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Autostrada

Candeloro Imbalzano e Gabriele Trimboli: «Sbloccare il finanziamento per lo svincolo A2 di Laureana»

Sbloccare i fondi previsti per la realizzazione dello svincolo autostradale di Laureana di Borrello sulla A2. È questo l’appello che il forzista Candeloro Imbalzano, già Consigliere Regionale e Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari e Gabriele Trimboli, presidente del Consiglio comunale di San Pietro di Caridà hanno rivolto all’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo.

Si tratta di una opera di notevole importanza, che attende da anni, nonostante già finanziata col Decreto Sblocca Italia e unica infrastruttura  inserita per la Calabria, di essere realizzata dall’Anas. Tale opera, infatti, è il raccordo autostradale sulla A2 in località Misimizzi del Comune di Laueana di Borrello, che, una volta portato a termine, «consentirà il collegamento veloce di tanti Comuni dell’entroterra delle province di Reggio e Vibo, nonché la loro valorizzazione economica dell’agricoltura, del turismo e delle tipicità di questi territori» ha spiegato Imbalzano, ricordando che «quando, a seguito dell’impegno da noi assunto in un Convegno tenutosi a Serrata con gli Amministratori del Comprensorio, di coinvolgere la Regione per la soluzione di un problema atavico, e, nella seduta del 24 settembre 2012, venne approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale la mozione n. 71 a nostra firma, avente per oggetto la costruzione dello svincolo autostradale di Laureana di Borrello, non avremmo mai immaginato che i tempi di realizzazione di una opera così strategica per l’Alta Valle della Piana, si diluissero tanto nel tempo».

«Eppure, nei mesi successivi – ha aggiunto – ci eravamo preoccupati del finanziamento dell’opera, con la convocazione in Commissione Ambiente dell’allora presidente dell’Anas Pietro Ciucci e della sua espressa disponibilità, assunta in quella occasione, di dare copertura finanziaria all’opera, puntualmente avvenuta con l’inserimento del finanziamento di 38 milioni di euro nel “Decreto Sblocca Calabria”, unica opera in Calabria».

«Un’opera – ha proseguito – che riveste una straordinaria importanza per l’accesso diretto ai territori di Laureana, S. Pietro di Caridà, Serrata, Candidoni, Feroleto, Galatro, Maropati e di tutta la Vallata dell’Alto Mesima, di fatto ancora oggi difficilmente raggiungibili e che, con la costruzione dello svincolo, avrebbero una benefica ricaduta in termini di sviluppo agricolo, turistico – montano ed archeologico, per la presenza di importanti ruderi dell’antico “Loreto” e dell’antica “Borrello”».

«Uno svincolo collegato – ha detto ancora – peraltro alla Pedemontana da anni in costruzione nella parte alta della Piana ed il cui completamento viene assunto quale risibile alibi dall’Anas stessa, per poter avviare i lavori di sua competenza, nel sostanziale disinteresse in questi anni della Città Metropolitana e dei suoi amministratori».

«Per questo – ha spiegato – chiediamo il coinvolgimento anche dell’assessore Regionale ai Lavori pubblici, già dirigente del comparto alla Provincia ed esperta conoscitrice di questa importante problematica che attanaglia da almeno venti anni il Comprensorio, per verificare altresì l’urgente finanziabilità degli ultimi tratti di Pedemontane che, dall’Aspromonte (Delianuova e S. Cristina) e da Cittanova scendono verso Palmi e Gioia Tauro».

«Ci affidiamo, a questo punto – ha concluso – alla sensibilità dell’attuale assessore Catalfamo, perché in tempi rapidi assuma una forte iniziativa nei confronti dell’Anas e della Città Metropolitana, per sbloccare il finanziamento di 38 milioni onde avviare i lavori dello svincolo e reperire, ove necessario, tra i Fondi Por-Fesr 2014 – 2020 le briciole di pochi milioni di euro , perché di questo ormai si tratta, per sbloccare sia lo stallo strumentale del collegamento tra Pedemontana ed area dello Svincolo in località “Misimizzi” sulla A2” che per completare contestualmente la viabilità che porta direttamente al Tirreno».

Il presidente del Consiglio comunale Timboli chiede all’assessore Catalfamo di essere «parte diligente in tema di attuazione dell’atto di indirizzo politico-amministrativo del Consiglio regionale della Calabria nr. 71 del 18.09.2012, votato all’unanimità nella seduta del 24 settembre 2012, avente per oggetto lo svincolo autostradale di Laureana di Borrello» e, dall’altro, «parte garante, nei confronti dell’Anas e della Città Metropolitana, per l’esecutività immediata dell’avvio dei lavori dello svincolo, così da potersi completare l’opera entro il niovo anno 2021 attraverso un’esigua integrazione finanziaria dei fondi già stanziati per sbloccare sia lo stallo strumentale del collegamento tra Pedemontana ed area dello Svincolo in località Misimizzi sulla A2, nonché per poter completare, contestualmente, la vaibilità di ‘scorrimento veloce’ con l’adeguamento, anche attraverso le risorse del Recovery Fund, della Sp 61 (Fondo Valle Mesima – Marepotano) che porta direttamente ai Comuni della zona tirrenica e alle popolazioni ivi residenti, cosicché da superare la condizione attuale di assoluto isolamento viario ed estrema periferia tirrenica della Valle del Mesima, rispetto al Comune più popoloso della Città Metropolitana».

Trimboli, infatti, ha ricordato il bisogno urgente della zona della Piana «di uscire dall’isolamento viario, così da arginare lo spopolamento interno, che la sta corrodendo. Ciò potrebbe avvenire rapidamente attraverso la realizzazione delle opere infrastrutturali di un innesto alla grande arteria di comunicazione Autostrada del Mediterraneo con lo svincolo di Laureana di Borrello e con le opere connesse della viabilità interna da adeguarsi, per mezzo di una progettualità che valorizzi la trasformazione dell’assetto viario provinciale esistente (sp 61) come collegamento a “scorrimento veloce”, a beneficio di tutti i Comuni della Valle del Mesima – Marepotamo (Laureana- Candidoni – Serrata – San Pietro di Caridà). (rrc)