«I sindaci avranno fondi e tecnici per il Recovery al Sud». È quanto è stato reso noto dal ministro per il Sud, Mara Carfagna, in una intervista a La Repubblica a firma di Roberto Mania.
Il ministro, infatti, ha evidenziato come «la presa di posizione dei sindaci segna una positiva evoluzione del dibattito: dalla rivendicazione a prescindere di una maggiore quantità di fondi alla consapevolezza che il vero problema non è il “quanto” ma il “come”».
«Ho spiegato, per mesi – ha aggiunto – che la quota del 40 per cento del Pnrr era oggettivamente il massimo che si potesse sperare di assorbire sui territori meridionali in cinque anni: l’attuale riflessione dei sindaci conferma questa mia convinzione e consente un confronto più realistico sul sostegno da dare alle amministrazioni, sul quale sono già attivate diverse iniziative».
La Carfagna, infatti, ha evidenziato come «i sindaci sindaci pongono all’attenzione un tema vero: come spendere i tanti soldi che il Sud ha a disposizione per i prossimi anni. Vanno ascoltati», ed è per questo chw «in otto mesi di Governo, ho ho avviato un’interlocuzione positiva con tutte o quasi tutte le amministrazioni meridionali sulle difficoltà legate a singoli interventi, anche esterni al Pnrr».
Per quanto riguarda l’assunzione di tecnici e professionisti, il ministro ha spiegato che «la prima tornata del Concorso Sud ha consentito di selezionare 775 tecnici e le procedure finalizzate alle assunzioni sono in corso. Il secondo bando, che prevede una maggiore apertura ai giovani professionisti, è già aperto e va a scadenza il 15 novembre: selezionerà in tempi brevi altre 2022 risorse tecniche».
«E poi – ha spiegato – c’è il fondo in favore di Regioni ed enti locali per il conferimento di incarichi di collaborazione a professionisti ed esperti: il 40 per cento, 128 milioni circa in quattro anni, andrà al Sud. Ma lo stanziamento principale riguarda i fondi per la progettazione: 161 milioni a disposizione di piccoli Comuni, aree interne, province e Città metropolitane del Sud per dotarsi di un parco progetti affidandosi a professionisti privati. Una città come Napoli avrà a disposizione circa un milione di euro. Ovvio che tutto ciò non sia sufficiente a colmare i vuoti d’organico accumulati negli anni dai Comuni, ma stiamo cercando di fare il massimo per attivare un circuito virtuoso tra progettazione, investimenti, ricadute sul territorio».
Soddisfazione è stata espressa da Rosanna Mazzia, che fa parte della Rete dei Sindaci del Recovery Sud, che ha sottolineato come ci sia «una nuova classe dirigente al Sud, tanti Sindaci capaci, competenti e consapevoli, che chiedono di essere ascoltati. Quando questa richiesta viene accolta, la Politica nazionale si avvicina ai bisogni dei Cittadini». (rrm)