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Reggio ricorda con affetto Kobe Bryant: «Ispira i nostri giovani come hai sempre fatto»

Anche in Calabria, è stato un fulmine a ciel sereno scoprire, con sgomento, l’improvvisa scomparsa del giocatore di basket Kobe Bryant, star dell’Nba e della sua primogenita Gianna Maria.

Tutti piangono la sua morte e, a Reggio, c’è grande commozione, perché è come aver perso un figlio: nel 1986, un giovane e già talentuoso Kobe Bryant aveva seguito, per la stagione 1986-1987, il padre, Joe Bryant, a Reggio Calabria, dove giocava nella squadra dei Viola in Serie A.

«Durante gli allenamenti – riporta l’Ansa – a bordo campo, c’era sempre un piccoletto (si fa per dire) di 9 anni che faceva impazzire tutti. Non c’era volta che, quando il pallone rotolava dalle sue parti, lui non lo prendesse. Poi si produceva in ‘numeri’ memorabili. E se era vicino al canestro? Tirava, tirava e soprattutto segnava, eccome se segnava. Il coach s’infuriava, probabilmente perché quegli episodi bloccavano i suoi intensi allenamenti e ‘distraevano’ tutti. Insomma era un vero spettacolo».

«Dear Kobe – scrivono su Facebook Pasquale Amato e Giada Amato – viviamo in un posto dove chi ha 60 anni ti ricorda bambino che accartocciavi i giornali al Botteghelle e li tiravi dentro il canestro, come papà. Qui, chi ha 40 anni sostiene di aver giocato con te. Tutti, ma proprio tutti. Fa quasi ridere ma fa capire quanto sei stato importante per loro…».

Un pensiero, anche da parte del sindaco Giuseppe Falcomatà: «Caro Kobe, sono giorni senza gloria in cui si interroga il cielo. E mentre ci guardi da lassù, insieme alla tua piccola, ispira i nostri giovani come hai sempre fatto».

«Con te è stato un grande sogno – ha proseguito il sindaco Falcomatà – le notti alte ad aspettarti alla Tv, il tuo rimanere sospeso a canestro come a nascondere i giorni di fatica e sudore».

«È a Reggio che hai mosso i tuoi primi passi nella pallacanestro; È a Reggio che hai vissuto e sei andato a scuola; È Reggio che ti ha visto fare i primi canestri a fine primo tempo durante le partite di papà Joe; È a Reggio che hai imparato “l’ossessione” per il basket; È Reggio che ti ricorderà con uno spazio pubblico da dedicare alla tua memoria, perché per noi, anche se sei diventato un gigante sarai sempre “il piccolo Kobe”. Ti portiamo con noi Kobe, a Reggio.- ha concluso il sindaco Falcomatà – Da quel campo da cui tutto è partito, e tu a dirci che anche da qui si possono vedere le stelle e diventare una di loro. Veglia sui nostri giovani Kobe, sostienili nel gioco della vita».

La Pallacanestro Viola, inoltre, ha chiesto ufficialmente al sindaco Giuseppe Falcomatà, e al presidente della Commissione Toponomastica Comunale, Giuseppe Cantarella, che una via o una piazza sia intitolata a Kobe Bryant.

«Perché la nostra Reggio – si legge in una nota dei Viola – è parte di questa grande storia, perché l’eredità non vada perduta. Sappiamo bene che la legge impone dei limiti ma crediamo che in un caso così importante essi possano e debbano essere superati». (rrc)