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Progetto Maida

Parte da Maida il progetto degli Italodiscendenti

di ENRICO MAZZONE – L’emozione non ha voce: non sono le semplici parole di un testo famoso italiano ma quello che è accaduto negli incontri tenutesi mercoledì 28 luglio nei comuni di Maida e di San Mango d’Aquino, nella presentazione del progetto da parte dell’Associazione Udi (associazione nazionale italodiscendenti) e dalla Associazione Casa Calabria International.

Il progetto, esposto dai rispettivi presidenti, ha l’obiettivo di invertire la tendenza italiana dell’inverno demografico”, ripopolamento dei borghi e turismo delle radici.
Temi attuali, importantissimi, di cui forse nella nostra regione se ne discute molto poco, si cercano e si tentano soluzioni “innovative” e non ci si rende conto, che la soluzione è più facile di quello che si crede. È vero, nella “semplicità risiede la grandezza” ma forse nella nostra Calabria non è così!

Il sindaco di Maida, Salvatore Paone, ha data piena disponibilità per realizzare il progetto non solo di inclusione degli italodiscendenti ma della promozione e valorizzazione del borgo presso le comunità estere.

Inizia, così, l’ambizioso progetto di collaborazione e di formazione dei giovani di Maida con il direttore del primo Master internazionale sul “Turismo delle Radici” dell’Unical, prof. Tullio Romita. La collaborazione con l’Università della Calabria risulta fondamentale per la buona riuscita del progetto e assegna allo stesso uno spessore culturale e scientifico da cui trarre elementi utili per iniziative collaterali di grande suggestione che Casa Calabria International sta già studiando per avvicinare sempre di più i calabresi nel mondo alla propria terra, lontana fisicamente ma sempre palpitante nel loro cuore.

Da sempre all’emigrazione è stata data una connotazione negativa, l’abbandono della terra natia e il rientro nel periodo estivo con le manifestazioni la “Festa dell’emigrato”, oggi si trasforma nel “Festival delle Radici”. I figli degli italodiscendenti hanno il desiderio di ritrovare la propria identità, la propria appartenenza a quella terra che fu dei nonni, dei bisnonni: è qui che s’innesca il nuovo processo da nipote di emigrato a “Turista delle Radici” e da italiano a volte con il desiderio di mettere radici stabili nella propria terra!

Il turista delle radici, non è il turista classico, ma ha delle determinate esigenze che lo muovono nel suo viaggio e nelle ricerca della sua identità. Il sindaco Paone, con la sua lungimiranza, lo ha ben compreso, puntando sin da subito sulla formazione e comprendendo che la miglior promozione per il borgo deriva dalla connessione con le comunità degli Italodiscendenti e con la loro capacità di veicolare con passione la terra che si chiama Calabria, la terra dei loro “Padri”nella nazione in cui loro risiedono.

Le emozioni, dunque, hanno fatto da padrone nel comune di San Mango d’Aquino, in cui erano presenti oltre il sindaco Luca Marelli, il sindaco di Gizzeria, Parenti, Motta , Martirano, oltre la presentazione del progetto, le emozioni hanno fatto vibrare gli animi, arrivate dal pubblico presente.

Italodiscendenti interessati al dibattito che hanno portato la loro testimonianza e le loro difficoltà troppo spesso incontrate, ma hanno rivelato il loro amore smisurato verso questa splendida regione, che ancora una volta mostra la sua reputazione positiva di inclusione sociale e della volontà di cambiare le sorti a cui forse qualcuno la vuole relegare!

I progetti camminano sulle gambe degli uomini e nel loro cuore, non esiste muro che la passione non possa abbattere: i nostri Italodiscendenti vivono di passione per questa terra chiamata Calabria. E questo è solo il principio, un ottimo inizio. (em)

(Enrico Mazzone è presidente dell’Associazione Casa Calabria International)