;
Pillole di previdenza

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Assegno unico universale 2025, importi in crescita con l’adeguamento Istat

di UGO BIANCOL’Assegno Unico Universale (AUU), introdotto dal D.lgs n. 230/2021, è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che ha sostituito gli assegni familiari, detrazioni fiscali e vari bonus.

Per il 2025, la circolare Inps n. 33 ha aggiornato le somme erogabili in base all’indice Istat. Poiché nel 2024 il costo della vita è aumentato dello 0,8%, dall’inizio dell’anno in corso, gli assegni verranno adeguati di conseguenza, includendo il conguaglio del bimestre precedente. Per evitare riduzioni nell’importo assegnato, l’Isee deve essere rinnovato entro il 28 febbraio.

In caso contrario, l’assegno verrà erogato con il minimo previsto. Tuttavia, presentando la DSU entro il 30 giugno, le somme già versate saranno ricalcolate retroattivamente da marzo, con l’accredito degli eventuali arretrati. Di seguito, si riportano le principali disposizioni che ne regolano l’erogazione. 

Chi sono i beneficiari?

L’AUU è destinato alle famiglie con figli minori, maggiorenni fino a 21 anni d’età e figli disabili senza limiti anagrafici. Il figlio maggiorenne deve essere nelle seguenti condizioni: studente universitario o frequentare corsi di formazione scolastica o professionale; svolgere un tirocinio o un’attività lavorativa da cui riceve un reddito complessivo annuo inferiore a 8000 euro; essere iscritto come disoccupato ed in cerca di un lavoro presso il centro per l’impiego; svolgere il servizio civile universale. 

Quali sono i requisiti? 

L’articolo 3 comma 1 lettera a) del decreto legislativo 230/2021 stabilisce che il richiedente, alla data della domanda, sia in possesso di determinati requisiti di cittadinanza e di soggiorno. Nello specifico, occorre essere cittadino italiano, o cittadino di uno stato UE o extracomunitario con permesso di soggiorno europeo di lungo periodo o del permesso unico necessario per svolgere un’attività lavorativa o di ricerca per più di sei mesi.

Essere residente o domiciliato in Italia, nonché assoggettato al pagamento delle imposte. La residenza deve riferirsi almeno a due anni, anche non continuativi o possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato con durata minima di sei mesi. Infine, aver presentato una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) con certificato Isee in corso di validità.  

Quali sono le maggiorazioni previste?

Restano in vigore diverse maggiorazioni per specifiche categorie di famiglie. Tra queste, si confermano: Maggiorazioni per figli con disabilità; Aumento per figli oltre il secondo; Incremento per madri sotto i 21 anni; Bonus per il secondo percettore di reddito.

In aggiunta, per il 2025 sono previste ulteriori agevolazioni: Maggiorazione transitoria (gennaio e febbraio 2025): I nuclei con ISEE fino a 25.000 euro che nel 2021 hanno percepito l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF) con figli minori riceveranno un’integrazione mensile per compensare eventuali riduzioni rispetto al sistema precedente; Aumento per figli sotto un anno: Per ogni neonato, l’Assegno Unico sarà incrementato del 50% fino al compimento del primo anno di vita; Maggiorazione per famiglie con tre figli: Le famiglie con almeno tre figli e un ISEE non superiore a 45.939,56 euro riceveranno un aumento del 50% per ogni figlio di età compresa tra uno e tre anni; Bonus per famiglie numerose: I nuclei con almeno quattro figli beneficeranno di un incremento forfettario di 150 euro.

Si raccomanda di prestare attenzione alla corretta compilazione e aggiornamento dell’Isee, soprattutto per chi intende beneficiare delle maggiorazioni.

È essenziale mantenere una gestione accurata della documentazione e rispettare le scadenze, per evitare riduzioni nell’importo e assicurarsi che l’erogazione avvenga senza intoppi. Un’attenta attenzione a questi dettagli garantirà di sfruttare al meglio il sostegno economico disponibile. (ub)

[Ugo Bianco è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]