A Sant’Agata del Bianco successo per le Giornate Fai

di ARISTIDE BAVA  – È stata cronaca di un successo annunciato. Le Giornate Fai d’Autunno  organizzata a S. Agata del Bianco dalla Delegazione Fai Locride e Piana sotto la guida di Titty Curinga, sono state salutate da notevoli presenze ed hanno riscosso un enorme successo.

L’evento, peraltro, inquadrato nelle manifestazioni dedicate al Centenario della nascita dello  scrittore calabrese Saverio Strati, ha attirato centinaia di visitatori, non solo arrivati per rendere omaggio ad uno dei protagonisti della letteratura italiana del novecento ,a anche richiamati dal fascino dei “tesori” del borgo interno della Locride che da anni vengono esaltati con manifestazioni di vario genere che hanno fortemente rivitalizzato S. Agata del Bianco arricchita anche da prestigiosi murales che  decorano le strette vie del borgo.

La cittadina guidata dal sindaco Domenico Stranieri  è diventata una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, che è riuscita a celebrare visivamente i temi e i personaggi delle opere di Strati grazie anche alla forte collaborazione degli stessi cittadini e soprattutto di  artisti locali e internazionali che hanno contribuito a trasformare il paese in un omaggio permanente allo scrittore e alla sua terra.

I visitatori adesso richiamati dalle Giornate Fai hanno così potuto ammirare, tra le altre cose , attraverso colori e immagini  la fatica del lavoro, la migrazione e la vita contadina, temi centrali nella produzione letteraria dell’autore, in visite guidate di appositi volontari che, durante l’evento,  hanno illustrato come ogni opera visiva si connetta ai testi di Strati.

E il rapporto  tra narrativa e arte visiva ha reso l’esperienza profondamente immersiva, permettendo di esplorare le tematiche sociali e culturali tanto care allo scrittore. Oltre ai murales, è stata fortemente apprezzata la bellezza architettonica del borgo e la possibilità offerta ai visitatori   di assistere a mostre, momenti musicali e letture inedite. La fusione tra arte di strada e letteratura ha offerto una visione certamente piacevole e singolare  del territorio, trasformando la giornata in un evento di particolare interesse culturale e sociale.

La stessa presidente della Delegazione Fai Locride e Piana, Titty Curinga, particolarmente soddisfatta della riuscita della manifestazione ha sottolineato l’importanza di valorizzare il patrimonio artistico e letterario: «Sant’Agata del Bianco rappresenta – ha detto – un ponte tra passato e presente. Grazie all’entusiasmo di visitatori e volontari, abbiamo riscoperto e condiviso un patrimonio che appartiene a tutti noi».

Un successo di ampie proporzioni che ha dimostrato come l’arte e la cultura possano rivitalizzare un territorio, facendo di un piccolo borgo un punto di riferimento culturale.

A conclusione dell’evento i giustificati ringraziamenti della nutrita delegazione Fai al sindaco Domenico Stranieri, all’Amministrazione comunale, e ai volontari  che hanno reso possibile la bella giornata, che ha consentito a tanta gente di apprezzare  un fascinoso  luogo di bellezza, creatività e memoria vivente. (ab)

Tornano le Giornate Fai d’Autunno

Domani e domenica 13 ottobre anche in Calabria si terranno le Giornate Fai d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano Ets e giunte alla 13esima edizione.

Sono 700 i luoghi visitabili questo weekend e, in Calabria, altrettanti numerosi i luoghi da visitare e scoprire, oltre che un’occasione per godersi il patrimonio artistico e ambientale che la regione può offrire.

Le Giornate FAI d’Autunno vedono una speciale partecipazione dei giovani volontari del Fai, organizzati nei Gruppi Fai Giovani che, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione e agli “Apprendisti Ciceroni”, con fantasia ed entusiasmo racconteranno l’Italia in due giorni di festa intitolata alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo del nostro Paese. Un patrimonio che non consiste solo nei grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

A Longobucco si può visitare il Museo della ginestra, della lana e della seta “Eugenio Celestino”, ospitato all’interno del palazzo della Famiglia Celestino. Al piano terra si trova l’esposizione di ricercati manufatti, foto e documenti della storia della ditta artigiana; al primo piano la bottega storica e i laboratori con gli antichi telai in legno; al piano superiore, un’ulteriore esposizione con la rappresentazione di tutti i disegni originali e delle lavorazioni più recenti. Negli anni Venti il giovane Eugenio Celestino intuì l’importanza della tessitura artistica a livello imprenditoriale e riunì nel suo laboratorio le donne che in casa tessevano sugli antichi telai, avviando nel 1930 un’attività che prosperò, divenendo famosa per il pregio e la bellezza dei manufatti. Celestino diede vita a lavorazioni originali, tra cui coperte, tappeti e scialli, riprendendo disegni antichi e rimettendo in uso l’arte della colorazione con tinte vegetali; nel 1938 le sue creazioni furono esposte al Palazzo delle Esposizioni a Roma, alla presenza della principessa Maria Josè e la bottega giunse a servire la casa reale. In occasione delle Giornate Fai d’Autunno, nei laboratori di tessitura del museo, sarà illustrato il ciclo della trasformazione della ginestra e la storia delle produzioni d’arte della famiglia Celestino; durante la visita sarà presente una tessitrice che mostrerà il lavoro al telaio orizzontale calabrese e le varie fasi di realizzazione dei decori a mano, rimaste identiche in un secolo di attività.

A Campo Calabro, invece, si potrà ammirare il forte Poggio Pignatelli, che sorge nel pieno dell’area naturale protetta ZPS <- Zone di protezione Speciale Costa Viola. Il forte, di epoca post-unitaria, fa parte di un grande Piano generale di fortificazione del nuovo Stato (le cosiddette “Fortificazioni umbertine”) che prevedeva la costruzione, sia in Sicilia che in Calabria, di ben 24 fortezze, vere e proprie piazze d’armi bastionate e ridossate, per il posizionamento della cosiddetta “Artiglieria da costa” in difesa dello Stretto. L’edificio è collegato ad altre due opere che si trovano nelle immediate vicinanze, la cosiddetta Batteria Matiniti Inferiore e Forte Siacci, attualmente impiegato per grandi eventi culturali, come la Biennale dello Stretto. Il sito verrà eccezionalmente aperto a tutti in occasione delle Giornate d’Autunno, con priorità riservata agli iscritti Fai. Un percorso naturalistico sarà abbinato alla visita del Forte in compagnia di esperti del settore.

A Francavilla Angitola, durante le Giornate Fai si visiteranno la Chiesa del Rosario, decorata a stucco dai fratelli Riga da Pizzo; il vicino Palazzo Mannacio, generalmente chiuso al pubblico, ex convento dei domenicani, con la biblioteca e il Museo dell’Identità; la Chiesa di San Foca Martire, costruita a fine Settecento sul castello medioevale; la chiesa di Santa Maria delle Grazie ricostruita dopo il terremoto del 1783; infine, l’area archeologica del “Pendino”, antico insediamento di origine medievale. Sarà possibile, anche, visitare le Cantine Benvenuto.

Anche a Cropani si potrà ammirare il Borgo e Villa Albani, mentre a Spezzano della Sila i Giganti della Sila. A Sant’Agata del Bianco sarà possibile, invece, visitare i musei e Murale nel Centenario di Saverio Strati. Infine, anche a Scandale (KR) sarà possibile visitare il centro storico. (rrm)

 

REGGIO – Successo per il convegno “I Gagini di Bissone e la scultura del rinascimento tra Sicilia e Calabria”

Successo, a Reggio, per il convegno dal titolo I Gagini di Bissone e la scultura del rinascimento tra Sicilia e Calabria, organizzato nell’ambito delle Giornate Fai d’Autunno.

Un appuntamento di grande spessore culturale che ha visto coinvolte trasversalmente personalità ed Istituzioni di Calabria e Sicilia unite da un ponte culturale che accomuna le due regioni attraverso le eccellenze artistiche del Gagini.

Molti i relatori e, dunque, gli approfondimenti che hanno caratterizzato un’articolata riflessione culturale.

Dalla sezione “storico-artistica” a quella di “modellazione e restauro” passando per “valorizzazione e fruizione del patrimonio scultoreo rinascimentale”; gli approcci ed i punti di vista hanno offerto ampie opportunità conoscitive sia al pubblico di settore che a molti giovani studenti e cittadini che hanno riempito la sala.

Tra i rappresentanti istituzionali presenti Santo Monorchio, sindaco di Bagaladi che è il Comune coinvolto dall’iniziativa Fai, Domenico Rosà, Direttore Ufficio Beni Culturali Diocesi Reggio-Bova, Paolo Martino, Direttore dell’ Ufficio Beni Culturali diocesi Oppido-Palmi, Fabrizio Cotardo, Direttore Ufficio Beni Culturali Locri-Gerace, Rocco Gangemi, Delegato Ambiente e Paesaggio FAI Calabria, Giuseppe Putortì, Direttore dell’ Ente Parco Nazionale d’Aspromonte.

A fare gli onori di casa il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace che, nel suo intervento, ha dichiarato quanto sia «importante questa nuova narrazione dell’Aspromonte in senso culturale che proietta il nostro territorio metropolitano e la nostre aree interne, soprattutto, alle cronache nazionali non con la qualifica di “maglia nera”, che siamo stanchi di indossare anche mediaticamente, ma per una caratterizzazione artistica di prestigio ed assoluto rilievo».

«Questi eventi – ha spiegato ancora Versace – sono frutto di una programmazione, realizzata nel tempo, sulla quale ha lavorato intensamente la Città Metropolitana investendo nel settore della cultura come una vera infrastruttura. Gli appuntamenti di questo livello si stanno sempre più intensificando ed è un immenso piacere registrare l’attenzione e la presenza di così tante e prestigiose personalità. Un fatto, questo, che conforta perché la politica da sola non può tutto ed il tessuto culturale svolge, in tal senso, un ruolo fondamentale ed indispensabile. Un Rinascimento che vuole ricollocare nella percezione dell’opinione pubblica il nostro Aspromonte come luogo ricco di tesori naturali ma anche artistici». (rrc)

 

Ecco le Giornate Fai d’Autunno alla scoperta della bellezza nel cuore dell’Aspromonte

È un weekend all’insegna della scoperta della bellezza nel cuore dell’Aspromonte, quello organizzato dalla Delegazione Fai di Reggio Calabria, in occasione delle Giornate Fai d’Autunno, che si celebreranno il 15 e 16 ottobre.

 “Bagaladi, percorsi Gaginiani in Aspromonte” e “La via dell’acqua” sono i due itinerari di eccellenza che apriranno luoghi da scoprire, conoscere, amare, grazie all’energia e alla passione dei volontari della Fondazione, pronti a condurre i visitatori tra le meraviglie dell’inestimabile patrimonio culturale del territorio calabrese.

L’evento è stato presentato in conferenza stampa martedì 11 ottobre, presso Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, da Dina Porpiglia, Capodelegazione Fai Reggio Calabria, e Rocco Gangemi, Delegato regionale Ambiente Fai Calabria, dopo il caloroso saluto delle autorità: il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, e il sindaco di Bagaladi, Santo Monorchio.

Un evento di grandissimo rilievo culturale pronto, anche quest’anno, ad aprire luoghi normalmente non aperti ai visitatori, o chiusi al pubblico da molti anni.

«Siamo particolarmente felici di presentare queste Giornate – ha spiegato in conferenza stampa la capodelegazione FAI di Reggio Calabria, Dina Porpiglia – perché potranno offrire un punto di vista veramente privilegiato sulle grandi potenzialità delle realtà locali, in un momento in cui la globalizzazione mostra drammaticamente i propri limiti».

Il Presidente nazionale Marco Magnifico, nella recente conferenza stampa di presentazione delle Giornate Fai, ha parlato di aperture “eccentriche”, di “new heritage”, affinché, recuperando la grande tradizione della storia della civiltà materiale e dell’archeologia industriale, anche le “piccole” realtà possano concorrere a pieno titolo a formare il patrimonio nazionale.  Di grande significato, in questa direzione, la recente convenzione che il Fai ha siglato con Anci per la valorizzazione dei piccoli comuni.

«Cercheremo di puntare, quindi – ha spiegato – su questi aspetti innovativi, ponendo al centro il rapporto con le amministrazioni locali e le associazioni di volontariato ma, anche, con gli enti di tutela, ricerca e valorizzazione, attraverso il prestigioso convegno “sui” Gagini di Calabria e Sicilia, e una sinergica azione di promozione e conoscenza per il rilevante patrimonio artistico del territorio aspromontano. Una grande rete, da costruire assieme. Infine, ma non ultima per importanza, una sezione sarà dedicata ai bambini, per sperimentare sul campo il valore formativo di un rapporto nuovo, ludico-culturale, con le bellezze che ci circondano».

Rocco Gagemi ha detto che «le Giornate FAI a Bagaladi rappresentano ancora una volta la straordinaria attenzione da parte della delegazione FAI di Reggio Calabria verso l’Area Metropolitana, i suoi borghi, le aree interne: un Aspromonte straordinario nel quale le grandi presenze artistiche si uniscono ai percorsi fra natura e ambiente. In questo caso “La via dell’acqua”, un itinerario che ricorda l’uso sapiente di questo bene prezioso che le passate generazioni mettevano in atto per azionare mulini e frantoi, operose attività che hanno dato ricchezza e prestigio al territorio. Voglio ricordare, su queste tematiche, anche il bel programma delle Giornate d’Autunno proposto dalla delegazione FAI della Locride a Bivongi». (rrc)

Bagaladi, percorsi Gaginiani in Aspromonte

Il borgo di Bagaladi, piccolo centro del basso Jonio reggino, si adagia ai piedi di Monte Sant’Angelo, così chiamato per l’esistenza del monastero di San Michele Arcangelo, l’Archistratega. Nell’XI secolo il centro monastico, detto anche “ta Kampa” (i Campi), era così importante da vantare il titolo di “archimandritato”. 

Bagaladi conserva due pregevoli scultore marmoree: un Crocifisso attribuito alla bottega di Giovan Battista e Giovan Domenico Mazzolo, della seconda metà del XVI secolo, e il gruppo dell’Annunciazione della Vergine, commissionato nel 1504 ad Antonello Gagini dal presbitero greco, Iacopo Virducio. 

Le Giornate FAI d’Autunno consentiranno ai visitatori di conoscere, come forse mai prima d’ora, lo splendido gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Antonello Gagini, conservato nella Chiesa di S. Teodoro Martire a Bagaladi ed oggi considerato il primo esempio della carriera di architetto del grande scultore siciliano, divulgatore delle mode rinascimentali toscane nelle regioni meridionali. Il gruppo è stato di recente restaurato e la visita sarà resa unica grazie al racconto e alle testimonianze dei protagonisti. 

La via dell’acqua

Le giornate d’Autunno reggine si arricchiranno anche dello speciale percorso storico-naturalistico “La via dell’acqua”, eccezionalmente attivato per gli eventi FAI.

I Volontari della Fondazione, altamente specializzati, offriranno una esperienza di visita dai contenuti “esclusivi”: un viaggio nei particolari della storia materiale di queste comunità, e in luoghi e spazi altrimenti non fruibili.

Il Torrente Zervo è un corso d’acqua a bassa portata che divide in due il centro abitato di Bagaladi. La presenza dell’acqua, e un sistema particolare di canalizzazioni connesse col più generale sistema delle fiumare, hanno favorito, nel corso dei secoli, il fiorire di straordinarie tecniche di molitura con l’impiego di ingegnose ed efficientissime macchine idrauliche. A monte il mulino Rossi oggi rifunzionalizzato, con ruota orizzontale, che ha la caratteristica di essere il mulino con la saetta più alta esistente in Calabria. A valle Il Frantoio Jacopino, realizzato nella seconda metà dell’Ottocento e oggi sede del Museo dell’olio e del Centro Visite del Parco Nazionale d’Aspromonte. All’interno dei due edifici sono ancora visibili e ispezionabili le antiche macchine.

L’orario delle visite seguirà il seguente ordine: sabato e domenica 10:30 – 17:30. Per il percorso naturalistico ritrovo in Piazza San Teodoro Martire alle ore 11,00 – 12,30 – 15,00 – 16,30.

 

Questo weekend tornano le Giornate Fai d’Autunno: Gli appuntamenti in Calabria

Questo weekend si celebrano, anche in Calabria, le Giornate Fai d’Autunno, il grande evento di piazza che il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano Ets dedica, ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese giunto all’11esima edizione.

I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese, sorprendente e inaspettato, e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, culture e tradizioni, che sono a pieno titolo “il nostro patrimonio”, e che perciò tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del Fai, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

Sono oltre 700 le proposte in 350 città d’Italia, in tutte le regioni: meraviglie da scoprire, nascoste in luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano storia e natura dell’Italia, spaziando dall’archeologia all’architettura, dall’arte all’artigianato, dalla tradizione alla memoria, dall’antico al moderno, dalla città alla campagna.

Numerosi e molto vari, poi, gli itinerari e le aperture proposte dal Fai in Calabria per vivere un patrimonio diffuso dal grande valore storico, artistico, naturalistico e culturale. Luoghi da scoprire, da assaporare accompagnati da ‘narratori’ d’eccezione.

Nella Provincia di Reggio Calabria, si potrà visitare la Chiesa Maria SS. Mamma Nostra, a cura del Gruppo Fai Locride e della Piana.

Il Santuario di Mamma Nostra di Bivongi che riveste un’importanza centrale per l’intera comunità, custodisce preziosi manufatti lignei di cui verranno approfondite la storia e alcune curiosità. Tra questi la statua di Maria SS. Mamma Nostra del 1782, opera di maestranze napoletane e capolavoro tra i più importanti della scultura lignea del Settecento in Calabria. 

Centrale Idroelettrica e sito termale “Bagni di Guida”

A pochi minuti di macchina dal centro di Bivongi, in un posto incantevole circondato da una rigogliosa vegetazione e ricco di scorci indimenticabili, solcato dal fiume Stilaro sarà possibile visitare la Centrale Idroelettrica con le sue macchine, importante testimonianza di archeologia industriale facente parte dell’Ecomuseo delle ferriere e delle fonderie di Calabria e il sito termale “Bagni di Guida”, la cui sorgente di acque solfuro-alcaline è denominata ‘Acque Sante’ per le virtù terapeutiche-medicamentose.

Monastero di San Giovanni Therestìs

Il monastero arabo-bizantino-normanno di San Giovanni Therestìs (Mietitore), del secolo XI, sorge su un pianoro tra i fiumi Stilaro e Assi. Abbandonato dopo lo scisma del 1054, è ritornato vivo nel 1994 per la presenza dei monaci che custodiscono il Santo. 

Mulino “do Furnu”

Il mulino “do Furnu”, costituisce, insieme alla contigua Ferriera Fieramosca, una straordinaria testimonianza del passato industriale della vallata dello Stilaro. Se ne ripercorrerà la storia, dalla sua nascita fino alla sua progressiva dismissione intorno al secondo decennio del XVII secolo.

A Stilo, è prevista una escursione all’interno del Parco Naturale Regionale delle Serre, nei boschi di Stilo lungo il tracciato dell’ex ferrovia Decauville del 1860 e sino al complesso della Fonderia Borbonica Ferdinandea. 

A Bagaladi, previsti percorsi Gaginiani in Aspromonte.

Il borgo di Bagaladi, piccolo centro del basso Jonio reggino, conserva due pregevoli scultore marmoree: un Crocifisso attribuito alla bottega di Giovan Battista e Giovan Domenico Mazzolo, della seconda metà del XVI secolo, e il gruppo dell’Annunciazione della Vergine, commissionato nel 1504 ad Antonello Gagini. Quest’ultimo, tornato a essere fruibile dopo il recente restauro, sarà illustrato ai visitatori da coloro che hanno condotto l’intervento di recupero. Sarà inoltre possibile conoscere la vita artigianale della Valle del Tuccio con i suoi frantoi e mulini attraverso il percorso storico naturalistico “Le vie dell’acqua”.

Nella Provincia di Cosenza, a cura della delegazione Fai Cosenza, è in programma La Cattedrale… in versione integrale.

Nella ricorrenza degli 800 anni di vita della Cattedrale di Santa Maria Assunta, il FAI ne offrirà ai visitatori la “versione integrale”, mai presentata al pubblico. Verranno ripercorse la storia, le trasformazioni dell’edificio e le opere d’arte che ospita, dal monumento a Isabella d’Aragona all’icona della Madonna del Pilerio. Sarà inoltre possibile visionare l’ultimazione del restauro in corso di un antico dipinto murale e accedere eccezionalmente al piano soprastante, mai aperto al pubblico, e in particolare alla medioevale struttura della Cappella di San Michele, al Tiburio e alla Torre campanaria.

Cappella dei Nobili e “Tragitto”

Sarà eccezionalmente consentito di visionare l’interno della Cappella dei Nobili, adiacente all’antica Sacrestia della Cattedrale e normalmente chiusa al pubblico come pure il ‘tragitto’, corridoio di collegamento tra la Cattedrale e il Palazzo Arcivescovile, oggi non più utilizzato neanche dai religiosi.

A Spezzano della Sila, invece, si potranno ammirare i Giganti della Sila.

La Riserva naturale biogenetica dei Giganti della Sila è un Bene del FAI situato presso località Croce di Magara, a Spezzano della  Sila, nel Parco Nazionale della Sila. IN questo maestoso bosco secolare si conservano alberi alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età straordinaria di 350 anni, testimoni delle antiche selve silane. Un bosco ultracentenario con una sessantina di esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel XVII secolo dai Baroni Mollo.

Nella Provincia di Catanzaro, a cura del gruppo Fai Giovani di Catanzaro, una visita dal titolo Da Trischene a Taverna.

La visita accompagnerà il pubblico alla scoperta del borgo di Taverna, prezioso scrigno di arte e di storia, attraversando i suoi vicoli e scoprendone la storia, per poi approfondire la conoscenza delle chiese principali e dei beni storico-artistici che lo caratterizzano e le opere del Museo d’arte contemporanea all’aperto. Sarà possibile ammirare la ricca raccolta di opere di Mattia Preti, il Cavaliere calabrese, uno dei più significativi interpreti della pittura italiana del Seicento. Numerosi gli eventi a corredo.

Percorso naturalistico Valle dei Mulini 

Passeggiata nella Valle dei mulini, tra la rigogliosa vegetazione silana e alla scoperta delle tradizioni locali. Nell’occasione sarà, infatti, azionato un antico mulino. Il percorso sarà, inoltre, animato da cantastorie d’altri tempi. 

Nella Provincia di Crotone, con al delegazione Fai di Santa Severina e del Marchesato è in programma una visita alla scoperta del borgo di Luigi Lilio.

L’apertura prevede una passeggiata tra i principali monumenti e luoghi di interesse di Cirò, borgo situato nella cinta collinare costiera dell’alto Mar Ionio, in posizione panoramica. Una ulteriore tappa verrà fatta al Museo dedicato all’astronomo e matematico cirotano Luigi Lilio che, oltre alla riproduzione dei documenti più importanti della riforma del Calendario Gregoriano, presenta una mostra permanente multimediale di astronomia antica.

A Isola Capo Rizzuto, si potrà visitare il piccolo centro bizantino con la Torre, il Palazzo Vescovile, la Cattedrale, fondata nell’XI secolo e più volte rimaneggiata, la prospiciente Cittadella rinascimentale, costruita dal barone Giovanni Antonio Ricca come città ideale nel 1549, con le mura dotate di bastioni, la Porta urbica, il Castello e la chiesa coeva di San Marco con il monumento funerario del fondatore.

Nella Provincia di Vibo Valentia, con il gruppo Fai Giovani di Vibo Valentia, è in programma una visita all’Orto Botanico di Villa Bonitas.

L’orto botanico di Villa Bonitas ospita un piccolo museo che racchiude la storia delle lavorazioni tradizionali locali e una vasta catalogazione sulla biodiversità delle Serre Calabresi. A partire dal Museo delle erbe del legno e del fungo, si potranno scegliere, in base al livello di difficoltà desiderato, diverse passeggiate che si snodano nei sei ettari di cui è composto l’orto botanico. Tra i percorsi proposti, il sentiero verso la Certosa dei Santi Stefano e Bruno e la visita alle Carbonaie. (rrm)

In copertina, l’orto botanico di Villa Bonitas a Serra San Bruno

REGGIO – Martedì il Fai presenta le “Giornate Fai d’Autunno”

Martedì 11 ottobre, alle 10.30, a Palazzo Alvaro, la delegazione Fai di Reggio Calabria presenta le Giornate Fai d’Autunno, giunte all’11sima edizione e in programma il 15 e 16 ottobre.

Il tema portante di questa undicesima edizione è Bagaladi, percorsi gaginiani in Aspromonte. Un evento di grandissimo rilievo culturale, che si concentrerà sulla speciale apertura alle visite del gruppo marmoreo dell’Annunciazione di Antonello Gagini.

La visita sarà accompagnata dal racconto e dalle testimonianze da parte dei protagonisti del recente restauro che ha interessato le opere. Le giornate Fai d’autunno reggine si arricchiranno, altresì, del percorso “La via dell’acqua”: una occasione preziosa per conoscere la vita artigianale della Valle del Tuccio con i suoi frantoi e mulini, custodi di antiche tradizioni. Tra questi, il mulino Rossi, a monte, di proprietà comunale, e – più a valle – il Frantoio Jacopino, sede del Museo dell’olio e Centro Visite del Parco Nazionale d’Aspromonte.

Da ricordare che le Giornate FAI a Bagaladi renderanno possibile visitare luoghi normalmente non aperti al pubblico: la Chiesa parrocchiale di San Teodoro è accessibile solo in occasione delle funzioni religiose. La sede del Centro Visite del Parco Nazionale dell’Aspromonte è attualmente non in uso e sarà aperta eccezionalmente in occasione delle Giornate Fai.

Non mancheranno iniziative speciali, come la sinergia con il contestuale importante Convegno e giornata di studi dal titolo “I Gagini Di Bissone tra Sicilia e Calabria – Studi, restauri, fruizione e valorizzazione”, organizzato dalle Soprintendenze ABAP di Reggio Calabria – Vibo Valentia e Catania, nei giorni 14 e 15 ottobre. 

Iniziative speciali saranno, inoltre, realizzate per coinvolgere i più piccoli nei percorsi di scoperta della bellezza, della storia, delle tradizioni e delle arti di cui il nostro territorio è sovrabbondante.

Le Giornate d’Autunno FAI godono del patrocinio di: Città Metropolitana di Reggio Calabria, Comune di Bagaladi, Ente Parco nazionale dell’Aspromonte. (rrc)

BELVEDERE SPINELLO (KR) – Con le Giornate Fai si riscopre il Santuario della Madonna della Scala

Belvedere Spinello ha riscoperto la storia e la bellezza del Santuario della Madonna della Scala, resa possibile grazie alle Giornate Fai d’Autunno per le Scuole e all’iniziativa fortemente voluta dalla professoressa Teresa Amoruso, dal parroco Don Vincenzo Scerbo e dall’organizzazione di volontariato Pro Santuario Madonna della Scala.

Organizzatori del gruppo Fai, i docenti del Liceo Classico Teresa Amoruso, Angelina Chiaranza, Caterina Curto e Alfonsina Macrì.

L’iniziativa, infatti, ha visto il coinvolgimento di 75 studenti tra il Liceo Classico “Diodato Borrelli” di Santa Severina, la quinta classe dell’Istituto Comprensivo “Cicco Simonetta” di Caccuri e la terza classe del plesso di Belvedere Spinello che hanno illustrato ai visitatori la struttura della chiesa, il suo posizionamento, il luogo panoramico, ma anche la leggenda riguardante la Madonna.

I piccoli ciceroni hanno poi condotto gli ospiti nei pressi del vicino pozzo, per giungere nella parte inferiore della grotta e delle cellette, fino al romitorio, vero e proprio elemento di raccordo con i paesi limitrofi. Infine, un elemento divenuto iconico: la maestosa quercia secolare posta nei pressi della chiesa, punto di partenza per una più ampia illustrazione della fauna e della flora locale.

L’importanza del luogo è stata messa in risalto dai preparatissimi ciceroni, che con modi affabili e gentili hanno accompagnato i visitatori lungo l’itinerario rispondendo a domande e curiosità. Ad impreziosire l’evento, la partecipazione da remoto della docente universitaria Alfonsina Bellio, in collegamento da Parigi, che ha arricchito l’esposizione con le sue conoscenze e competenze.

Soddisfatti i visitatori, che sono rimasti affascinati dal santuario: la struttura del XVIII secolo, costruita interamente in pietra locale, è stata ristrutturata grazie al contributo del Glen Cove Ny, oltre che con l’aiuto dei cittadini, delle amministrazioni comunali e dei comitati. Coinvolti oltre 200 studenti provenienti dall’istituto tecnico tecnologico Malafarina di Soverato e dagli istituti comprensivi di Verzino, Roccabernarda e Caccuri, con rappresentanze da Umbriatico, Castelsilano e Belvedere Spinello, oltre ovviamente a turisti e curiosi giunti da tutta la provincia.

L’evento – svoltosi nel pieno rispetto delle norme anti contagio – ha permesso di riaccendere i riflettori sull’incantevole meta di pellegrinaggio, valorizzata grazie al Fai, all’impegno dei docenti e degli alunni ed al lavoro dell’organizzazione Pro Santuario Madonna della Scala(rkr)

Tornano questo weekend le Giornate Fai d’Autunno: tanti luoghi da visitare in Calabria

Tornano, per il secondo weekend consecutivo, Le Giornate Fai d’Autunno, promosse dal Fondo Ambiente Italiano e in programma sabato 24 e domenica 25 ottobre.

Un’edizione speciale quella in programma, dedicata a Giulia Maria Crespi,  fondatrice e presidente onorario del Fai scomparsa lo scorso luglio, con mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, alla scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni.

Storiche dimore signorili, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente riservati agli addetti ai lavori si sveleranno attraverso punti di vista insoliti e racconti che meraviglieranno i visitatori, soddisfacendo e, insieme, accrescendo il loro desiderio di sapere, la loro curiosità.

In Calabria, si potrà visitare la Chiesa di Sant’Adriano a San Demetrio Coronesituata nel centro culturale più importante della comunità Albanese Italiana, dove l’identità etnica arbëreshë è ancora viva e dominante; a Cessaniti, sarà aperto il Sito palentologico, una  grande cava di sabbia bianca ricca di fossili anche visibili con un meraviglioso panorama sullo sfondo: la visita a questo sito paleontologico, un unicum nel contesto delle risorse geologiche calabresi, accompagnerà il pubblico sul fondo di un antico mare, alla ricerca degli animali che lo popolavano, nascosti e ancora intrappolati nella sabbia che li ha custoditi per anni. Sempre a Cessaniti, si può visitare il Collegio dei GesuitiPalazzo Cefalà e la Chiesa di San Basilio Magno.

E ancora, a Portigliola, si potrà ammirare il Palatium di Quote San Francesco, mai aperto al pubblico prima d’ora. Si tratta di un complesso eccezionalmente conservato di cui facevano parte un edificio termale e un nucleo residenziale, forse articolato originariamente su due piani, un tempo creduto una chiesa paleocristiana. Il palatium era la residenza fortificata di un potente dominus, forse al centro di un’ampia proprietà terriera, sviluppatosi in un momento storico in cui la società si trasformava e assumeva l’aspetto che sarà caratteristico dell’età medievale.  La vita del palatium di Quote S. Francesco si protrasse fino al VII secolo d.C. quando le incursioni arabe e il diffondersi della malaria provocarono il definitivo abbandono dell’area e portarono allo sviluppo di Gerace; il borgo antico di Tiriolo, ubicato nel punto più stretto della penisola calabrese ed è l’unico luogo in Italia in cui la vista abbraccia i due Mari: lo Ionio e il Tirreno.

E ancora, a Spezzano della Sila si potranno ammirare i Giganti della Sila, mentre a Cirò si potranno scoprire le meraviglie della città che ha dato i natali a Luigi Lilio, ideatore della riforma del calendario gregoriano.

Infine, si potrà ammirare la straordinaria bellezza du Castiglione di Paludi, sito archeologico situato a circa 8 km dal mar Ionio, che custodisce una delle più importanti e meglio conservate testimonianze di architettura ellenistica dell’Italia Meridionale. (rrm)

In copertina, Palatium di Quote San Francesco a Portigliola

Tornano le Giornate Fai d’Autunno: tante le aperture in Calabria

Anche quest’anno tornano le Giornate Fai d’Autunno, promosso dal Fondo Ambiente Italiano, ma con una novità: per la prima volta sono organizzate in due fine settimana, nella precisione questo weekend, il 17 e 18 ottobre, e il 24 e 25 ottobre.

Un’edizione speciale quella in programma, dedicata a Giulia Maria Crespi,  fondatrice e presidente onorario del Fai scomparsa lo scorso luglio, con mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, alla scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni.

Storiche dimore signorili, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente riservati agli addetti ai lavori si sveleranno attraverso punti di vista insoliti e racconti che meraviglieranno i visitatori, soddisfacendo e, insieme, accrescendo il loro desiderio di sapere, la loro curiosità.

In Calabria, si potrà visitare la Chiesa di Sant’Adriano a San Demetrio Coronesituata nel centro culturale più importante della comunità Albanese Italiana, dove l’identità etnica arbëreshë è ancora viva e dominante; a Cessaniti, sarà aperto il Sito palentologico, una  grande cava di sabbia bianca ricca di fossili anche visibili con un meraviglioso panorama sullo sfondo: la visita a questo sito paleontologico, un unicum nel contesto delle risorse geologiche calabresi, accompagnerà il pubblico sul fondo di un antico mare, alla ricerca degli animali che lo popolavano, nascosti e ancora intrappolati nella sabbia che li ha custoditi per anni. Sempre a Cessaniti, si può visitare il Collegio dei Gesuiti, Palazzo Cefalà e la Chiesa di San Basilio Magno.

E ancora, a Portigliola, si potrà ammirare il Palatium di Quote San Francesco, mai aperto al pubblico prima d’ora. Si tratta di un complesso eccezionalmente conservato di cui facevano parte un edificio termale e un nucleo residenziale, forse articolato originariamente su due piani, un tempo creduto una chiesa paleocristiana. Il palatium era la residenza fortificata di un potente dominus, forse al centro di un’ampia proprietà terriera, sviluppatosi in un momento storico in cui la società si trasformava e assumeva l’aspetto che sarà caratteristico dell’età medievale.  La vita del palatium di Quote S. Francesco si protrasse fino al VII secolo d.C. quando le incursioni arabe e il diffondersi della malaria provocarono il definitivo abbandono dell’area e portarono allo sviluppo di Gerace; il borgo antico di Tiriolo, ubicato nel punto più stretto della penisola calabrese ed è l’unico luogo in Italia in cui la vista abbraccia i due Mari: lo Ionio e il Tirreno.

E ancora, a Spezzano della Sila si potranno ammirare i Giganti della Sila, mentre a Cirò si potranno scoprire le meraviglie della città che ha dato i natali a Luigi Lilio, ideatore della riforma del calendario gregoriano.

Infine, si potrà ammirare la straordinaria bellezza du Castiglione di Paludi, sito archeologico situato a circa 8 km dal mar Ionio, che custodisce una delle più importanti e meglio conservate testimonianze di architettura ellenistica dell’Italia Meridionale. (rrm)

In copertina, Castiglione di Paludi (CS), foto del FAI

Giornate Fai, doppio appuntamento a Calanna al Museo, alla Necropoli e ai Tafoni

Torna uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno: le Giornate Fai d’Autunno del Fondo Ambiente Italiano che, il 18 e il 25 ottobre faranno tappa a Calanna grazie alla Delegazione di Reggio Calabria con due appuntamenti imperdibili.

Il luogo per il 2020 è il Museo Archeologico di Calanna, ma non sarà il solo: infatti, dopo la visita al Museo, si proseguirà verso la Necropoli e, poco più avanti, ad ammirare i Tafoni di arenaria.

«Abbiamo scelto Calanna – ha spiegato Rocco Gangemi, capodelegazione del Fai di Reggio Calabria – perché questo piccolo comune di circa mille abitanti situato sul versante tirrenico della Città Metropolitana custodisce davvero tante grandi meraviglie da scoprire e valorizzare. Penso a uno dei suoi siti archeologici, tra i più antichi dell’intera provincia reggina scoperto nel 1953: una necropoli pre-ellenica risalente ai secoli XIII-VII a.C con corredi funebri in ceramica, ferro e bronzo di tipo siculo risalenti addirittura alla prima età del Ferro. E poi, a Calanna troviamo anche una necropoli bizantina scoperta nel 1920, oltre ai resti del Castello Normanno a dominare lo Stretto».

«Calanna – ha aggiunto – possiede dal 2017 un autentico gioiello, il piccolo Museo Archeologico di C.da Ronzo, che custodisce per la maggior parte reperti costituti da corredi e vasi rinvenuti qui»

Gangemi, infine, ricorda le meraviglie naturalistiche e paesaggistiche di Calanna, come le sue particolari conformazioni chiamate ‘tafoni’, costituite da un calcare conchiglifero plasmato dagli agenti atmosferici nel corso dei secoli, simili ai più noti camini delle fate della Cappadocia.

«Davvero due appuntamenti da non mancare – ha concluso Gangemi – un momento per ritrovarsi e ritrovare la Bellezza, in totale sicurezza. La visita inizierà dal Museo per proseguire verso la Necropoli e poco più avanti ad ammirare i Tafoni di arenaria che rendono questo luogo unico e affascinante, quindi la passeggiata per raggiungere il Belvedere per ammirare lo splendido panorama dello Stretto sovrastati dai resti dell’antica Fortezza. Un particolare ringraziamento per la collaborazione alla realizzazione dell’evento lo rivolgiamo all’Amministrazione Comunale di Calanna ed alla Associazione pro loco Calanna».

Per partecipare è consigliato prenotare la visita per essere certi del proprio turno su www.giornatefai.it.

Domenica 18 ottobre, la visita è in programma dalle 10 alle 17; domenica 25 ottobre, dalle 10 alle 16. Le prenotazioni sono aperte dal 6 ottobre, fino ad esaurimento posti per ogni slot di visita. (rrm)

In copertina, foto del FAI