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Il tavolo tecnico sul dissesto idrogeologico del Vibonese

Incontro in Cittadella con De Caprio sul dissesto idrogeologico del Vibonese

Si è aperto ieri in Cittadella regionale il tavolo tecnico, già annunciato nei giorni scorsi, riguardo il dissesto idrogeologico del territorio vibonese, i cui ultimi eventi hanno portato alla chiusura della SS18. A presiedere l’incontro l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo.

Prese in esame le maggiori problematiche che affliggono ormai da anni il territorio, a partire dai tragici eventi dell’alluvione del 3 luglio 2006, che porta ancora i morti sulla coscienza, fino alla recente frana dei massi lungo il costone della SS18.

Tra affondi e precise richiese, lungimiranti proposte, si è cercato, all’unanimità, di individuare le principali criticità su cui porre le attenzioni delle istituzioni, e per le quali, l’assessore De Caprio, ha demandato prontamente il suo staff a procedere e con somma urgenza ad un ulteriore tavolo attorno al quale ricostruire lo stato in essere del costone che sovrasta le marinate, i pericoli che incombono, le necessità che urgono, nonché l’analisi a ritroso di dei progetti post-alluvione, che dal 2006 ad oggi non hanno ancora visto la luce.

Presenti voci autorevoli di tutto il territorio. Il sindaco della città di Vibo Valentia, Maria Limardo, gli assessori Bruni e Russo, la scrittrice e consigliere di minoranza del comune di Briatico, Giusy Staropoli Calafati, la professoressa Lucia Quattrocchi, don Tonino Vattiata, alias padre Vento, il presidente della Promotors Antonella Petracca, e il conduttore di Clapper, programma da cui è nato l’incontro odierno, Vincenzo Neri.

«Era ora – ha detto De Caprio – che anche in Calabria, e finalmente, cittadini e istituzioni inizino un percorso di cooperazione. Dobbiamo aprire un tavolo permanente in cui le difficoltà amministrative e quelle burocratiche non siano un limite, ma una porta che ci consente di correggere gli errori, le inerzie e gli attriti organizzativi, dando ai cittadini quello di cui hanno diritto».

Il problema della SS18 ha assunto sin dai primi minuti della discussione, un carattere di emergenza sanitaria, problematica che ha profondamente colpito Sergio De Caprio, il quale con forte senso di responsabilità, ha affermato che «Non si può rischiare di morire perché per arrivare in ospedale invece di 10 minuti se ne devono impiegare 20 a causa di una strada chiusa».

Da qui l’urgenza a porre il problema della SS18, anche in seno alla protezione civile regionale, affinché nel più breve tempo possibile si possa procedere a liberare la viabilità, e seppur con tempi più lunghi dare avvio alla messa in sicurezza di tutto il costone interessato. «C’è un territorio splendido – ha detto De Caprio – a cui ridare dignità ed efficienza». (gsc)