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Mimmo Tallini

Gli auguri pasquali dei presidenti Jole e Tallini. Santelli e Spirlì: orgoglio per Camporota

Mentre continuano i complimenti a livello istituzionali per il primario catanzarese Luigi Camporota che sta curando a Londra il premier britannico Boris Johnson, il presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini ha voluto inviare, a nome dell’assemblea, un messaggio di speranza a tutti i calabresi, con un particolare ringraziamento ai medici, al personale sanitario e ai volontari impegnati a contrastare l’epidemia.

«Trascorrere quest’anno la Santa Pasqua – ha scritto Tallini – nel chiuso delle nostre case, continuando a rispettare le precauzioni necessarie per fermare la spirale infettiva, è la rappresentazione più eloquente di quanto difficile sia il tempo che viviamo. L’emergenza sanitaria ed economica che investe i nostri territori e ci obbliga al distanziamento sociale, tuttavia può essere l’occasione per riflettere, in un mondo spesso distratto dal consumismo esasperato e da abitudini  caratterizzate da egoismi e narcisismi, sull’importanza dei valori della solidarietà e degli atti di responsabilità collettiva senza cui il senso stesso di comunità sarebbe vanificato. Rivolgo gli auguri di Buona Pasqua ai calabresi nella speranza che al disagio sociale, a cui le Istituzioni pubbliche hanno il dovere di dare risposte immediate e significative, non subentri quello  spirituale. E con l’auspicio che la Resurrezione – momento fondamentale per il Cristianesimo – dopo il sacrificio di Cristo sulla Croce, coincida con la fine della pandemia e consenta, gradatamente ed anteponendo la tutela della vita umana agli interessi economici, di riaprire il Mezzogiorno, l’Italia e l’Europa, all’insegna di un nuovo modello di sviluppo, più centrato sulla persona umana ed orientato a potenziare la coesione sociale, riducendo  le forti diseguaglianze e la recrudescenza della  povertà. Un augurio speciale di Buona Pasqua, voglio inviarlo – a nome mio e dell’Assemblea legislativa regionale che mi onoro di rappresentare – ai medici, al personale sanitario, ai volontari delle associazioni, alle forze dell’ordine ed a tutti coloro che, per dovere istituzionale o per spinta ideale e attenzione verso il prossimo, stanno facendo un lavoro massacrante nella lotta al coronavirus,  prodigandosi, anche correndo dei rischi, al servizio del bene comune».

La presidente Santelli, che ha inviato a mezzo social un messaggio di augurio ai calabresi, ha anche voluto esprimere l’orgoglio della Regione per il medico catanzarese che «rappresenta la Calabria delle intelligenze e delle professioni». «Siamo orgogliosi – ha detto Jole Santelli – che in queste ore il nome della Calabria sia legato a Luigi Camporota, il medico di origini catanzaresi che ha in cura il premier britannico Boris Johnson. Ne siamo fortemente orgogliosi perché è questa Calabria operosa, delle intelligenze e delle professioni, che finalmente deve poter venire a galla come esempio positivo di una regione che merita un futuro migliore. Un medico calabrese, figlio del nostro sistema universitario, un luminare della ventilazione polmonare che con la sua alta professionalità rappresenta un fiore nel deserto di questo Covid-19, dal quale la Calabria deve poter rinascere».

Per Pasqua la presidente Jole ha scritto su Facebook: «Grazie a tutti i calabresi che stanno dimostrando grande senso di responsabilità in questo periodo difficile. Festeggeremo in una maniera insolita, in alcuni casi lontano dai nostri cari, senza i nostri amici, ma facciamolo per loro, facciamolo per noi. Buona Pasqua Calabria».

Complimenti al primario catanzare anche da parte del vicepresidente Nino Spirlì: «Luigi Camporota, è il medico che in queste ore sta curando il premier inglese Boris Johnson, colpito dal coronavirus. Siamo orgogliosi dei nostri professionisti che si fanno onore davanti al mondo. Questo è il bello della Calabria! Questi siamo noi, i calabresi. Sono tanti gli uomini e le donne lontani dalla propria Terra che, con sacrificio e impegno, onorano la nostra regione non dimenticando mai le proprie radici. Altro che “italiani mafiosi…” Viva la Calabria!». (rrm)