La Crema reggina, prodotto inventato dal Maestro Giuseppe Caridi, non solo rappresenta «uno dei marcatori identitari» del territorio reggino, ma «vuole divenire locomotiva di una nuova visione strategica del turismo calabrese». È quanto è emerso dalla conferenza stampa a Reggio, promossa da Angelo Musolino, presidente nazionale Conpait. Insieme a lui Rocco Scutellà, presidente Conpait Calabria e Davide Destefano, responsabile nazionale Conpait Gelato.
Il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ha evidenziato come «la crema reggina è uno dei marcatori identitari del nostro territorio, cosi come il gelato, che rappresenta una delle produzioni artigianali del settore alimentare di maggiore qualità e più caratterizzanti per il nostro comprensorio, capace di divenire nel tempo attraverso il suo indotto un importante attrattore turistico, fondamentale per lo sviluppo socioeconomico anche per ciò che riguarda la ricaduta occupazionale».
La storia della pasticceria di Reggio Calabria si intreccia indissolubilmente con un prodotto identitario e dal gusto inconfondibile. Sono state raccolte testimonianze di storia e tradizioni. La famosa “Crema Reggina”, l’invenzione della quale si deve al maestro Giuseppe Caridi, socio e titolare dell’allora pasticceria “Caridi e Laganà” è stata oggetto di una bella discussione in chiave positiva e propositiva. Un gusto che ha varcato i confini della città, ed anche della regione, e per questo la ricetta deve essere tutelata. La crema nasce negli anni ‘60 dall’intenzione di celebrare la città e dare qualcosa in più ai reggini, un sapore originale che ha davvero conquistato tutti.
Alla conferenza, presenti il sindaco ff del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti, l’assessore alle Attività Produttive Angela Martino, il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria Ninni Tramontana e soprattutto l’imprenditrice Marilena Caridi, una delle figlie dell’inventore della ricetta della crema. Emozioni e ricordi anche da parte di vecchi clienti e di lavoratori di quei tempi. Finanche una canzone dedicata agli assaggi di ieri e di oggi.
«La crema reggina è un pezzo di storia del nostro territorio – hanno sostenuto i protagonisti – uno di quei sapori che caratterizzano la storia dei prodotti tipici reggini. Valorizzarla e tutelarla come marchio in ambito nazionale ed internazionale significa creare un ulteriore valore aggiunto per il comprensorio della nostra Città Metropolitana, spingendo le tante eccellenti professionalità, peraltro pluripremiate nei più prestigiosi contesti, che lo caratterizzano dal punto di vista delle produzioni alimentari».
Prima che vengano gli altri a scoprire le nostre ricchezze, si è pensato bene di valorizzarle dal basso. Dalla gente, dai cittadini, dai pasticceri della città e dal comparto nazionale.
«Conpait vuole sensibilizzare le nuove generazioni. La città non può vivere solo del presente ma è assolutamente importante curare la memoria e le radici del passato», il commento del presidente Angelo Musolino e dei tanti pasticceri presenti all’incontro istituzionale nella sala Falcomatà del Comune di Reggio Calabria. Lacrime, fiori, ricordi, proposte e dolcezze e bontà. Come quella della crema reggina, patrona dolciaria della città.
Alla fine, prima di una degustazione per tutti, anche alcuni riconoscimenti: a Marilena Caridi, ovviamente. Ed ai tanti protagonisti che hanno valorizzato il prodotto: Giordano ha premiato Laurendi; Delfino ha premiato De Lorenzo, Fragomeni ha premiato Morabito, Caridi ha premiato Cristiano e Lo Giudice ha premiato Barilla. Cognomi più che noti agli amanti dei dolci. La conferenza stampa è stata moderata dal giornalista Francesco Mannarino. (rrc)