RENDE (CS) – Il musical “Alice”

In scena domani sera, al Cineteatro Garden di Rende, alle 20.30, il musical Alice (Dove sono le meraviglie?) di Francesco Mastroianni e una produzione Teatro Rossosimona.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Tirreno Festival curato da Dedo Eventi e prevede una matinèe per gli studenti.

Una versione attualizzata dell’eroina di Lewis Carroll nella quale – spiega Mastroianni, che oltre ad aver curato drammaturgia e regia è anche in scena – «viene dato valore allo smarrimento della protagonista in quella delicata fase di passaggio dall’età dell’innocenza al mondo degli adulti. Il paese delle meraviglie, e i suoi abitanti, non sono altro che lo specchio della vita di Alice e dei suoi rapporti familiari e sociali». 

Il ruolo di Alice è affidato alla giovanissima Raffaella Zagordo, selezionata fra gli allievi del “Performing Arts Studio Mirella Castriota” insieme a Benedetta Bilotto, Sofia Cundari, Francesca Froio, Paolo Rendace, Vincenzonilo Stellato e Sara Zanolini.

Ad affiancarli un gruppo di performer professionisti con un background di tutto rispetto – Donato Altomare, Gea Andreotti, Giulia Maffei, Linda Gorini, oltre allo stesso Mastroianni –, in scena con Mirko Iacquinta, Alessia Mandoliti e Gabriella Sarubbo.

Da segnalare anche le coreografie di Angela Tiesi, la direzione di scena di Patrizia Castriota e la direzione di produzione di Lindo Nudo; completano i credits Jacopo Andrea Caruso (responsabile tecnico), Vittorio Falbo (fonico) e Raffaele Iantorno (macchinista). 

Lo spettacolo sarà in replica al teatro Odeon di Paola domani, 24 aprile, al cineteatro Vittoria di Diamante il 26 e 29 aprile, all’auditorium Massimo Troisi di Morano Calabro il 27 e 28 aprile. (rcs)

CATANZARO – Si chiude “Nel segno di Gemelli”

È con Ricordi d’a ruga che si chiude, domani, al Teatro Comunale di Catanzaro, Nel segno di Gemelli, un progetto triennale nato per celebrare l’opera e l’eredità di Nino Gemelli, figura centrale del teatro catanzarese. Un percorso avviato lo scorso 19 febbraio che, spettacolo dopo spettacolo, ha riportato in vita il repertorio di un autore, attore e regista che ha saputo trasformare il dialetto in poesia e il palcoscenico in casa.

“Nel segno di Gemelli” è più di una rassegna: è un atto d’amore per Catanzaro, per la sua lingua e la sua memoria. Un invito a tornare a teatro, a riscoprire le radici e a farle fiorire. E per chi ha voglia di regalarsi (o regalare) un viaggio nel cuore della cultura popolare, l’abbonamento alla stagione è più che un’idea: è un gesto di affetto per la città.

Ricordi d’a ruga” è una delle due commedie inedite ritrovate tra le carte lasciate dal maestro Gemelli e custodite oggi da chi ne ha raccolto il testimone artistico. Un testo che era già pronto per andare in scena, completo addirittura della scenografia originale firmata da Giovanni Marziano, che verrà fedelmente riproposta.

La rassegna ha già portato in scena “Bongiornu e aguri”“Basta: abbasta e suverchja” e “Setta, ottu, nova e decia”, tutte accolte con entusiasmo da un pubblico numeroso e partecipe, a dimostrazione che il teatro, se radicato nella memoria e nella lingua di un popolo, continua a parlare forte e chiaro.

Oltre agli spettacoli, il progetto culminerà con la pubblicazione della grammatica del dialetto catanzarese scritta da Nino Gemelli: un dono culturale prezioso, rimasto finora inedito, che diventerà strumento di valorizzazione e trasmissione della lingua madre.

A sottolineare il senso e l’emozione di questo percorso è Francesco Passafaro, direttore artistico del Teatro Comunale, allievo e custode dell’eredità del maestro Gemelli:
«Ho avuto il privilegio di crescere artisticamente accanto a Nino Gemelli e oggi sento il dovere morale di restituire alla città la sua voce, la sua visione. Questa rassegna non è solo un omaggio, ma un modo per dire ai giovani che il dialetto è bellezza, è identità, è teatro vivo. “Nel segno di Gemelli” è il nostro grazie, ma anche il nostro impegno per il futuro». (rcz)

Presentata la Primavera dei Teatri di Castrovillari

Dal 26 maggio al 1° giugno si terrà, a Castrovillari, la 25esima edizione di Primavera dei Teatri, il festival dei nuovi linguaggi della scena  contemporanea ideato e diretto da Dario De Luca, Saverio La Ruina, Settimio Pisano.

Un traguardo importante per una manifestazione che in un quarto di secolo ha saputo trasformare  una città del sud Italia in uno dei più vivaci laboratori di sperimentazione teatrale a livello nazionale  e internazionale. Con oltre 35 eventi tra spettacoli teatrali, performance, danza, musica, residenze  artistiche, mostre, workshop e incontri, il festival si conferma come un crocevia di visioni, linguaggi  e creatività con 9 Prime Nazionali, 1 anteprima nazionale e 4 residenze artistiche. 

Nato nel 1999, Primavera dei Teatri è oggi un punto di riferimento nel panorama culturale italiano,  grazie a una programmazione audace e rigorosa che mette al centro l’innovazione artistica e il  rinnovamento generazionale. In una regione spesso esclusa dai circuiti culturali dominanti, il festival  si fa portavoce di una progettualità dal forte impatto sociale e culturale, contribuendo alla crescita  di un pubblico consapevole, curioso e partecipe. 

In un momento storico in cui la cultura è chiamata a rinnovare la propria funzione sociale e politica, Primavera dei Teatri ribadisce la propria missione: promuovere il teatro come strumento di  riflessione critica, contaminazione artistica e sviluppo locale, puntando sui nuovi linguaggi, le  giovani generazioni e la multidisciplinarità. 

La direzione artistica ha saputo costruire, nel tempo, una progettualità culturale articolata e  coerente, capace di innestare nel Sud Italia processi virtuosi di rigenerazione territoriale attraverso  l’arte. La Calabria, grazie a Primavera dei Teatri, si è affermata come crocevia per la nuova  drammaturgia e punto di riferimento per le reti culturali nazionali e internazionali. 

«25 anni di festival sono un piccolo traguardo – hanno dichiarato Dario De Luca, Saverio La Ruina e  Settimio Pisano – 25 anni di festival a Sud, in Calabria, sono un piccolo miracolo. Un percorso fatto  di sogni e visioni, scommesse e lotte, politica e poesia. Un tempo lungo di teatro vissuto, progettato,  attraversato. Di pubblico fedele, di artisti coraggiosi, di comunità costruite giorno dopo giorno. 25  anni di spazi aperti alla città, di formazione e relazioni, di cambiamenti e ritorni». C

«on l’acqua alla gola – ha aggiunto – e le ali di cera, ma con i piedi saldi a terra e lo sguardo rivolto al futuro. 25 anni appassionati,  contraddittori, vitali. Un festival che ha mantenuto il cuore intatto e ha saputo crescere grazie a chi  lo ha abitato, pensato, vissuto. Un festival che ha formato persone, generato traiettorie, lasciato  segni. Senza le tante donne e uomini che lo hanno animato, oggi non saremmo qui. È anche grazie  a loro se Primavera dei Teatri può festeggiare questo compleanno».

Cuore pulsante della manifestazione, le residenze artistiche  rappresentano uno spazio privilegiato per la creazione, il confronto e la crescita delle nuove  generazioni di artisti. Il festival ospita e sostiene giovani compagnie emergenti, offrendo loro la  possibilità di sviluppare progetti in un contesto fertile e multidisciplinare, dove linguaggi diversi  dialogano e si contaminano. Un impegno che si rinnova di anno in anno con l’obiettivo di generare  nuove traiettorie artistiche e favorire la circuitazione delle opere, anche attraverso la collaborazione  con numerosi network nazionali. Primavera dei Teatri 2025 è realizzato con il sostegno di enti  pubblici e partner culturali. 

Il 26 maggio il festival prende il via con una restituzione artistica: Cani Lunari di Francesco Marilungo al  Polifunzionale, seguita dalla performance in prima nazionale Lo Spazio Occupato della Nuova  Compagnia del Balletto di Calabria, con la coreografia di Luca Signoretti, al Teatro Vittoria. La serata  si chiude con Nobody Nobody Nobody. It’s ok not be ok di Daniele Ninarello al Teatro Sybaris. 

Il 27 maggio è prevista la presentazione del libro Altrimenti il carcere resta carcere. Nel corso della giornata, Muna Mussie condivide la restituzione della sua residenza artistica. In  serata si tiene la restituzione di Rise di Daniele Ninarello, seguita da Stuporosa, coreografia intensa  di Francesco Marilungo. La giornata si chiude con Alla ricerca di una rosa ancora rossa una libera  interpretazione di Renata Antonante, del lavoro scritto e messo in scena nel 1998 da Antonello  Antonante e Franco Dionesalvi, sui versi del poeta Franco Costabile.

Il 28 maggio, il Polifunzionale ospita Il grande spavento di Valentina Diana con Principio Attivo  Teatro, mentre a seguire Iaia Forte interpreta Mia nonna e i Borboni, testo di Emanuele Trevi, che  a seguire converserà con il pubblico circa le sue radici calabresi e il suo rapporto con la Calabria. La  serata si conclude con Out of Blue del giovane autore Chicco Dossi. 

Il 29 maggio la scena si apre con Alienate di Francesca Ritrovato, un assolo al femminile della giovane autrice e  attrice calabrese. Segue in prima nazionale Crick, un sentito omaggio a Francesco Silvestri;  Topolino Crick – oggi Crick – visto da Dario De Luca e Saverio La Ruina nell’interpretazione dello  stesso Silvestri negli anni ‘90, viene riproposto per ricordare un drammaturgo tra i più significativi  della nuova scena napoletana di recente prematuramente scomparso. Chiude la programmazione  Polmoni di Duncan MacMillan, prima produzione della giovane compagnia Mar Giomitch di Michele  De Paola, Marisa Grimaldo, Giovanni Malafronte.

La mattina del 30 maggio sarà presentato Autoritratto sentimentale per inviluppo di Claudio Facchinelli, critico  teatrale recentemente scomparso, storico amico del festival. In prima serata va in scena Incontro,  una prima nazionale firmata dal Collettivo lunAzione. A seguire ancora una prima nazionale con Ivan  e i cani per la regia di Federica Rosellini, e La Verma, altro debutto nazionale a firma di Rino Marino  con musiche dei Fratelli Mancuso.  

La giornata del 31 maggio inizia con la presentazione del libro La non scuola di Marco Martinelli di Francesca Saturnino. Cecilia Foti presenta La questione dell’imbuto, esito della sua residenza artistica. In programma in anteprima nazionale Molly, con Letizia Russo diretta da Girolamo  Lucania. Atteso in prima nazionale Danio Manfredini con il suo Cari Spettatori, mentre Rosario  Palazzolo presenta Tiger Dad, interpretato da Salvatore Nocera. 

Il 1° maggio, in prima serata debutta in prima nazionale Io sono verticale di Francesca Astrei. A seguire ancora  una prima nazionale, Emma B. vedova Giocasta, monologo di Alberto Savinio con Marco Sgrosso.  Chiude il festival Goodbye Horses, prima nazionale di Dalila Cozzolino.

Durante tutta la settimana, dal 26 maggio al 1° giugno, si terrà il laboratorio teatrale R.A.C.cordi! cura del collettivo R.A.C., ispirato al film Fitzcarraldo

La giornata conclusiva del festival si apre con il laboratorio di cucina calabrese M’a mpari? T’a  mparu!, condotto da Giulia Secreti. 

Cinque i momenti musicali nelle varie serate con Altea, Daniele Moraca, Fablo Seed, Gianfranco  De Franco con Massimo Russo e gran finale il primo giugno con Sasà Calabrese. (rcs)

 

A Gioia Tauro Un viaggio Musicale nel Teatro della Compagnia Giangurgolo

di CATERINA RESTUCCIA – «Pe curpa di n’azioni vili a cultura calabrisi non avj a finiri», conclude così un videospot di invito alla serata del Concerto degli allievi di “Incanto Casa delle arti”.

Si tratta di un momento di solidarietà per sostenere il Gruppo Teatrale Gioiese “Giangurgolo”, che a causa di un grave furto si è ritrovata senza gli strumenti essenziali per la sua attività di educazione culturale al teatro e per la realizzazione dei conseguenti spettacoli.

Entrati in teatro furtivamente e rubati microfoni, fili elettrici, chitarre non hanno solo spogliato un gruppo teatrale, ma hanno soprattutto offeso la volontà di fare, crescere e migliorare il territorio e la sua bella gente.

Il gruppo non si è, tuttavia, abbattuto e arreso alla vicenda da condannare e all’azione di meschino depredo delle attrezzature, che non colpisce solo materialmente gli amatori e le amatrici del teatro, ma anche psicologicamente coloro che coltivano l’amore per le tradizioni locali, la cultura, le rappresentazioni teatrali.

Nonostante il meschino atto subito, l’allegra Compagnia reagisce fortemente, chiedendo il supporto di tutti e tutte, investendo tutte le proprie forze nella serata di oggi, 12 aprile, portando in scena alle  19.30, al Piccolo Teatro “Franco Tilotta” a Gioia Tauro, uno spettacolo musicale accorato e partecipato dal titolo “Un viaggio Musicale nel Teatro della Compagnia Giangurgolo”.

Nel videospot, realizzato da attori e attrici della Compagnia, si invita alla partecipazione e si avvisa che non biglietto sarà richiesto, bensì offerta libera e buona, affinché si possano ripristinare i servizi culturali al bisogno sociale dei più giovani e delle generazioni future. (cr)

CITTANOVA (RC) – Venerdì “Cirilli&Family”

Venerdì 11 aprile, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena Gabriele Cirilli in Cirilli&Family con la supervisione artistica di Carlo Conti.

L’evento chiude la 21esima stagione teatrale organizzata dall’Associazione Kalomena.

Il primo è tra i comici più seguiti, il secondo è tra i conduttori e autori televisivi più amati. Dopo più di vent’anni di collaborazione, Gabriele Cirilli è riuscito a coinvolgere Carlo Conti nel suo nuovo spettacolo.

Già dal titolo si può evincere il clima “familiare” dello show con protagonista un artista nato professionalmente sul palcoscenico sotto la guida del Maestro Gigi Proietti. Con la supervisione artistica di Conti lo show rappresenta la storia artistica di un mattatore della risata che ha conquistato il grande pubblico ed è arrivato alla maturità artistica. Cirilli & Family vuole mettere a nudo le cose divertenti che accadono all’interno delle mura domestiche, tra tic e strane, ma simpatiche, abitudini degli italiani. 

Sul palco ci saranno anche i ragazzi de La Factory, la scuola di teatro di Cirilli in quel dell’Aquila.

Dunque, Cirilli & Family sarà l’occasione per raccontare l’universo famiglia partendo da quella dell’attore per portare il pubblico a riconoscersi e diventarne parte. Questo è il messaggio che Cirilli vuole lanciare: se le persone saranno disposte ad avvicinarsi e a lottare insieme con un comune denominatore, l’amore, allora una semplice squadra diventerà qualcosa di più, una famiglia.

«Se il mondo intero operasse come una grande famiglia allora sì che potremmo lasciare un futuro migliore ai nostri nipoti», spiega Cirilli, che aggiunge: «riusciremmo a fare il miracolo se tutti si rendessero responsabili non solo della propria felicità, ma anche di quella degli altri».

Su Conti, invece, dice: «ho voluto coinvolgere Carlo in questo progetto perché è una persona che dal punto di vista della scrittura e dell’organizzazione non è secondo a nessuno».

Lo spettacolo, ideato da Gabriele Cirilli Carlo Conti, è stato scritto con Maria De Luca, Mattia Cirilli, Daniele Ceva, Giorgio Genzerli e Mario Scaletta.

La serata sarà arricchita con un nuovo appuntamento di “Teatro Gourmet”, evento che valorizza il buon cibo e le eccellenze produttive del territorio, con una degustazione in teatro del pane con i cereali calabresi della Farineria Anselmo accompagnato dall’olio dell’Azienda Il Secolare di Giovanni Ventra, e i dolci pasquali della Pasticceria “Le Chicche” di Taverna(rrc)

REGGIO – Domenica in scena “Cirilli&Family”

Domenica 13 aprile, a Reggio, al Teatro “Francesco Cilea”, in scena Gabriele Cirilli in “Cirilli &Family”.

Lo spettacolo chiude la stagione artistica di Officina dell’Arte guidata da Peppe Piromalli.

Uno spettacolo imperdibile con “Cirilli & Family” e la supervisione di Carlo Conti, che vedrà una squadra eccellente pronta a combattere, l’una accanto all’altra, per il raggiungimento di uno scopo. Ma, la famiglia di Cirilli non si riferisce solo a quella domestica: se ci sono lo spirito e la motivazione giusta, qualsiasi gruppo di persone può fare, come si dice oggi, un “Upgrade” e diventare una famiglia. Infatti, tutte le volte che Gabriele si ritrova a lavorare insieme a registi, autori, sceneggiatori, lui, per sentirsi in famiglia, butta la spazzatura.
Due ore di puro show nelle quali l’artista abruzzese racconterà vizi, virtù e divertimenti dell’universo famiglia: partendo dalla sua, porterà gli spettatori a riconoscersi e diventarne parte.
Il messaggio che Gabriele Cirilli vuole lanciare con il suo nuovo live è che «se le persone sono disposte ad avvicinarsi e a lottare insieme con un comune denominatore, l’amore, allora una semplice squadra diventerà qualcosa di più: come si dice oggi un “Upgrade”, o come si è sempre detto, una family».
«Siamo alle battute finali di una bellissima e partecipata stagione e l’Oda non poteva concludere un percorso artistico così complesso ma estremamente gratificante con un mattatore della risata e della vita  – ha detto il direttore artistico Peppe Piromalli – Gabriele con i suoi tormentoni e la sua verve, riesce a coinvolgere un pubblico eterogeneo trattando temi attuali e sfaccettature della famiglia con pregi, ma anche difetti. In questo show, insieme ad un team di giovani interpreti, spacchetterà la famiglia donando risate a crepapelle e momenti di riflessione».
Lo spettacolo, quindi, non è solo un monologo comico, ma una riflessione sul mondo di oggi, dove il legame affettivo e la solidarietà tra le persone sono la chiave per superare le sfide della vita quotidiana. (rrc)

CORIGLIANO ROSSANO – Lo spettacolo “Aladin – Il Musical”

Domani sera, a Corigliano Rossano, alle 20.30, al Teatro Metropol, in scena Aladin –Il Musical.

Con diciotto musiche originali dei Pooh, la direzione musicale di Enrico Galimberti, le coreografie di Ilenia De Rosa, la regia e direzione artistica di Luca Cattaneo, torna in scena un’edizione completamente rinnovata del musical tutto italiano nato da un’idea di Stefano D’Orazio, con le musiche di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian. Nel cast, la partecipazione straordinaria di Max Laudadio, conosciuto al grande pubblico come inviato di “Striscia la Notizia”, nel ruolo del Genio della lampada.

Un altro appuntamento da non perdere con la Stagione “Il Teatro si fa in tre” della città di Corigliano-Rossano che, tra i tanti eventi, include anche la “Rassegna L’Altro Teatro – On Stage Metropol”, curata da Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno, in collaborazione con Isabella Cicero, titolare del Cinema Teatro Metropol. La Rassegna è realizzata grazie al contributo dell’amministrazione comunale di Corigliano Rossano, ed è co-finanziata con “risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

«Ho deciso di inebriare lo spettacolo di grande magia – racconta il regista Luca Cattaneo –, per questo ringrazio Antonio Casanova per i suoi preziosi effetti speciali ed illusioni, che conferiscono così al Genio grandi poteri, ma anche grandi responsabilità. Un Genio volante, un tappeto volante, un light design avanzato immergono in questo décor un validissimo cast di alta caratura artistica, fortemente ricercato dal sottoscritto».

«Certo, la firma di Stefano D’Orazio all’opera teatrale e dei Pooh nelle musiche – ha aggiunto – aiuta terribilmente la mia regia. Per questo ho scelto di mantenere vivi alcuni colori e connotazioni di quello che fu lo spettacolo di dodici anni fa, non rinunciando però a raccontare il mio Aladin. Se anche solo un bambino uscirà da teatro chiedendo di tornarci, allora Aladin avrà colto nel segno: è sognando che insegniamo a sognare».

Gli spettatori si immergeranno nel mondo fantastico delle notti d’Oriente, grazie anche ad effetti speciali affidati alla professionalità del Mago Casanova. Tra i palazzi e i vicoli dell’antica Bagdad, le vite di due persone molto diverse tra loro sono destinate a intrecciarsi. Da una parte l’unica erede al trono, la giovane e ribelle principessa Jasmine – interpretata da Angela Ranica – costretta a maritarsi senza amore per dare continuità al Sultanato; dall’altra il giovane Aladin (Eugenio Grandi), astuto ladruncolo dal cuore d’oro e “dall’anima pura”, perennemente braccato dalla legge. Una storia di amore e di amicizia, di ribellione e di giustizia, in una cornice fiabesca arricchita da un pizzico di magia, dove i sogni più profondi possono diventare realtà. (rcs)

CITTANOVA (RC) – Mercoledì in scena “I due Papi”

Mercoledì 2 aprile, al Teatro Gentile di Cittanova, in scena “I due Papi” con Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo.

L’evento rientra nell’ambito della 21esima Stagione teatrale organizzata dall’Associazione Kalomena. Il Progetto della Rassegna ha il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Cittanova e il sostegno della BCC-Banca della Calabria Ulteriore e del Bar-Pasticceria “Le Chicche” di Taverna.

Dall’autore premio Oscar per Bohemian Rhapsody, L’ora più buia e La teoria del tutto arriva il testo teatrale da cui è stato tratto un film di grande successo. 

Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino? 

Non capita spesso di assistere (teatralmente parlando) a un conclave che annuncia la fumata bianca sulle note di un inatteso medley strumentale tra Dancing Queen e Fernando, degli ABBA: questo è uno dei momenti più emozionanti della pièce I due Papi.

Il testo teatrale di Anthony McCarten – incalzante e profondo, avvincente e ironico – è stato adattato per il cinema con l’empatica interpretazione di due grandi attori quali Anthony Hopkins e Jonathan Pryce e nominato come miglior sceneggiatura agli Oscar, e ai Golden Globe; la produzione italiana – unica al mondo autorizzata dall’autore – è firmata dal regista Giancarlo Nicoletti, vincitore del Premio Nazionale “Franco Enriquez” per la Miglior Regia. L’imponente scena di Alessandro Chiti, che riproduce dai giardini di Castel Gandolfo alla terrazza di San Pietro fino all’iconica Cappella Sistina, ha ricevuto il Premio “Mulino Fenicio” per la Migliore Scenografia. (rrc)

CATANZARO – Al Politeama Stefano Bollani

Domani sera, al Teatro Politeama di Catanzaro, in scena lo spettacolo di Stefano Bollani per il suo Piano solo tour.

L’artista è pronto ad offrire un altro viaggio fra i generi e le epoche, dalla musica classica al jazz ai ritmi sudamericani, da Poulenc a Lucio Dalla passando per Frank Zappa. Un grande gioco musicale dove a condurre sono improvvisazione e creatività, per uno spettacolo che rinasce ogni sera con un repertorio sempre inaspettato in cui il flusso musicale è governato dall’estro del momento. A rendere uniche le sue performance è la grande chimica con il  pubblico, ogni volta chiamato a comporre insieme all’artista il programma della serata con le proprie imprevedibili richieste.

Bollani a Catanzaro regalerà anche delle incursioni nel mondo del cinema a cui è profondamente legato: al festival di Venezia 2022 è stato insignito del prestigioso premio della critica Soundtrack Stars Award per la sua attività di compositore per i film, premiata anche con un Nastro d’argento nel 2021 (per Carosello Carosone) e con il David di Donatello nel 2023 (per Il pataffio).

«Sono appassionato di musiche da film – spiega – quando posso lavorare insieme all’immagine è sempre un  incontro suggestivo con la narrazione. I miei compositori preferiti? Ovviamente Nino Rota che si porta appresso tanti altri da Morricone a Trovajoli, anche Fiorenzo Carpi, insieme ad altri nomi, meno soliti, che sono stati dei riferimenti di gusto, intelligenza musicale ed eclettismo, nel portare le loro conoscenze acquisite dal classico. Penso a Bernard Herrmann, Leonard Bernstein o Previn. Dei contemporanei Desplat mi piace moltissimo, anche Marianelli molto bravo, mi rivedo nel gusto di utilizzare l’orchestra e la forma della dolcezza».

CATANZARO – Il 30 marzo “E fuori nevica”

Il 30 marzo, al Cinema Teatro Comunale di Catanzaro, alle 18.30, in scena “E fuori nevica” una delle commedie più amate di Vincenzo Salemme, proposta in una nuova, intensa versione firmata dal Teatro Incanto, che conferma ancora una volta il suo impegno per una cultura accessibile, autentica e di qualità.

A dare voce e corpo ai personaggi saranno Stefano Perricelli, Michele Grillone, Roberto Malta e Francesco Passafaro, quest’ultimo anche regista dello spettacolo. Un cast affiatato, che rappresenta il cuore pulsante del Teatro Incanto e che saprà coinvolgere il pubblico in un racconto che diverte, tocca e resta.

Una storia dal ritmo brillante e dalle tinte umane profonde, che racconta l’imprevedibile convivenza tra tre fratelli riuniti sotto lo stesso tetto dopo la morte della madre.

Enzo, il maggiore, è razionale, concreto, con l’ansia di tenere tutto sotto controllo.
Stefano, musicista eccentrico, vive in un mondo fatto di note e di sogni.
Cico, il fratello minore affetto da disabilità psichica, è il personaggio più tenero, ingenuo e – paradossalmente – il più disarmante.

In un susseguirsi di dialoghi esilaranti, situazioni assurde e momenti di toccante verità, lo spettacolo mette in scena non solo il contrasto tra caratteri, ma soprattutto l’intensità dei legami familiari, che resistono, si complicano e si rivelano nella loro straordinaria umanità. Una commedia che alterna leggerezza e commozione, e che ci ricorda – con delicatezza e ironia – quanto sia importante accogliere le differenze e trovare armonia anche nelle imperfezioni. (rcz)