DIPIGNANO (CS) – Successo per “L’Attesa”

Successo, a Dipignano, per lo spettacolo teatrale L’Attesa, il culmine di un progetto “Scenari di integrazione creativa”, promosso dall’Associazione Porta Cenere in collaborazione con il Centro di solidarietà “Il Delfino”.

Si tratta di un progetto innovativo che ha travalicato i confini dell’arte per abbracciare l’inclusione e la solidarietà.

Finanziato dalla Regione Calabria Dipartimento Istruzione e Formazione e supportato dal Dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri, il programma ha offerto a giovani talenti e adolescenti migranti non accompagnati un palcoscenico unico per esplorare e condividere le proprie storie. Attraverso laboratori intensi e incontri formativi presso il Teatro Scuola dell’Istituto Pizzuti-Spirito Santo di Cosenza e il Teatro Comunale di Mendicino, i partecipanti hanno trasformato le loro esperienze in una potente narrazione teatrale.

Mario Massaro, direttore artistico di Porta Cenere, ha commentato: «Il teatro è un linguaggio universale che ha il potere di trasformare le sfide in opportunità. Attraverso il nostro percorso ispirato all’Odissea di Omero, abbiamo dato voce ai viaggi e alle speranze di questi giovani, mostrando quanto la cultura possa essere un veicolo di integrazione e comprensione».

La serata è stata un’occasione per la comunità di unirsi e riflettere sul valore dell’accoglienza e dell’inclusione sociale. Attraverso “L’attesa”, i partecipanti hanno non solo esplorato il loro talento artistico, ma trasformato la percezione di chi li ha applauditi, dimostrando che le barriere linguistiche e culturali possono essere superate con creatività e impegno.

Elisa Ianni Palarchio, attrice di Porta Cenere, ha evidenziato: «Il teatro è una disciplina che forma e trasforma. Questi ragazzi hanno superato i loro limiti personali, scoprendo nuove potenzialità attraverso la recitazione e la creatività».

Cettina Santangelo, responsabile dei centri Sai del Delfino di Mendicino minori e Dipignano minori, ha sottolineato: «Questa collaborazione con Porta Cenere è un esempio tangibile di come l’arte possa essere una forza per il cambiamento positivo nelle comunità. Siamo grati di celebrare la Giornata mondiale del rifugiato con un evento così significativo».

Il successo della serata non è che l’inizio: il progetto “Scenari di integrazione creativa” continuerà a portare “L’attesa” in tour per la provincia. Il 27 giugno, lo spettacolo sarà presentato a Casali del Manco e il 28 giugno andrà in scena a Mendicino, offrendo nuove opportunità per riflettere sulle storie di viaggio e speranza che accomunano tanti giovani rifugiati, celebrando insieme la bellezza dell’arte come veicolo di integrazione. (rcs)

Calabria in Fabula approda a Corigliano Rossano

Giovedì 20 e venerdì 21 giugno la seconda edizione di Calabria in Fabula, progetto di teatro itinerante di Teatro in Note con la direzione artistica di Vera Segreti, approda a Corigliano Rossano.

«Calabria in Fabula è un progetto fortemente legato ai luoghi che attraversa – ha spiegato Segreti – non solo perché nasce dall’esigenza di riportare le comunità nelle piazze e nei luoghi storici dei borghi, ma anche perché si propone di raccontarli questi luoghi attraverso la magia del teatro. Gli spettacoli che vedremo in scena a Corigliano-Rossano hanno come protagonista la Calabria e le sue città, e riflettono proprio su che cosa voglia dire attraversare un luogo, un cammino, la via di un borgo, per poi aprirsi a tematiche che spaziano dal rispetto verso la natura, ai valori della solidarietà e della carità, fino alla politica, l’amore, il rapporto con i padri e il senso stesso del tempo».

 Dal Mar Tirreno allo Ionio, dalla Costa degli Dei a quella degli Achei: prosegue il percorso di “Calabria in Fabula” per alcuni dei luoghi più belli e affascinanti delle cinque province calabresi, tra spiagge dalle acque cristalline, paesaggi avvolti dal profumo degli agrumi, storiche fortezze e castelli. Un viaggio attraverso la punta dello stivale rappresentato dal progetto grafico ideato e realizzato dal visual designer Angelo Gallo.

Un progetto realizzato con la direzione organizzativa di Pier Luigi Sposato e in partenariato con Scena Verticale e AttorInCorso, co-finanziato dal PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Progetti Speciali per lo sviluppo dell’attività teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura, II annualità.

Ad aprire il programma delle due giornate, il 20 giugno alle 16, nella Sala G. Sapia del Chiostro di San Bernardino, sarà la masterclass di teatro, a cura della regista e attrice Vera Segreti, che per la seconda tappa vedrà anche la partecipazione di Ulderico Pesce, attore, drammaturgo e regista che nelle sue opere tratta tematiche importanti fortemente legate alla sua terra, la Basilicata, e al Mezzogiorno in generale. Un’occasione di formazione importante, ideata per sostenere i nuovi talenti e le piccole realtà culturali che operano sul territorio offrendo loro la possibilità di confrontarsi con grandi professionisti del settore.

Alle 21, nel Chiostro di San Bernardino andrà poi in scena Il cammino di San Nilo di e con Ulderico Pesce e prodotto dal Centro Mediterraneo delle Arti. Uno spettacolo che narra dei paesaggi e della natura che San Nilo – monaco basiliano, eremita, abate e amanuense nato a Rossano nel 910 – contemplava attraversando a piedi l’Italia. Un lavoro sull’importanza del camminare a stretto contatto con la natura e della contemplazione, ma soprattutto sui valori della solidarietà, della compassione e della carità, che racconta la storia di una Calabria che era il centro culturale non solo del Sud Italia ma dell’intero Mediterraneo.

La seconda giornata si aprirà invece con la conferenza stampa che si terrà alle 18:00 nella sala G. Sapia, mentre alle 21 appuntamento al Chiostro di San Bernardino con Via del Popolo di e con Saverio La Ruina e prodotto da Scena Verticale. È il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Via del Popolo, un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività: duecento metri che rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore. E non solo, “Via del Popolo” è anche una riflessione sul tempo, il tempo che corre ma che non dobbiamo rincorrere, piuttosto trascorrere.

SAN PIETRO MAIDA (CZ) – Torna il Festival SudDiVisioni

Il 21 giugno torna, a San Pietro Maida il Festival SudDiVisioni, con lo spettacolo Bianca Neve non è aprite quella porta, in programma alle 18.30, all’Auditorium.

Il Festival SudDiVisioni è un progetto che vede protagonisti la Compagnia Teatrop di Lamezia e le Compagnie Molino D’Arte di Altamura e La Casa Di Creta di Catania; tre realtà che portano in scena il teatro d’avanguardia di Calabria, Puglia e Sicilia. Tre ‘pezzi’ di Meridione che hanno messo insieme le loro competenze e le loro maestranze per realizzare dei cartelloni di alto livello con la partecipazione di compagnie e artisti professionisti, provenienti da tutta Italia

Lo spettacolo, a cura de La Contrada Teatri Stabile, è liberamente tratta dalla celebre fiaba dei Fratelli Grimm la pièce presenta la famosa Biancaneve in una dimensione diversa dal solito, un po’ meno romantica ma molto divertente per la sua sbadataggine. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Pro Loco di San Pietro a Maida. 

SudDiVisioni continuerà il primo luglio con la rappresentazione “Al mare” e il 3 luglio con “Il nano tremotino”; entrambi gli appuntamenti sono previsti per le 18:30 all’Agriturismo Costantino di Maida. “Il nano tremotino”, ispirato alle fiabe dei Fratelli Grimm e arricchito da filastrocche della tradizione popolare italiana, sarà portato in scena dalla compagnia “Cattivi maestri teatro” di Savona. Il 4 luglio si ritorna all’auditorium di località Fiume a San Pietro Maida con la pièce “Buon viaggio”, prevista per le 18:30.

 Il festival farà tappa a Sorbo San Basile, comune della Sila catanzarese, dove per il 22 giugno è in cartellone “Bianca Neve non aprite quella porta”. Il 5 luglio sarà la volta dello spettacolo “Buon viaggio” a cura del Teatro Actores Alidos di Cagliari: è il racconto di un viaggio immaginario che prende il via da una valigia abbandonata ma che non inizia mai. Situazioni che si intrecciano, commuovono e fanno anche sognare. Mentre il 13 luglio il festival si concluderà con la rappresentazione di “Don Chisciotte” a cura di Nata Teatro di Bibbiena. Si tratta di un omaggio al capolavoro di Cervantes tramite lo sguardo del teatrante che si immerge profondamente e follemente in nuovi mondi da esplorare. Palcoscenico d’eccezione per le tre pièce sarà il Museo Mabos che aprirà le porte al pubblico a partire dalle 18. 

«Le compagnie in sinergia fra loro – hanno spiegato i direttori artistici di SudDiVisioni 2024 – attraverso il festival distribuiscono spettacoli dedicati espressamente alle famiglie con l’obiettivo non solo di creare e custodire nel tempo l’unione culturale che si realizza attraverso il teatro; ma anche di realizzare la necessaria rete tra gli artisti del settore con la fioritura delle relazioni e con lo scambio efficiente di prodotti culturali diversificati sui territori».

Per quanto riguarda il festival calabrese, con i tre appuntamenti in Sila si concretizza un importante scambio tra il mondo del teatro, del turismo e della cultura in genere. Un’osmosi che ha sempre come obiettivo precipuo quello di creare proficue occasioni di incontro tra giovani e adulti al fine di migliorare il dialogo generazionale all’interno delle famiglie. Da rimarcare, inoltre, che durante le giornate del festival saranno in programma anche dei laboratori teatrali curati dalla compagnia lametina Teatrop diretta artisticamente da Greta Belometti e Pierpaolo Bonaccurso. (rcz)

 

Torna il teatro itinerante di Calabria in Fabula

Dal 15 giugno al 14 luglio torna, con la seconda edizione, Calabria in Fabula, il progetto firmato da Teatro in Note con la direzione artistica di Vera Segreti e quella organizzativa di Pier Luigi Sposato, realizzato in partenariato con Scena Verticale e AttorInCorso e che farà tappa. a Pizzo, Corigliano Rossano, Curinga, Santa Severina e Palmi.

Sono 30 gli appuntamenti in programma, tra spettacoli teatrali, momenti di incontro e masterclass, che vedranno protagonisti grandi nomi del teatro contemporaneo italiano e compagnie calabresi ormai affermate, ma anche piccole realtà nate per contribuire alla promozione della cultura teatrale sul territorio.

Dal mar Tirreno allo Ionio, da coste con acque cristalline a paesaggi collinari, passando per borghi ricchi di storia, Calabria in Fabula attraverserà anche per la sua seconda annualità luoghi che sono stati crocevia di miti, leggende e civiltà dalla storia millenaria, portando in scena racconti che affronteranno anche tematiche fortemente attuali, fra spettacoli pluripremiati e nuove produzioni.

«Ricomincia il nostro viaggio per terre e storie di Calabria – ha dichiarato la direttrice artistica Vera Segreti –. Una seconda annualità ancora più intensa e ricca di appuntamenti, che ospiterà artisti dal calibro di Milvia Marigliano, Saverio La Ruina, Ulderico Pesce. Lo scorso anno abbiamo proposto spettacoli che ci hanno permesso di riscoprire il fascino del teatro attraverso la magia del racconto, della favola».

«Quest’anno, invece – ha aggiunto – abbiamo deciso di puntare su un teatro che non solo potesse raccontare, ma anche ispirare, educare e motivare, ricordandoci che ogni azione conta e che ognuno può fare la differenza. Un teatro d’impegno civile, che darà spazio alle voci di tante donne e aprirà riflessioni su temi del presente come l’ambiente, l’identità di genere, il lavoro, il patriarcato. Protagonista assoluto sarà ancora una volta il patrimonio culturale del Meridione, con le sue storie, i suoi luoghi e i suoi mille volti».

Il programma

Prima tappa sabato 15 e domenica 16 giugno a Pizzo (VV), dove ad aprire il sipario della prima giornata sarà “Ombretta Calco”, spettacolo scritto da Sergio Pierattini e interpretato da Milvia Marigliano per la regia di Peppino Mazzotta, prodotto da Teatro Rossosimona. Nella seconda giornata appuntamento invece con “Il sindaco contadino: Rocco Scotellaro” di e con Ulderico Pesce e prodotto da Centro Mediterraneo delle Arti.

Dalla Costa degli Dei a quella degli Achei, il 20 e 21 giugno Calabria in Fabula approderà invece a Corigliano Rossano (CS), dove andranno in scena “Il cammino di San Nilo”, una produzione Centro Mediterraneo delle Arti di e con Ulderico Pesce, e “Via del Popolo” di e con Saverio La Ruina e prodotto da Scena Verticale, spettacolo vincitore del premio Ubu 2023 come miglior nuovo testo italiano.

Sabato 29 e domenica 30 giugno appuntamento a Santa Severina (KR), che per la prima sera ospiterà “Dissonorata”, una produzione Scena Verticale di e con Saverio La Ruina, mentre nella seconda serata sarà la volta di “Petrolio” di e con Ulderico Pesce, prodotto da Centro Mediterraneo delle Arti.

Quarta tappa il 6 e 7 luglio a Curinga (CZ), dove arriveranno “I sandali di Elisa Claps” di e con Ulderico Pesce, prodotto da Centro Mediterraneo delle Arti, e “Night and gay. You and the one”, una produzione Teatro Rossosimona di Alessandro Skanderbeg Castriota, in scena insieme a Paolo Mauro, e diretta da Lindo Nudo.

Ultimi appuntamenti sabato 13 e domenica 14 luglio a Palmi (RC) con “Vurrìa” di Matteo Lombardo prodotto da AttorInCorso  e interpretato da Diletta Vittoria CeravoloMarika La MacchiaMara Scarcella -, e “La fortuna con l’effe maiuscola” di Eduardo De Filippo portata in scena dall’associazione palmese BAT (Bottega Artigianale del Teatro), esito del laboratorio condotto da Matteo Lombardo e Lucia Catalano, che ne cura anche la regia.

In programma non solo spettacoli, ma anche momenti dedicati alla formazione con le masterclass di teatro a cura di Vera Segreti, regista e attrice, ideate per creare sinergie con le realtà culturali del territorio e valorizzare le potenzialità dei giovani talenti, proseguendo il percorso intrapreso durante la prima annualità. Per la tappa palmese, il 14 luglio, la masterclass sarà invece a cura della regista Lucia Catalano.

Per ogni tappa si terrà, inoltre, una conferenza stampa di presentazione degli eventi in cartellone, alla quale si aggiunge anche un momento di incontro con gli artisti e le compagnie ospiti, previsto al termine di ciascuno spettacolo per favorire il confronto e lo scambio di idee e visioni.

Il progetto è co-finanziato dal PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Progetti Speciali per lo sviluppo dell’attività teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura, II annualità.

Durante l’evento di presentazione sono intervenuti: Vera Segreti, direttrice artistica di Calabria in Fabula; Saverio La Ruina, co-direttore artistico di Scena Verticale; Matteo Lombardo, presidente di AttorInCorso; Lindo Nudo, direttore artistico di Teatro Rossosimona; Milvia Marigliano, attrice; Pietro Vigna, vicesindaco di Santa Severina.

Per l’occasione è stato inoltre proiettato il documentario sulla prima annualità del progetto realizzato da Big Digital Eye per la regia di Pier Luigi Sposato, un videoracconto che ha permesso di rivivere momenti ed emozioni della prima parte del viaggio di Calabria in Fabula nei luoghi storici e nei borghi calabresi anche attraverso le voci dei suoi protagonisti. (rcz)

CASTROVILLARI (CS) – Al Teatro Sybaris in scena “Desdemona”

In scena domani sera, alle 21.15, al Teatro Sybaris di Castrovillari, lo spettacolo degli studenti dell’ISS “Mattei Pitagora Calvosa”, dal titolo Desdemona – Frammenti di una storia Shakespeariana, liberamente tratto dall’Otello di Shakespeare, con regia di Francesco GalloFrancesca Vico, che hanno lavorato a lungo con circa quaranta studenti dell’Istituto, i quali hanno accolto con entusiasmo questa esperienza e saranno i veri protagonisti dello spettacolo.

Il progetto nasce a seguito di un laboratorio teatrale promosso dall’IIS Mattei-Pitagora-Calvosa e realizzato con i fondi del Pnrr. Il Laboratorio ed il progetto sono stati realizzati da Francesco Gallo e Francesca Vico, coadiuvati da Domenico Perri, Rosanna Guaragna, Martina Aloisio (dell’Associazione Menodiunterzo) e alcuni docenti della scuola aventi funzione di tutor.

Gli studenti hanno provato a ragionare sull’amore, partendo da una delle figure femminili che la scrittrice anglista Nadia Fusini definisce Maestra d’amore.  Così il testo drammatico che ne è venuto fuori, trae ispirazione dalla nota tragedia del grande bardo e riletto in chiave moderna ci restituisce una Desdemona vittima di femminicidio, come le tante, troppe donne che purtroppo vengono segnalate di continuo dai mezzi d’informazione. Pertanto l’argomento è tristemente attuale.

La messinscena non rappresenta solo un momento di formazione culturale, in quanto offre anche l’opportunità di contribuire ad una causa di grande rilevanza sociale; infatti in occasione dello spettacolo sarà possibile effettuare una donazione volontaria a favore del punto di ascolto “Giulia e Thiago”, recentemente inaugurato al Commissariato di Polizia di Castrovillari e intitolato a Giulia Tramontano, vittima di un tragico episodio di violenza avvenuto il 27 maggio 2023.

Il ricavato delle donazioni, raccolto dall’Associazione di Promozione Sociale Menodiunterzo, sarà interamente destinato all’acquisto di suppellettili per la stanza che accoglie, in un ambiente protetto, le donne vittime di maltrattamenti che trovano il coraggio di denunciare le violenze subite. È nostro desiderio rendere questo spazio il più accogliente e sicuro possibile, affinché possa offrire un concreto supporto a chi ne ha bisogno. L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Questura di Cosenza, rappresentata dal Dirigente Superiore della Polizia di Stato, dott. Giuseppe Cannizzaro e con il Dirigente della Polizia di Stato di Castrovillari, dott. Gaetano Tedeschi e coinvolge tanto l’I.I.S. “Mattei- Pitagora-Calvosa” quanto l’ITIS “Fermi”.

L’ingresso agli spettacoli è gratuito e sono stati già ritirati tutti  i ticket di prenotazione per l’intera capienza del teatro Sybaris. Si comunica pertanto che sarà data precedenza d’ingresso a coloro che sono in possesso del ticket di prenotazione e che, qualora non dovessero essere occupati tutti i posti, l’ingresso sarà comunque garantito fino alla massima capienza del teatro. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – Sabato in scena “Totale”

Sabato 1° giugno, a Castrovillari, alle 19.30, al Teatro Vittoria, in scena Totale, l’ultimo lavoro scritto e diretto da Pier Lorenzo Pisano.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival Primavera dei Teatri.

Nello spettacolo, una coppia ridiscute tutto quello che è stato, nella loro storia, nelle loro identità e nel mondo intorno, attraversando lo spazio e il tempo: dal mesozoico al Settecento, passando per i primi denti da latte, fino al momento della rottura, nel susseguirsi dei luoghi che hanno fatto da sfondo alla loro relazione, grazie alle scene di Rosita Vallefuoco, finalista ai Premi Ubu 2023 per la migliore scenografia, alle musiche originali di Francesco Leineri, le luci di Raffaella Vitiello e i costumi di Raffaella Toni.

“Totale” è la storia di un amore finito. In scena, lui e lei. Due voci ironiche e malinconiche decostruiscono le loro vite e la loro relazione attraverso le cianfrusaglie che le hanno circondate, nel tentativo impossibile di scomporre e dare un valore ad ogni momento insieme, cercando di dare un senso alla fine.

Un progetto nato da un vero e proprio scontrino, scritto da Pisano durante il lockdown, che ripercorre una relazione ormai conclusa attraverso i piccoli acquisti della quotidianità. Per ogni oggetto dell’elenco c’è un piccolo racconto dal quale emerge l’importanza dei piccoli istanti e il rimpianto di un passato condiviso. Un elenco necessariamente incompleto, parziale e sofferto, che omette e vede la realtà soltanto da un punto di vista.

«Le parole che si dicono su un palco creano la realtà, il passato e il futuro – scrive Pier Lorenzo Pisano nelle note al testo –. Due voci impastano le loro parole per creare un mucchio di ricordi, nel tentativo di farli impigliare e sommare in un unico, nuovo, totale. Due linguaggi si uniranno per creare una storia d’amore che nasce e finisce, tra risate, dolori, cianfrusaglie».

Dopo il debutto a Castrovillari, “Totale” sarà in scena il 20 luglio anche a Sansepolcro (AR) per Kilowatt Festival 2024 e a Roma al Teatro Basilica dal 27 febbraio al 9 marzo 2025. (rcs)

CROTONE – Venerdì in scena “La lezione”

In scena venerdì, a Crotone, alle 21, nello spazio di Controtempo Teatro a Via Ducarne, lo spettacolo La lezione, un atto unico di Eugène Ionesco.

Lo spettacolo è l’ultimo appuntamento della rassegna Resistere24 «che, con un ottimo seguito, negli scorsi mesi ha visto calcare il nostro palcoscenico – si legge in una nota di Controtempo teatro – alcuni dei nomi più interessanti del panorama teatrale e musicale calabrese come   (Zahir -RossoSimona), ma anche la compagnia Mammut Teatro di Lamezia, e Massimo Garritano, musicista eclettico e geniale molto conosciuto nella nostra città e non solo».

«Abbiamo scelto di metterlo in scena – si legge in una nota – oltre per la sua estrema attualità, ma anche perché rappresenta tutto quello che per noi l’arte teatrale deve rappresentare: umorismo e pensiero, fuori dalle logiche di mero intrattenimento che purtroppo imperversano in questi tempi dove il disimpegno è la regola».

«La lezione – viene spiegato nella nota – è l’esito conclusivo del nostro laboratorio teatrale, quest’anno tutto improntato sulla creazione del personaggio secondo la creatività soggettiva dei partecipanti, mettendo a disposizione della scena il proprio mondo creativo». (rkr)=

 

CASTROVILLARI (CS) – Primavera dei Teatri, al via sezione dedicata al teatro

Prende il via domani, nell’ambito della 24esima edizione della rassegna Primavera dei Teatri a Castrovillari, la sezione dedicata al teatro.

La kermesse è diretta da Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano e prevede oltre 55 eventi  tra teatro, danza, musica, performance, prestigiose residenze artistiche, workshop, presentazioni di libri, convegni e mostre. Dopo il grande successo e i sold out dei primi giorni, dedicati a Prima, esperimento di piattaforma internazionale con l’obiettivo di contribuire al percorso creativo di giovani artisti operanti nell’ambito della danza e della performance, fino al 30 maggio ci sarà la storica sezione della rassegna.

Domani sera, alle 19.30, al Protoconvento, Affogo, scritto e diretto da Dino Lopardo con Mario RussoAlfredo Tortorelli. Aiuto regia Amelia Di Corsocalligrafia Andrea Liserre; sostegno all’allestimento Collettivo Itaca: con il sostegno della residenza artistica Il filo immaginario e produzione Gommalacca Teatro

Le condotte aggressive sono un tentativo di affermazione della propria identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Nicholas, protagonista della storia, ne è vittima e carnefice. Vive in casa con degli zii dalla mentalità ottusa e sin da bambino ha un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, malgrado la paura dell’acqua. Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: ricordo di quel tempo in cui compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Costretto a fare i conti con la propria natura, dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.

Alle 21, al Teatro Vittoria, Ismene di Ghiannis Ritsos con Flavia Pezzo e Massimo Bevilacqua e regia di Fulvio Cauteruccio.

Lo spettacolo è una produzione Krypton. Ismene: Family Affairs, tratto da Ismene del libro “Quarta dimensione” di Ghiannis Ritsos, è un’opera che parte dal mito greco e arriva alle viscere della contemporaneità.

Una contemporaneità dove la paura è padrona delle anime, la guerra divora le vite, la civiltà decade, l’Occidente implode su sé stesso e l’individuo, su cui sembra incombere un ineluttabile destino, resta silente, privato lentamente della sua libertà, della sua volontà. Un inno alla vita, alla forza femminile, al coraggio, quali che siano le prove che le donne affrontano nei diversi contesti familiari, sociali ed economici del contemporaneo.

Mercoledì 29, allw 18, a Il Capannone, la prima assoluta di Mare di ruggine La favola dell’Ilva testo e regia Antimo Casertano e con Daniela Ioia, Ciro Esposito, Francesca De NicolaisLuigi Credendino, Gianluca Vesce, Lucienne Perreca, Antimo Casertano.

Mare di ruggine è un racconto familiare lungo cinque generazioni, che viaggia in parallelo con le vicende dello stabilimento Ex Ilva, poi Italsider di Bagnoli. Ma è anche il racconto collettivo di tante famiglie, per le quali la fabbrica ha rappresentato l’unica alternativa, a Napoli come a Taranto, a Genova come a Piombino. Sullo sfondo la storia del nostro Paese: il suo sviluppo, le sue modifiche nel tempo della storia attraverso la pelle dei protagonisti, il piano di deindustrializzazione locale e nazionale. Mare di ruggine è l’impegno morale di fare luce sulla vicenda dell’Italsider che da troppo anni giace dimenticata al suo stato di abbandono. 

Alle 19.30, al teatro Vittoria, Vorrei una voce di e con Tindaro Granata e le canzoni di Mina. Ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina nell’ambito del progetto “Il teatro per sognare” di D’aRteventi diretto da Daniela Ursino, disegno luci Luigi Biondi, costumi Aurora Damanti, regista assistente Alessandro Bandini e produzione LAC Lugano Arte e Cultura in collaborazione con Proxima Res.

Vorrei una voce, scritto e interpretato da Tindaro Granata, è uno spettacolo/monologo che, attraverso le canzoni più popolari di Mina, cantate in playback, si ispira alle storie delle donne conosciute da Tindaro durante il percorso teatrale che l’autore e attore siciliano ha realizzato al Teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina, con le detenute di alta sicurezza, nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a chi ha perso la capacità di farlo, a chi ha desiderio di ricominciare a sognare.

Alle 21, al Teatro Sybaris, la prima assoluta di Tutta colpa di Ugo, con Giuseppe Brunetti, Loris De Luna e Mariasilvia Greco- Drammaturgia e regia di Elvira Scorza. Produzione Dracma.

Tutta colpa di Ugo s’inserisce nell’ eterna riflessione sulle colpe dei padri che continuano a camminare nelle vite dei figli e della violenza subita dai minori raccontando la storia di Iole e Carlo, due fratelli cresciuti nell’ombra dell’abuso taciuto, improvvisamente visitati da un fratello sconosciuto: Ugo, giovane sacerdote ignaro di tutto, pronto a ritrovare la sua famiglia d’origine per proclamare un perdono inaccettabile. Tutta colpa di Ugo racconta una storia tragica corrotta dall’umorismo che caratterizza la vita abitata dal disagio: una black comedy che riflette su quanto sia difficile, e forse giustamente impossibile, essere giusti in un mondo sbagliato.

Il 30 maggio, alle 18, a Il Capannone, in scena, in prima assoluta,  Pinocchio/ Che cos’è una persona ideato da Davide Iodice che cura anche la regia e la drammaturgia. Lo spettacolo, della Compagnia Scuola elementare del teatro/Conservatorio popolare per le arti della scena e produzione Interno 5 e Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, è con Giorgio Albero, Gaetano Balzano, Danilo Blaquier, Federico Caccese, Stefano Cocifoglia, Giuseppe De Cesare, Simona De Cesare, Patrizia De Rosa, Gianluca De Stefano, Paola Delli Paoli, Chiara Alina Di Sarno, Aliù Fofana, Cynthia Fiumanò, Vincenzo Iaquinangelo, Marino Mazzei, Serena Mazzei, Giuseppina Oliva, Ariele Pone, Tommaso Renzuto Iodice, Giovanna Silvestri, Jurij Tognaccini, Renato Tognaccini.

«Il lavoro di ridefinizione delle identità attraverso lo strumento dell’Arte – ha detto Iodice – la centralità della persona e delle sue fragilità, sono i principi alla base della pedagogia della Scuola Elementare del Teatro, conservatorio popolare per le arti della scena. Più volte in questi anni la figura del burattino Pinocchio ci è stato di ispirazione. Da sempre ci siamo rivolti a lui come a un fratello simbolico dei ragazzi con sindrome di Down o di autismo, o Williams, o Asperger che compongono l’articolato gruppo di lavoro. Pinocchio e l’intera compagine simbolica della favola sembrano incarnare tutte le caratteristiche di un’adolescenza incomprensibile e incompresa, nel cui tormento si specchia una società di adulti in rovina. Pinocchio è il diverso, è tutti i diversi, con la loro carica anarchica e dirompente».

Alle 19.30, Gramsci Gay dell’Accademia Perdura, con Mauro Lamantia, drammaturgia di Iacopo Gardelli e regia di Matteo Gatta.

Una produzione Studio Doiz e Accademia Perduta / Romagna Teatri. Tecnica e voce di Mattia Sartoni.

Lo sciopero delle lancette – duecentomila lavoratori pronti a instaurare la rivoluzione comunista in Italia – è stato un grande fallimento. Un Antonio Gramsci non ancora trentenne si confronta con gli operai torinesi per convincerli che la strada dell’agitazione è ancora quella giusta da percorrere 2019. Su un muro del carcere di Turi viene imbrattato un famoso murales dedicato a Gramsci, che proprio in quel carcere aveva passato cinque anni di prigionia scrivendo gran parte dei suoi densi Quaderni: una mano anonima ha scritto “gay” sulla fronte del grande politico e filosofo marxista italiano. Lo spettacolo riflette sul rapporto fra politica e indifferenza, impegno e disillusione, fuoco e cenere. L’ideazione artistica nasce dall’incontro con la cronaca del suddetto atto vandalico.

Alle 21, al Teatro Sybaris, in prima assoluta Play di Caroline Baglioni, con Caroline Baglioni e Annibale Pavone e la regia di Michelangelo Bellani.

Play è la storia di una violenza psicologica verso una giovane ragazza sul luogo di lavoro e trae ispirazione dagli scandali dei provini a scopo sessuale che hanno fatto nascere il movimento del #metoo. Un’attrice si reca a casa di un regista per fare un provino di cinema. Durante il colloquio le richieste del regista divengono sempre più esplicite. I due inizieranno a dialogare tra fantasia e realtà confondendo i piani. Il testo, che si tiene ben lontano dalla convenzionalità di facili cliché, analizza in profondità le dinamiche che si innescano nei rapporti di potere. 

Il festival prosegue venerdì 31 maggio con Fabio Pisano che presenterà lo spettacolo Spezzata. Rapsodia (Per Intercessione del Silenzio) in prima assoluta, Giulia Scotti in anteprima nazionale proporrà Quello che non c’è, mentre I quattro desideri di Santu Martinu sarà la proposta artistica di Dario De Luca. Si arriva a sabato 1° giugno. Tre le prime assolute dalla giornata: la Compagnia Dammacco/Balivo presenterà La morte ovvero il pranzo della domenica, Pier Lorenzo Pisano –porterà in scena Totale, mentre Zitto Peter sarà  la proposta offerta da Fettarappa/Guerrieri. Tre le proposte in programma per l’ultima giornata del festival – domenica 2 giugno: Kepler 452 Album, Marco Sgrosso A colpi d’ascia, Tommaso Urselli / Alberto Oliva / Claudio Facchinelli Il rivoluzionario errante

Ad arricchire ulteriormente il festival c’è la sezione Oltre. Al di là del fulcro centrale di ogni programmazione, ovvero gli spettacoli, cosa c’è? La risposta è molto altro! Laboratori, incontri, mostre, panel, installazioni proiezioni. Durante Prima, ogni giorno a mezzogiorno appuntamento dedicato ai pitch dei progetti in residenza. Un momento informale di incontro tra gli artisti e gli operatori, per parlare dei percorsi di creazione, di produzione e di possibili coproduzioni. Il tutto davanti a un aperitivo nella splendida atmosfera del chiostro del Protoconvento. Dal 28 maggio al 2 giugno il gruppo R.A.C. (regist_ a confronto) prima associazione di categoria per regist_ teatrali in Italia, propone un workshop di formazione e confronto a cura di due regist_ R.A.C. e un regista ospite, rivolto a15 att_rici_ori, selezionati attraverso una call pubblica nazionale. Il progetto è a cura di Nicola Borghesi, Stefano Cordella, Fabiana Iacozzilli.

Ogni sera, dalle 23, al Protoconvento, si terranno Dj Set e concerti. Tre le mostre: Massimiliano De Luca, Tommaso Le Pera, Angelo Maggio. E poi gli Incontri: Gradienti di liveness. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati con Laura Gemini, Cronicario con Dario Tomasello, La distribuzione degli spettacoli dal vivo, un percorso di curatela con Elena Lamberti, Cinema e Teatro: Trasformando il paesaggio culturale regionale a cura della Fondazione Calabria Film Commission, Tommaso Le Pera: la memoria visiva del teatro con Romolo Perrotta. (rcs)

I giovani “attori” del Campanella di Reggio al Festival Teatrale Amenanos Neos/Nostos di Catania

Il Liceo Classico “Tommaso Campanella” di Reggio e i Laboratorio Teatrale, diretto dall’attrice e regista Teresa Timpano, sono stati selezionati per partecipare al Festival teatrale Amenanos Neos/Nostos “Concetta Oliveri” di Catania. E, domani, si cimenteranno in una performance di grande impatto, la messinscena delle “Eumenidi” di Eschilo, testo complesso per le implicazioni di carattere etico e civile che lo caratterizzano.

Il Festival è una prestigiosa competizione  di rilievo internazionale, organizzata dall’associazione culturale “Tetide”, che coinvolge studenti ed istituti scolastici chiamati a misurarsi nello studio e quindi nella messinscena di testi classici greci o latini.

Concorreranno, secondo il programma stilato dall’Associazione, 20 diversi istituti scolastici di diversa provenienza , anche stranieri, alla presenza del pubblico e di una giuria che attribuirà premi e menzioni qualificanti alle diverse esibizioni.

Una sfida, quindi, per tutti i ragazzi chiamati ad interpretare personaggi e situazioni che, travalicando i limiti temporali,  diventano un paradigma eterno di civiltà e un patrimonio imprescindibile per tutti noi. Una sfida che ha comportato lo studio  sul testo, la sua rielaborazione e attualizzazione  uniti allo sviluppo delle potenzialità espressive del singolo e della sua sfera emozionale in un’ottica di coesione e di collaborazione fattiva tra tutti.

Ognuno dei giovani allievi ha saputo fornire il suo fondamentale apporto durante i mesi di preparazione in vista di questo festival che rappresenta un momento importante per mettersi alla prova e confrontarsi con altri studenti in un contesto internazionale.  (rrm)

CASTROVILLARI (CS) – Giovedì al via La Primavera dei Teatri

Prende il via giovedì, a Castrovillari, la 24esima edizione della Primavera dei Teatri, il festival diretto da Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano e in programma fino al 2 giugno.

«Arrivati alla 24esima edizione – hanno detto i direttori artistici – abbiamo scelto di rimetterci in discussione, per indagare un modo diverso di agire e di intendere il nostro ruolo e la nostra funzione. Primavera dei Teatri non è solo un evento: è un catalizzatore di cambiamento per il territorio e la comunità, una scommessa sul potere trasformativo dell’arte. La principale novità introdotta è PRIMA, esperimento di piattaforma internazionale che nasce con l’obiettivo di contribuire al percorso creativo di giovani artist^ operanti nell’ambito della danza e della performance».

«Nel corso di cinque giorni, si potrà assistere ad alcune creazioni ancora in divenire – realizzate anche grazie alle residenze offerte dal festival e raggruppate nella sezione Open Studios – e ai lavori ultimati di artisti nazionali e internazionali – hanno proseguito – all’interno della sezione Programmazione. Contestualmente abbiamo rafforzato l’anima consueta di Primavera, con l’obiettivo puntato sulla nuova drammaturgia e un programma che investe molto sulla nuova generazione di autori e autrici alle prese con la complessità e le criticità della società contemporanea. Il progetto di quest’anno è frutto di un lavoro curatoriale complesso e articolato – fatto di visioni, studio, confronti in giro per l’Europa – per dare un senso e una profondità diversa alla ritrovata identità multidisciplinare del festival».

Il festival, dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, è un “avamposto” a Sud della drammaturgia contemporanea e della nuova creatività, un laboratorio di incontri e confronti tra artisti di diversa estrazione e generazione. Oltre 55 eventi tra teatro, danza, musica, performance, prestigiose residenze artistiche, workshop, presentazioni di libri, convegni e mostre. Novità di questa edizione è Prima, esperimento di piattaforma internazionale con l’obiettivo di contribuire al percorso creativo di giovani artisti  operanti nell’ambito della danza e della performance.

 Nel corso di cinque giorni (23 | 27 maggio), si potrà assistere ad alcune creazioni ancora in divenire – realizzate anche grazie alle  residenze offerte dal festival e raggruppate nella sezione Open studios – e ai lavori ultimati di artisti nazionali e internazionali all’interno della sezione Programmazione.

Alla piattaforma parteciperanno professionisti provenienti da tutto il mondo, una comunità internazionale composta da artisti, produttori, direttori artistici e curatori si riunirà a Castrovillari per confrontarsi sulle pratiche di curatela, incontrare gli artisti coinvolti e vederne i lavori. Il progetto, lungo e articolato, fatto di visioni, studio, confronti in  giro per l’Europa, vuole dare un senso e una profondità diversa all’identità multidisciplinare del festival e, d’altra parte, intende sviluppare un’azione sistematica e continuativa per promuovere a livello internazionale il patrimonio creativo dei giovani artisti che operano nel campo delle performing arts. Dopo aver dato per oltre vent’anni un contributo importante per il rinnovamento del linguaggio scenico e per il ricambio generazionale in Italia, Prima sposta ora l’asse sul panorama internazionale.

Il progetto ha come obiettivo fondante quello di continuare nel lavoro di creazione di un ambiente propizio all’ormai indispensabile cambiamento generazionale nell’ambito del teatro e delle arti performative. Le residenze del 2024 si aprono in modo particolare alla performance, scommettendo su giovani artisti  le cui creazioni si collocano fuori dai confini di genere, sostenendone i percorsi creativi spesso in cooperazione con diverse istituzioni internazionali. Durante i periodi di residenza le artiste e gli artisti avranno la possibilità di confrontarsi con la comunità internazionale di curatrici e programmatori, attraverso le sessioni di pitch e presentando i propri lavori all’interno della sezione Open studios. L’obiettivo è quello di favorire la reciproca conoscenza e il dialogo intorno alle nuove opere in fase di creazione.

La prima giornata (28 maggio) vedrà protagonisti Dino Lopardo con Affogo e il Teatro Studio Krypton con Ismene. Il 29 maggio si prosegue con Tindaro Granata che propone Vorrei una voce, e poi due prime assolute: Antimo Casertano in Mare di ruggine (la favola dell’Ilva) ed Elvira Scorza con Tutta colpa di Ugo.   Giovedì 30 maggio, Accademia Perduta propone lo spettacolo Gramsci Gay; e poi due prime assolute: Caroline Baglioni con Play e Davide Iodice con Pinocchio / Che cos’è una persona.

Il festival prosegue venerdì 31 maggio con Fabio Pisano che presenterà lo spettacolo Spezzata. Rapsodia (Per Intercessione del Silenzio) in prima assoluta, Giulia Scotti in anteprima nazionale proporrà Quello che non c’è (progetto di spettacolo vincitore del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2023),  mentre I quattro desideri di Santu Martinu sarà la proposta artistica di Dario De Luca. Si arriva a sabato 1° giugno. Tre le prime assolute dalla giornata: la Compagnia Dammacco/Balivo presenterà La morte ovvero il pranzo della domenica, Pier Lorenzo Pisano –porterà in scena Totale, mentre Zitto Peter! Una sitcom sulla nausea di nascere, sarà  la proposta offerta da Bruttipensieri. Tre le proposte in programma per l’ultima giornata del festival – domenica 2 giugno: Kepler 452 Album, Marco Sgrosso A colpi d’ascia, Tommaso Urselli / Alberto Oliva / Claudio Facchinelli Il rivoluzionario errante

Ad arricchire ulteriormente il festival c’è la sezione Oltre. Al di là del fulcro centrale di ogni programmazione, ovvero gli spettacoli, cosa c’è? La risposta è molto altro! Laboratori, incontri, mostre, panel, installazioni proiezioni. Durante Prima, ogni giorno a mezzogiorno appuntamento dedicato ai pitch dei progetti in residenza. Un momento informale di incontro tra gli artisti e gli operatori, per parlare dei percorsi di creazione, di produzione e di possibili coproduzioni. Il tutto davanti a un aperitivo nella splendida atmosfera del chiostro del Protoconvento. Dal 28 maggio al 2 giugno il gruppo R.A.C. (regist_ a confronto) prima associazione di categoria per regist_ teatrali in Italia, propone un workshop di formazione e confronto a cura di due regist_ R.A.C. e un regista ospite, rivolto a15 att_rici_ori, selezionati attraverso una call pubblica nazionale. Il progetto è a cura di Nicola Borghesi, Stefano Cordella, Fabiana Iacozzilli. Ogni sera – dalle ore 23.00 – presso il Protoconvento, si terranno Dj Set e concerti. Tre le mostre: Massimiliano De Luca, Tommaso Le Pera, Angelo Maggio. E poi gli Incontri: Gradienti di liveness. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati con Laura Gemini, Cronicario con Dario Tomasello, La distribuzione degli spettacoli dal vivo, un percorso di curatela con Elena Lamberti, Cinema e Teatro: Trasformando il paesaggio culturale regionale a cura della Fondazione Calabria Film Commission, Tommaso Le Pera: la memoria visiva del teatro con Romolo Perrotta. (rcs)