Il ministro Pichetto a Cosenza: Comunità Energetiche una vera e propria rivoluzione

«Le Cer – Comunità Energetiche Rinnovabili, sono una vera e propria rivoluzione nel panorama energetico nazionale, con i territori protagonisti. È un’azione importante verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra e per la produzione di energia pulita». È quanto ha dichiarato, in video collegamento, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Fratin, nel corso della seconda tappa del tour nazionale InsiemEnergia svoltasi alla Camera di Commercio di Cosenza.

InsiemEnergia è stato organizzato insieme a Unioncamere per promuovere la novità incentivanti delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Il nuovo meccanismo per accelerare la diffusione delle Cer sul territorio prevede un contributo a fondo perduto, riservato alle realtà nei comuni sotto i cinquemila abitanti, cui si può cumulare un incentivo in tariffa, rivolto quest’ultimo a tutto il territorio nazionale.

Il giro dell’Italia sulle Cer, al suo secondo appuntamento nazionale, intende chiarire tutte le ultime novità del decreto incentivazione a supporto della costituzione e dello sviluppo di comunità energetiche rinnovabili. L’obiettivo è quello di sviluppare consapevolezza presso tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici, delle potenzialità di questo strumento e illustrare alle imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini le nuove configurazioni dell’autoconsumo virtuale.

Sicurezza, sostenibilità nella produzione di energia, riduzione dei costi sono state soltanto alcune delle tematiche affrontate nel corso di un evento che ha gettato importanti basi, quindi, per il futuro sostenibile del territorio e per la diffusione di un modello di sviluppo economico rivolto ad una netta riduzione dell’impatto ambientale.

Alla sala gremita della Camera di Commercio di Cosenza, a cui hanno partecipato anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, e il presidente di Gse, Paolo Arrigoni, il ministro ha assicurato la volontà del dicastero al massimo confronto per diffondere quanto più possibile le opportunità delle Cer.

«Grazie alle Cer – ha spiegato il ministro – cambiamo le modalità di approccio all’energia dei cittadini e delle imprese, che diventano insieme produttori e consumatori. Ci aspettiamo una diffusione forte con cinque gigawatt complessivi di impianti, una quota importante del nostro obiettivo al 2030».

«Questo – ha aggiunto il ministro – è il tentativo di dare soluzione pratica allo sviluppo delle rinnovabili, innanzitutto, risponde a una funzione sociale attraverso l’affiancamento e l’aiuto alle famiglie, può essere anche un modello di riferimento per mantenere la presenza sui territori, vivendo l’Italia ancora una fase di inurbazione rilevante, con l’abbandono di tanti piccoli borghi».

Il Governatore Occhiuto, complimentandosi per l’iniziativa, ha espresso anche la volontà di avviare una Cer alla Cittadella e di approfondire la possibilità di realizzarne una anche negli ospedali pubblici.

Grande entusiasmo per l’organizzazione di un evento così importante per il futuro energetico del territorio nelle parole del Presidente Klaus Algieri: «è per noi motivo di orgoglio assistere alla grande partecipazione non solo delle imprese ma anche degli enti pubblici e delle associazioni di categoria, che denota l’evidente bisogno di informazioni su un tema di indiscussa attualità con impatti rilevanti sul futuro della nostra Regione e di tutto il Paese».

«Esistono già delle Comunità energetiche sul nostro territorio – ha ricordato Algieri – il che ci fa ben sperare ed è indicativo della volontà di fare rete e della consapevolezza delle potenzialità che il fenomeno riveste per l’intera collettività».

Delle Comunità Energetiche Rinnovabili ne hanno parlato diffusamente, anche con approfondimenti in una sessione di “Domande e Risposte” dedicata alle imprese, associazioni ed enti locali presenti, Roberta Toffanin, Esperta del Ministro, Davide di Giuseppe, Responsabile Funzione Autoconsumo e Comunità Energetiche GSE, Antonio Romeo, Direttore generale DINTE – Unioncamere e Massimo Pallottino, della Caritas italiana, con la moderazione di Erminia Giorno, Segretario Generale della Camera di commercio di Cosenza. (rcs)

Domani a Cosenza il ministro Gilberto Pichetto per promuovere le Comunità Energetiche Rinnovabili

Domani il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, fa tappa alla Camera di Commercio di Cosenza per promuovere le Comunità Energetiche Rinnovabili. L’appuntamento, che rientra nell’ambito del progetto InsiemEnergia,  è alle 15, alla presenza del ministro Gilberto Pichetto, del presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Si tratta di un vero e proprio giro che il Ministero, assieme al Gestore dei Servizi Energetici e Unioncamere, porta nel Mezzogiorno per affermare, su larga scala, il modello delle Cer, una rivoluzione nella produzione e consumo di energia. L’obiettivo è quello di diffondere nei prossimi mesi in tutte le Regioni e Province autonome le novità del decreto di incentivazione delle Cer, per far conoscere le opportunità per comunità, imprese, territori e Associazioni.

Attraverso InsiemeEnergia, infatti, si vuole far crescere la consapevolezza tra tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici delle potenzialità di questo innovativo strumento, che può determinare abbattimento dei costi e dell’impatto ambientale, sicurezza nelle forniture e superamento della povertà energetica, in un contesto di diffusione delle rinnovabili e rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione.

Il decreto Cer prevede sia la tariffa incentivante che un contributo a fondo perduto, consentendo rilevanti opportunità di sviluppo sostenibile in tutte le realtà italiane e specialmente sotto i cinquemila abitanti, dove possono cumularsi le due modalità di incentivazione.

Ad aprire la sessione dei saluti istituzionali sarà Klaus Algieri, Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, con il sindaco di Cosenza Franz Caruso. Seguiranno gli interventi di Paolo Arrigoni, presidente del Gse, e del governatore Occhiuto. Il ministro Gilberto Pichetto illustrerà subito dopo il ruolo delle Cer nella sfida energetica.

L’illustrazione del quadro normativo e delle relative opportunità sarà a cura di un rappresentante del Mase e di Davide Di Giuseppe, Responsabile Funzione Autoconsumo e Comunità energetiche Gse. Antonio Romeo, Direttore generale Dintec-Unioncamere, spiegherà il percorso per la costituzione delle Cer. Concluderà il programma uno spazio per le domande rivolto a imprese, associazioni ed enti locali. L’appuntamento verrà moderato dal Segretario Generale della Camera di Commercio di Cosenza, Erminia Giorno. (rcs)

 

 

VIBO – Al Comune incontro informativo sulle Comunità energetiche rinnovabili

Al Comune di Vibo Valentia si è svolto un incontro informativo sulle Comunità Energetiche rinnovabili.

Nell’aula consiliare del Comune, il sindaco Maria Limardo e gli assessori Vincenzo Bruni (Ambiente) e Carmen Corrado (Attività produttive) hanno potuto illustrare le iniziative intraprese dall’ente, che ha già manifestato formalmente l’intenzione di abbracciare questa ulteriore occasione di crescita sostenibile che è appunto sintetizzata con l’acronimo Cer.

Il Comune di Vibo ha infatti già approvato la manifestazione di interesse per l’adesione come consumatore o produttore di energia per la costituzione di una Cer sul proprio territorio.

All’incontro di ieri hanno preso parte diversi consiglieri comunali espressione delle forze politiche di maggioranza e opposizione che hanno condiviso l’iniziativa in maniera bipartisan, oltre che i rappresentanti di Confindustria, Confcommercio e Cnl.
«L’amministrazione comunale – ha spiegato il primo cittadino – ha un ruolo centrale configurandosi come soggetto facilitatore per il coinvolgimento dei cittadini e come soggetto promotore per la creazione del processo virtuoso di costituzione delle Comunità energetiche e come co-gestore, poiché in grado di supportare tecnicamente i processi di creazione e mantenimento degli apparati tecnologici a supporto della Comunità energetica».
Ad entrare nel dettaglio degli aspetti tecnici, l’assessore Bruni: «I risvolti positivi sono sia di carattere ambientale, poiché vengono utilizzate fonti rinnovabili per produrre energia, che di carattere socio-economico. Dalla produzione di questa energia, infatti, vi sono degli incentivi che verranno redistribuiti in favore di chi vorrà partecipare. La partecipazione alle Cer, del tutto gratuita, è aperta ai semplici cittadini che volessero mettere a disposizione uno spazio per installare un impianto, ai privati che vogliano investire per crearlo ed agli imprenditori. L’energia così prodotta in forma associata verrà reimmessa sul mercato ed i titolari dell’investimento potranno introitare per 20 anni un contributo dallo Stato».
Inoltre, è stato evidenziato come proprio sul fronte burocratico-amministrativo, è di «fondamentale importanza l’impulso dato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Rosario Varì, il quale, insieme a Fincalabra, ha creato un apposito portale che accompagna gli utenti interessati in tutti i passaggi di carattere amministrativo da seguire per arrivare a concludere gli 8 step previsti per la costituzione della Cer».
Come assicurato dagli amministratori, altre iniziative analoghe di carattere informativo verranno attuate per informare la cittadinanza sulle opportunità offerte dalle Comunità energetiche rinnovabili. (rrv)

La Regione promuove le Comunità Energetiche Rinnovabili

«La Regione Calabria ha raccolto la sfida lanciata dal Green New Deal». È quanto ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, spiegando che «intendiamo rivestire un ruolo chiave nella promozione del risparmio energetico, della produzione e dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili assumendo l’impegno di condurre il territorio verso uno sviluppo sostenibile, dal punto di vista ambientale, economico e sociale».

«Uno dei punti focali dell’azione che la Regione Calabria promuoverà – ha proseguito Varì – attraverso strumenti e politiche mirate, è l’accompagnamento dei Comuni nella costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), con l’obiettivo di diffondere e favorire la produzione e il consumo locale di energia rinnovabile. Cogliere l’opportunità di essere autonomi nella produzione di energia elettrica, oltre che comportare un risparmio per la collettività, salvaguarda la continuità nell’erogazione dei servizi della PA, soprattutto in situazioni di crisi energetiche come quelle che, recentemente, stanno accadendo a causa degli accadimenti geopolitici. Per questa ragione, il processo di cambiamento avviato deve essere consapevole e irreversibile e dovrà, necessariamente, coinvolgere tutti e tutto il territorio».

Il 24 maggio, alle ore 10.30, a Catanzaro, nella sede della Cittadella Regionale, si terrà un importante evento sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili, che vedrà la partecipazione di GSE S.p.A (Gestore dei Servizi Energetici) e RSE S.p.A (Ricerca sul Sistema Energetico). Durante l’incontro, verranno illustrati i servizi e le opportunità che la Regione intende mettere a disposizione dei Comuni calabresi, al fine di attuare a livello locale le strategie europee e nazionali.

Il coinvolgimento del GSE e di RSE è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Regionale al fine di fornire ai Comuni un valido e qualificato affiancamento, nel percorso virtuoso intrapreso, da parte di due soggetti tecnici che mettono, gratuitamente, a servizio del territorio la loro profonda esperienza sul settore di intervento. A partire dallo stesso 24 maggio, sarà pubblicato il portale web CalabriaEnergia dedicato alle politiche regionali in tema di Energia che vedrà, come primo tema di approfondimento, quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili: amministratori locali, tecnici comunali, consulenti, energy manager potranno essere sempre aggiornati sull’evoluzione normativa e sulle opportunità di finanziamento, consultare documenti utili ed inviare richieste di approfondimento a esperti del settore. RSE e GSE supporteranno.

Inoltre, la Regione nella declinazione locale del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, avendo GSE partecipato alla stesura dello stesso ed avendo la Regione Calabria avviato una attività di analisi del territorio atta a supportare la pianificazione regionale in materia di energia e clima. Il processo di crescita e sviluppo non può prescindere da una continua attività di formazione e informazione rivolta alle diverse tipologie di soggetti interessati, quali cittadini, professionisti, studenti, imprenditori ed amministratori locali. L’Amministrazione regionale avvierà, pertanto, percorsi dedicati per ognuno dei gruppi di stakeholders e fornirà notizie sulle opportunità di aggiornamento, organizzate via web e sul territorio nazionale. (rcz)

SCIENZA E TERRITORIO, VIENE DA UNICAL
L’INPUT PER LE COMUNITÀ ENERGETICHE

di FILIPPO VELTRI – Nei giorni scorsi l’Università della Calabria con il suo Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale dava conto di un accordo di collaborazione con sedici Comuni Calabresi, assieme per fronteggiare strutturalmente il grave problema del caro energia, muovendosi lungo la strada della transizione energetica. sfruttando le risorse del Pnrr, ben 2,2 miliardi, destinati a finanziare la nascita di Comunità di Energia Rinnovabile.

Una presenza distratta su qualche organo di informazione ma poi nulla di più.  

Eppure questo è il segno, ulteriore, di come possa crescere il rapporto tra scienza e territorio ma anche quello di segnalare il valore di una Università (nel caso di specie l’Unical) che si collega al mondo che la circonda e lavora per migliorarlo, tra l’altro su un terreno cosi’ attuale e drammatico come il costo dell’energia e gli aumenti che tutti ci stiamo trovando in bolletta su luce e gas.

Il Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale ha dato, infatti, l’avvio all’iter per costruire le prime Comunità di Energia Rinnovabile in Calabria per andare ben oltre l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno energetico delle comunità locali, abbattendo drasticamente i costi per cittadini le imprese e gli enti locali. 

Si tratta di un’iniziativa di ben più ampio respiro con la quale si intende costruire  una cooperazione in forma solidale tra le comunità locali,  per produrre energia in forma aggregata da fornire anche al di fuori  dei confini delle stesse comunità. 

Comunità di Energia Rinnovabile, quindi, che producendo energia oltre il proprio fabbisogno possano produrre reddito per la collettività contribuendo alla riduzione della generazione da fonte fossile e alla decarbonizzazione del sistema energetico.

L’obiettivo è dare alle popolazioni locali la possibilità di passare da semplici passivi consumatori di energia a veri e propri esportatori di una risorsa locale quale, appunto, la preziosa energia solare, per generare risorse economiche per lo sviluppo locale e, nel contempo, decisamente contribuire alla transizione energetica.

La Calabria attualmente, infatti, produce ben 12mila GWh/anno di energia da centrali termoelettriche tradizionali (quasi esclusivamente alimentate a gas) che, tolta una parte destinata al fabbisogno interno, destina all’esportazione verso altre regioni (circa 10.500GWh/anno) che destina all’esportazione fuori regione. 

È quindi un grande controsenso per una regione come la Calabria essere un importante produttore ed esportatore di energia da fonte fossile nonostante la preziosa “miniera” di fonti rinnovabili che insistono sul proprio territorio. Risorse preziose in questa grave congiuntura energetica, per l’economia e soprattutto per il soddisfacimento di fabbisogni primari di molte famiglie in difficoltà.

Invertire la tendenza di questo fenomeno che vede la Calabria grande produttore ed esportatore di energia usando il costosissimo Gas, per passare a grande produttore ed esportatore di energia rinnovabile con il pieno coinvolgimento dei cittadini e delle amministrazioni locali. 

«L’obiettivo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale – dice il prof. Daniele Menniti, responsabile del gruppo di ricerca di Sistemi Elettrici per l’Energia – è quello di contribuire assieme ai Comuni, è quello di sostenere i Comuni in una rivoluzione energetica/ecologica che, dal punto di vista energetico, dovrà far diventare la Calabria la California d’Italia».

Comuni, Regione e Università, quindi, si stanno muovendo sinergicamente con strumenti innovativi che mettono i cittadini al primo posto, in questa importante battaglia per contrastare il caro energia, e avviare concretamente la fase della transizione Ecologica/Energetica, consapevoli che il problema della decarbonizzazione è globale, ma ognuno deve operare localmente e in maniera incisiva ed efficace per limitare i nefasti effetti antropici sull’ambiente e sul clima. 

«Agire ora prima che sia troppo tardi – aggiunge Menniti – è fondamentale per evitare che si varchi inesorabilmente il punto di non ritorno. Le istituzioni e, in primis, quelle più vicine ai cittadini come i Comuni, potranno giocare un ruolo strategico per contribuire ad evitare una catastrofe planetaria». In Calabria la sfida è appena iniziata e le premesse per dare un contributo vero alla transizione sembra a portata di mano. (fv)

L’INCONTRO IN CITTADELLA SULLE ENERGIE RINNOVABILI

«La Calabria – secondo il presidente Roberto Occhiuto – è una miniera di energia e in passato l’ha prodotta spesso a vantaggio di grandi imprese nazionali e multinazionali con pochi vantaggi per i calabresi. Anche in questo ambito occorre un governo regionale che sappia utilizzare le risorse a vantaggio soprattutto dei cittadini calabresi mettendo a frutto le opportunità che le grandi imprese possono offrire. Nel caso di specie, però, non si tratta di grandi imprese ma di comunità che possono anche essere costituite per iniziativa di amministrazione locali intelligenti, lungimiranti e che avranno in questa attività il sostegno convinto e determinato della Regione». Una dichiarazione fatta a margine dell’incontro di lunedì in Cittadella per presentare ai sindaci l’opportunità delle comunità energetiche: «La Regione Calabria – ha rimarcato Occhiuto – sta già mettendo mano al piano per l’energia che è troppo datato e va integrato».

Incontro Comunità Energetiche

Presenti all’iniziativa moltissimi sindaci e rappresentanti degli enti locali calabresi. All’incontro hanno partecipato la sottosegretaria di Stato al Ministero per la Transizione ecologica, Ilaria Fontana, l’assessore regionale con delega all’Energia, Rosario Varì e il deputato del M5s Giuseppe D’Ippolito. «Le comunità energetiche rinnovabili – ha detto Occhiuto – servono a produrre energia e a cederla gratuitamente in maniera tale che si possa intervenire strutturalmente per risolvere un problema che, in questo periodo, sta investendo tutto il Paese e che la Regione non può affrontare semplicemente dando dei contributi, quelli infatti è utile che li dia stato attraverso le leggi di bilancio. La Regione si deve attrezzare per per tentare di risolvere strutturalmente il problema».

«Stiamo vivendo una crisi energetica – ha detto il sottosegretario alla Transizione ecologica Ilaria Fontana (M5S) –. Venerdì in Consiglio dei ministri è stato approvato il Decreto Energia in cui c’è l’inizio di un rapporto strutturale al problema energetico. Non è abbastanza. Sicuramente ci vogliono strumenti strutturali che vanno a toccare a 360 gradi diversi punti. Abbiamo messo a disposizione 6 miliardi per il secondo trimestre, quindi da marzo a giugno. Noi come M5S abbiamo chiesto uno scostamento di bilancio per affrontare in maniera più sistemica il problema delle risorse, che è un problema oggettivo. Il Decreto Energia di venerdì, che ancora deve uscire in Gazzetta Ufficiale, sicuramente è un ottimo inizio, ma bisogna ancora lavorare per strutturare il problema e affrontarlo. C’è poi un problema sociale: si parla di transizione ecologica che è anche una transizione sociale ed etica, per cui nessuno deve restare indietro, e – ha concluso la Fontana – non possono pagarla poi le persone con più fragilità. Le comunità energetiche, che sono al centro della transizione ecologica, possono essere una soluzione a medio e lungo periodo per contrastare la crisi energetica che stiamo vivendo. Questo è uno strumento potentissimo, che serve nell’ottica del nostro momento di vita, ma anche per affrontare questa pandemia energetica che ci sta travolgendo. Le comunità energetiche fanno anche parte del Pnrr con un fondo che riguarda i Comuni fino a 5mila abitanti, però c’è già tutto un quadro normativo ben delineato».

Il presidente Occhiuto ha evidenziato come Il governo abbia investito 10 miliardi più altri 6-7: «Io mi auguro – ha detto il governatore – che ci sia uno scostamento di bilancio per affrontare l’emergenza. Il mio compito comunque è quello di pensare a soluzioni strutturali per la mia regione». (rcz)

d’Ippolito (M5S): Bene sinergia tra Governo, Regione e Unical su Comunità Energetiche rinnovabili

Il deputato del Movimento 5 StelleGiuseppe d’Ippolito, ha ribadito come «un cambio di mentalità e prospettiva è possibile in Calabria, come conferma l’incontro del prossimo lunedì 21 febbraio alla Cittadella regionale sulle Comunità energetiche rinnovabili, le cosiddette Cer».

«La Calabria – ha spiegato – può diventare regione leader nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Per questo stiamo già lavorando in squadra, con il presidente Roberto Occhiuto, la sottosegretaria alla Transizione ecologica Ilaria Fontana, il dottor Riccardo Liberati del suo staff e il docente Unical Daniele Menniti. Al di là delle appartenenze e delle dinamiche politiche, mettiamo insieme governo, parlamentari, università e poi sindaci, al fine di favorire sul piano burocratico, tecnico e concreto la nascita di Comunità energetiche rinnovabili nel territorio calabrese, cui conseguirebbero l’autosufficienza rispetto ai fabbisogni di energia e consistenti risparmi di spesa per gli enti pubblici, le aziende e le famiglie».

«Si innescherebbero meccanismi virtuosi – ha proseguito – che porterebbero grossi benefici al sistema economico regionale e darebbero un contributo rilevante al raggiungimento degli obiettivi della transizione ecologica. Troppo spesso alla Calabria sono mancate le sinergie istituzionali, a causa di pregiudizi di natura ideologica e di visioni politiche offuscate dall’istinto del consenso elettorale».

«I tempi sono più che maturi, anche considerate le grandi sfide europee della transizione ecologica e della sostenibilità, per dimostrare – ha concluso D’Ippolito – che in Calabria si fa strada una nuova classe dirigente, consapevole, responsabile e moderna, che non intende perdere le opportunità finanziarie del momento, da cui dipendono il futuro delle nuove generazioni e il riscatto della nostra regione». (rp)