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A Bocchigliero il Forum Internazionale sull'Autismo

L’APPELLO: Mirella Ottinà: Non lasciateci soli nel gestire le persone affette da sindrome di autismo

di MIRELLA OTTINÀConvivere quotidianamente con le problematiche derivanti dalla gestione di persone affette della sindrome di autismo significa far fronte ad una serie di esigenze di gravità diversa. Problemi di tipo sociale, emozionale e relazionale richiedono un impegno costante e comporta il coinvolgimento dell’intera famiglia.

Sono la mamma di una ragazza meravigliosa, da poco maggiorenne, a cui non sono più sufficienti l’impegno ed i sacrifici della famiglia. La patologia infatti richiede interventi socio-riabilitativi assicurati da personale competente ed esperto. Per diversi mesi mia figlia ed altre persone dalla stessa patologia, ha potuto usufruire delle prestazioni erogate da un apposito centro, promosso dal comune di Catanzaro e gestito dalla Fondazione Città Solidale.

Da quanto ci è stato riferito, i fondi regionali destinati a questo centro sono terminati già dal mese di luglio e solo grazie alla disponibilità della diocesi di Catanzaro-Squillace e della stessa Fondazione Città solidale, se è stato ancora possibile accedere al Centro.  Ma la preoccupazione che tutto possa finire a breve è tanta. Fino a quando sarà possibile continuare ad avere questa insostituibile possibilità?

Il diritto alla salute di mia figlia, cosi come delle altre persone che frequentano il centro, non vanno in vacanza, né possono essere legati alle esigenze burocratiche dei vari uffici o subordinati ai tempi ed alla durata dei finanziamenti dei progetti.  Chiediamo, pertanto, alla Regione Calabria, al comune di Catanzaro, all’Asp di CZ, alla fondazione Città solidale ed altri Enti non profit del territorio, che si tenga conto dei progetti di vita dei nostri figli per i quali continueremo a fare l’impossibile.

Nessuno deve essere lasciato indietro è stato il messaggio di Papa Francesco, per questo vi chiediamo, con il cuore in mano, non lasciateci soli. (mo)