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Caterina Tiano

Lettera di una maestra cosentina alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina

Caterina Tiano, maestra di Scuola Primaria e referente per la provincia di Cosenza di Italia del Meridione, ha scritto una lettera indirizzata alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, «in merito all’apertura del nuovo anno scolastico e alle innumerevoli perplessità che ci preoccupano come comunità educante».

«Cara Ministra, sono Caterina Tiano – comincia la lettera –. Le scrivo come maestra di scuola primaria e referente per la provincia di Cosenza de Italia del Meridione in merito all’apertura del nuovo anno scolastico e alle innumerevoli perplessità che ci preoccupano come comunità educante».

«Mancano pochi giorni – prosegue la lettera – al suono della campanella ma il sipario è ancora abbassato. Si susseguono incontri presso il dicastero, tra le forze politiche e sindacali e la task force composta da vari esperti per fronteggiare l’epidemia del Covid-19, senza però aver raggiunto accordi precisi e dettagliati. Durante il lockdown c’era stata una fase in cui si pensava che il miracolo si fosse realizzato. Dai palazzi del quartiere di Trastevere, sede del Ministero di cui Lei è a capo, qualcuno, si era reso conto che in Italia esiste il problema delle classi pollaio. Consapevolezza prima, reazione e strategie dopo. Ci si aspettava con ansia lo sdoppiamento delle classi e l’incremento del numero degli insegnanti. Poi il sogno è svanito nel momento in cui, ha avuto contezza della realtà che guida: le classi non possono essere sdoppiate perché nelle nostre scuole non ci sono gli spazi».

«Allora cara ministra – continua la lettera – ha pensato di trasformare cinema, musei e chiese in piccole comunità scolastiche. Ma Lei non sa, perché troppo impegnata nei talk o sui social, del caos che si sarebbe creato per le famiglie che hanno più figli nelle stesse scuole e che sarebbero stati costretti a peregrinare nelle varie località “turistiche” prima di raggiungere il posto di lavoro, per non parlare del problema della sicurezza degli edifici ospitanti. Ovviamente, Le ricordo che non ci sono state ancora assunzioni importanti di nuovi insegnanti, ormai categoria non rispettata e maltrattata, e che anche il tanto sbandierato concorso è stato rinviato».

«Abbiamo assistito, in questi mesi – prosegue la lettera – ad un’escalation di argomenti frivoli, messi in atto, per distogliere l’attenzione dall’incapacità dimostrata nel risolvere il problema. Ha pensato bene di argomentare in tv di argomenti fondamentali quali, la scelta del banco, le persone designate in grado di controllare la temperatura, l’utilizzo o meno della mascherina, l’aula e il docente referente Covid, orari di ingresso plasmati in più fasce orarie, lezioni miste tra ore in presenza e in remoto ma con tristezza e rammarico, Le dobbiamo far notare anche come forza politica, che nessuna soluzione è stata individuata. Le sue posizioni, in questi lunghi mesi, sono state di basso contenuto, poco professionale e men che meno competente per ricoprire un ruolo così prestigioso e importante per le sorti del Paese».

«Ministra, la scuola è l’agorà di ogni comunità – incalza la lettera – la scuola è il luogo dove l’essere umano fa ingresso come bambino e si affaccia al mondo come adulto. Il luogo dove si cresce, ci si confronta, si ascolta, si impara. Una piccola comunità in grado di trasformare le paure in coraggio, le difficoltà in abilità, le competenze in strumenti indispensabili per diventare cittadini attivi di un mondo che appartiene a tutti. Il mondo della scuola, che è composto dai bambini, dagli insegnanti, dal personale Ata, dai genitori e da tutti gli operatori che vi ruotano attorno, chiedono certezze!»

«Da un ministro – prosegue la lettera della maestra e referente di Idm Caterina Tiano – ci si aspetta serietà, conoscenza degli argomenti e il coraggio delle decisioni e non le passerelle in Tv. E come nelle migliori favole, si spera in una soluzione seria e importante per far sì che l’anno scolastico 2020/2021 possa iniziare in sicurezza. Perché la scuola deve iniziare e perché di scuola abbiamo bisogno. E se potessimo essere noi a stilare la sua pagella, sicuramente sarebbe un giudizio negativo: “L’allieva Azzolina è bocciata, non può continuare il suo mandato, in quanto la mancanza di coraggio e la serietà nell’affrontare le problematiche e nel trovare soluzioni adeguate non le hanno permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati”». (rrm)