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All’Università della Calabria nasce l’Osservatorio Internazionale sull’Intelligenza Umana

Una vespa. È questo il simbolo scelto per l’Osservatorio Internazionale sull’Intelligenza Umana, istituito a Rende nell’ambito del Laboratorio sull’Intelligence Umana (O.I.U.) dell’Università della Calabria.

La sua costituzione dell’Osservatorio – che sarà coordinato da Francesco Zurlo – come ha spiegato Mario Caligiuri, direttore del Laboratorio sull’Intelligence Umana, è stata accelerata «visto quello che sta succedendo in questi giorni».

Un laboratorio, dunque, che vuole conoscere e intervenire sui fenomeni decisivi del nostro tempo, secondo principi specifici e saperi specialistici.

«Il contributo di questo nuovo organismo – ha spiegato Francesco Zurlo -sarà volto alla comprensione critica e al miglioramento del rapporto che gli esseri umani intrecciano tra loro e il loro ambiente».

«Dai tempi più antichi ad oggi – ha proseguito Francesco Zurlo – il pericolo più grande dell’umanità è rappresentato dal contrario dell’intelligenza, che è la stupidità, che nasce come forma di rigidità e parzialità, prescindendo dai fatti. Al contrario l’intelligenza si adatta alle circostanze in modo flessibile perché anche le cose che funzionano non sono mai date una volta per tutte. Ciò che in un momento rappresenta la soluzione, ad esempio la plastica, dopo un po’ di tempo diventa un notevole problema».

«Tra intelligenza e stupidità – ha proseguito Francesco Zurlo – c’è una tensione continua da cui scaturiscono gli aspetti più nobili dell’umanità ma anche i più gravi pericoli per la collettività. Nessuno di noi, a nessun livello, è al riparo dalla stupidità, nemmeno dalla propria».

«La dimensione duplice dell’Intelligence e dell’intelligenza gioca un ruolo cruciale per l’umanità – ha ribadito Mario Caligiuri, che è anche il Presidente della Società Italiana di Intelligence -. Tale ruolo risulta determinante sia per la comprensione dei fenomeni rilevanti del XXI secolo, sia per far luce su quel che accade in ambiti più limitati».

«Ad esempio, nonostante lo sviluppo tecnologico” – ha proseguito Caligiuri – l’elemento cruciale nell’ambito dell’Intelligence è ancora la human intelligence, cioè l’intelligenza umana che rappresenta la resistenza all’invasione dell’intelligenza artificiale e un antidoto contro l’irrazionalità di ogni tempo». (rcs)