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Vito Teti, Eugenio Gaudio e Mimì Lucano

Trionfale accoglienza di Mimì Lucano alla Sapienza di Roma: il sogno continua

Una grandissima folla ha accolto ieri pomeriggio Mimì Lucano, il sindaco “sospeso” di Riace, simbolo vivente dell’integrazione e dell’accoglienza, all’Università di Roma La Sapienza. Dopo le tensioni della vigilia, con la preannunciata contestazione dei neofascisti di Forza Nuova, Lucano è stato accolto con l’intonazione di Bella Ciao da parte degli studenti. Al tavolo con il Rettore della Sapienza, il cosentino Eugenio Gaudio, accanto a Mimì Lucano c’era Vito Teti, illustre studioso e antropologo calabrese. L’ex sindaco era atteso per un seminario sull’accoglienza promosso dal Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo col titolo Il sentimento dei luoghi e il sentimento degli altri. Il caso Riace.

Visibilmente emozionato e commosso dall’affetto dimostrato dai ragazzi della Sapienza, Mimì Lucano ha esordito parlando del suo stato d’animo di fronte ai giovani universitari che in coro gridavamo “Siamo tutti Mimmo Lucano”. «Un’emozione indescrivibile, mi sento uno di voi. – ha detto – Sono emozionato. Sono rimasto quello che ha seguito un sogno di umanità e democrazia. Il sogno continuerà fino alla fine».

Mimì Lucano a La Sapienza

Lucano non ha mancato di replicare alla contestazione di Forza Nuova: «Chi vuole contrastare questa manifestazione dice che sono un sindaco che vuole riempire i borghi calabresi con coloni africani. Una sorta di sostituzione etnica, ma non conoscono la realtà dei borghi calabresi, che sono spenti. Gli immigrati non hanno occupato alcuno spazio degli italiani, ma anzi gli immigrati hanno dato anche agli italiani la possibilità di cercare riscatto».

A proposito dell’esperienza di Riace, Lucano ha spiegato che «Non c’è stata premeditazione sulla nostra accoglienza, ma è stata un’idea spontanea. Esisteva solo la spontaneità giorno dopo giorno, e l’idea di ripopolare i luoghi, che portavamo avanti senza nessun contributo economico. Senza un euro. Le persone del luogo hanno cominciato a pensare che c’era una possibilità, una speranza, perché arrivava nuova gente e non importava da dove venisse e di quale religione fosse». (mp)

Il video dal Facebook:

https://www.facebook.com/riacepremionobelperlapace/videos/430781580819547/