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Una regione a misura di minori e famiglia: La proposta di Rete con i minori e le famiglie ai candidati

Un Welfare regionale a misura dei minori e delle famiglie è la proposta avanzata dalla Rete con i minori e le famiglie, e che ha trovato piena condivisione da parte dei candidati alla presidenza della Regione Calabria.

La Rete, composta da 27 Associazioni che operano in regione e che hanno anche il sostegno del Forum regionale del terzo settore, ha incontrato i candidati in un webinar, coordinato da don Giacomo Panizza, che ha evidenziato il divario civico e sociale, che vede la Calabria sprovvista delle infrastrutture e dei servizi essenziali per dare risposte ai più piccoli ed alle loro famiglie.

Quattro le proposte presentate dalla rete ai candidati: Claudio Venditti, del Forum regionale delle Associazioni familiari, ha espresso l’auspicio di costruire una regione a misura di famiglia, la grande assente nel dibattito Politico, nel periodo della pandemia. È stata chiesta l’approvazione di una legge regionale sulla famiglia, che sia di avanguardia e tenga conto delle nuove sensibilità, superando quella precedente del 2004 mai applicata anche perché priva di copertura finanziaria, che punti a sostenere le famiglie in grave difficoltà economiche ma anche di servizi, che contrasti la denatalità e l’emigrazione dei giovani con l’introduzione del fattore famiglia.

Giorgio Porro in rappresentanza del Csi e del coordinamento educativo della provincia di Cosenza, ha chiesto che i ragazzi vengano visti come risorse, come titolari di diritti, tra questo lo sport che ha una grande valenza educativa ma anche di prevenzione di altri disagi e devianze. Inoltre, ha chiesto l’istituzione di un Assessorato alla sconoscenza, alla scuola, ai servizi educativi, alle politiche giovanili e allo sport, che riunisca nelle sue competenze, anche di spesa, tutti gli strumenti e l’articolazione organizzativa regionale riguardante le politiche scolastiche ed educative, mettere in atto tutti gli strumenti per la creazione di Patti educativi di Comunità che tengano conto di alcune direttrici inalienabili: nuove povertà educative, dispersione scolastica, abbandono dell’attività sportiva, rafforzamento dell’offerta formativa delle scuole, riqualificazione degli ambienti di apprendimento.

Patrizia Surace, consigliera nazionale Unicef, e componente dell’Osservatorio nazionale su infanzia e adolescenza, ha ricordato i migliaia di minori che rischiano di uscire, per sempre, dal sistema educativo e di formazione, l’importanza di attivare servizi come la neuropsichiatria Infantile, completamente assenti in regione, i patti educativi di comunità, di incentivare i ragazzi alla partecipazione alla cosa pubblica come hanno già proposto i giovani nell’incontro con i candidati. Infine, ha chiesto di attivare l’Osservatorio regionale sulla infanzia e l’adolescenza, per dotare la regione di un sistema indispensabile di monitoraggio dei bisogni, delle risorse e della qualità degli interventi.

Giuseppe Marino, coordinatore regionale delle Camere Minorili, di fronte alla drammaticità dei dati che registrano numeri alti di disagio e devianza minorile, ha chiesto una assunzione di responsabilità anche al Governo regionale, in particolare propone di programmare assieme agli uffici giudiziari minorili un piano di contrasto alla devianza minorile e di aderire come regione Calabria al protocollo sottoscritto da diversi soggetti pubblici impegnati su questi temi.

Luciano Squillaci, portavoce regionale del Forum del Terzo settore, al quale aderiscono oltre 500 organizzazioni, ha evidenziato come serve ricostruire un patto per fare uscire la regione dalla arretratezza che, prima di tutto, è culturale, politica educativa e poi economica, per costruire quel villaggio che aiuti i bambini a crescere e i più fragile a non restare soli.

Per questo serve anche co-programmazione e co-progettazione tra istituzioni e terzo settore, iniziando dai piani di zona che sono partiti ricordando che la riforma del Welfare è solo all’inizio.

Amalia Bruni, aderendo al documento ed alle proposte della rete, ha sottolineato come serve ricucire un tessuto sociale che parta proprio dalla famiglia e dai minori. Ha citato il dato del 50% di mortalità infantile in Calabria in più rispetto alle altre regioni, la necessità delle di garantire test di gravidanza gratuiti alle donne, e per fare queste cose serve una politica rinnovata non ostaggio delle lobby.

Luigi De Magistris confermando il suo impegno a sostenere le quattro proposte, ha dichiarato inaccettabile il ritardo di 20 anni della Calabria nella attuazione della riforma del Welfare che vede uno splendido terzo settore a fronte di inadempienze gravi della regione ed in parte degli enti Locali, l’importanza di un patto di coesione sociale, di un rinnovamento di metodi e di persone che rappresentano le gambe su cui viaggia il cambiamento.

Roberto Occhiuto, scusandosi per l’assenza, ha espresso condivisione del documento proposto dalla rete sottoscrivendo la carta di impegno recependo le quattro proposte presentate.

Ha concluso Carla Sorgiovanni, referente regionale di Save The Children e portavoce della Rete Con i minori e le famiglie, con l’apprezzamento del lavoro congiunto prodotto dalle associazioni aderenti, del ricco confronto con i candidati, come primo passo di un dialogo e di una collaborazione che continuerà anche in futuro, e dove le quattro proposte avanzate, se saranno effettivamente realizzate, potranno segnare una importante differenza rispetto al passato e avviare una nuova stagione dei diritti dei minori e delle famiglie calabresi. (rcz)