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Carlo Nardi

Carlo Nardi (1932-1988) un calabrese a favore degli ultimi

La candidatura al premio Eccellenza italiana, alla memoria, il prossimo 19 ottobre a Washington è un modo per onorare e ricordare la figura di Carlo Nardi (1932-1988) di Mendicino, un uomo che ha speso tutta la sua attività politica e professionale alla salvaguardia dei diritti degli “ultimi”, così da costituire un esempio per i giovani. Un’umilissima testimonianza affinché ognuno nella vita faccia il bene.

Persona di cultura, esperto in materia giuridico-sindacale, è stato un marito e padre esemplare che ha improntato tutta la sua vita, pubblica e familiare, in favore delle persone più deboli e bisognose, con un profondo senso di legalità e di giustizia sociale, fortemente sorretto da valori e principi di dignità morale. La moralità come valore aggiunto alla legalità. Per lui senso del dovere, legalità, giustizia sociale e dignità morale erano valori inscindibili.

A conferma della sua attività, numerosi premi e riconoscimenti,  tra cui quello della Norman Academy, Associazione filantropica italo-americana, tra le più importanti in campo mondiale con finalità culturali, umanitarie e di solidarietà, impegnata nella difesa dei diritti umani nel Mondo. La Norman ha conferito per i suoi meriti,  a Carlo Nardi  il prestigioso riconoscimento: “Medaglia Aurata al Merito” alla memoria.
La cerimonia di  consegna della Benemerenza si è tenuta, domenica 9 giugno 2019, presso la “Casa dell’Aviatore”, alla presenza di eminenti personalità del mondo religioso, diplomatico, accademico, scientifico e culturale. Il riconoscimento è stato consegnato al figlio, presente alla cerimonia, Salvatore Nardi, dal Presidente della Norman Academy, Dott. Prof. Giulio Tarro, affermato virologo e scienziato nonché autore di alcuni libri sulla medicina.

Da ultimo un messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato alla moglie lo scorso 20 maggio: «Le testimonianze raccolte e manifestate concorrono con efficacia a sottolineare la riconoscenza per la figura di Suo marito e per il servizio da lui reso alla sua comunità territoriale».  (rrm)