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Aula scolastica deserta

Covid, diversi Comuni rimandano l’apertura delle Scuole

Il presidente Occhiuto aveva già chiaramente esplicato che, sulla chiusura delle scuole, il potere decisionale è in mano ai sindaci che, di fronte alla situazione sanitaria in corso, non hanno perso tempo, e hanno disposto la chiusura delle Scuole.

In Calabria, la maggior parte dei sindaci hanno deciso di andare contro le regole del Governo, ma i primi cittadini di Cosenza, Rende, Corigliano Rossano Crotone e Lamezia Terme, invece, hanno deciso di far tornare i ragazzi in aula il 10 gennaio. È quanto è emerso dal confronto in videoconferenza organizzato dal sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria Marcello Manna, con il sindaco Franz Caruso, Flavio Stasi, Vincenzo Voce e Paolo Mascaro.

Per Manna, infatti, è «inutile varare ordinanze contro legge, considerato che le ultime norme parlano chiaro e la chiusura si può disporre solo in caso di zona rossa. La situazione sarà comunque oggetto di costante valutazione e abbiamo deciso di attivare un osservatorio permanente che ci consentirà di adottare tempestivi provvedimenti relativi alle singole scuole in caso di necessita».

Il Comune di Reggio, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. – tranne gli asili nido – fino al 15 gennaio «a tutela della salute pubblica».

«È necessario in questa fase attuare un attento monitoraggio della situazione e nel contempo favorire la campagna vaccinale, con particolare attenzione alle fasce d’età comprendenti bambini e ragazzi. Naturalmente, – conclude il Sindaco f.f. – tale misura potrà essere eventualmente prorogata nei prossimi giorni, in ragione delle ulteriori esigenze che verranno imposte dalla diffusione dei contagi, contemplando la possibilità di un nuovo allungamento del periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza» ha spiegato il sindaco f.f. Paolo Brunetti.

Ma non è stato solo il primo cittadino di Reggio a prendere la stessa decisione: anche a Motta San Giovanni, il sindaco Giovanni Verduci ha disposto la chiusura delle scuole fino al 15 gennaio, con l’attivazione della didattica a distanza. Anche il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, ha dato stesse disposizioni.

«Mi assumo ogni responsabilità e non mi interessano le polemiche, le lezioni di alcuni saccenti o le paure di presunti ricorsi. Io agisco secondo la mia coscienza e accetto ogni conseguenza quando sono convinto di una scelta. Infine, per quanto mi riguarda, questa decisione avrebbe dovuta prenderla il Governo che diventa, per me, sempre meno credibile» ha scritto il primo cittadino.

Chiudono le scuole, nella Provincia di Reggio Calabria, anche a Taurianova, Melicucco, Palmi, Condofuri, Gioia Tauro, Oppido Mamertina, Scilla, Bagnara Calabra, Motta San Giovanni, Molochio, Anoia, Fiumara, Montebello Jonico, San Roberto, Sant’Agata del Bianco, Monasterace, Bivongi e Stilo fino al 15 gennaio. Solo Monasterace, Varapodio, Rizziconi, Palizzi e Melito Porto Salvo hanno prolungato il tempo di chiusura, che, come nel caso di Melito, arriva al 23 gennaio. Gerace, chiude le scuole fino al 22 gennaio.

Anche nella Locride, i sindaci al termine dell’assemblea hanno espresso parere favorevole per la chiusura delle Scuole di ogni ordine e grado.

Nella Provincia di Cosenza, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, ha disposto la chiusura fino al 15 gennaio delle Scuole per «precauzione, prudenza, buon senso e spirito di collaborazione nei confronti delle strutture sanitarie». A Bisignano, le scuole restano chiuse fino al 17 gennaio, mentre fino al 29 gennaio sono sospese a Cassano allo Ionio. A Crosia e Caloveto,, invece, si riparlerà di riapertura il 22 gennaio. Anche a Praia a Mare, gli studenti torneranno in classe il 17 gennaio. «Inoltre – si legge in una nota – dovrà presentare il risultato del test antigenico, mentre agli uffici scolastici il compito di mappare e informare l’Ente sul prosieguo della vaccinazione tra gli alunni».

Nella Provincia di Catanzaro, a Sersale, Petronà, Andali, Cerva e Zagarise le scuole resteranno chiuse solo il 10 e 11 gennaio. A Girifalco, invece, sospese le lezioni in presenza fino al 15 gennaio.

Nella Provincia di Crotone, il presidente della Provincia, Sergio Ferrari, ha disposto la chiusura di tutte le scuole della Provincia fino al 15 gennaio. Solo a Crotone rimangono aperte, in quanto il sindaco, Vincenzo Voce, ha espresso la chiara intenzione di non firmare ordinanze a riguardo.

Tale decisione è stata presa nel corso della riunione convocata dal presidente Ferrari, a cui hanno preso parte i sindaci dei 25 Comuni della Provincia.

«Nei prossimi giorni – si legge in una nota della Provincia – si procederà a porre in essere tutte le attività necessarie per cercare di monitorare il dato dei positivi, soprattutto in età scolare, in collaborazione con l’Asp e con la Protezione Civile Regionale».

A Vibo, invece, le scuole sono state chiuse, ma a causa della sospensione del servizio idrico, provocato dalla perdita lungo la condotta adduttrice “Alaco”, fino al 12 gennaio. A parte il caso di Vibo, nella Provincia Vibonese chiudono le scuole a Spilinga fino al 21 gennaio, a Serra San Bruno, Filadelfia e Soriano fino al 15 gennaio.