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Associazione degli Imprenditori Cinesi di Zhejiang

Nasce in Calabria l’Associazione degli Imprenditori Cinesi di Zhejiang

di FRANCO BARTUCCILa notizia è eclatante e piacevole. È nata in Calabria l’Associazione degli Imprenditori Cinesi di Zhejiang, presieduta da Shengda Jiang.

Son trascorsi ben 42 anni da quando sono arrivati all’Università della Calabria, per primi in Italia a seguito di un rapporto di collaborazione attivato tra la stessa Università e  la Repubblica Popolare Cinese, ben 16 studenti, di cui sei già laureati, tra i quali una sola donna, per acquisire la loro laurea o specializzazione di settore. Un accordo i cui meriti vanno al Rettore Pietro Bucci e al suo delegato Orientamento laureati, prof. Francesco Del Monte.

Molta acqua è passata sotto i ponti dei fiumi facendo arrivare nella nostra Regione altri studenti dalla Cina e tanti altri liberi cittadini che man mano si sono inseriti nella società civile calabrese svolgendo varie attività sociali, economiche e produttive.

Oggi alcuni imprenditori cinesi impiantatisi in Calabria hanno ritenuto opportuno costituire una loro associazione, la quale è stata presentata ufficialmente al cospetto delle autorità regionali, provinciali e locali con una cerimonia solenne. Per la cronaca vi hanno preso parte 300 imprenditori cinesi che operano nella nostra regione: un evento che ha suggellato il rapporto economico, culturale e sociale tra le due comunità, dando vita al percorso di formazione dell’Associazione della Camera di Commercio Cinese di Zhejiang e della Cina d’Oltremare in Calabria.

«La nostra associazione – ha dichiarato il presidente Jiang, attraverso un comunicato che riportiamo in questo servizio – diffonderà, attraverso tutti i suoi componenti, sentimenti di responsabilità ed etica sociale, ponendo l’attenzione al valore delle tradizionali virtù cinesi, sempre nel pieno rispetto della costituzione nazionale locale, delle leggi italiane e dei suoi regolamenti».

«Per raggiungere questi obiettivi organizzeremo – dice ancora – convegni, eventi e iniziative culturali, oltre a raccolte fondi per iniziative solidali e campagne di sensibilizzazione che favoriscano la trasmissione dei saperi e creino relazioni più strette tra persone di diversa cultura”.

A condurre in doppia lingua la cerimonia di presentazione sono stati lannunciatrice cinese Zou Mo e il giornalista calabrese Valerio Caparelli, con una manifestazione di apertura alla società civile calabrese che ha registrato anche gli interventi di due storici imprenditori della comunità cinese: Chen Zhen Lin e Wu Zheng Bing.

A porgere il saluto istituzionale e a felicitarsi per l’iniziativa cinese è stato, in un videomessaggio, il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, coadiuvato in presenza dal significativo contributo della Consigliera regionale Simona Loizzo. A porgere il saluto per conto della Provincia di Cosenza è stata la Consigliera Pina Sturino, mentre per le Città di Cosenza e Rende sono intervenuti rispettivamente gli Assessori Massimiliano Battaglia e Domenico Ziccarelli. Il primo cittadino di Zumpano, Fabrizio Fabiano, sindaco della località che ha ospitato l’evento, ha rilanciato infine il messaggio di benvenuto e gli auguri a tutta la comunità cinese, molto attiva sul suo territorio. Per conto della Camera di Commercio di Cosenza, è stato il Consigliere Francesco Rosa a ribadire la disponibilità dell’Ente ad aprire importanti canali di collaborazione e scambio tra le due realtà rappresentative.

Nella circostanza è stato consegnato in un clima emozionante il Premio Federico II al presidente Shengda Jiang da parte del Gran Priore della Confraternita Cattolica Cristiana dei Cavalieri Templari della Calabria, Filomena Falsetta, che per la categoria “Pace, Diritti Umani e Cooperazione Internazionale”ha assegnato il prestigioso riconoscimento con la speciale motivazione «Per gli sforzi compiuti per ampliare quel capitolo di pace, amicizia, rapporti bilaterali e di partenariato globale che ha illuminato le vite e la storia dei due Paesi e che, forte di quel suo allegato che è la coscienza comune dei popoli, segnerà una nuova alba per l’Umanità».

L’evento, tenutosi alla presenza di molti altri rappresentanti istituzionali di comuni calabresi e di referenti delle principali associazioni di categoria italiane, è stato caratterizzato dalla presenza di giovani universitari cino-italiani, molto attivi negli atenei calabresi, e di giovanissime artiste di ogni arte e spettacolo, figlie di quegli imprenditori che stanno facendo crescere le proprie generazioni all’interno del tessuto sociale e civile della nostra terra.

Tutti perfettamente integrati nelle attività quotidiane dei propri pari e già protagonisti di una società che li vedrà presto operare con successo nei vari settori della vita comunitaria.

«Sono già 40 anni che cittadini del Celeste Impero – recita il comunicato –  hanno aperto esercizi commerciali in terra Bruzia e poi della Magna Graecia, partendo da attività ristorative per arrivare oggi a gestire grandi centri commerciali e imprese di servizi che operano con successo in tutte le città della nostra regione, sia nel settore degli scambi commerciali che delle forniture per tantissime aziende locali, dando peraltro lavoro a migliaia di cittadini calabresi e sostenendo l’economia di grandi e piccoli centri urbani».

Si tratta di un gruppo di persone fortemente motivate, intenzionate a garantire e promuovere le idee e i principi fondamentali cinesi, con figure professionali atte a svolgere il compito di scambio culturale tra Cina e Italia.

A tal proposito, l’associazione ha stabilito molteplici scopi, diretti a promuovere e tutelare innanzitutto l’imprenditoria cinese in Calabria, con l’obiettivo di stimolare e favorire l’integrazione culturale, le forme di collaborazione tra enti pubblici e privati, a partire dalle istituzioni regionali e dalle Camere di Commercio provinciali, da collegare a una prossima organizzazione omologa cinese in Calabria, ma soprattutto per aumentare gli scambi socio-economici con realtà imprenditoriali calabresi che perseguono attività analoghe.

La guerra in Ucraina sta stravolgendo i rapporti tra popoli ed è quanto mai necessario per tutelare ciò che di buono è stato costruito in questi anni in Calabria e nel nostro Paese, rispettando il programma universitario “Sulle vie di Marco Polo” e più recentemente sulle “Vie della seta”, impegnarsi ancor di più per essere costruttori di pace e sviluppo nel rispetto delle identità umane e valori  culturali e morali universali.

«Il mondo si trova attualmente in un momento di grande cambiamento– si legge nella nota ufficiale dell’evento –, ed è proprio per questo che ha bisogno di allargare il suo campo di ragionevolezza, uguaglianza, apertura e cooperazione. Certo, gli auspici per un grande rilancio del partenariato economico e politico bilaterale potrebbero scontrarsi con le dinamiche e le problematiche internazionali, ma Italia e Cina, in quanto Paesi culle di grandi civiltà e soprattutto partners sinceri, hanno la capacità e il dovere di promuovere le richieste della società internazionale e di far sì che i loro rapporti non solo portino benefici ai popoli dei due Paesi, ma contribuiscano allo sviluppo della pace, della stabilità e della prosperità a livello mondiale, traghettando le relazioni bilaterali nel vasto mare dell’umanità». (fb)