;
incidente sulla ss 106

Basta vittime sulla 106: Politica parla di Ponte sullo Stretto, ma si deve anche intervenire sulla 106

«Spiace dover constatare che, ancora oggi, si sentono politici parlare del Ponte sullo Stretto quanto, invece, sulla costa jonica calabrese abbiamo una urgenza infrastrutturale che riguarda la vita di migliaia e migliaia di cittadini che meritano una mobilità sicura, dignitosa e, soprattutto, degna di un paese Civile». È il commento amareggiato di Leonardo Caligiuri, presidente dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106.

Sono 19 le vittime dall’inizio dell’anno, in pratica una ogni 15 giorni. Negli ultimi 5 anni, dal 2017 fino ad oggi, sono complessivamente 87 le vittime registrate sulla strada Statale 106. Un numero importante ma certamente ridotto dagli effetti della pandemia che ha diminuito di molto il traffico e la circolazione sulla “strada della morte” in Calabria. 27 le vittime in provincia di Cosenza, 11 in provincia di Crotone, 22 in provincia di Catanzaro e 27 in provincia di Reggio Calabria. Sulla Statale 106 si muore ovunque.

A perdere la vita, lo scorso 29 settembre, Cesarina Antonio Muto, a seguito del sinistro stradale dello scorso 16 settembre al km 241 della SS 106, in località Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. «L’imprenditrice – spiega l’Odv – lascia in un dolore immenso il marito, tre figli, i nipoti, la mamma e diversi tra fratelli e sorelle».

«Lascia, invece – continua la nota dell’Odv – la moglie Daniela ed una giovane figlia il Comandante della Polizia Municipale di Roccella Jonica Alfredo Fregomeli, di 46 anni, che era stato coinvolto in un terribile incidente sulla Statale 106 nei pressi di Riace lo scorso 29 agosto. Uno scontro auto-moto in cui persero la vita Silvestro Romeo, brigadiere della compagnia di Locri e la moglie Giuseppina Bruzzese, dipendente del Comune di Roccella. Dopo essere stato trasportato d’urgenza al Gom, Fragomeli, ha lottato in ospedale per più di un mese prima dell’aggravarsi del suo quadro clinico e la morte avvenuta nella tarda serata dello scorso 4 ottobre».

Loro sono le ultime vittime di una lunga lista, che rischia di diventare ancora più grande se non si interviene per rendere più sicura quella che è tristemente nota come la strada della morte. (rrc)