Stop Statale 106 tra Sibari e Corigliano, Basta Vittime: Siano rimossi dirigenti di Anas Calabria

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha chiesto alla politica calabrese di rimuovere i dirigenti della struttura territoriale di Anas in Calabria. Una richiesta che arriva dopo lo “stop” per la Strada Statale 106 tra Sibari e Corigliano Rossano. Questo perché «riteniamo che per il rilancio delle infrastrutture nella regione meno dotata d’Italia – ha spiegato l’Odv – siano necessari i migliori dirigenti dell’Anas Spa che operano nel Paese e non quelli attuali».

Oltre a questo, l’Odv confida nella «possibilità che sia sollecitato il Governo affinché possa al più presto approvare una Delibera Cipess che vincoli i 3 miliardi di euro previsti nell’ultima legge di bilancio per la Statale 106 evitando che tale intenzione economica-programmatica possa essere disattesa nei prossimi anni».

«Lo scorso 1° marzo, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – ha spiegato l’Odv – ha espresso un parere sul progetto di fattibilità tecnico economico del tratto Crotone-Catanzaro. Sul progetto diverse sono le prescrizioni in ordine agli aspetti generali, all’analisi costi benefici, agli aspetti archeologici, urbanistici, ambientali, paesaggistici, architettonici, geologici, geotecnici, idrologici ed idraulici, viari, strutturali, impiantistici, acustici, ecc. ecc».

«L’Anas Spa – continua Basta Vittime – che rappresenta il soggetto proponente, ha quindi già provveduto a pubblicare la gara di appalto integrato per la realizzazione del primo Stralcio di 16Km da Crotone fino a Cutro per un importo complessivo di 350 milioni di euro “con espressa possibilità di annullamento della procedura e/o di revoca dell’aggiudicazione intervenuta nel caso in cui non sia autorizzata la copertura finanziaria dell’importo indicato e quindi di effettuare tutti gli adempimenti di competenza per la tempestiva realizzazione dell’opera in oggetto”».

«Per il tratto compreso tra Sibari-Corigliano-Rossano – viene spiegato ancora –, il progetto ha ottenuto diverse prescrizioni e dovrà, quindi, anch’esso essere rielaborato. La specificità di questa valutazione risiede però nello spessore delle prescrizioni. Basti pensare che “l’attuale livello di conoscenza delle interferenze – si legge nel parere – è modesto e potrebbe incidere sulla fattibilità dell’intervento”. Mentre meritano attenzione le evidenti e rilevanti constatazioni riportate nel verbale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici».

“Il progetto esaminato non risulta corredato da valutazioni approfondite ed è caratterizzato da una serie di carenze rilevanti dal punto di vista impiantistico, geotecnico, di sicurezza delle gallerie ecc., che non giustificano né la scelta tecnica operata, che potrebbe essere ulteriormente ottimizzata per conseguire dei risparmi, né il dimensionamento corretto dei costi”.

«Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici va giù duro – si legge nella nota – e specifica che il progetto presentato dall’Anas Spa non può “basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche, ma devono contenere descrizioni dettagliate, in coerenza con il livello progettale considerato, degli interventi selezionati, che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi e, di conseguenza, ad una valida Analisi Benefici Costi a tutela dell’interesse generale dei cittadini”».

«Oltre le rilevanti considerazioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – continua Basta Vittime – non si comprendono le ragioni per le quali l’Anas Spa abbia deciso di dividere in due Stralci i 51Km della Catanzaro-Crotone (uno da 16Km e l’altro da 35Km), mentre i 32 Km della Sibari-Corigliano-Rossano sono stati divisi addirittura in tre stralci (lo stralcio A di 12,5Km, B da 8,4Km e C da 11,1Km). L’altro elemento rilevante è questo: viene promossa a progetto bandiera la tratta Crotone-Catanzaro che poi è anche la prima ad andare in gara d’appalto per i primi 16Km. Viene premiato, quindi, un progetto realizzato dal basso grazie al lavoro delle province e dei comuni sul territorio nell’ambito di un percorso partecipato e condiviso dai territori ormai da anni».

«Infine – conclude la nota – è emerso che per la realizzazione della Catanzaro-Crotone occorrono 3.016 milioni di euro mentre per la Sibari-Corigliano-Rossano ne serviranno 1.147 milioni. I due interventi, insieme quindi, avranno un costo complessivo pari a 4,1 miliardi di euro». (rkr)

Sabato Basta Vittime presenta il primo rapporto sulla mortalità stradale negli ultimi 10 anni sulla Statale 106

È il Primo rapporto sulla mortalità stradale nel decennio 2013-2022 sulla strada Statale 106, quello che l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 presenterà il sabato febbraio a Catanzaro.

L’appuntamento è alle 10 all’Hotel Guglielmo. Il Rapporto, realizzato dal Comitato Scientifico – Centro Studi Analisi e Ricerca dell’O.d.V. contiene tutte le informazioni legate alle vittime della Ss 106 nei dieci anni che vanno dal 1° gennaio 2013 fino al 31 dicembre 2022. Verrà presentata la dimensione del fenomeno: numero totale delle vittime, qual è stata la provincia più colpita, cosa è accaduto ogni anno, quali sono i “punti neri” sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, ed altro ancora.

Verrà presentato anche un focus specifico sulle vittime: oltre al genere saranno evidenziate le fasce d’età più colpite. Inoltre, una particolare attenzione sarà rivolta alle fasce d’età ma anche ai mesi ed alle stagioni in cui il fenomeno della mortalità stradale sulla Statale 106 risulta più frequente.

Il rapporto, ovviamente, cercherà di fornire anche un quadro completo circa le ragioni che hanno determinato il fenomeno e forniranno un dato sui costi sociali dovuti alle vittime della S.S.106 nel periodo considerato. Non mancheranno, infine, suggerimenti e proposte per arginare un fenomeno la cui dimensione purtroppo rimane ancora oggi incredibilmente enorme e, ciò che è peggio, immutata.

«Ho chiesto ai componenti del Comitato Scientifico – Centro Studi Analisi e Ricerca – ha dichiarato Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – di realizzare il rapporto sulla mortalità negli ultimi dieci anni sulla Statale 106 perché ritenevo, come poi è stato dimostrato, che i numeri riuscissero a tratteggiare un fenomeno che ha una dimensione drammatica».

«Le informazioni che emergono dal rapporto – ha continuato il presidente Caligiuri – sono molte e tutte importanti e fissano un focus essenziale ed imprescindibile sul fenomeno della mortalità stradale avvenuto nel decennio 2013 – 2022 sulla strada Statale 106 in Calabria».

«Nei prossimi giorni – ha concluso il presidente dell’O.d.V. Caligiuri – procederemo subito ad invitare, tramite posta certificata e con largo anticipo in modo da consentirgli di poter partecipare, tutti i sindaci dei comuni che sono interessati dall’attraversamento della Statale 106, tutti i consiglieri regionali, i componenti della giunta regionale della Calabria, il Presidente Roberto Occhiuto e tutti i parlamentari calabresi. Ciò è necessario perché ritengo che i primi destinatari di queste importanti informazioni sono proprio loro». (rcz)

Odv Basta Vittime: Dati dell’Istat sono errati: Sono 21 le vittime nel 2021 sulla Statale 106

L’Odv Basta Vittime ha denunciato come «i dati trasmessi nei giorni scorsi dall’Istat sulle vittime nel 2021 sulla Strada Statale 106 sono errate: È stato riportato che i sinistri nel 2021 sono stati 2.587 mentre le vittime 85. Sulla Statale 106, la più pericolosa, avrebbero perso la vita, secondo l’Istat, ben 18 persone».

«Infine – si legge nella nota dell’Odv – viene giustamente messo in risalto il fatto che, rispetto al 2020, ovvero l’anno del lockdown, l’aumento dei morti in Calabria per incidenti stradali è raddoppiato a confronto con il dato nazionale. Il problema è legato all’imprecisione del dato: questo aspetto rappresenta un fallimento totale per l’Istat».

«In verità sulla Statale 106 nel 2021 purtroppo hanno perso la vita 21 persone – viene evidenziato –: Anna Maria Concetta Cutuli (64 anni), il 2 aprile a Cassano All’Ionio (CS), Kawsu Ceesay (26 anni) il 7 giugno a Corigliano-Rossano (CS), Maria Mammone (87 anni), il 26 giugno a Santa Caterina dello Jonio (CZ), Valentino Pò (80 anni), l’8 luglio a Bovalino (RC); Altea Morelli (17 anni) e Raffaele Misuraca (19 anni), il 17 luglio Corigliano-Rossano (CS), Vittorio Paone (28 anni), il 24 luglio a Stalettì (CZ), Domenico Malacrinò (55 anni), il 27 luglio a Bocale di Reggio Calabria (RC), Ferdinando Marzano (87 anni), il 12 agosto a Camini (RC), Michela Praino (20 anni), Eleonora Recchia (21 anni), Acrem Ajarì (18 anni), il 14 agosto a Cassano All’Ionio (CS), Francesco Cannistrà (31 anni), il 15 agosto a Montepaone (CZ), Silvestro Romeo (52 anni) il 29 agosto a Riace (RC), e sua moglie Giusy Bruzzese (45 anni), è deceduta il giorno dopo presso l’ospedale di Reggio Calabria, Massimiliano Ceccarelli (47 anni) e Antonio Costantino (48 anni), il 27 settembre a Sellia Marina (CZ), Cesarina Antonia Muto (58 anni) è deceduta il 29 settembre a seguito dell’incidente avvenuto il 16 settembre a Cutro (KR), il Comandante dei Vigili di Roccella Jonica Alfredo Fregomeli (45 anni), è deceduto il 4 ottobre a seguito dell’incidente avvenuto il 29 agosto a Riace (RC), Antonino Emanuele Laganà (22 anni), l’11 ottobre a Pellaro di Reggio Calabria (RC), Antonio Capristo (73 anni), è deceduto il 15 novembre a seguito dell’incidente avvenuto il 29 ottobre a Corigliano-Rossano (CS).

«Questa ricostruzione reale è necessaria non solo per onorare la memoria di tutte le vittime della Statale 106 nell’anno 2021 ma anche e, soprattutto, per fare alcune necessarie e doverose riflessioni», ha evidenziato Basta Vttime.

«La prima, drammatica – ha continuato Basta Vittime – riguarda il fatto che nel 2020 (l’anno del Covid), le vittime sulla Statale 106 a seguito del lockdown sono state 13. Seppure il numero è molto basso confrontato con il dato nazionale riportato dall’Istat per il 2020 è addirittura più del doppio. Nel 2021 le vittime della Statale 106 sono state 21 e, quindi, il dato reale è certamente almeno il doppio rispetto a quello relativo al dato nazionale mentre la tendenza sull’anno 2022 è drammaticamente peggiore se consideriamo che già oggi sulla Statale 106 abbiamo, purtroppo, 26 vittime».

«La seconda riflessione – si legge ancora – riguarda il numero di incidenti e dei feriti. L’Istat dice che nel 2021 ne abbiamo avuti 236, con 437 feriti. Sono certamente molti di più. Anche perché se l’Istat riporta il dato sulle vittime nel 2021 con un errore del 15% è molto probabile che c’è un errore sugli incidenti e sui feriti almeno uguale. Questo però significa che nella realtà abbiamo certamente avuto almeno 280 incidenti e 510 feriti…».

«La terza riflessione – si legge – riguarda l’assoluta pericolosità della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria che, è ormai un dato cristallizzato e dimostrato dai numeri dell’Istat: “quasi il 40% di tutti gli incidenti avvenuti sulle strade calabresi nel 2021” riporta l’Istat “sono riconducibili a tre cause: velocità troppo elevata, mancato rispetto delle regole di precedenza e guida distratta”. Questo significa che nel 60% che rimane le cause sono diverse e, sulla Statale 106, quante vittime sono colpa della strada?».

«Certamente non poche se è vero che «il periodo dell’anno – si legge nella nota – in cui si sono registrati più incidenti è quello tra maggio e settembre, in coincidenza della maggiore mobilità dovuta alle vacanze estive (strada inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico), e la maggior parte degli incidenti con l’indice di mortalità più elevati avviene di notte quando la visibilità sulla famigerata e tristemente nota “trappola della morte” in Calabria è ridotta veramente al minimo anche perché le linee orizzontali e di mezzerie sono ormai quasi scomparse in molte parti della Statale 106 come ci segnalano decine e decine di cittadini ogni settimana».

«Tutto ciò dovrebbe, quindi, imporre una urgente azione per la messa in sicurezza – conclude la nota – dell’attuale tracciato della Statale 106: servono almeno 500 milioni di euro subito per interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione e per interventi di messa in sicurezza urgente. Bisogna muoversi! Anche perché – come riportano i dati dell’Istat – a perdere la vita sono soprattutto i giovani: “la maggior parte delle vittime si concentra nelle fasce d’età 15-29 anni (7,1 per 100mila abitanti) e 45-64 anni (5,0 per 100mila abitanti)”». (rrc)

Cataldo Diaco e Fabio Pugliese responsabili Area Segnalazioni e Comitato Scientifico di Basta Vittime sulla 106

Cataldo DiacoFabio Pugliese sono stati nominati rispettivamente, responsabile dell’Area Segnalazioni e responsabile del Comitato Scientifico – Centro Studi e Ricerca dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, su proposta del presidente Leonardo Caligiuri.

«L’Area Segnalazioni – viene spiegato in una nota – è da sempre un settore nevralgico per la nostra Organizzazione di Volontariato poiché ci permette di raccogliere le diverse e svariate segnalazioni che riguardano la Statale 106 e che i cittadini comunicano da ogni parte della Calabria jonica consentendoci di poter inoltrare agli enti preposti quanto dovuto al fine di far rilevare e, quindi risolvere, criticità che possono ledere l’incolumità dei cittadini automobilistisulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Il Presidente Leonardo Caligiuri ha poi voluto unificare due settori altrettanto importanti: il Comitato Scientifico ed il Centro Studi e Ricerca».

«Il Direttivo, inoltre – viene spiegato – ha affidato pieno mandato ai due responsabili affinché possano strutturare al meglio questi due settori chiedendo maggiore efficientamento».

«Voglio ringraziare – ha dichiarato il presidente Leonardo Caligiuri – Cataldo Diaco e Fabio Pugliese per aver accettato con grande generosità questo impegno. Noi abbiamo bisogno di loro. C’è bisogno di Cataldo per gestire l’Area Segnalazioni e per migliorarla rendendo più facile per i cittadini la possibilità di segnalarci problemi e criticità sulla Statale 106. Mentre non credo ci sia bisogno di dire nulla su Fabio Pugliese che è, senza alcun dubbio, il massimo esperto e conoscitore in Italia delle questioni che riguardano la “strada della morte” in Calabria».

«Le condizioni della Statale 106 oggi – ha proseguito Caligiuri – non sono mai state così drammatiche: questo è merito del fatto che negli ultimi 5 anni su questa importante arteria persino la manutenzione ordinaria è stata ridotta al minimo storico. Questo aspetto ci ha spinti ad un maggior senso di responsabilità e, quindi, alla necessità di fare ancora meglio ciò che già volontariamente e gratuitamente facciamo da anni».

«Siamo convinti – ha concluso il Presidente Leonardo Caligiuri – che grazie a questi due settori riusciremo, inoltre, a rappresentare nella sua complessa drammaticità le problematiche oggi esistenti al nuovo Governo con cui auspichiamo di avere un sereno e proficuo confronto. Su questo punto resto convinto che vi siano problemi piccoli e grandi che meritano di essere affrontati e risolti definitivamente ma affinché ciò accada debbono essere prima compresi. Noi faremo di tutto per dare il nostro contributo in tal senso, esattamente come abbiamo sempre fatto da quando siamo nati, cercando di far comprendere al Governo ogni problema oggi presente sulla “strada della morte”». (rrm)

Al via intervento di messa in sicurezza tratto Davoli-Guardavalle della 106, Basta Vittime: Evento storico

L’ha definito un evento storico, l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, l’avvio dei lavori di messa in sicurezza del tratto Davoli-Guardavalle della Strada Statale 106, che prevede la realizzazione di una rotonda al bivio di Santa Caterina dello Ionio che collega la 106 con la strada provinciale 138.

È l’Odv stesso a spiegare i motivi di tanto clamore: «innanzitutto, perché finalmente l’Anas Spa, dopo decenni, inizia a realizzare un’opera di messa in sicurezza nel tratto di strada Statale 106 compreso tra Davoli e Guardavalle. Sembrava impossibile che potesse accadere mentre, invece, è proprio successo… Poi perché ciò avviene a seguito dell’ennesima strage stradale in cui hanno perso la vita due giovani, avvenuta lo scorso 30 gennaio poco distante da lì, a San Sostene, dove per la verità era avvenuto un altro incidente lo scorso 8 gennaio a seguito del quale, dopo qualche giorno (nella sera del 10 gennaio), aveva perso la vita un uomo di 74 anni».

«L’Anas Spa, quindi – continua la nota – interviene celermente rispetto ad un intervento già previsto e nonostante gli incredibili ritardi degli scorsi anni che, proprio a seguito dei recenti incidenti mortali, determinano un’accelerazione e consentono finalmente al sud soveratese di poter beneficiare di questo prezioso intervento. Un intervento, questo, fortemente voluto dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che ha sempre ritenuto (e continua a ritenere), quell’area posta tra il Km 145+600 ed il Km 145+800 della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, tra le più pericolose.

«Sollecitammo – viene spiegato – l’intervento già nel settembre del 2016 quando proprio in quel punto persero la vita, in un tragico incidente, quattro giovani ragazzi di Badolato: Lorena Lopilato di 24 anni, Vittoria Lopilato di 23 anni, Francesca Bressi di 23 anni e Pasquale Papaleo di 25 anni».

«Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – prosegue ancora la nota – sollecitò già da allora la necessità che venisse messa in sicurezza quell’area mediante la realizzazione di una rotatoria ma anche attraverso la sostituzione dei guard-rail ad una onda posti al lato destro della strada (per chi viaggia in direzione Catanzaro), con quelli a doppia onda: in modo da evitare la possibilità che un mezzo in transito possa finire al di sotto della strada dove è posta la strada che porta ad un sottopasso. Allo stesso modo chiedemmo l’installazione di un guard-rail sul lato sinistro dove ad oggi manca e potrebbe causare pericoli nel caso in cui un mezzo in transito dovesse uscire fuori dalla carreggiata stradale».

«Per questa ragione – conclude la nota – il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla strada Statale 106” seppure accoglie con soddisfazione l’avvio dei lavori per la rotatoria di Santa Caterina dello Jonio ed auspica che presto l’Anas Spa possa avviare anche gli altri interventi di messa in sicurezza già previsti sulla Statale 106 tra Davoli e Guardavalle. Si augura e confida, inoltre, nella possibilità che siano risolti anche i diversi problemi già sollevati da anni e che riguardano una reale e concreta necessità d’intervenire in modo corretto al fine di mettere veramente in sicurezza i punti più pericolosi come quello posto nel tratto di Statale 106 al Km 145+600 mediante l’installazione di guard-rail moderni ed a norma di legge». (rcz)

La proposta di Basta Vittime sulla 106: Nominare Occhiuto commissario straordinario per la Statale 106

Rimuovere l’attuale commissario straordinario per la Statale 106, ing. Simonini e, al suo posto, nominare il presidente della Regione Roberto Occhiuto. È la proposta avanzata alle istituzioni locali dall’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106.

L’Odv, inoltre, ha proposto alle amministrazioni comunali un atto amministrativo in cui chiedono al Presidente della Regione Calabria di istituire un tavolo di confronto diretto tra il territorio ed il Ministero delle Infrastrutture (ente esecutore), il Ministero per il Sud e del Mef (in quanto Anas è una sua controllata), e la Direzione Generale di Anas Spa.

È quanto emerso dall’iniziativa Una nuova SS 106 in una rinnovata visione di territorio è possibile: basta volerlo, svoltasi nella Sala Rossa di Palazzo San Bernardino di Corigliano Rossano.

Il Presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, Leonardo Caligiuri, ha rivolto un appello alla politica chiedendo a tutti i rappresentanti istituzionali di unirsi, indipendentemente dalla loro appartenenza politica, per affrontare e risolvere i problemi, da sempre irrisolti, legati alla Statale 106 in Calabria. «Perché – ha detto Caligiuri – i cittadini sono stanchi di ascoltare tante parole e di non vedere fatti concreti».

L’Ing. Fabio Pugliese, nella sua relazione, ha dimostrato che sulla proposta del nuovo asse di collegamento tra Sibari e Coserie non vi è una progettazione di fattibilità tecnico-economica e quindi non è possibile definire un costo per l’intervento che tecnicamente risulta irrealizzabile. Ha spiegato che la collocazione del tracciato a valle espone il territorio e l’opera stessa ad un elevato rischio idrogeologico che può essere superato con un enorme investimento e non risolve i problemi legati alla sicurezza stradale. Infine, ha dimostrato che non vi è alcun atto amministrativo che determina alcuna disponibilità economica, anche parziale, su tutti gli interventi previsti sulla Statale 106 tra Sibari e Reggio Calabria.

Il parlamentare Francesco Sapia, unico presente tra tutti i parlamentari calabresi invitati, ha dichiarato che «il Governo ha dimostrato nei fatti di aver abbandonato la Calabria. Lo ha fatto anche ultimamente nella legge di bilancio dove non ha previsto nulla per la Statale 106».

Francesco Tavernise, aprendo il suo intervento, ha voluto evidenziare il fatto che fosse l’unico Consigliere Regionale presente nonostante avesse chiesto con insistenza più volte ai colleghi On. Consiglieri Regionali Pasqualina Straface e Giuseppe Graziano di partecipare all’iniziativa.

Tavernise ha poi letto a tutti i presenti la missiva inoltrata dal Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini rivendicandone i meriti e si è dichiarato favorevole al tracciato proposto dall’Anas Spa.

Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha affermato il suo massimo impegno nel respingere il tracciato proposto dall’Anas Spa evidenziando che il processo di ammodernamento della Statale 106 non è «un favore ma un’infrastruttura per il bene del Paese e, quindi, non può rispondere a parametri di costi/benefici. Perché come non si fanno più alcune tipologie di opere altrove – ha aggiunto – è chiaro che non si debbano fare nemmeno qui. E questo credo sia una questione di civiltà e di cultura».

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Cariati, Filomena Greco, che ha fatto rilevare quanto il nostro territorio vanta un credito così illimitato dallo Stato che non può più tollerare un contentino.

La Coordinatrice provinciale di Italia Viva, Anna Maria Brunetti, ha dichiarato che se il tracciato proposto non ha letteralmente fatto saltare dalla sedia tutti noi cittadini di questo territorio allora vuol dire che non meritiamo altro che trattamenti del genere.

Giovanni Dima, già deputato alla Camera dei Deputati, ha fatto rilevare che, mai come oggi, il nostro territorio ha un numero folto di rappresentanti istituzionali ed ha invitato il sindaco di Corigliano-Rossano a riunire questa folta rappresentanza al fine di superare i problemi storici legati anche alla Statale 106. (rcs)

Basta Vittime sulla 106: Il Ministero delle Infrastrutture presenzierà alla manifestazione di lunedì a Corigliano Rossano

Ci sarà anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresentato dal direttore generale per le Strade e le Autostrade, Felice Morisco, il prof. Armando Cartenì e l’ing. Giuliano Colangeli all’iniziativa Una nuova SS 106 in una rinnovata visione di territorio è possibile: basta solo volerlo in programma lunedì 10 a Corigliano Rossano.

«L’attenzione che il Ministro Enrico Giovannini ha rivolto all’iniziativa congiuntamente, organizzata dall’OdV Basta Vittime Sulla Strada Statale 106, il Comitato Magna Graecia e Corigliano-Rossano Futura – hanno dichiarato Leonardo Caligiuri, Domenico Mazza e Tonino Caracciolo – è abbastanza esaustiva su quanto il Ministero delle Infrastrutture sia attento all’ascolto del territorio jonico nell’ambito del processo che può portare alla costruzione di una Nuova Statale 106 a Sud di Sibari».

«Non è un caso, infatti – si legge in una nota – che a seguire l’iniziativa siano stati designati i Referenti più importanti delle Direzioni più prestigiose oltre alla Struttura Tecnica di Missione. In questo senso l’occasione del 10 gennaio, che avrà luogo presso la Sala Rossa del Palazzo San Bernardino a Corigliano-Rossano (nel centro storico della circoscrizione di Rossano), è da considerarsi irrinunciabile».

«La stessa consentirà al territorio dell’Arco Jonico, Sibarita e Crotoniate – prosegue la nota – di poter far conoscere idee e proposte necessarie alla realizzazione di un’opera infrastrutturale necessaria e non più procrastinabile per le sorti di un vasto ambito d’Area. L’iniziativa avverrà nel rispetto della normativa anti-Covid. Sarà possibile accedere solo se in possesso del super-greenpass e muniti di mascherina Ffp2». (rrm)

Basta Vittime sulla 106: La Statale 106 in Calabria è tra le strade più pericolose d’Italia

La Statale 106 Jonica in Calabria è tra le strade extraurbane più pericolose d’Italia. È quanto ha rilevato L’odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 sui dati sull’incidentalità dell’Aci – Automobile Club d’Italia per il 2020,  dove viene evidenziato che la vera diminuzione di incidenti stradali c’è stata proprio lo scorso anno, a seguito delle restrizioni durante il lockdown che ha conseguentemente limitato gli spostamenti.

«Nonostante la notevole diminuzione di incidenti stradali – dice l’Odv – dovuta alle misure di contenimento della pandemia Covid-19, la situazione sulle strade italiane sembra essere nuovamente peggiorata, anche se bisogna dire che le morti rapportate agli incidenti stradali sono molte di meno. Questa tendenza, purtroppo, non riguarda però la Statale 106 “Jonica” in Calabria che invece fa registrare nel 2020 incidenti e decessi in percentuale più alti rispetto al resto d’Italia nonostante vi sia stata comunque una diminuzione sia di incidenti (-37%), che di morti (-28%)».

La 106, infatti, è tra le più pericolose dopo la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nel tratto in provincia di Monza Brianza, la SS 207 Nettunense in provincia di Latina, la SP 227 di Portofino in provincia di Genova e l’Asse interurbano di Bergamo. La proiezione sul 2021 vede un dato generale in forte peggioramento rispetto al 2020 ma per avere un quadro preciso occorrerà attendere i primi mesi del 2022. Le categorie più esposte e le vittime della strada sulla Statale 106 sono quelle dei motociclisti e dei pedoni.

I dati dell’ACI, inoltre, ci consentono di osservare che i rilevatori di velocità, gli scout speed e le postazioni fisse per il controllo della velocità non hanno inciso in maniera significativa al decremento dell’incidentalità e della mortalità stradale.

«Il Comitato Scientifico dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – si legge in una nota – a tal proposito auspica che al più presto possa essere rafforzata la presenza delle Forze dell’Ordine sulla Statale 106 in Calabria. Con il passare del tempo si è accentuata l’assenza delle Forze dell’Ordine sulla “strada della morte” per via dei pensionamenti che hanno dimezzato gli organici».

«Oltre a ciò – continua la nota – ad incidere notevolmente sui dati, vi è la quasi totale assenza, negli ultimi due anni, d’investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria della Statale 106 in Calabria per effetto di una dirigenza della Struttura Territoriale di Anas Calabria per la quale l’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” da tempo chiede la rimozione».

«Mancano, inoltre – è stato rilevato – interventi di messa in sicurezza già programmati da anni: interventi di pavimentazione stradale, rotatorie nell’alto e nel basso jonio catanzarese, realizzazione di nuove tratte ammodernate con le 4 corsie e lo spartitraffico centrale. Preoccupa nella lettura dei dati la tendenza al peggioramento del fenomeno dell’incidentalità nei prossimi anni: se non saranno assunte iniziative urgenti le tragedie stradali saranno destinate ad aumentare». (rrm)

Basta Vittime sulla 106 ricorda le vittime della “Strada della Morte” con un reportage e una candela

Un reportage, dal titolo È la strada della morte del videomaker Natalino Stasi e una candela accesa nei balconi dei familiari. Sono queste le iniziative organizzate dall’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della Strada, in programma il 21 novembre e istituita dall’Onu.

«Domenica 21 novembre prossimo – viene spiegato in una nota – tutti i familiari delle vittime della Statale 106 in Calabria sono invitati ad accendere una candela sul proprio balcone di casa in ricordo dei loro cari. Poi sono invitati ad inviare una foto al numero di WhatsApp 351.196.8424 con il nome di chi si vuole ricordare. Ogni foto ricevuta sarà pubblicata sulla pagina e sul gruppo Facebook dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel corso della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada».

«Sempre domenica 21 novembre prossimo – spiega ancora la nota – avrà luogo, alle ore 20:00, la diretta Facebook in cui l’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” presenterà per la prima volta in assoluto il Reportage realizzato dal videomaker Natalino Stasi dal titolo “È la strada della morte”, un video racconto inedito che farà molto riflettere perché attraverso il ricordo di un tragico incidente stradale avvenuto sulla Statale 106 in Calabria aiuterà a far comprendere quali sono le ragioni legate alla pericolosità della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria.

«La Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada – ha dichiarato Leonardo Caligiuri, Presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è per il nostro sodalizio un momento di grande riflessione legato al ricordo di tutte le persone che sull’asfalto della Statale 106 hanno perso la vita».

«Quest’anno – ha proseguito il Presidente Caligiuri – abbiamo deciso di ripetere l’iniziativa dello scorso anno invitando i familiari delle vittime della Statale ad accendere una candela sul balcone di casa e poi ad inviarci su WhatsApp una foto, magari con accanto anche una foto della persona scomparsa, affinché noi possiamo pubblicarla sui nostri canali social al fine di ricordare per non dimenticare».

«Oltre a questa iniziativa – ha aggiunto il Presidente – quest’anno c’è una novità molto importante: il Reportage realizzato da Natalino Stasi che verrà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è un documento d’importanza molto rilevante. Perché se da una parte ci consente di ricordare dei ragazzi scomparsi in un tragico incidente stradale avvenuto sulla Statale 106 dall’altra ci permette di capire perché questa maledetta è la strada della morte!».

Il Reportage “È la strada della morte” realizzato da Natalino Stasi ha visto la collaborazione di Domenico Paolopoli per le riprese da drone e, subito dopo la diretta Facebook trasmessa sulla pagina dall’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, sarà visibile sul canale YouTube “NatalinoStasi”. (rrc)

Basta Vittime sulla 106 chiede la rimozione della dirigenza Anas in Calabria

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha chiesto ai parlamentari calabresi l’impegno di «inoltrare, anche attraverso una interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture, una formale richiesta di rimozione della dirigenza della Struttura Territoriale di Anas in Calabria».

Tale richiesta avviene a seguito dei fatti relativi alle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, «che hanno fatto emergere – ha spiegato l’Odv – un quadro inquietante sulle gare per l’assegnazione di lavori pubblici rilevanti e le relative forniture di beni e servizi determinando il sequestro del Ponte Morandi e della Galleria Sansinato sulla S.S.280 non rappresentano, purtroppo, un fatto inedito».

«Mentre – si legge in una nota – sono preoccupanti i gravi elementi che sembrano emergere dalle indagini della Procura, circa il coinvolgimento di funzionari statali e parastatali, tecnici e dipendenti Anas, i quali avrebbero acconsentito all’impresa esecutrice una serie di anomalie e violazioni, tese al conseguimento di maggiori profitti, correlate all’utilizzo di materiali di scarsa qualità nei lavori di ripristino del calcestruzzo e delle armature nelle Infrastrutture sottoposte a sequestro».

«Questa vicenda – ha evidenziato Basta Vittime sulla 106 – è l’ennesimo copione che si ripete: questa inchiesta, infatti, è solo l’ultima dopo il recente rinvio a giudizio di due ingegneri per il crollo del muro di uno svincolo della Variante A della Statale 106 a Germaneto a trenta giorni dalla riapertura dopo la sistemazione».

Seppure il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” «intende esprimere e ribadire la propria fiducia nel costante impegno operato dalla Magistratura – si legge in una nota – non possiamo, tuttavia, evitare di evidenziare, anche questa volta, il fallimento totale della classe politica parlamentare calabrese che, mai come oggi, ha letteralmente e vergognosamente lottizzato la Struttura Territoriale di Anas in Calabria».

«Così avviene che – illustra l’Odv – nel mentre all’interno del Consiglio Comunale di Catanzaro, i consiglieri comunali Giuseppe Pisano e Sergio Costanzo – che ringraziamo – si pongono il problema legittimo di chiedere al Presidente della Commissione Lavori Pubblici Eugenio Riccio di convocare al più presto una riunione dell’organismo consiliare invitando i dirigenti regionali di Anas la politica parlamentare calabrese da Roma tace vergognosamente…».

«Il silenzio dei parlamentari calabresi a Roma è intollerabile – ha sottolineato Basta Vittime – e ci chiediamo cosa deve accadere ancora affinché la dirigenza della Struttura Territoriale dell’Anas in Calabria venga rimossa! Non solo e non soltanto per il lavoro assolutamente insufficiente svolto fin qui già solo negli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione che, negli ultimi 2 anni, sono stati praticamente inesistenti sulla Statale 106».

«Ma anche – ha aggiunto l’Odv – per la mediocre programmazione di nuove opere da realizzare ma, soprattutto, per il mancato controllo su quello che succedeva sui cantieri della Variante A, del Ponte Morandi, della S.S.120 e su ciò che oggi sta accadendo sul Megelotto 3, tra Sibari e Roseto Capo Spulico…».

«È troppo comodo per la dirigenza di Anas in Calabria – ha concluso l’Odv – affermare con una nota stampa che ci sarà collaborazione con gli inquirenti nell’inchiesta. Qui vi sono delle responsabilità chiare ed evidenti su cui la politica parlamentare calabrese che da Roma ha lottizzato, mai come oggi, la Struttura Territoriale di Anas in Calabria deve assumere delle scelte e delle responsabilità a partire dalla richiesta urgente al Ministro delle Infrastrutture affinché siano rimossi gli attuali dirigenti». (rrc)