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Sportello sovraindebitamento

A Catanzaro e a Lamezia aperti gli sportelli a sostegno di chi è sovraindebitato

A Catanzaro e Lamezia Terme è stato aperto lo Sportello a sostegno di chi è in sovraindebitato, un importante servizio per le famiglie che, per Catanzaro, è in Via Acri n. 65, mentre a Lamezia Terme a Via Cavallerizzza n. 6.

«Per contrastare questo terribile fenomeno – si legge in una nota del Movimento Difesa del Cittadino – esiste la Legge n.3 del 2012, introdotta nel nostro ordinamento per consentire alle famiglie e alle piccole imprese di porre rimedio alle situazioni di sovraindebitamento e di ripartire liberati dal peso dei debiti. È in particolare il decreto 179 del 2012 a dare una grande possibilità al consumatore in stato di sovra indebitamento, che può depositare la proposta di un piano per la ristrutturazione dei debiti presso il Tribunale del luogo dove risiede. Piano che sarà verificato da un giudice nella sua fattibilità e nella rispondenza con i requisiti dalla legge, che poi omologherà come obbligatorio per tutti i creditori».

Sono già numerose le pronunce positive ottenute dall’avvocato Roberta Capri in varie parti d’Italia e in Calabria, che hanno permesso a molti cittadini di liberarsi di oltre la metà dei propri debiti attraverso l’omologazione del piano del consumatore.

«Abbiamo inteso – ha dichiarato Roberta Capri, referente degli sportelli di Catanzaro e Lamezia Terme – dar vita a questo importante servizio per le famiglie e per quanti sono finiti nella spirale dei debiti. Il fenomeno del sovraindebitamento è in aumento per tanti fattori contingenti di crisi economica e deficit occupazionale, specie in Calabria. Questo porta molte famiglie a indebitarsi, anche chiedendo prestiti bancari o alle tante finanziarie presenti sul territorio, per far fronte al pagamento di mutui, bollette, carte revolving, prestiti o finanziamenti rateali, con la conseguenza nefasta di non riuscire più a far fronte agli obblighi assunti e, quindi, di non riuscire a trovare altre vie d’uscita, se non, purtroppo, quella di rivolgersi a usurai o, nel peggiore dei casi, di suicidarsi». (rcz)