IRRITAZIONE IN CALABRIA PER L'IRRICEVIBILE PROPOSTA DI DUE CONSIGLIERI REGIONALI DI FAR VIAGGIARE LE STATUE;
Bronzi di Riace

Un no deciso alla tournée dei Bronzi di Riace. Chi vuol ammirarli venga a Reggio, al Museo

di SANTO STRATI – È una proposta “indecente”, probabilmente avanzata da due consiglieri regionali soltanto per cercare un po’ di notorietà: mandare in giro per il mondo i Bronzi di Riace per promuovere la Calabria. La risposta, univoca, che viene da una Calabria, più che irritata, che ancora ragiona è un NO deciso, e non per questioni di campanilismo o di spinte localistiche. I due meravigliosi guerrieri che il mondo ci invidia stanno bene nella “casa” costruita appositamente per loro, all’interno di uno straordinario Museo Archeologico nazionale che il mondo imparerà ad apprezzare sempre di più, scoprendo i tesori inestimabili che contiene (e non solo i Bronzi). Testimonianze millenarie, uniche, della civiltà che ha gettato le basi per la costruzione del mondo moderno. Testimoni, i Bronzi, della Magna Graecia che appartiene al mondo, ma appartengono al Museo di Reggio e da lì non si devono spostare (lo ha detto a chiare lettere il Mibac qualche anno fa: solo chi ne ha competenza può stabilire l’inamovibilità per motivi di sicurezza e per preservare lo stato di conservazione).

Il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio arch. Carmelo Malacrino si è detto sorpreso della mozione avanzata alla Giunta regionale, anche perché non sono di competenza regionale eventuali scelte che spettano alla Direzione e al Ministero. «I Bronzi di Riace – ha detto a Calabria.Live – sono stati definiti quali beni identitari del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e inamovibili sia per il loro significato all’interno del Museo e arcor di più per la loro fragilità che è stata già decretata. Grande rispetto per le proposte di chiunque, ma ognuno ha le proprie competenze. Non sarà questa mozione a cambiare lo stato delle cose».

Non è la prima volta che qualcuno, bizzarramente, propone di mandare a zonzo i Bronzi: ci avevano già provato – senza successo –  con l’Expo di Milano. Tornano a riprovarci due “sinistri” (nel senso che appartengono alla sinistra) figuri, a nostro avviso, in cerca di un po’ di notorietà (che non troveranno comunque, tra queste righe, oltre all’indicazione dei loro nomi).

La proposta è stata fatta alla Giunta regionale dai consiglieri Enzo Ciconte e Orlandino Greco, rispettivamente di Vibo e Cosenza, con una mozione che impegna la Regione a “valutare, con concretezza e nell’immediato, la possibilità di approvare eventuali spostamenti e tour dei Bronzi di Riace, richiedendo, magari, la collaborazione dei nostri consultori e delle tantissime associazioni di italiani nel mondo, che potrebbero perfettamente collaborare alla realizzazione di una programmazione storica e strategica, che avrà, sicuramente, un forte impatto mediatico ed un ritorno in termini di immagine e di rilancio turistico e culturale della nostra Regione”.

Ora, a parte che c’è un difetto di legittimazione (non decide la Regione sui Musei nazionali), appare evidente che la “provocazione” di Ciconte e Greco miri a destabilizzare culturalmente una terra che ha ben altri problemi che organizzare fantasiose tournée mondiali per i Bronzi. Chi vuole ammirare i Bronzi venga in Calabria, a Reggio, e scopra le meraviglie del suo Museo. In giro per il mondo, se proprio si vuol fare promozione, si utilizzino le (costosissime e belle) copie fatte realizzare diversi anni fa dalla Regione e buttate in qualche scantinato, con il claim pubblicitario: “andate a scoprire gli  originali!”. I Bronzi, ed è pressoché unanime in Calabria questo sentimento, non si devono muovere.

Le reazioni alla balzana idea di Ciconte e Greco, comunque, non si sono fatte attendere. L’on. Francesco Cannizzaro, con l’abituale ironia che lo rende oltremodo simpatico, attenua la controffensiva: «Premesso – ha detto – che i consiglieri regionali Ciconte e Greco li ritengo due ottime persone e due politici seri e di esperienza, e proprio su questo aspetto che non riesco a capacitarmi della sciocchezza che abbiano potuto compiere, senza pensare minimamente alle conseguenze per un intero territorio. Rimango perplesso anche dello “sgarbo” territoriale in cui i due esponenti della pseudo maggioranza regionale si siano imbattuti, prevaricando quelle che sono le rappresentanze del territorio reggino, e mi riferisco non solo al Presidente Irto ed ai consiglieri reggini del Pd, ma anche al sindaco Metropolitano della nostra città che, mi auguro, faccia presto rinsavire i colleghi regionali più titolati del suo stesso partito. Attenzione, nessuno strumentalizzi le mie parole, è chiaro che i Bronzi sono un bene dell’umanità e che della loro ospitalità ne è responsabile l’intera Calabria, ma ricordo a tutti che la “casa” prescelta per i due guerrieri è il Museo Nazionale di Reggio Calabria, ad oggi l’unico vero elemento attrattivo di turismo puro in riva allo stretto. Consiglio ai due consiglieri regionali eletti lontano dallo stretto, di essere più attivi ed attenti alle problematiche del territorio che li ha deputati a rappresentanti regionali, e di lasciare che siano i cittadini del mondo a venire in visita a Reggio ed in Calabria, senza offrirgli un pretesto in più per rinunciare ad un viaggio nella Terra dei Guerrieri grecanici. Inoltre, argomento più tecnico, le grandi tecnologie messe a disposizioni per la custodia in loco dei due Bronzi, dimostrano quanto siano delicate e preziose le due statue che, nessuno si augura, potrebbero incappare in qualsiasi incidente che ne comprometterebbe definitivamente il valore inestimabile per l’intera umanità».

«Confido – incalza Cannizzaro – nella coscienza dei consiglieri regionali, tutti, e degli esponenti reggini del Pd: la Calabria ha molte criticità e le mozioni consiliari sarebbe meglio utilizzarle per problemi legati alle necessità quotidiane dei calabresi, non per insensate proposte deleterie alla comunità, soprattutto reggina. Ma se ciò, malauguratamente, non dovesse accadere, saprò intraprendere celermente le necessarie iniziative prima parlamentari e successivamente ministeriali».

Anche il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà si è espresso negativamente alla notizia della mozione presentata in Giunta regionale. «I Bronzi di Riace – ha  detto Falcomatà –da Reggio Calabria non si spostano, lo abbiamo affermato in più occasioni e continuiamo a sostenerlo, senza tentennamenti e non certo per amor di campanile. Condivido l’idea di quanti affermano che i Bronzi siano un patrimonio mondiale – ha spiegato il sindaco – ma piuttosto che proporre di portarli in giro per il mondo, invitiamo la gente a venire a vederli a Reggio. È questa la vera sfida e su questo mi aspetto che i consiglieri regionali, reggini e non, si impegnino nell’esercizio del loro mandato».

La prof.ssa Marisa Cagliostro, consigliere scientifico del MArRC, senza mezzi termini, su FB, definisce incompetenti e inopportuni i due consiglieri regionali. «Che competenze hanno per fare questa proposta? Quali esperti hanno consultato? In qualità di consigliere scientifico dico loro che i Bronzi non si spostano dal loro piedistallo in quanto beni unici e identitari del territorio reggino e del Museo».

Il prof. Pasquale Amato, a capo del Comitato Bronzi di Riace e Museo della Magna Grecia di Reggio, definisce «inopportuna, assurda e insensata l’ennesima proposta del viaggio per il mondo dei Bronzi di Riace, la maggiore attrazione che può offrire Reggio e la Calabria ai suoi visitatori». (s)