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Castiglione di Paludi

Tornano le Giornate Fai d’Autunno: tante le aperture in Calabria

Anche quest’anno tornano le Giornate Fai d’Autunno, promosso dal Fondo Ambiente Italiano, ma con una novità: per la prima volta sono organizzate in due fine settimana, nella precisione questo weekend, il 17 e 18 ottobre, e il 24 e 25 ottobre.

Un’edizione speciale quella in programma, dedicata a Giulia Maria Crespi,  fondatrice e presidente onorario del Fai scomparsa lo scorso luglio, con mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, alla scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni.

Storiche dimore signorili, castelli, giardini, sedi istituzionali, chiese, complessi conventuali e tante altre “chicche” come borghi, collezioni private, parchi, luoghi della produzione e del commercio solitamente riservati agli addetti ai lavori si sveleranno attraverso punti di vista insoliti e racconti che meraviglieranno i visitatori, soddisfacendo e, insieme, accrescendo il loro desiderio di sapere, la loro curiosità.

In Calabria, si potrà visitare la Chiesa di Sant’Adriano a San Demetrio Coronesituata nel centro culturale più importante della comunità Albanese Italiana, dove l’identità etnica arbëreshë è ancora viva e dominante; a Cessaniti, sarà aperto il Sito palentologico, una  grande cava di sabbia bianca ricca di fossili anche visibili con un meraviglioso panorama sullo sfondo: la visita a questo sito paleontologico, un unicum nel contesto delle risorse geologiche calabresi, accompagnerà il pubblico sul fondo di un antico mare, alla ricerca degli animali che lo popolavano, nascosti e ancora intrappolati nella sabbia che li ha custoditi per anni. Sempre a Cessaniti, si può visitare il Collegio dei Gesuiti, Palazzo Cefalà e la Chiesa di San Basilio Magno.

E ancora, a Portigliola, si potrà ammirare il Palatium di Quote San Francesco, mai aperto al pubblico prima d’ora. Si tratta di un complesso eccezionalmente conservato di cui facevano parte un edificio termale e un nucleo residenziale, forse articolato originariamente su due piani, un tempo creduto una chiesa paleocristiana. Il palatium era la residenza fortificata di un potente dominus, forse al centro di un’ampia proprietà terriera, sviluppatosi in un momento storico in cui la società si trasformava e assumeva l’aspetto che sarà caratteristico dell’età medievale.  La vita del palatium di Quote S. Francesco si protrasse fino al VII secolo d.C. quando le incursioni arabe e il diffondersi della malaria provocarono il definitivo abbandono dell’area e portarono allo sviluppo di Gerace; il borgo antico di Tiriolo, ubicato nel punto più stretto della penisola calabrese ed è l’unico luogo in Italia in cui la vista abbraccia i due Mari: lo Ionio e il Tirreno.

E ancora, a Spezzano della Sila si potranno ammirare i Giganti della Sila, mentre a Cirò si potranno scoprire le meraviglie della città che ha dato i natali a Luigi Lilio, ideatore della riforma del calendario gregoriano.

Infine, si potrà ammirare la straordinaria bellezza du Castiglione di Paludi, sito archeologico situato a circa 8 km dal mar Ionio, che custodisce una delle più importanti e meglio conservate testimonianze di architettura ellenistica dell’Italia Meridionale. (rrm)

In copertina, Castiglione di Paludi (CS), foto del FAI