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Eva Nicolò

Educazione ai Media: Reggio prima in Italia a insegnare agli studenti a servirsi della comunicazione

Importante iniziativa all’Istituto comprensivo Cassiodoro-Don Bosco di Pellaro (RC) con l’introduzione – per la prima volta in Italia, come materia scolastica organica – dell’Educazione ai Media. Occorre insegnare ai ragazzi ad avvicinarsi a stampa, tv, social e trarre gli opportuni vantaggi per la propria crescita civile e culturale. Il Miur (Ministero dell’Istruzione e dell’Università) indica da anni la necessità di introdurre come materia d’insegnamento la Media Education che non riguarda solo i “new media” ma tutti gli strumenti di comunicazione (radio, televisione, cinema, giornali e naturalmente Web). La Media Education, – come suggerito dal Miur nasce e si sviluppa allo scopo di fornire ai ragazzi tutti gli strumenti idonei a comprendere meglio le dinamiche e i messaggi offerti dai media e a rielaborarli autonomamente, in maniera critica. Reggio è la prima città della Calabria e d’Italia ad aver organicamente previsto tale insegnamento, rendendo i ragazzi “protagonisti” di comunicazione, grazie alla collaborazione di RTV ReggioTv.

Il Miur qualche anno fa indicava l’obiettivo di questa materia: fornire una buona competenza mediale (media literacy) ai ragazzi. «La competenza mediale – secondo il Miur – che un media educator dovrebbe contribuire ad infondere, include capacità differenti che, come suggerito dal noto pedagogista Dieter Baacke, possono essere riassunte in questo modo:

1. La lettura consapevole dei contenuti offerti dai media e la loro rielaborazione critica.

2. La conoscenza dei principali sistemi di comunicazione, delle tecnologie da cui dipendono e dei fattori sociali da cui prendono origine.

3. Il miglioramento della capacità ricettiva, fattore fondamentale per trarre effettivo beneficio dai contenuti e dai messaggi veicolati dai mezzi di comunicazione.

4. La capacità di elaborare nuovi messaggi, offrendo il proprio apporto al sistema mediatico e quindi essere creatori di informazione e comunicazione e non semplici elementi passivi, oggi con un iPhone è possibile girare video in alta risoluzione con pochissime competenze tecniche o creare la propria web radio solo per fare un esempio. La scuola non può rimanere indietro su queste tematiche ed è fondamentale anche pensare a percorsi per i docenti e magari anche per i genitori di adolescenti e pre-adolescenti».

Istituto Comprensivo Cassiodoro-Don Bosco Pellaro

Linee che sono state messe totalmente in pratica dalla dirigente scolastica Eva Nicolò («Una delle risposte dell’IC “Cassiodoro Don Bosco” – ha scritto su fb – alla sfida della complessità educativa») ed il proprio staff di docenti.

Soddisfatto e felice il garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale «Oggi, Reggio Calabria, la Calabria, scrivono una pagina che potrebbe costituire un primato nazionale. Succede all’Istituto Comprensivo Cassiodoro-Don Bosco, dove la dirigente Eva Nicolò ed il proprio staff di docenti hanno inaugurato il percorso curriculare di Educazione ai Media, ossia la disciplina prende forma come materia scolastica organicamente impiantata e non lasciata a sporadiche occasioni convegnistiche».

Marziale ha partecipato alla presentazione dell’iniziativa insieme con il questore della città, Maurizio Vallone, l’editore di ReggioTv Eduardo Lamberti Castronuovo ed altre autorità scolastiche e civili. Il corso avrà il supporto tecnico operativo di RTV ReggioTv. «In sostanza – ha spiegato il Garante – nel plesso scolastico è stato predisposto un laboratorio televisivo dove gli studenti saranno gli assoluti protagonisti di produzioni tv che saranno mandate in onda dall’emittente. A spiegare le modalità è stato lo stesso editore, Eduardo Lamberti Castronuovo, docente universitario di etica della comunicazione».

Per Marziale: «Si tratta della prima risposta che l’Italia da all’Unesco, benché con 49 anni di ritardo. Era il 1970, infatti, quando l’agenzia culturale delle Nazioni Unite, sulla spinta del “villaggio globale” profetizzato da Marshall McLuhan, il profeta delle comunicazioni, suggerì i percorsi di Media Education. È un primato calabrese fortemente voluto dalla dirigente Nicolò, che ascrivo al curriculum di cose fatte dal Garante, essendo la stessa coordinatrice della Consulta Scolastica del mio ufficio di Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria».

«Alla necessità di innovare la scuola, adeguandola alle odierne istanze educative, – ha detto la dirigente scolastica Eva Nicolò nel presentare l’iniziativa – ci preme in questo modo rispondere all’emergenza educativa generale, mai così fortemente ravvisata prima d’ora, istruendo i nostri bambini e adolescenti a trovare nel sistema dei media alleanze ed opportunità che li rendano cittadini consapevoli e dotati di pensiero critico, non fruitori passivi esposti a rischi incalcolabili». (mp)