ha rilevato come 120mila nuclei familiari  a non potersi curare perché impossibilitati da una rilevante condizione di disagio economico e sociale.

«La nostra indagine annuale – si legge nel report – conferma la persi stente disparità tra l’offerta sanitaria presente al Nord rispetto a quel la erogata nel Mezzogiorno. Un di vario che, ostacolando il diritto al la libertà di scelta del luogo in cui curarsi, genera un circuito imposto di ricoveri che alimentano costantemente la migrazione sanitaria. Un fenomeno che oltre rendere la vita impossibile a chi è costretto a curar s i fuori dal proprio sistema sanitario regionale, lo condanna a una preoccupante schiavitù sanitaria dai connotati irreversibili e devastanti . È del tutto evidente che per il Mezzogiorno rappresenti, in assoluto, l’emergenza principale per affrontare la quale non sono più sufficienti provvedimenti spot ma una vera e propria terapia shock».

Nel 2019, infatti, nella sola Calabria – secondo i dati forniti da Agenas – sono stati effettuati oltre 5mila ricoveri extra-regionali di tipologia chirurgico-oncologica, registrando un indice di fuga, pari al 2,8 per cento, tra i peggiori del Paese.

Sempre nella ricerca condotta da Demoskopika, il sistema sanitario della Calabria si posiziona con 89,1 punti, mentre per quanto riguarda il livello di soddisfazione per i vari aspetti del ricovero, è di 83,3 punti.

Un aspetto preoccupante, sempre rilevato da Demoskopika, è la diffidenza, da parte dei meridionali, di curarsi al Sud: «e a guadagnarci, oltre 1,1 miliardi di euro sono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto». «In particolare, con un indice medio di “fuga”, pari al 10,7%, che misura, in una determinata regione, la percentuale dei residenti ricoverati presso strutture sanitarie di altre regioni sul totale dei ricoveri s ia intra che extra regionali, il Sud s i colloca in fondo per attrattività sanitaria dopo le realtà regionali del Centro con un indice di fuga pari all’8,8% e del Nord (6,8%). Ciò significa che, nei 12 mesi del 2017, la migrazione sanitaria dalle realtà regionali del meridione può es sere quantificabile in oltre 319 mila ricoveri». In particolare, per la Calabria, «quale s i s tema più penalizzato, che a fronte di poco meno di 55 mila ricoveri fuori regione, ha maturato un debito pari a oltre 274 milioni di euro».

Di questo grave fenomeno, si discuterà oggi alle 14.30, in un webinar Migrazione sanitaria e tumori: spesa, stime e disagi socioeconomici ideato e coordinato dal Magnifico Rettore dell’università Magna Grecia di Catanzaro, Giovambattista De Sarro e supportato dall’azienda farmaceutica Merck. «L’obiettivo dell’incontro – ha dichiarato il Rettore De Sarro – è quello di individuare un percorso condiviso con gli stakeholder del comparto della salute calabrese mirato prioritariamente a mitigare il preoccupante fenomeno migratorio. Tra gli strumenti da mettere in campo per attivare sinergie ispirate alla massima concretezza, l’attivazione di tavoli tecnici tra medicina territoriale, oncologi e istituzioni regionali che potrebbero generare un alto valore aggiunto in direzione di un processo di ottimizzazione della reta oncologica e di implementazione del registro tumori regionale».

Rappresentati istituzionali, medici, esperti si confronteranno sulla condizione attuale dei pazienti oncologici, sulle perfomance del sistema sanitario calabrese e sui possibili scenari. E, ancora, sarà l’analisi della migrazione sanitaria ad alimentare un approccio dell’evento assolutamente concreto, alla luce dei dati allarmanti.

È prevista la partecipazione del presidente reggente della Regione Calabria, Nino Spirlì, del presidente della commissione Sanità della Regione Calabria, Baldo Esposito, del componente della commissione Affari Sociali alla Camera, Massimo Misiti, del commissario ad acta, Guido Longo, del dirigente generale reggente del dipartimento della Tutela della salute, Giacomino Brancati, della dirigente farmacista del settore farmaceutico, Simona Mirarchi e del presidente di Demoskopika, Raffaele Rio. Prevista, infine, anche la partecipazione presenti anche i commissari dalle aziende sanitarie e ospedaliere, oncologi, chirurghi, farmacisti , Ordine dei medici, rappresentanti di società scientifiche e associazioni che operano sul territorio a supporto dei malati. (rrm)

Programma_Webinar_Migrazione_Sanitaria