di NICOLA FIORITA – Noi, docenti delle scuole primarie, secondarie, dell’università e dell’alta formazione, li vogliamo tutti assieme, nelle stesse classi, a seguire un percorso che dia a tutti le stesse opportunità nel rispetto delle specifiche potenzialità.
Li vogliamo lì, nelle stesse classi, fianco a fianco, perché ogni alunno, ogni studente, a prescindere dalle sue esigenze personali, rappresenta una risorsa per tutti.
Li vogliamo lì tutti assieme, nelle stesse classi, perché ognuno di loro porta un contributo di capacità, di competenza, di sensibilità, lavorando ad un progetto comune di crescita umana e didattica.
Li vogliamo lì, nelle stesse classi, anche se questo aumenta le nostre responsabilità, spesso ci carica di un lavoro stressante e non sempre riconosciuto, ma sappiamo che è indispensabile realizzare una scuola dell’inclusione e valorizzazione delle diversità se si vogliono raggiungere risultati importanti nella progettazione didattico-educativa.
Li vogliamo lì, nelle stesse classi, dove è possibile creare un ambiente dove ognuno, adeguatamente supportato, può raggiungere il suo potenziale di capacità e conoscenze.
Chi non li vuole lì non comprende che sono proprio gli alunni/studenti con particolari esigenze ad offrire ai loro compagni un’occasione irripetibile di confronto e di conoscenza, indispensabile per orientarsi in una società sempre più complessa e multiforme.
Noi li vogliamo lì, nelle stesse classi, vogliamo sentire le loro voci, ognuna diversa dall’altra, vogliamo essere disturbati dalle loro risate o dalle loro lacrime, vogliamo sentirli tutti uguali e tutti protagonisti di questa fondamentale storia collettiva che è la scuola. (nf)
[Nicola Fiorita è sindaco di Catanzaro]
Il primo cittadini ha lanciato su charge.org una petizione per una scuola inclusiva e senza barriere, che ha registrato in meno di 24 ore quasi 500 firme.
Il manifesto , dal titolo Tutti assieme nelle stesse classi, è stato sottoscritto congiuntamente da 250 autorevoli primi firmatari del mondo della scuola, dell’università e dell’accademia, oltre che della società civile.
Nella sua riflessione, anche in qualità di docente dell’Unical, Fiorita sottolinea l’importanza che la scuola «dia a tutti le stesse opportunità nel rispetto delle specifiche potenzialità, lavorando ad un progetto comune di crescita umana e didattica. Sono proprio gli alunni con particolari esigenze ad offrire ai loro compagni un’occasione irripetibile di confronto e di conoscenza, indispensabile per orientarsi in una società sempre più complessa e multiforme. Li vogliamo, nelle stesse classi, per sentirli tutti uguali e tutti protagonisti di questa fondamentale storia collettiva che è la scuola». (rcz)