CATANZARO – Disturbi alimentari, gli eventi formativi della Camera di Commercio proseguiranno

È con un bilancio positivo che si sono conclusi gli eventi informativi avviati dal comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia con l’obiettivo di sensibilizzare le imprese turistico-ricettive sul tema dei disturbi alimentari.

I corsi, organizzati sui territori di competenza dell’Ente camerale, allo scopo di offrire un servizio innovativo per gli utenti hanno destato vivo interesse tra i partecipanti che hanno intravisto opportunità di miglioramento nell’accoglienza alla clientela, attraverso la predisposizione di appositi menù che integrano anche alimenti senza glutine.

Esattamente questo lo scopo che il comitato per l’imprenditorialità femminile si era prefissato di raggiungere per creare un modello maggiormente inclusivo d’ospitalità e non solo durante la stagione estiva e in vista, dunque, di un aumento delle presenze turistiche in Calabria. I corsi continueranno, infatti, anche nei mesi invernali per offrire agli imprenditori i giusti strumenti per renderle competitive sul mercato e per incrementare i livelli di conoscenza sui temi dell’alimentazione.

La formazione è stata assicurata da professioniste esperte della patologia e della gestione della dieta senza glutine in ambito ristorativo e ricettivo. I corsi sono stati appositamente organizzati per offrire ogni informazione utile alla preparazione di piatti senza glutine e ad una più efficace gestione del servizio.

Al termine degli incontri è emerso un reale apprezzamento da parte dei partecipanti, alcuni dei quali decisi a creare un menù integrato realizzato con farine gluten free ma potenzialmente gradite anche a chi non è affetto da disturbi dell’alimentazione. In conclusione, pietanze uniche e a tutti accessibili.

«Si tratta di iniziative, al di là degli aspetti etici e connessi all’inclusione di persone con disturbi alimentari, che hanno anche un risvolto concreto – ha chiarito la presidente del comitato per l’imprenditorialità femminile, Antonella Mancuso –. Dai dati emerge un aumento dell’incidenza della celiachia nella popolazione. Se prima il rapporto era di 1 a 120 abitanti, adesso è passato da 1 a 80. In sostanza, si va verso la necessità di accontentare una sempre più ampia fetta di mercato che altrimenti resterebbe esclusa.

«L’apprezzamento espresso dai partecipanti ai corsi – ha concluso – indica l’esigenza di proseguire su questa strada. Per questa ragione, come comitato, abbiamo deciso di estendere le iniziative anche al periodo invernale per dare l’opportunità a quanti non hanno avuto modo di partecipare di poterlo fare nei prossimi mesi». (rcz)

CATANZARO – Bando della Camera di commercio per gli eventi culturali

La Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia ha pubblicato un nuovo bando per la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno di azioni promo-pubblicitarie destinate ad amplificare la visibilità e la capacità attrattiva turistica – a livello regionale, nazionale e internazionale – di eventi culturali, artistici, musicali e ricreativi da realizzare nelle province di riferimento nel corso dell’anno 2024. 

L’obiettivo è quello di implementare i flussi turistici sul territorio sostenendo la promozione e la diffusione di eventi che ne evidenzino l’attrattività. E, per fare ciò, l’Ente camerale ha stanziato complessivamente 50 mila euro per un contributo unitario massimo di euro 15.000 e comunque non oltre il 40% delle specifiche voci di spesa. Il beneficio è destinato a imprese, fondazioni e altri soggetti del terzo settore che svolgono attività istituzionali ed economiche coerenti con l’organizzazione di eventi.

Ai fini del bando per “altri soggetti del terzo settore” si intendono: le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi.

Sono requisiti specifici di accesso al bando: a) essere titolari responsabili di eventi culturali, musicali, artistici e/o ricreativi: a.1) che hanno raggiunto al 31/12/2023 almeno n. 4 edizioni e che prevedano per l’edizione 2024 la realizzazione di un programma promo-pubblicitario di importo non inferiore a euro 4.000 Iva esclusa per i soggetti per i quali l’Iva è detraibile; oppure, a.2) che prevedono un quadro economico di spesa complessivo per l’evento edizione 2024 pari o superiore a euro 20.000 Iva esclusa per i soggetti per i quali l’Iva è detraibile, e un programma promo-pubblicitario di importo non inferiore a euro 4.000 Iva esclusa se detraibile; b) evento che prevede nel programma almeno il 60% delle singole iniziative localizzate nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

La domanda, a pena esclusione, deve essere trasmessa esclusivamente alla pec dell’ente camerale dalle ore 10:00 del 18 giugno alle ore 23:00 del 9 luglio. Le domande saranno esaminate sino ad esaurimento fondi tenendo in considerazione l’ordine cronologico di arrivo per come registrato dal sistema informatico automatico di protocollazione camerale. Requisiti, criteri e modalità di partecipazione sono dettagliatamente contenuti nel bando che, con relativi allegati e modulistica, è pubblicato sul sito istituzionale della Camera di Commercio al link https://czkrvv.camcom.it/bando-per-la-concessione-di…/

«Ancora una volta la Camera di Commercio sostiene concretamente l’attività e lo sviluppo di imprese e territorio, nel caso specifico per massimizzare la diffusione e la promozione di iniziative qualificate e funzionali a far emergere e valorizzare il patrimonio identitario e la sua attrattività, e verso un pubblico sempre più ampio e numeroso», ha commentato il presidente dell’ente camerale Pietro Falbo.

«L’obiettivo è, complessivamente – ha concluso – quello di implementare i flussi turistici in una prospettiva di continuità che segni, così, anche un necessario cambio di attenzione verso quelle necessità, infrastrutturali, materiali e immateriali che sostengano il potenziamento dell’offerta turistica e, dunque,  della crescita economica ed occupazionale». (rcz)

Alla Camera di Commercio Cz, Kr, VV verso la costituzione di una Commissione contro abusivismo

Vigilare sulle attività e sui comportamenti degli agenti immobiliari. È questo l’obiettivo della costituenda Commissione alla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, guidata da Pietro Falbo.

La nascita della Commissione, infatti, dà seguito al protocollo d’intesa sottoscritto nel dicembre scorso, volto a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’intermediazione immobiliare.

Nella sede camerale, si è, infatti, svolto un nuovo incontro con i rappresentanti delle tre associazioni di categoria: Marco Napoli e Salvatore Mazza per Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari), Andrea Bonito per Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) e Vitaliano Mongiardo per Anama (Associazione nazionale agenti e mediatori d’affari immobiliari e commerciali).

La delegazione ha avuto un confronto con il presidente, Pietro Falbo, e con il funzionario dell’ente camerale, Lorenzo Procopio, per procedere all’individuazione dei componenti della commissione che, secondo quanto previsto dal protocollo d’intesa, avrà il compito di monitorare e valutare eventuali segnalazioni su presunti casi di abusivismo nello svolgimento delle attività di intermediazione immobiliare nonché comportamenti deontologicamente inappropriati da parte degli agenti.

Il principale obiettivo è, infatti, quello di costituire un osservatorio sul fenomeno grazie alla sinergia stretta con le organizzazioni di categoria che mira a promuovere la professionalizzazione della figura dell’agente immobiliare scoraggiando, al contempo, possibili comportamenti contrari ai principi deontologici.

La commissione sarà composta da un membro per ciascuna associazione di categoria aderente all’iniziativa e uno rappresentativo della Camera di Commercio, frutto di una intesa.

«Abbiamo da tempo deciso di attenzionare il fenomeno dell’abusivismo nel settore immobiliare, attraverso una serie di azioni che, sono sicuro, ci consentiranno di far emergere eventuali casi di illegalità e di migliorare l’attività professionale a vantaggio degli utenti» ha chiarito il presidente della Camera di Commercio, Pietro Falbo, al termine dell’incontro.

«È una questione che ci sta particolarmente a cuore e che sarà definita nell’ambito della prossima riunione di giunta camerale». (rcz)

Alla Camera di Commercio di Cosenza il Premio Imprese Storiche

Domani pomeriggio, nel Salone Mancini della Camera di Commercio di Cosenza, sarà consegnato il Premio Imprese Storiche, giunto alla sesta edizione.

Il Premio, nato per celebrare il valore e l’operosità delle imprese storiche del territorio che, con dedizione, hanno conservato e trasmesso nel tempo la passione per il proprio lavoro, superando difficoltà e raccogliendo soddisfazioni per quello che è oggi un patrimonio di tutta la provincia, è giunto alla sua settima edizione ed è ormai un riconoscimento molto rinomato all’interno della città.

Obiettivo principale del premio è quello di esaltare i valori storici della cultura d’impresa e riconoscere il valore di tutti quegli imprenditori ed imprenditrici che continuano a contribuire allo sviluppo economico della provincia di Cosenza, nonostante le difficoltà del contesto socio economico di riferimento e la complessità della congiuntura economica.

La giornata rappresenterà l’occasione non soltanto per celebrare la cultura imprenditoriale in tutte le sue forme più disparate, ma anche la lealtà dei lavoratori con il “Premio Fedeltà al lavoro”. Quest’ultimo rappresenta un riconoscimento prestigioso rivolto ai dipendenti che hanno mostrato la propria fedeltà alla stessa impresa per almeno 25 anni. (rcs)

La Camera di Commercio di CZ, KR, VV al fianco delle imprese nella transizione energetica

Proseguono i tavoli tecnici per le progettazioni territoriali sulle comunità energetiche rinnovabili, promossi dalla Camera di Commercio di  Catanzaro Crotone Vibo Valentia, con l’obiettivo di fornire supporto tecnico e operativo alle imprese interessate alla transizione energetica.

Al tavolo erano infatti presenti come consulenti Antonio Romeo e Massimo Carbone di Dintec (Consorzio per l’Innovazione Tecnologica del Sistema camerale), Natale Arcuri e Giovanni Mirabelli del dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria. Per agevolare  la consulenza personalizzata in occasione dell’incontro, così come nelle successive fasi, le imprese, preventivamente contattate, sono state invitate compilare e presentare gratuitamente un audit, predisposto dagli esperti, per far emergere tutte le informazioni aziendali utili alla valutazione dei fabbisogni e all’efficacia degli interventi. 

Questo, come hanno sottolineato Ornella Ortona e Maurizio Caruso Frezza, funzionari camerali referenti del progetto, per tracciare sin da subito, secondo il carattere pratico dell’incontro, gli effettivi parametri operativi per la costituzione delle Cer, tenuto conto che, oggi, contenere i consumi energetici oltre ad essere una necessità, è una responsabilità sociale per la sostenibilità ambientale, ma anche per il business aziendale. Per questo l’ente camerale, guidato dal presidente Pietro Falbo, ha pensato a programmi di affiancamento delle imprese tali da garantire soluzioni diverse e personalizzate in base al settore in cui l’energia verrà utilizzata, alle esigenze e agli obiettivi aziendali per aumentare risparmio ed efficientamento energetico, riduzione dei costi di esercizio in coerenza alla transizione green.

Un’attività di informazione/formazione concreta, mirata e capillare colta e apprezzata dalle imprese vibonesi che numerose hanno richiesto di partecipare al tavolo di progettazione territoriale sulle comunità energetiche tanto da dover procedere all’organizzazione di due distinte sessioni, una mattutina, dedicata ad un primo gruppo di operatori economici, e una pomeridiana specifica per il settore turistico. Il servizio offerto alle imprese, comunque, non si esaurisce in questa fase ma continua con uno sportello virtuale a cui le imprese potranno fare riferimento per dialogare costantemente con gli esperti attraverso la mail dedicata audit@smartcityinstruments.it. (rcz)

La Camera di Commercio CZ, KR, VV incentiva i giovani a mettersi in proprio

Incentivare i giovani a mettersi in proprio. È questo l’obiettivo del ciclo di incontri avviato dal Comitato per l’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, e rivolto agli studenti delle classi quinte delle Superiori di Catanzaro.

Una serie di incontri formativi, dunque – e che si sono appena conclusi – interamente dedicate all’orientamento attraverso confronti, dibattiti e testimonianze da parte di chi il mondo imprenditoriale lo vive tutti i giorni, che rientrano nell’ambito del progetto Se mi mettessi in proprio, e che ha visto protagoniste le studentesse dell’Istituto d’Istruzione Superiore De Nobili di Catanzaro.

Le ragazze, dunque, che hanno avuto l’opportunità di riflettere su cosa realmente significhi e comporti avviare una propria attività imprenditoriale. Durante le quattro giornate di formazione, le componenti del Comitato hanno illustrato alle studentesse le procedure amministrative richieste per l’avvio di una impresa, hanno evidenziato l’importanza e le modalità di realizzazione di un business plan, è stato spiegato il ruolo della Camera di Commercio e la funzione svolta dalle associazioni di categoria in seno all’ente camerale. Nel corso delle giornate di approfondimento e orientamento si sono svolte anche simulazioni per mettere in pratica le nozioni teoriche.

Gli incontri hanno registrato un vivo coinvolgimento da parte delle studentesse stimolando un confronto a più voci sulle opportunità offerte ma anche sui rischi connessi ai percorsi di autoimprenditorialità. Oltre alle testimonianze dirette di imprenditrici, ognuna per il proprio settore d’interesse, hanno portato il loro contributo l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Catanzaro Antonio Borelli, l’assessore alle Pari Opportunità e Cultura, Donatella Monteverdi, e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Nunzio Belcaro.

Tra le studentesse che hanno partecipato con vivo interesse al progetto anche Marica Costa, giovane diversamente abile a cui il comitato per l’imprenditorialità femminile assieme alla Camera di Commercio ha deciso di donare un volume celebrativo del 150° anniversario dalla nascita dell’ente camerale. Tale iniziativa si inserisce nel vasto programma di attività deliberato dal comitato per l’imprenditorialità femminile che mira ad accrescere la consapevolezza delle giovani donne e orientarle verso percorsi di formazione e lavorativi in linea con le proprie passioni e inclinazioni fornendo strumenti utili ad incrementare l’occupazione e l’imprenditorialità femminile.

«Educare i giovani a intraprendere percorsi di autoimprenditorialità è un nostro preciso dovere e lo è ancora di più nell’attuale contesto storico e territoriale», ha commentato la presidente del comitato Antonella Mancuso.

«Simili attività rappresentano il principale veicolo per la creazione di nuova occupazione – ha aggiunto – ma occupazione di qualità. Mettersi in proprio richiede attitudini, conoscenze e competenze che non si possono improvvisare e che tirano in gioco particolari doti personali da individuare e far emergere in corso d’opera. Fare impresa è un percorso in cui ci si può cimentare ma valutando con attenzione rischi e opportunità: a partire dall’analisi dell’idea imprenditoriale alla redazione del business plan, alla ricerca delle fonti di finanziamento fino allo sviluppo dell’idea imprenditoriale».

«Non secondaria è una corretta valutazione del valore che l’impresa – ha sottolineato – può apportare in termini di sviluppo economico, occupazionale e riqualificazione territoriale. Proseguiremo nella proficua collaborazione già avviata con gli istituti scolastici, perché è da qui che può partire una vera rivoluzione nel modo di approcciarsi al mondo delle imprese e del lavoro e che speriamo possa rappresentare il primo passo per porre le condizioni affinché i nostri giovani siano invogliati a rimanere nella nostra terra, e non più costretti a fuggire». (rcz)

 

Camera di Commercio, Mediterranea e agricoltori uniti per il riconoscimento Dop del Bergamotto di RC

Al Bergamotto di Reggio Calabria sia riconosciuto il marchio Dop. È la ferma presa di posizione del presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, del Rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti e delle Confederazioni agricole Borruto (Cia), Basile (Coldiretti), Canale (Confagricoltura) e Lentini (Copagri) espressa nel corso di un recente incontro.

La ragione di tale posizione, espressa dai componenti del tavolo per il riconoscimento del marchio Dop per il frutto fresco del bergamotto già dal lontano 2019, è semplice: il riconoscimento della Dop è l’unico in grado di garantire la massima tutela dell’agrume nella sua globalità al fine di valorizzarne tutti i derivati, legando indissolubilmente il prodotto al proprio territorio in tutte le fasi della produzione; nonché il solo in grado di agevolare la nascita di una filiera produttiva d’eccellenza.

La normativa vigente della Dop stabilisce che debba essere comprovato non solo un legame tra storia, tradizione, “reputazione” o caratteristiche del prodotto e l’origine geografica, bensì che debba sussistere un legame tra la qualità, le caratteristiche del prodotto e lo stesso ambiente geografico di produzione.

Un legame, quest’ultimo, non sempre presente e dimostrabile nei prodotti tutelati, soprattutto nei prodotti agricoli, ma che nel caso del bergamotto è accertabile in quanto le caratteristiche qualitative richieste dal disciplinare sono legate proprio all’areale di produzione, come provato negli anni dai numerosi studi condotti anche dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria che ha condiviso il percorso di tutela attraverso il riconoscimento Dop.  

In altre parole, sarebbe limitativo puntare ad un riconoscimento basato solo un elemento, ad esempio di notorietà, e non ambire invece alla maggior tutela della Dop, trattandosi di un prodotto dalle peculiarità uniche, anche rispetto ad altre produzioni analoghe.

Il “Bergamotto di Reggio Calabria”, le cui qualità aromatizzanti costituiscono l’elemento identitario, qualificante e caratterizzante dell’agrume reggino, è già meritatamente protagonista nei mercati nazionali e internazionali. Oggi è dovere delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria (ovvero gli organismi deputati a rappresentare i produttori) credere fermamente che le caratteristiche di unicità ed inimitabilità dell’olio essenziale debbano essere riconosciute anche al frutto. 

Tale risultato, se raggiunto, produrrà un enorme vantaggio competitivo per l’intera filiera anche in termini di crescita delle quote di mercato, considerato che tutte le fasi produttive dovranno svolgersi nella zona geografica di riferimento della produzione. 

L’iter di estensione anche al frutto della Dop esistente è stato seguito dalla Camera di Commercio fin dall’inizio, accompagnando i principali attori, ossia i produttori, per tutte le fasi procedimentali, che come dichiarato recentemente dal Governatore Occhiuto e dall’Assessore regionale Gallo dovrebbe concludersi in sei mesi.

Il mondo agricolo e produttivo, che doverosamente e, soprattutto, orgogliosamente rappresentiamo, potrà contare sul prosieguo del nostro impegno in questo percorso di dignità e sviluppo a favore dell’intera filiera agricola e delle attività di trasformazione. (rrc)

Il presidente di Unioncamere Andrea Prete a Catanzaro per premiare le imprese calabresi

Il presidente di UnioncamereAndrea Prete, ha partecipato alla cerimonia di consegna dei Premi alla Fedeltà, al lavoro e al progresso economico organizzata dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, giunta alla 20esima edizione. 

«Iniziative che danno il senso di appartenenza. È stata una premiazione molto sentita, ho percepito in molti momenti l’emozione dei partecipanti, siano esse imprese o dipendenti; vere eccellenze del territorio», ha detto il presidente Prete all’iniziativa, che è la prima dall’accorpamento dei tre Enti camerali.

Oltre cento i premiati nelle diverse sezioni, tra imprese e lavoratori dipendenti di impresa a cui la Camera di Commercio ha voluto tributare un riconoscimento per la dedizione, la lungimiranza e la determinazione con cui hanno contribuito e continuano a contribuire al progresso economico. «Si tratta di iniziative utili anche per promuovere uno spirito di collaborazione tra il sistema delle imprese e il territorio. Ci si sente orgogliosi» ha dichiarato Andrea Prete. 

«È stato un evento straordinario anche grazie alla partecipazione del presidente nazionale di Unioncamere, Andrea Prete che ringrazio per la sua vicinanza – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo –. Grande l’emozione che abbiamo percepito durante la premiazione da parte degli imprenditori e dei dipendenti, mi ha davvero colpito perché è espressione di un legame profondo con il territorio ma soprattutto di devozione al lavoro. Questa edizione poi è stata particolarmente sentita perché ha consacrato l’unione dei tre enti camerali, oggi diventati una grande famiglia».

Nella sezione longeve e di successo sono state premiate le imprese Statti 1784, Cantine Ippolito 1845, Callipo Group 1913, Caffo Group 1915, Gruppo Raffaele 1935 – per la loro fedeltà al lavoro, per la lealtà verso il proprio territorio e per i risultati ottenuti posizionandosi tra le più rappresentative nel panorama del sistema imprenditoriale regionale e nazionale.

Il premio speciale alla memoria “Franco Scavo” è stato, invece, assegnato a Nicodemo Librandi, tra i pionieri del rinascimento enologico della Calabria. Premio alla carriera poi è stato conferito al professor Francesco Stillo, per l’alto valore specialistico nella sua professione medica, chirurgo di fama nazionale ed eccellenza della comunità catanzarese.

Durante la premiazione il presidente di Unioncamere si è soffermato sul problema del mismatching: «Noi abbiamo un’analisi mensile dei dati del mercato del lavoro e registriamo la crescita di questo fenomeno» ha confermato Prete. «Attualmente il 50% dei profili ricercati dalle imprese non si trovano con due difficoltà in particolare: non ci sono sufficienti candidati e quando ci sono non hanno una preparazione adeguata. C’è un disallineamento tra il mondo della formazione e del lavoro».

«Indiscutibilmente dopo la pandemia – ha proseguito – abbiamo assistito ad una accelerazione della digitalizzazione, le tecnologie avanzano, basti pensare all’intelligenza artificiale. Probabilmente però questo cambiamento non cammina di pari passo con i percorsi formativi, utili a plasmare le competenze che occorrono. Non è un problema di facile soluzione, ma se pensiamo agli Its possono rappresentare uno strumento utile per la formazione dei profili maggiormente ricercati dalle imprese. Se si analizzano poi le competenze di area Stem si raggiunge una percentuale del 70% di profili irreperibili nel mercato del lavoro. Un problema acuito dal crescente fenomeno della denatalità che nel Mezzogiorno si aggiunge a quello della fuga dei cervelli. Uno scenario non roseo, soprattutto, in prospettiva perché si rischia lo spopolamento e la desertificazione dei nostri territori».

Nella giornata di domenica il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, si è trattenuto in città e, accompagnato dal presidente dell’ente camerale, Pietro Falbo, dal segretario generale, Ciro Di Leva, e dall’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, ha visitato le gallerie del San Giovanni, il complesso monumentale e l’archivio di Stato.

«Il presidente Prete ha potuto ammirare il patrimonio storico e culturale della città di Catanzaro che ha molto apprezzato» ha concluso il presidente dell’ente camerale, Pietro Falbo. (rcz)

Nella Provincia di Crotone le imprese sono dinamiche

Le imprese nella Provincia di Crotone sono dinamiche. Sono i segnali incoraggianti che arrivano dal Report Economico delle tre province di competenza della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia elaborato con il contributo del Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”.

Ad illustrare i dati della Provincia di Crotone, Maria Monti, dell’Ufficio Studi della sede camerale crotonese. Da quanto emerso, si conferma, da un lato, il divario con il resto del paese in molti degli ambiti analizzati, dall’altro si offrono segnali incoraggianti dovuti alla dinamicità delle imprese registrate (+0,7% di imprese attive nel 2023 rispetto all’anno precedente) e al trend positivo di alcuni drivers tra i quali le esportazione che, seppur ancora limitate in termini  assoluti, fanno registrare nel terzo trimestre 2023 un incremento significativo (+41.6%) e il turismo che dopo la crisi pandemica ha registrato una buona ripartenza.

«Possiamo ben comprendere l’importanza per il territorio e per i decisori istituzionali il valore di periodiche rilevazioni e analisi puntualmente compiute dall’ente camerale – ha commentato Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia aprendo i lavori –. La presentazione del rapporto economico è un’occasione di confronto con i protagonisti del mondo imprenditoriale e sociale allo scopo di programmare e intraprendere azioni di crescita e di sviluppo».

Ai saluti istituzionali, sono seguiti quelli dell’assessore comunale Maria Bruni che ha portato i saluti del sindaco di Crotone ed ha ringraziato l’ente camerale per l’invito sottolineando come anche per l’amministrazione locale le informazioni socio-economico siano essenziali per la programmazione delle attività legate allo sviluppo del territorio.

Ad introdurre ed esporre i dati contenuti nel report il segretario generale della Camera di Commercio, Ciro Di Leva, che ha precisato come l’ente sia sempre impegnato sul fronte dell’informazione economica anche grazie al registro delle imprese, tenuto dalle Camere di Commercio, che oltre ad assolvere al ruolo essenziale di pubblicità legale, rappresenta una fonte di informazione indispensabile per comprendere le dinamiche imprenditoriali.

L’evento, moderato dal giornalista Francesco Sibilla, è proseguito con l’intervento del consigliere regionale Antonello Talerico che ha sottolineato l’importanza di intervenire in maniera sinergica a livello regionale per poter incidere positivamente sul recupero delle posizioni che ancora ci distanziano dal resto del paese.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento del commissario straordinario per la bonifica, Emilio Errigo, che ha espresso soddisfazione per l’impegno delle istituzioni e organizzazioni del territorio, che cooperando possono tutte contribuire attivamente al rilancio socio-economico del territorio, esprimendo, al contempo la sua ferma volontà di realizzare pienamente il mandato ricevuto e impegnandosi ad avviare le attività di bonifica entro i prossimi sei mesi. (rkr)

Falbo (Camera Commercio) incontra i funzionari del ministero dell’Agricoltura per marchio Igp alla ‘nduja di Spilinga

Il riconoscimento del marchio Igp alla ‘nduja di Spilinga diventa sempre più realtà. Nei giorni scorsi, infatti, si è svolto al ministero dell’Agricoltura un incontro tra una delegazione del Consorzio ‘Nduja di Spilinga, guidata dal presidente Francesco Fiamingo e i funzionari del Ministero.

Assieme a Fiamingo, presenti nella delegazione anche il sindaco Enzo Marasco, il presidente della Camera di Commercio Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Pietro Falbo e il prof. Orazio Olivieri, docente all’Università di Roma Tor Vergata, che sta fornendo supporto tecnico in qualità di esperto di tutela e valorizzazione dei prodotti tipici italiani, ha avuto modo di sedersi attorno ad un tavolo tecnico con la dirigente dell’Ufficio per la promozione della qualità agroalimentare dello stesso Ministero, la dott.ssa Roberta Cafiero, a rappresentare le priorità del territorio che identifica con Spilinga, come punto centrale di riferimento e i sette comuni limitrofi dell’areale geografico di produzione, per la conclusione dell’iter procedurale di riconoscimento del marchio I.G.P. “’Nduja di Spilinga”.

Un incontro, quello romano, concordato dal dicembre scorso, quando tutti i rappresentanti delle rispettive categorie, su invito dello stesso presidente Falbo, si erano incontrati per esprimere ognuno il loro punto di vista e concordare e condividere un’azione comune per la tutela e valorizzazione competitiva del prodotto, di imprese, filiere e, soprattutto, del territorio. 

«È stato un passo risolutivo – ha sottolineato il consorzio dei produttori –. Abbiamo avuto modo di chiarire i piccoli interrogativi richiestici dal Ministero e metterli, direttamente insieme a loro, su carta, per definire con più precisione il disciplinare presentato. Anche ai loro occhi, con documenti alla mano, il resto è sembrato già tutto definito alla perfezione. I funzionari presenti hanno dimostrato la loro grande attenzione nel fornirci un concreto supporto nel concludere al più presto l’iter procedurale, riconoscendo e sottolineando con estrema chiarezza che si tratta di un prodotto d’eccellenza contestualizzato in un preciso territorio, quello di Spilinga e del Monte Poro». 

Ad introdurre lo stato di fatto del procedimento di riconoscimento, nell’incontro romano, è stato il delegato del Consorzio dei produttori, Pasquale Pugliese, che ha dettagliatamente chiarito, per ogni singolo punto, gli interrogativi posti dai funzionari ministeriali, «affinché ogni questione pendente venga ad essere risolta nella direzione di una certificazione che risponda alle legittime attese dei produttori, alle prospettive di sviluppo del territorio, agli interessi di una intera comunità», al quale ha fatto subito seguito il presidente Pietro Falbo, con una incisiva argomentazione, rimarcando: «L’urgente esigenza di accelerare le procedure di riconoscimento del marchio innanzitutto per le positive ricadute economiche che ciò comporterà per il territorio vibonese di un prodotto identitario di una area ben specifica – ha voluto precisare e rafforzare il rappresentante della Camera di Commercio – i suoi caratteri distintivi riferibili allo specifico perimetro territoriale, appunto quello di Spilinga e aree contigue, dove la scelta imprenditoriale condivisa di antiche tecniche di lavorazione e precise caratteristiche di qualità, così come anche il microclima, ne determinano le caratteristiche di eccellenza e unicità, quelle stesse che ne fanno un prodotto noto e apprezzato in tutto il mondo».

«Parliamo poi di un territorio, come quello vibonese – ha proseguito Falbo – che spesso viene relegato in fondo alle classifiche nazionali per qualità della vita e del settore produttivo-economico, quando poi invece dimostra di avere quelle peculiarità storicamente riconosciute ed ascritte da sempre a specifiche aree che, in questo caso, riconosciute col Marchio IGP alla ‘Nduja di Spilinga, non solo attestano l’identità e l’eccellenza di un prodotto tipico ma, al contempo, possono dare impulso a produzioni e filiere agroalimentari, dell’accoglienza e della ristorazione, in uno, al settore turistico e a ogni altro comparto produttivo in una logica di sviluppo equo ed integrato, anche per quei territori provinciali e calabresi che ancora patiscono, per diverse ragioni, di isolamento economico e commerciale».

«Voglio ringraziare i dirigenti del ministero dell’Agricoltura – ha concluso il presidente dell’Ente camerale – per l’attenzione e la disponibilità dimostrata. Il percorso continuerà nei prossimi giorni e si concluderà, speriamo a breve, con l’atteso riconoscimento».

Un prodotto che, ormai da anni, come ha voluto evidenziare in piena condivisione l’intera delegazione presente, proseguendo con l’intervento del presidente Falbo, «ha dimostrato con grande evidenza il suo potenziale economico e commerciale, attirando diffusa attenzione e interesse imprenditoriale anche al di fuori dello specifico distretto produttivo, con proposte che, modificando l’identificazione d’area, gli standard produttivi e, finanche, la denominazione del prodotto, oltre a privare lo stesso della sue peculiarità possono ingenerare confusione nei consumatori a cui invece si deve tutela nella chiarezza, identificazione, tracciabilità». 

Una precisazione, questa, sottolineata a chiare note dagli stessi funzionari del Ministero, che hanno voluto puntualizzare per voce della stessa dirigente Cafiero: «l’identità territoriale così come ben rappresentata in questa documentazione va nella prospettiva di tutelare un prodotto ben definito come “Nduja di Spilinga”, localizzata come areale di produzione nel perimetro descritto. Ciò non toglie in modo legittimo che altri territori calabresi possano tranquillamente identificare le proprie produzioni con il termine “nduja”, “nduja di Calabria”, ecc.». (rrm)

 

Parole apprezzate e condivise dai produttori presenti, che hanno manifestato proprio questo intento e questa direzione nei processi futuri, dal presidente Falbo e dal sindaco Enzo Marasco, che in chiusura ha avuto anche un incontro fugace direttamente con il Ministro Francesco Lollobrigida. In chiusura, i rappresentanti del Consorzio dei produttori presenti, hanno voluto ringraziare fiduciosi il presidente Falbo, «che si è prodigato ad organizzare l’incontro mantenendo fede a quanto proposto nell’iniziale riunione dello scorso dicembre, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Marasco, precipitatosi con grande determinazione in prima linea Roma a sostenere le istanze della comunità rappresentata e dei sindaci del territorio che hanno dato la loro adesione all’iniziativa, sostenendo le  stesse tesi e pronti a dare il loro contributo fattivo ad ogni iniziativa».